Estate 2003. 27 anni di inquietudine.
Lei se ne è andata, non ha mai spiegato perché, e tu sei rimasto lì a chiederti perché, a mettere in dubbio le tue scelte di vita...
Ma tu non sei il tipo che si lascia abbattere da queste cose, vero? È estate, sei libero. Un viaggio è quello che ci vuole, anche se le finanze sono quelle che sono: un'avventura in autostop! Sei carino: 167 x 55 chili, l'atletica ha plasmato il tuo corpo e ti ha dato l'abitudine a depilarti integralmente, in cima un bel faccino sotto un ciuffo di capelli castani.
Pantaloncini, canotta (è una estate torrida e questo racconto si svolge a luglio), all star. Un po' di cambi nello zaino e via.
Il viaggio inizia bene: una famiglia di Cuneo ti dà uno strappo fino all' altezza di Torino, un signore elegante ti lascia a Ventimiglia dopo averti tediato con le sue beghe familiari. Tutto bene fin qui.
Tiri su il pollice e aspetti, ma le frontiere sono una trappola... Dopo mezza giornata sei ancora bloccato lì e poi... succede.
Un grosso camion della Volvo si ferma e ti suona. Non ti sembra vero, coi camion si fa sempre un bel po' di strada.
Sali a bordo e ti trovi davanti un omone. Più di un metro e ottanta, decisamente, più di cento chili. Capelli lunghi, grigi, raccolti in un codino, occhi neri, un sorriso aperto e una discreta panza. "Domenico, piacere" dice mentre fa sparire la tua manina nella sua, enorme come le braccia a cui è attaccata. Ti accomodi, metti lo zaino nel vano posteriore e iniziate a chiacchierare. Domenico è un tipo grezzo ma simpatico e ti senti a tuo agio, di età potrebbe essere tuo padre... Ti senti protetto.
Per questo caschi dal pero quando all' improvviso ti guarda e ti dice: "sai come funziona, vero?". Lo guardi smarrito ed il tuo sguardo gli dice tutto.
"Per il passaggio bisogna pagare il pedaggio..." dice con un ghigno mentre si apre la patta.
Tira fuori un cazzo lungo e tozzo. "Se me lo succhi ti porto per un po'".
Ci resti secco ma nel retro della tua mente inizia ad insinuarsi una certa eccitazione e, così, non opponi resistenza quando ti mette una mano dietro la nuca e ti spinge giù. L'odore è forte, sa di uomo, di sudore e di piscio ma non ti spiace. Inizi a menarlo e leccarle, non ti spiace... Prendi in bocca la cappella e senti che ha uno sbalzo.
Quando lo senti indurire in bocca perdi la testa e inizi a succhiare come un forsennato, come le attrici dei porno su cui ti masturbi di solito.
"Ah... Abbiamo proprio una cagnetta ninfomane qui... Non sai perché ma quelle parole ti galvanizzano, come la mano che ti prende per i capelli e inizia a muoverti la testa...
Ti sta scopando la bocca e ti piace, ti piace da morire... Ancora di più ti piace quando spingendo il bacino verso l'alto ti pianta il palo fra le tonsille e ti scarica in gola un mare di sborra urlando "brava troia, cosiiiiiì!"
Cerchi di ingoiare più che puoi... Sei sconvolto ma ricettivo quando sorridendo Domenico ti dice: "Spogliati, prima di ricominciare..."
(Continua)