I cognati
Mi chiamo Marika ho 30 anni e da poco ho conosciuto un bell'uomo di 35 anni, Paolo, imprenditore che vive da solo, io vivo ancora con i miei, faccio traduzioni da casa e guadagno poco, usciamo alcune volte e poi mi invita a casa sua, e' molt gentile, poi ci baciamo e dopo l sue mani sono sul mio corpo, le sue dita si infilano sotto le mutandine, mmmm mi fa godere, di solito gli uomini vogliono scoparmi subito, lui invece mi masturba lentamente ahhh mi fa venire, poi mi sdraia sul divano e mi toglie le mutandine e incomincia a leccarmela, ahh che bello, che bravo, le sue dita e la sua lingua mi portano all'orgasmo più volte, io vengo e godo tantissimo, poi si spoglia, solo che ha un cazzo davvero piccolo, duro saranno nemmeno dieci centimetri, mi scopa e io fingo che mi piaccia ma non sento nulla, poi mi sborra dentro, rimaniamo sdraiati, poi si abbassa, me la lecca e pulisce dalla sborra, io ho goduto tantissimo, la nostra storia prosegue, con la bocca e' un drago, mi succhia e rilassa tantissimo, dopo alcuni mesi decidiamo di convivere, lui ha solo la sorella Luisa che e' sposata con Marco ed hanno due figli grandi, sua sorella ha 40 anni e ha avuto i figli a 20 anni, due gemelli, lei e il marito sono molto affabili.
Un fine settimana decidiamo di andare tutti e quattro nella loro casa in montagna, solo che all'ultimo minuto Paolo ha un problema nella sua ditta e non può venire, io non vorrei andare ma lui insiste e così mi trovo in auto con Marco e Luisa, dopo un paio di ore arrivimo al loro chalet, Luisa accende il riscaldamento, io amo il caldo mi dice, poi andiamo a pranzo in un ristorante, mangiamo e loro mi irempiono sempre il bicchiere di vino, finito il pranzo sono un pò alticcia, torniamo a casa, fa caldo, ci sediamo sul divano, ma come sei carina Marika mi dice Luisa e sei tutta rossa, io rido, lei mi carezza e poi mi bacia in bocca, mentre Marco mi infila le dita sotto la gonna, io mi trovo a rispondere al bacio di Luisa, mentre sento le dita di marco nella mia figa, poi Luisa si sdraia e mi fa sdraiare su di lei, sento che Marco che mi ha fatto bagnare mi sta sfilando le mutandine e dopo poco ahhh che cazzo enorme, io strabuuzzo gli occhi e Luisa ride, Marco mi sta scopando a pecora, io abbracciata a Luisa sto godendo ahhh che bello, poi mi fa venire esi ferma, si spogliano, Marco ha un cazzo fantastico, mi spogliano e poi andiamo a letto, io e Luisa iniziamo una sesantanove mentre il cazzo di Marco mi rientra nella figa, lui mi scopa e Luisa m lecca il clitoride, me ne vengo urlando il mio piacere e luisa mi succhia la figa e mi beve, io la lecco e lei ha un orgasmo fortissimo, mi schizza in faccia da quanto viene, poi Marco mi sborra dentro, la sborra 'e tanta e cola nella bocca di Luisa, poi Marco esce e Luisa succhia e lecca e mi pulisce, ma Marco e' ancora in tiro, il suo cazzone mi attira e lo cavalco con piacere, Luisa mi masturba il clitoride, vengo urlando ahh mi fate impazzire, lei lecca ma poi si alza, Marco mi stringe a se con il suo cazzo durissimo nella figa, poi arriva Luisa con uno strap on, mi sputa sul culo e poi me lo infila, ahhh mi sento scoppiare con il cazzo enorme di Marco che diventa sempre più grosso e con quel cazzo in culo, Luisa si muove dentro di me sempre più a fondo e sempre più veloce, godo godo m sento gridare e schizzo, squirto sulle palle di Marco, un orgasmo lungo e profondo che mi lascia senza fiato, poi Luisa esce, io mi lascio cadere di lato distrutta e Luisa si fa inculare da marco, la sua figa sulla sua faccia, se ne viene e io bevo e succhio, poi Marco le sborra in culo, una sborrata copiosa e luisa pone il suo culo sulla mia bocca, sborra mista a merda che io lecco e succhio, sono sconvolta dal piacere e obbedisco ai loro voleri, poi ci laviamo e usciamo a cena, io non parlo, loro ridono, tornati a casa la notte dormiamo ma il giorno dopo mi fanno impazzire di nuovo, ho goduto tantissimo, nel viaggio di ritorno mi dicono che non dirnno nulla a Paolo, ma che dovrò essere la loro schiava quando vorranno, io accetto, Marco ha un cazzo da sogno e sarei matta a farne a meno.
«Carino»