Il giorno dopo mi alzai per andare a scuola, lei non si era ancora alzata, bussai e poi entrai, un lenzuolo la copriva, immaginai fosse ancora nuda, mi disse che no si sentiva bene e che sarebbe rimasta a casa, tra me e me risi, pensando che la aveva davvero sfondata, infatti tornato a casa da scuola vidi che si sedeva a fatica, comunque per una settimana non uscì, la notte controllavo la telecamera e nel buio la sentivo masturbarsi, avevo voglia di andare da lei, un sabato non avevo voglia di andare a scuola, ero eccitato e con una scusa andai in camera sua, lei riposava, le dissi che mi faceva male la pendice, lei si sedette su letto e il
lenzuolo scivolò aveva un reggisno nero semi trasparente, il cazzo da mezzo duro divenne duro, lei mi toccò l'addome e a un certo punto non resistetti, le presi la mano e la posizionai sul cazzo, la vidi arrossire ma che fai mi disse, e io so tutto dei tuoi incontri, sei una troia e poi tirai fuori il cazzo e cercai di infilarglielo in bocca, cercò di spingermi ma ero troppo pesante, si sdraiò sul letto cercando di scendere dall'altra parte, ma io riuscii a prenderla per un braccio e lei ricadde sul letto, mi gettai su di lei, iniziai a baciarla, dapprima cercò di resistere ma poi iniziò a baciarmi anche lei, le spostai le mutandine e le infilai il cazzo nella figa bagnata, entrò con facilità, iniziai a scoparla, le strappai il reggiseno e le succhiai le tette
da sogno, ero troppo eccitato e sborrai subito dentro di lei, ma rimanemmo abbracciati a baciarci, poi scesi sul collo e dopo le leccai la figa bevendo anche il mio sperma, iniziammo una sessantanove, succhiava il cazzo che era un piacere mi tornò subito duro mi disse di stare fermo e iniziò a cavalcarmi sempre più veloce, la sentivo godere urlare il piacere a lungo represso, stavo quasi per venire ma si fermò guardandomi e sorridendo, non verrai subito e infatti mi cavalcava ma quando vedeva che mi irrigidivo si fermava, le palle mi facevano male dalla voglia di sborrare, era più di un ora che si divertiva, era venuta molte volte, sulle palle mi colava il suo umore, poi finalmente mi disse ora verrai e iniziò a farmi un
pompino, ma si divertiva troppo, stavo impazzendo, ma dopo mezz'ora si mise di impegnò e io sborrai come mai avevo fatto, quattro o cinque schizzi che lei ingoiava con piacere, mi faceva male il cazzo per quanto avevo sborrato, lei mi pulì per bene e mi lasciò svuotato, ero estasiato, la abbracciai e la strinsi forte a me, ero felice, rimanemmo abbracciati a lungo e poi ci alzammo per preparare qualcosa da mangiare, preparò i tortellini, nel frattempo il cazzo era tornato duro, mi sedetti sulla sedia, lei posizionò i due piatti colmi di tortellini vicini e si sedette sul mio cazzo facendoselo entrare tutto e poi mi disse io imbocco te e tu
imbocchi me, e così mangiammo i tortellini mentre lei con il mio cazzo dentro si muoveva, a un certo punto mi fermò e venne colando sulle mie palle. Sentivo le gocce che mi scivolavano sulle palle, poi riprendemmo a imboccarci, facemmo la scarpetta con il pane e lei mi leccò le dita, poi continuò a baciarmi e a venire, non le bastava mai, poi a un certo punto le dissi che stavo per venire e mi disse vienimi dentro, con l'eccitazione fu una grande sborrata, rimanemmo così e sentivo lo sperma colare, le succhiai le tette, i capezzoli, poi andammo a lavarci.