Il telefono


L'idea di vedere o di sapere Anna fra le braccia di un altro uomo era un tarlo che avevo nella testa fin prima del matrimonio. Con il matrimonio si affievolì ma dopo alcuni anni ritornò alla ribalta e così cominciai una pressione su Anna affinchè mi accontentasse in questo mio desiderio, era un argomento costante mentre facevamo sesso e mentre le prime volte troncava il discorso poi anche lei cominciò ad eccitarsi all'idea. Una mattina, dopo che la sera precedente avevamo fatto sesso con estrema eccitazione da parte di entrambi in quanto l'idea di provare un altro uomo questa volta l'aveva detto lei, baciandomi sull'uscio di casa mi ha sussurrato < se dovesse succedere sarà sempre causale e non organizzato e tu ne sarai al corrente-ti amo >
Questa frase fu l'inizio di un'intesa sessuale ancora più forte, eroticamente più fantasiosa e più eccitante.
Una sera di fine novembre mi disse che lunedì e martedì della settimana successiva sarebbe stata a un meeting a Firenze organizzato dalla ditta (multinazionale) su una serie di nuovi prodotti che
venivano immessi sul mercato. Alla domenica si preparò il trolley e al lunedì mattina di buon ora la accompagnai alla stazione per prendere il treno.  
La giornata passò normalmente nella quotidianità del lavoro e alla sera invece di andare a casa mi fermai a mangiare una pizza.
Mentre attendevo che me la preparavano chiamai Anna < ciao amore come è andata la giornata? > < è stata un po' pesante ma sono sopravvissuta adesso stò terminando di vestirmi e poi scendo per la cena che ha organizzato la ditta > volli farle la battuta < e la fauna maschile della ditta com'è? > < niente di che a parte un certo Mario della sede di Roma che non mi stacca gli occhi di dosso >
e continuando < ma per la serata come ti sei vestita? > < il tailleur nero e la camicia bianca con i volant > < e sotto? > < il completo che mi hai regalato per il compleanno > cominciavo a tremolare con la voce ma le dissi < tesoro ma allora stasera hai voglia di fare la porca > < ma, chissà, puo darsi se capita l'occasione, amore devo andare adesso che è tardi ci sentiamo caso mai più tardi verso le undici > e chiuse la telefonata.
Mangiai in velocità la pizza e me ne andai a casa. Come sono arrivato sono andato a vedere nell'armadio e effettivamente mancava il tailleur nero e nel suo cassetto della biancheria intima mancava il completo che gli avevo regalato.
Nella testa cominciavano a passare mille pensieri e contemporaneamente montava l'eccitazione pensando a come l'avrebbero vista, il completo che gli avevo regalato è nero e ha il reggiseno che sostiene il seno, ha una quarta, lasciando scoperto i capezzoli che con la camicetta bianca trasparente non lascia niente all'immaginazione e la gonna del tailleur ha uno spacco laterale che indossato con il reggicalze lascia l'attaccatura a vista in particolare quando è seduta; con questi pensieri trascorreva il tempo e con il cazzo sempre più duro.
Verso le undici non ce la feci più e la chiamai, due squilli e parti la telefonata, sentivo una musica in sottofondo, uno sbattere di bicchieri e un vociferare; perchè non mi parlava, cosa stava succedendo, poi una voce < Anna sono contento di essere qui con te sei una donna molto interessante nonchè molto attraente > < anche tu Mario sei interessante con quegli occhioni intriganti è per questo che a cena ti ho voluto al mio fianco > < la visione che avevo a tavola  e che ho adesso che ti stò difronte ha un effetto su di me molto forte > < perchè non finiamo lo schotch whisky in camera mia e mi fai vedere quanto forte è l'effetto >. Che troia, era arrivato il momento di rendermi cuckold e lo stava facendo rendendomi anche se passivamente partecipe. Sentii lo scattare della porta della camera ed ero steso in divano già con il cazzo in mano.
Dei fruscii e poi lei < non avere fretta, spogliati e siediti sulla poltrona voglio vederti nudo con il cazzo in mano mentre mi spoglio per te > < che porca che sei non voglio che ti togli le calze mi piaci di più > < lo sarò ancora di più porca guardami che mi stò accarezzando, la stò facendo bagnare per il tuo bel cazzo > non capivo più niente mi stavo segando come non mi era mai successo < non ce la faccio più mi stà scoppiando il cazzo > < vieni prendimi.... stupendo la sento tutta piena > in quel momento sborravo come un maiale.
Era tutto un ansimare li sentivo godere e mi tornava nuovamente il cazzo duro mi stavo nuovamente segando < sii sbattimi forte che sto per venire...voglio che mi riempi fammi sentire una puttana> < sii puttana stò per sborrare ... ecco ti riempioooo > non capivo più niente  stavo immaginando la scena e mi stavo sborrando addosso nuovamente.
Passarono alcuni minuti di quasi silenzio solo leggeri sibili poi ancora la voce chiara di lui < ..che bocca che hai me lo stai facendo diventare nuovamente duro....siii che lingua....> < che bello duro che è diventato lo voglio ancora riempimi prendendomi da dietro > < ecco prendi > < o sii come lo sento bene cosi lo sento arrivare fino in fondo .... si sbattimi forte > < tieni troia senti come ti piace > < o sii ...no ..cosa fai porco..no > < si voglio il tuo stupendo culo .. senti come ti entra bene...senti come ti piace ai la fica che ti sta colando dal piacere >.
Ormai non capivo più niente il mio cazzo era sempre duro e continuavo a sborrare < si porco sbattimelo bene anche nel culo ... o sii oddio mi stai facendo venire si dai sbatti perbene questa puttana dai forza riempimi > < si ecco ecco sborrooooo >
Fu chiusa la chiamata e dopo dieci minuti mi arrivò un messaggio " Amore domani sera la tua troia è tutta per te."       
  

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