Sono quasi le dieci; ho dormito ancora; che delizia: oggi la giornata è del tutto diversa, non piove, anzi, un bel sole limpido rallegra la giornata.
Mi stiracchio. Mi sento bene, da basso arriva l’odore del caffè appena fatto.
Dario entra un attimo dopo... è fresco, rasato, sorridente. In un piccolo vassoio una tazza di caffè, come solo un napoletano “verace” sa fare. C’è anche dell’acqua fresca, come piace a me. Gongolo: su un fazzolettino, alcuni fiorellini semplici, appena colti in giardino.
 - Tesoro, buongiorno, – dice, con uno sguardo tenerissimo pieno d’ amore – sei bellissima! –
 - Menti spudoratamente – gli rispondo, sarò un disastro, mi passo la mano tra i capelli arruffati – sarò un mostro, gonfia e brutta! -
 - Che scema, senza trucco sembri una ragazzina... sei troppo invitante, amore – mi osserva e mi valuta – anzi sai che ti dico, se vuoi lasciamo perdere tutto e ce ne stiamo tutto il giorno abbracciati... senza fare un cazzo! –
 - No – rispondo decisa – so che ti piace, e lo voglio anch’io... è così difficile trovare la persona giusta... – era vero.
 - Comunque restiamo d’accordo... un solo segnale di insofferenza e mandiamo tutto a monte, in qualsiasi momento. –
 - Ma certo amore... vedrai, andrà tutto bene. – sorrido, e sento un calore dentro di me. Mi inebria parlare di una cosa così perversa, semplicemente,come se stessimo decidendo di comprare o meno, una bottiglia di vino.
Questa è la parte più bella, più sottile, più lacerante, del nostro rapporto, del nostro vivere l’erotismo: una complicità estrema... e, nonostante quello che si potrebbe pensare, restiamo una coppia.
Anche se andassimo da soli con un'altra persona, noi siamo una coppia, e godiamo nel condividere ogni emozione.
- Va bene amore; allora esco, a tra poco... – mi bacia sulle labbra, ma poi non resiste e mi infila la lingua vogliosa tra i denti.
Lo conosco bene, so che vivrà queste ore in un continuo stato di sovreccitazione... elettrico e pronto!
Dopo il caffè, prendo qualche biscotto, poi controllo il cellulare, infine vado a dare uno sguardo nell’armadio.
Sarà una giornata da regina, devo prepararmi in maniera adeguata.
Le calze di seta sono in ordine ma, per sicurezza, ne prendo un paio nuove; il color carne è sempre il più eccitante, soprattutto per gli uomini maturi... Secondo me li riporta al passato, quando sbirciavano le gambe di cugine e zie e si masturbavano fino allo sfinimento.
Niente reggicalze, per l’occasione mi sono cucita da sola due giarrettiere “casalinghe” con della fettuccia elastica lievemente operata, ci raccolgo la calza intorno... ha un effetto mozza fiato, dice Dario.
La gonna sotto al ginocchio un po’ svasata e la camicetta a quadretti, creano un effetto sconvolgente di “quotidianità”. Soprattutto quando i rapporti diventano molto movimentati, questi accostamenti stridenti, caserecci, mi rendono discinta, aggiungono una perversa nota di squallore alla scena... e il mio Dario impazzisce.
Mi preparo anche slip e reggipetto di ricambio, so per certo che ciò che indosso all’inizio, arriverà alla fine in pessime condizioni... come minimo spennellato di “crema virile”.
Mi piace tanto quella fase, quei preparativi... di ogni oggetto intuisco l’utilizzo erotico che ne faremo da lì a poche ore.
Quell’abbigliamento inanimato, abbandonato sul letto, avrebbe preso vita, diventando una delle cause scatenanti dell'eccitazione in tutti noi...
Alle undici arriva l’estetista. Mi piace farmi depilare all’ultimo momento, così la mia pelle appena appena irritata ma totalmente priva di peli, assume una consistenza infantile al tocco e, probabilmente per le sollecitazioni della ceretta, diviene leggermente più calda del normale.
Maria nota tutto l’abbigliamento preparato sul letto e in bella mostra, ma non dice niente... Non capirò mai se la ragazza ha tendenze lesbiche, ma di certo, tratta il mio corpo con passione e mi fa sempre tanti complimenti.
Apprezzo in lei il fatto che, pur restando una “paesana” nell’insieme, si tiene sempre aggiornata e all’avanguardia nella sua attività.
 - Beata te, – dice – il tempo non passa... sei bellissima. – poi posando la mano sul mio ombelico – e che pancia piatta, ma come fai? –
- Lo sai, è solo questione di metabolismo, per fortuna il mio ha l'accelerazione di un'auto da formula un0... digerisco velocemente, anche se mangiassi tanto... ma io, lo sai, non sono particolarmente golosa. - poi aggiungo – No, la cosina non la facciamo, segnami solo il giro degli slip... – sorrido – la voglio in ordine, ma pelosa. –
Lei non commenta; mi piacerebbe sapere cosa pensa di me.
Mi sento onnipotente in questo tipo di giornate; per un attimo ho voglia di confidarle tutto, anzi, di gridarlo:
“ Lo sai, ragazzina? Io sono una porca... tra poco servirò due uomini, contemporaneamente. Questa figa che tu stai depilando, si slargherà fino all’estremo, riceverà migliaia di colpi, fino a bruciarmi per l’uso eccessivo. Vorrei che tu mi vedessi, quando in ginocchio tra loro, prendo in bocca i cazzi e li succhio, assetata di sesso.” Naturalmente non dico niente.
Mentre Maria mi massaggia con una crema delicata e fresca, mi osservo allo specchio... niente male per una che si avvicina ai quaranta.
I capelli castani, tendenti al rosso, scendono ben oltre le spalle, accompagnano ondeggiando i miei movimenti, il fisico è perfetto, nonostante gli anni. I seni sono grossi, sono sempre stati pesanti; il reggipetto non lo tolgo mai... e l’effetto è senz’altro gradevole per colui che ha la fortuna di vedermi. Posso liberare le bocce, affinché siano ben baciate e godute, e pure per farli sbattere sotto di me, quando mi prendono mentre attendo, china.
Il culo è molto pronunciato, ma i fianchi e la pancia sono asciutti, nonostante la gravidanza, che non mi ha gonfiata. Le ginocchia solo accennate, non ossute insomma, e piedini sfilanti... estremamente piccoli rispetto al fisico e all’altezza: e sì, faccio proprio un bel regalo ai miei “sudditi” quando mi concedo loro.
E’ solo una scelta precisa, tutta mia: sono io, la Regina, a scegliere di far felici proprio loro. Dario è il mio uomo, e lo amo, l’altro, quello di oggi, è abbastanza anziano... sono io che regalo loro questo piacere, per mia concessione... se uscissi per strada potrei permettermi ancora una vasta scelta di pretendenti, viste le occhiate e le proposte che ricevo.
Però, detto tra noi, i giovani di oggi sono tanto superficiali, grossolani, tolgono ogni piacere al corteggiamento. Gli uomini maturi, invece, apprezzano particolarmente e con garbo i mie doni... anche se, a volte, mi vien voglia di un membro assai grosso e durevole, fresco e giovane.
Chissà, penso... vedremo... sono quasi certa che, quando deciderò, non sarà certo Dario a fermarmi. A lui piace tanto giocare così...
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