"Spogliati, prima di ricominciare..."
Non è una richiesta, nemmeno un consiglio e un brivido di eccitazione spezza definitivamente ogni riserbo. Quella troia di Francesca ti ha lasciato? E tu le farai vedere che sei molto più troia di lei!
È strana questa cosa, questa voglia di essere la, come aveva detto?, la "cagnetta ninfomane" di un uomo del genere. Eppure non sai, né vuoi, combatterla.
Togli le scarpe, la canottiera... Ai pantaloncini Domenico emette un grugnito di approvazione. "Girati" ti dice, col tono di chi è abituato ad essere ubbidito senza troppe storie.
Ti giri... Il camion sta viaggiando, l'autostrada scorre sotto il tuo naso. Hai addosso solo un paio di boxer attillati. Appoggi le mani al finestrino, ginocchia sul sedile e sporgi indietro il culo inarcando una schiena. Un brivido quando, senza nemmeno voltarsi a guardare, ti passa un dito sulla spina dorsale e, arrivato all'altezza dei boxer lì aggancia e li abbassa. Il fiato si mozza quando inizia a palparti e ti dice "bel culetto, da montare..." prima di infilarti un tozzo dito in culo. Fa male ma sei troppo eccitato e spingi il culetto indietro ad accoglierlo meglio, facendo esplodere Domenico in un "ah però... Direi che ti piace per un culetto così stretto. Ti piacerebbe se ti portassi fino in Normandia?". L'idea di trascorrere almeno una notte con questo questo esemplare perfetto di maschio ti fa squagliare: "Sì" sussurri con un filo di voce rotto dal piacere; "allora dovrai essere la mia puttana tutto il viaggio" dice mentre inizia a muovere il dito dentro di te. Perdi per un attimo la ragione, chiudi gli occhi e ti lasci andare al piacere ma vieni strappato dal momento da un clacson. Apri gli occhi e vedi un camion affiancato ed il suo pilota che fa il pollice all'insù sorridendo. Domenico ti sfila il dito dal culo, "voglio la tua bocca", ti dice.
Ti pieghi su di lui sulle ginocchia dopo aver del tutto tolto le mutande spingendo il culetto verso l'alto e inizi a lavorare di bocca. Non ti fa più paura ora e vuoi fare godere questo uomo superiore: è il tuo nuovo scopo.
Succhi le palle mentre massaggi l'asta, poi sali con la lingua fino alla cappella, le dai rapide leccatine prima di prenderla in bocca e metterti a succhiare, mentre lui ti tocca pigramente il culetto.
Ad un certo punto senti il camion che si ferma. Domenico ti tira su per i capelli, ti bacia in bocca e ti dice "vai dietro". Obbedisci con le gambe che tremano mentre lui mette degli scuri ai finestrini, poi si gira verso di te e inizia a spogliarsi. Tutto è massiccio in lui: gambe, braccia, mani e cazzo. Sei completamente inerme e la cosa, invece che spaventarti, ti sta eccitando sempre più. "Sei una bella puttanella" dice e ti carezza il viso infilandoti il pollice in bocca. Lo succhi mentre gli carezzi l'uccello che non ha mollato minimamente, duro come il marmo. Domenico toglie il dito, ti prende per i fianchi e ti mette di peso a pecora sul lettino prima di tirarti uno sculaccione. Sussulti, ormai stai perdendo il lume della ragione, specie quando ti affonda la faccia fra le chiappe e ti infila la lingua nel buchino.
Ti apri le chiappe con le mani e dalla tua bocca escono, in una vocina provocante, parole che fino a tre ore prima non avresti mai pensato di dire: "Scopami... Voglio essere la tua puttana...".
Domenico non se lo fa ripetere due volte. "Mordi il cuscino, se ti faccio male" dice ed entra con tutta la cappella. Un dolore lancinante: mordi il cuscino, un urlo soffocato ti esce dalla bocca e i tuoi occhi si riempiono di lacrime. Domenico se ne accorge e la cosa sembra eccitarlo: "Scusa ma le mie puttane le scopo così". Un altro colpo di reni ed è dentro fino a metà: cerchi di sfuggire, di divincolarti, ma lui pesa il doppio di te e ti è addosso. Ti abbranca per le spalle, un altro colpo secco ed è tutto dentro. Urli. Sì ferma... Lo senti tutto dentro di te quando, dolcemente, Domenico ti sussurra "adesso viene il bello". Un ennesimo brivido giù per la schiena e quando lui inizia a muoversi dentro di te non sai più niente. Ti piace? Non ti piace? Intanto il piacere inizia a farsi strada nel dolore mentre il camionista ti fotte duramente. Sempre di più... Sempre di più... Finché il piacere è totalizzante e ti ritrovi a implorare Domenico di fotterti forte, che sei la sua puttana. Tutto questo mentre sborri senza nemmeno sfiorarti.
Domenico ti accontenta aumentando il ritmo, ti sculaccia e schiaffeggia da dietro... "Mamma mia... Tu aspettavi solo il primo cazzo per scoprire che puttana sei... Guarda, stai venendo di nuovo, zoccola".
Ha ragione, stai venendo di nuovo... Ti sfila il cazzo dal culo e te lo infila in gola dicendo solo "pulisci". Lo succhi con passione fissandolo... Lui ti prende per i capelli, lo sfila, ti sputa in faccia e dice: "apri la bocca", poi inizia a menarlo fino a quando ti scarica in bocca e sul viso una scarica infinita di densa sborra.
"Sei una grandissima cagna. Penso ci divertiremo molto io e te".
Ti acciambelli sul lettino e pensi che questo viaggio sia stato una grande idea...
(Continua)