Era una bella domenica di giugno e dissi a Anna di prepararsi che saremmo andati a pranzo in un agriturismo in campagna, c'ero stato tempo fa con dei colleghi di lavoro e mi era veramente piaciuto, lei come sempre entusiasta di come mi piaceva coccolarla mi disse < dammi mezz'ora >
Arrivammo all'agriturismo verso l'una e Anna catturò subito lo sguardo dei presenti, aveva indossato un vestito lungo con una fila di bottoni sul davanti di cui metà sbottonati e con un ampio decoltèe che evidenziava ulteriormente la sua quarta di tette, era uno splendore guardarla sprizzava felicità e carica erotica da tutti i pori della pelle.
Fu molto soddisfatta del posto e di come si mangiava e tra una portata e un bicchiere si sprecavano i miei complimenti per lei che mi diceva < amore cos'hai oggi che sei pieno di attenzioni > e io < ti sbagli le ho sempre queste attenzioni > e quindi, un sorriso e un brindisi, ci ha fatto bere qualche bicchiere in più.
Ci alzammo da tavola che erano le 15e30, ma ci fermammo sotto il porticato dove ci servirono un digestivo e in quel momento cominciai a pensare come fare perchè in quel posto non ci ero andato casualmente, uno dei miei colleghi mi aveva indicato li vicino una stradina che si apriva in uno spiazzo che era frequentato da coppie e guardoni e io ci volevo andare con Anna senza dirglielo.
Saliti in macchina la baciai con trasporto mettendole la mano in mezzo alle gambe e lei mi fermò dicendomi < amore guarda che anche io ho voglia ma siamo nel piazzale con la gente che ci guarda > Misi in moto e partii ma usciti dal piazzale allungai la mano arrivando alle mutandine, Anna non parlava ma mi lasciava fare scostai le mutandine, aveva la fica umida, era evidente che aveva voglia, socchiuse gli occhi e allora affondai le dita.
Stava ansimando, continuavo a penetrare la sua fica con le dita quando intravvidi la stradina non ci pensai un attimo e la imboccai e dopo un kilometro si apriva uno spiazzo circondato da alberi, quello che mi era stato indicato.
Anna subito stupita mi disse < ma dove mi hai portato > e io baciandola le ho sussurrato < ho troppa voglia di te > e lei < anche io ma se qualcuno ci vede > e io affondando sempre di più le dita nella fica ormai fradicia le disse < lo lasciamo guardare > e lei < che porco che sei ma ti amo per questo >.
Attorno c'erano degli alberi che creavano una zona d'ombra creando così una temperatura piacevole.
Anna ormai fortemente eccitata aveva cominciato ad armeggiare con la lampo dei miei pantaloni tirando fuori un cazzo ormai duro e si abbassò prendendomelo in bocca: era un piacere che stava andando in crescendo perchè mi ero accorto che dietro un albero vicino all'auto avevo visto un movimento, si c'era un uomo che stava guardando.
Il movimento delle labbra e quella presenza aveva fatto del mio cazzo un pezzo di marmo, tirai di lato il vestito dando allo sconosciuto la visione del culo di Anna senza nessuna copertura se non un filetto di stoffa che si inseriva fra le natiche, prese coraggio e si avvicinò all'auto, era una persona distinta e gli feci segno di tirarsi fuori il cazzo e segarsi.
Anna era ancora abbassata sul mio cazzo e mentre le accarezzavo il culo le sussurravo che era diventato il punto di attrazione di uno spettatore. Si alzò di colpo e cercò di ricomporsi, ma io la baciai questa volta con più foga e aprendole il vestito completamente ripresi a masturbarla sussurrandole < godi nel piacere di mostrarti > aveva la fica ormai fradicia, il nostro spettatore nel frattempo aveva messo in mostra un gran bel cazzo e si stava lentamente masturbando; < guarda come è eccitato il nostro spettatore > si girò di lato e sgranò gli occhi rimanendo colpita da quel sesso a tal punto che avevo la mano bagnata, la sua fica colava.
Sempre senza togliere la mano, aveva già avuto un orgasmo, le ho sussurrato < adesso apro la porta e continui tu a masturbarlo > ebbe solo il coraggio di dirmi < porco >. Aprii la porta e feci segno che si avvicinasse, Anna un pò titubante prese in mano quel cazzo e cominciò a segarlo; la visione era eccitante ma non volevo fermarmi li, sempre continuando a masturbarla avvicinandomi al suo viso le ho sussurrato < fagli sentire quanto sei brava con la bocca >.
Era titubante, ma il piacere di sentire quel cazzo in bocca era più forte si piegò in avanti e cominciò con il leccarlo per poi farlo sparire tutto in bocca, vedere la maestria con la quale stava facendo quel pompino era qualcosa che mi mandava fuori di testa, una puttana di gran classe.
Il nostro spettatore dalle espressioni del viso si vedeva che gli piaceva e stava per godere, ad un tratto lo vidi irrigidirsi e con le mani tenere ferma la testa di Anna, le stava scaricando tutta la sborra nella bocca, rimasero entrambi fermi per un attimo poi Anna si raddrizzò si girò verso di me e mi baciò passandomi tutta la sborra che aveva in bocca, tenendomi fermo cominciò a roteare la lingua all'interno della mia bocca affinchè assaporassi ogni goccia di sborra che era entrata nella sua bocca.
Mi andò il sangue al cervello non capivo più niente, non mi aspettavo un gesto simile, mi tolsi i pantaloni mentre avevo il cazzo che mi stava scoppiando montai sopra Anna e feci scivolare il cazzo nella fica che era ormai un lago di umori mentre lei mi diceva < si scopami forte, fai vedere a quelli che ci stanno guardando come scopi la tua puttana > se ne erano aggiunti altri due e tutti si stavano segando, era fortemente eccitante tutto questo e mentre aumentavo la forza dei colpi del mio cazzo, lei < si amore dai che stò per venire riempimi con la tua sborra che la prossima volta me li voglio scopare tutti e tu mi guardi > a quelle parole le scaricai tutta la sborra che avevo dentro.
«porco i»