Un mattino, era sabato, mi svegliai verso le 10. A casa c'erano mia madre e mia sorella, papà era al lavoro. Faceva molto caldo. Decisi di spogliarmi e di rimanere nudo. Andai a fare colazione. Mia madre disse "che novità è questa?", risposi che avevo caldo. "Allora ci spogliamo anche noi". Disse a mia sorella di spogliarsi, ed entrambe rimasero nude. Il mio uccello si induriva con decisione. La prima ad accorgersene fu la mamma. Sì avvicino e incominciò ad accarezzarlo. Io con una mano le palpavo le tette e con l'altra le grattavo la figa. Poi si inginocchiò e lo prese in bocca. Mia sorella ci guardava spalancandosi la figa con due dita. Quando mia madre smise di succhiare, il mio uccello era marmoreo. Disse a mia sorella di avvicinarsi: "Guarda che cosa ti ho preparato!" Presi mia sorella e la baciai sulla bocca, intanto il cazzo le sbatteva contro la fregna. La girai, la misi a 90 gradi, glielo infilai e cominciai a stantuffare. Era la volta di nostra madre di fare la spettatrice con le dita nella gnocca. Prima di venire, sfilai l'uccello e cominciai a strusciarlo sul buchetto del culo. Quando provai a spingerlo dentro però si lamentò che gli faceva male, e allora mia madre mi disse di farlo a lei, che le piaceva da morire. Mi parò le sue fenomenali chiappe, il buco era notevolmente più largo di quello di mia sorella, e glielo infilai come se fosse burro. Poi andai avanti e indietro, avanti e indietro, finchè non le sborrai sulla schiena. In quel momento rincasò mio padre e ci trovò tutti nudi e spompati sul divano. "Cosa mi sono perso?", chiese. Mia sorella gli andò incontro, gli sfilò il cazzo dai pantaloni e prima di prenderlo in bocca disse "Tranquillo, ora ti faccio recuperare io..."