Storia vera a cui ho cambiato i nomi per ovvi motivi
Ho conosciuto Tety da qualche giorno. L’avevo vista e mi aveva subito intrigato sulla quarantina, dinamica gioiosa sprizzante vitalità da tutti i pori e soprattutto russa… russa da impazzire. Questo era il ritratto della mia nuova vicina di casa…. Sempre gentilissima. Scherzando mi ha detto di chiamarsi Tatiana ma gli amici la chiamano Tety. É circa una settimana che la incontro e la sua vitalità mi ha completamente coinvolto. Certo spero che Ukra la mia compagna Ucraina, considerata la guerra russo-ucraina, e Jana la mia pornocognatona non la incontrino mai, ma anche Tety è molto alta e forte fisicamente. Le caratteristiche sono le stesse: culo molto poderoso che non fa nulla per nascondere e un seno assai prosperoso con dei capelli a caschetto rossi da impazzire. Ukra va ogni mattino a lavoro e dopo poco vedo che anche Tety esce. Tety è la compagna di un bel ragazzone biondo,  o almeno così credo, che la viene spesso a trovare e che a giudicare dai lineamenti deve essere slavo forse anche lui russo. Ci ritroviamo sempre ad ora di pranzo a rientrare e la curiosità mi ha spinto a chiederle che lavoro faccia. In perfetto italiano con accento russo, lei mi ha detto che fa la lettrice di lingua russa all’università e traduce quando le capita…Il suo sorriso è magnetico e io ho sentito il bisogno fisico di baciarla sulla porta di casa......Abbiamo iniziato a baciarci in bocca, subito le avevo sfiorato i lobi delle orecchie, e la sentivo avvinghiarsi a me. Le avevo scoperto i primi tatuaggi sul collo, e avevo iniziato a leccarla. Lei era con la lingua nelle mie orecchie. Slinguava alla perfezione, mi stava facendo impazzire, ci stava, e io avevo continuato imperterrito sul collo…eravamo sul pianerottolo davanti le nostre porte. Avevo cercato di aprire casa mia, ma lei disse “niet”, con un sorriso. Mi aveva spiegato che non voleva trovarsi in una casa con una ucraina….. che magari arrivava all’improvviso e ancora peggio con due. Sapeva, infatti, che io vivevo con la mia compagna e con mia cognata. Risi e le dissi che era degna del KGB e anche lei aveva sorriso, in modo un po' amaro. Così eravamo entrati da lei, nel corridoio. Le avevo infilato le mani sotto la gonna, non aveva mutandine. In compenso la figa era calda, pronta bagnata. Non le avevo lasciato il tempo, mentre la sditalinavo ero sceso lungo le sue cosce e mi ero inginocchiato. Ero dentro di lei con la lingua, il naso, le dita, le labbra, la bocca, i denti, lei non avrebbe potuto fare nulla,  pensavo e lei era rimasta paralizzata e stringeva il mio viso tra le sue cosce, dentro la figa. Conoscevo questi momenti e capivo che aveva desiderio di godermi. Le cosce si erano allargate e il miele fiottava. Ormai avevo preso d’assalto la figa e il clitoride grosso era prigioniero tra le mie labbra, tra i miei denti. Lo stuzzicavo mordicchiandolo. La leccavo e la succhiavo mentre Tety mi accarezzava con sensualità e mi spingeva sempre più dentro, incitandomi a prenderla…sembrava impazzita, i capelli sconvolti e il grande desiderio di spogliarsi tutta. Si toccava i seni, erano esplosivi. Io la sentivo e i ditalini facevano sempre più effetto insieme al mio assedio costante al clitoride. La fistavo. Lei mi desiderava, mi voleva dentro e io continuavo a penetrarla con le dita e con la lingua, le mordevo le labbra della figa. Ormai era come suonare una melodia: Tety è eccitatissima avrebbe voluto il cazzo ma io desideravo che il preliminare fosse molto più lungo, nonostante volessi anche io esplodere.... E così continuo a succhiare e leccare mentre lei ansimava, gemeva, e poi iniziava a fare degli urletti modulati….Il piacere che provava doveva essere grande, me lo diceva, ormai e nuda e io provavo piacere a stimolarle anche il culone, che aveva un bel buco, sicuramente molto usato. Sembrava un fiore profumato e io lo leccavo mentre lei si attorcigliava sempre più e mentre la mia lingua a punta si infilzava nell’ano e le mie dita arpeggiano il suo clitoride rimestando la figa. Tety veniva con un potentissimo orgasmo e con grida, acute che uscivano dalla sua bocca per dimostrare il suo desiderio…l’intensità e il culmine del suo piacere, mentre mungeva con forza le sue tette enormi. Godendo Tety rilasciava i suoi umori e il suo orgasmo caldo che entrava direttamente nella mia bocca. Sentivo tutta se stessa nella mia bocca. La baciavo e la continuavo a godere nella certezza che lei ancora aveva voglia di dare e infatti godeva come una porcona, come una magnifica vacca russa. Eravamo a terra ma io avevo intravisto il divanetto…lei invece mi aveva indicato direttamente il letto… la avevo trascinata sul letto e selvaggiamente le avevo fatto sentire la voglia del mio cazzo, carezzandole i contorni della figa…lei sembra impazzita mi urlava mettimelo, mettimelo, ho detto di metterlo, urlava anche in russo, come che la sua lingua fosse più forte, più impositiva per me, ma io invece mi facevo con calma un altro paio di giri sui bordi delle labbra per farla impazzire ancora meglio. Mi ero disteso, e leccavo le tette, succhiavo i capezzoli, li slinguavo, li riempivo di saliva su tutta l’aureola e li mungevo forte, strizzandoli. Mi pregava, mi supplicava, sbatteva gli occhi, gesticolava voleva essere penetrata. Io calmo, l'avevo girata a pecorina e lei aveva capito e si era predisposta perfettamente. Aveva un culo da urlo, fianchi larghi fantasticamente da possedere. La mia presa ai fianchi era molto violenta e Tety aveva urlato il giusto, mentre la infilzavo lentamente ma la infilzavo profondamente. Lei ne voleva di più. Aspettavo di entrare tutto per gradi. Il cazzo era grosso e poi quando mi sono reso conto che lo aveva preso tutto fino alle palle, ho potuto iniziare la mia danza. La penetravo in profondità con forza e poi uscivo per rientrare quasi subito con maggiore slancio, aumentando sempre più la velocità e di solito funzionava bene. Spostavo le mani a mungere le tette e titillare i capezzoloni che erano diventati enormi. Infatti Tety era ripartita con la sua nenia di di si si si si si , che si intercalano con i suoi da, da, da , da, lavorandosi con le sue dita, in maniera dannata. I fianchi della russa erano un monumento in marmo, le tette dure e i capezzoli appuntiti. Mi sentivo istigato a fotterla sempre più forte, a sbatterla sempre più violentemente con lei che gemeva e mi incitava chiedendomi che i miei colpi fossero sempre più forti. Ansimava, gemeva e godeva toccandosi in modo fantastico per tutto il corpo…..era venuta di seguito e più veniva più io la pistonavo dentro la figa con vigore, fino a quando non la sentivo che aveva bisogno di me…. del mio aiuto L'avevo fatta alzare dal letto…Stava squirtando e io con la mano la aiutavo a riempire il pavimento di quel magnifico liquido. Dopo tre, squirting alternati a qualche altro colpo potente di cazzo in figa si era voltata sorridendo. Le gambe le cedevano nonostante fossero belle colonne. La Russa appariva incredula, mi aveva chiesto se non ero venuto e io le avevo confermato di no. Le avevo detto che venivo poche volte e quando venivo era solo nel culo. Lei mi aveva guardato ammirata e mi aveva detto beate le tue Ukraine… A me piace da morire essere presa dal culo ma ora non posso, devo tornare all'università. Sai il mio culo è molto bello da scopare ma ora no…. Io la avevo tranquillizzata; le avevo detto di stare tranquilla e mi ero disteso sul letto, mentre lei armeggiava e continuava ad accarezzare il mio pene ritto… lo tenne tra le mani…Tety sorrideva, mi disse che comunque qualche cosa si doveva fare per farmi godere. Per cui lo prese in bocca e iniziò a ciucciarlo. Io le dissi che era inutile perché non ero mai venuto con un pompino. Tety allargò la bocca, sorrise e mi sfidò: scommettiamo? Io annuii…..e lei iniziò a darsi da fare… leccava, succhiava, omaggiava la mia cappella e la mia asta in modo magistrale. La lingua era guizzante, veloce forte e delicata. Io ebbi solo il tempo di pensare alle emozioni e alle sensazioni che mi stava facendo provare. La guardai fare e pensai che era di una abilità straordinaria per come faceva comparire e scomparire il mio cazzo….sapeva mungere e leccare i testicoli, li faceva scomparire e riapparire come una magia. Le accarezzavo la testa grato, e sentivo con le mie mani la guancia che si riempieva del mio cazzone, mentre la lingua guizzava e saettava facendo tutto di labbra e lingua sino a infilare il bastone in gola mentre con le mani abilmente manipolava lo scroto, i testicoli. Ad un tratto l’imprevisto: quelle sue lunghe dita con le unghie rosse presero d’assalto il mio buchetto anale e furono dentro senza preavviso, le sentii dentro mentre Tety mi succhiava l’anima in un ritmo indiavolato. Ecco Tety pompò tutta la mia sborra nella sua bocca. Fu una questione di attimi e l'orgasmo la riempì in gola mentre lei mi continuava a penetrare il buco del culo con indice medio e il soccorso dell’anulare…Dopo che ebbi scaricato tutto l’orgasmo Tety sorridente mi fece vedere il bottino riversandolo sulle tettone baciandomi in bocca….E' buono il tuo sapore… mi disse, e mi spinse a leccare insieme a lei le sue tettone enormi piene della mia sborra. Rimasi estasiato dal tanto orgasmo e le chiesi come aveva fatto. Lei mi rispose: la lingua russa è meravigliosa….non ti lascio solo alle ucraine….ricorda che mi devi fare bene il culo…. A giudicare dal tuo attrezzo sarà un lungo lavoro penetrante. Devi scavare molto noi russe siamo abituate bene e continuò a succhiare e a baciarmi.... Facemmo la doccia e fu un altro omaggio al mio cazzo che sborrò  con forza ancora una volta. Ci abbracciammo, ci baciammo, mi accompagnò alla porta e sorridendo mi disse: ma tu hai due ucraine e io risposi si la mia compagna e mia cognata che è scappata dalla guerra...sorrise e mi disse Adesso hai anche una cagna russa.... non sai quanto porca...ma te ne accorgerai loro mi chiamano Suka.....la Cagna