Ho sedotto mio figlio
Questo racconto me lo ha mandato una mia amica.
Mi chiamo Paola, ho 40 anni, dopo il diploma sono andata a lavorare come contabile in una ditta, ero una ragazza alta 175 cm, prosperosa, bionda, molto bella, di me si innamorò il titolare della ditta, un signore di 60 anni, giovanile, dopo essere usciti spesso a cena, lui che era single, mi portò a casa sua, fino a quel momento mi piaceva, ma nulla di più, avevo avuto alcune storie con ragazzi giovani e non ero di certo vergine, ma nessun uomo aveva saputo soddisfarmi, troppo rapidi nel venire e normodotati, Luigi mi fece accomodare sul divanoe dopo i primi baci la sua mano scese nelle mie mutandine, era bravo e mi bagnai, per ricambiare la mia mano scese sui suoi pantaloni, aprii la ceniera e svettò fuori un arnese enorme, sui 25 centimetri, grosso, nodoso e duro, io lo guardai, non sapevo che dire, poi lui mi fece sdraiare sul divano, mi tolse le mutandine e mi penetrò, un piacere intenso mi pervase, iniziai a godere, un orgasmo dopo l'altro, ci sapeva fare, dopo parecchio mi riempì di sborra, poi andammo a letto, scopammo ancora a lungo, era un uomo fantastico, dopo pochi mesi, ci sposammo e restai incinta di Massimo, lasciai il lavoro e mi dedicai alla casa.
Passarono gli anni, Luigi era un uomo gentile, amorevole e soprattutto bravo a letto, fino ai 75 anni la nostra vita scorreva tranquilla, grazie ad alcune pastiglie facevamo l'amore due o tre volte la settimana in maniera molto intensa, provavo orgasmi molto piacevoli e prolungati, poi purtroppo a lui venne diagnosticato un tumore, la nostra vita sessuale chiaramente ne risentì, ma lo amavo troppo per tradirlo, solo che iniziai a fare pensieri su mio figlio, che era ancora , mi chiedevo se avesse ereditato il gran cazzo del padre, ma non avrei mai osato fare nulla, poi le condizioni di Luigi peggiorarono e mi dedicai a lui con amore e devozione, ma a quasi 80 anni purtroppo ci lasciò, io ero giovane, come detto a 40 anni ero vedova, senza problemi economici, mio figlio ormai maggiorenne, e ricominciarono i pensieri su di lui, io mi tenevo in forma, ciclette e tapis roulant, le mie amiche con le quali mi incontravo una volta a settimana mi dicevano che dimostravo molti anni di meno, insomma mi tenevo in forma, mio figlio finì le superiori e si iscrisse all'università, era bello, alto 190 cm, iniziò ad uscire con le ragazze, la prima volta che ne portò una a casa mi scoprii ad essere gelosa di lui, iniziai a criticarle, troppo bassa, troppo magra, troppo trasandata, insomma ero gelosa, non le potevo sopportare, all'inizio mio figlio non diceva nulla, ma poi si dimostrò alquanto seccato, mamma e' la mia vita, mi diceva, io gli rispondevo si ma per te ci vorrebbe una donna più matura, non una ragazzina, insomma stavamo sempre a discutere.
Iniziai a vestirmi in maniera provocante, basta tute, ma vestaglie trasparenti, spesso gli mostravo le cosce, la notte mi alzavo a spiarlo, una notte lo sorpresi mentre si masturbava, rimasi incantata a guardarlo, era nel letto nudo, con un cazzo enorme, forse più di quello del padre, e che sborrata, tornai a letto e mi masturbai, ahhh che piacere, lo desideravo, ma avevo timore di essere respinta, iniziai a masrturbarmi spesso, sotto la doccia, nella vasca da bagno, la notte, volevo calmare il mio insano desiderio, ma non riuscivo, stavo impazzendo, come fare a sedurlo, ero ossessionata, ormai dormivo nuda, ma nulla, non riuscivo a fare nulla, la notte giravo per casa nuda, spesso lo sentivo e vedevo nella penombra masturbarsi, he gran cazzo, lo sognavo dentro di me.
Una notte ero in cucina, stavo bevendo una camomilla, ero nuda, di colpo arriva lui, mio figlio, mi vede, arrossisce, fa per andare via, Massimo che hai, stai male e mi alzai, fai sentire la fronte e gli misi una mano sulla fronte, lui era rosso, non si aspettava di vedermi nuda, era estate e lui era in pantaloncini, mi accorsi della sua eccitazione, mi dissi o adesso o mai più e gli infilai una mano sotto i pantaloncini, che cazzo grosso e duro, mi strinsi a lui e gli feci sentire il mio seno nudo contro il suo petto nudo, lo sentii fremere, mi abbassai e cercai di prendere in bocca quell'enorme pezzo di carne, succhiai un poco e poi una sborrata fenomenale, ingoiai un pò e poi mi lasciai sborrare in faccia e sulle tette, che bello, e come sborrava, scusa mamma non volevo, io ero felice, scusa vado a sciacquarmi, lui tornò a letto, io mi sciacquai e poi lo seguii, mi infilai nel suo letto, mamma che fai, dai Massimo so che ti piaccio, e lui si ma sei mia mamma, io sentii il suo cazzo wow già duro, sssshh non parlare gli dissi e iniziai a cavalcare qual cazzo da sogno, ahh come godevo, poi nell orgasmo dissi ahh luigi che bello, godevo, venivo, squirtavo come avevo fatto con suo padre, con il mio adorato marito, lo cavalcai a lungo e poi mi sdraiai, dai tesoro sborrami dentro, massimo come ipnotizzato mi penetrò e mi scopò a lungo e poi riempì la mia figa di calda sborra, ahh che piacere immenso.
Mi addormentai, dopo tante notti dormii come un sasso, la mattina mi svegliai tardi, Massimo era andato a lezione, mi rilassai con un bagno caldo, rimas in vasca due ore, poi pranzai, Massimo tornò nel pomeriggio, era imbarazzato, ma io lo abbracciai, ciao tesoro e lo baciai in bocca, io ero nuda, lui a qual punto mi posò sul tavolo e iniziò a scoparmi, ahh mamma sei un sogno, sei bellissima, mi scopava e mi succhiava le tette, io venivo con piacere, la mia figa vibrava, si contraeva avviluppando quel cazzo da sogno, ma dopo poco ahh mamma mi fai venire, sei caldissima e mi sborrò dentro, un'altra sborrata calda e intensa, non preoccuparti tesoro avremo tanto tempo per fare l'amore, e lo baciai e strinsi a me finalmente felice.
La storia con mio figlio continuò, a un certo punto rimasi incinta di lui, vendemmo al ditta e ci trasferimmo in una città estera, dove abbiamo vissuto come marito e moglie e cresciuto tre figli, ora grandi, nessuno ha mai sospettato di nulla, mio figlio ha avuto delle amanti, ma alla fine mi dice sempre che la mia fica calda e' la migliore, anche adesso che ho 70 anni, ma grazie alla chirurgia sembriamo coetanei.