Immaginavo che qualcuno avrebbe avuto da ridire sull'abbigliamento di Mara tanto che l'avevo sconsigliata a vestirsi in quel modo, lei testarda è andata avanti per la sua strada.-Ho speso una cifra per acquistarlo, ora lo indosso, se a qualcuno non piace si gira dall'altra parte- Purtroppo chi non si girava dall'altra parte era lo sposo che non faceva altro che guardare Mara, carcava di avvicinarla. La sposa, mia cugina appunto, che già l'aveva presa di mira davanti alla chiesa. A me lo hanno raccontato, si è sentita la frase "Sembra una puttana di strada". Mara aveva una minigonna cortissima che si era accorciata ulteriormente, col tacco altissimo,una giacchina molto leggera e corta, che lasciava intravedere una parte di seno, per finire il tutto coperto da un velo colore rosso, che l'avrebbe dovuto sfumare parzialmente. Innegabilmente era una strafiga, abbiamo scopato prima di partire, era eccitante in modo atroce. sono convinto che l'avrebbero scopata volentieri tutti gli invitati. Io ero diventato piccolo piccolo, cercavo di appartarmi, lei invece più loquace che mai attaccava discorso con tutti, erano tutti vicino a lei. Col senno di poi riconosco che è stato un errore, addirittura la sposa è stata messa in secondo piano. Ci siamo seduti per il pranzo finalmente, noi due vicini, al suo fianco si è sistemato Onofrio, un altro suo cugino, poco più che un ragazzo. Sembrava che le acque si fossero calmate, invece mi dice all'orecchio che Onofrio cerca di toccarla. -Sopporta altrimenti oggi scoppia uno scandalo- Guardavo Onofrio per redarguirlo con gli occhi, lui mi sorrideva e proseguiva nel suo intento -Mi sta toccando la figa- -Non ti muovere, sopporta- -Mi sono dimenticata di mettere il perizoma ho due dita nella figa, mi sta facendo godre questo stronzo- Un gemito ha posto fine alla tortura, che poi tortura è stata per me non per lei. Quando mi sono girato verso Onofri ho visto che si leccava le dita che aveva messo nella figa di Mara. Quella mossa mi stava eccitando, si è indurito il cazzo, ho preso la mano di Mara portandomela sul cazzo, la troia ha cominciato a massaggiarlo, non sono stato capace a fermarla, ho sborrato nei pantaloni. Non potevo alzarmi dalla sedia, una macchia visibilissima, l'ho coperta con un tovagliolo. -Troia stai combinando un macello oggi, mi sono sborrato addosso- Lei rideva -Vado a fumare una sigaretta- Non l'ho più vista, è riapparsa dopo due ore avevano appena tagliato la torta gli sposi -Dove sei stata?- -Sono stata fuori a parlare- Fine della cerimonia ho coperto la macchia con la giacca, siamo andati via senza salutare nessuno per la vergogna. -Amore so che ti fa piacere, ho scopato con William- -William chi?- -Il cameriere che abita vicino a noi, non l'hai visto, mi ha portato in camera, senti- Mi ha preso la mano facendomi toccare la figa bagnata. -Quando sei troia, mi piaci da morire, ti amo, andiamo subito a casa ti voglio scopare- -Perché a casa? Facciamolo in macchina ora- -Sei pazza? c'è gente- -Nascondiamoci dietro quelle piante- una scopata in attesa per questo molto più bella,  Irresistibile troia la mia Mara.

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Categorie: Esibizionismo