"Lunedi mi tocca andare a Lavinio" dice M.


A Lavinio c'è la casa storica dei suoi. M. ci ha passato vacanze e weekend da ragazzina e da studente. E' una bella casa con giardino, in un comprensorio. Ora è un po' abbandonata perché i suoi non ci vanno più con la regolarità di prima, le figlie si sono sposate. Parlavano di venderla, tempo fa, ma poi alla fine, non avendo bisogno, e per i ricordi, il valore affettivo, hanno lasciato stare. Però le case al mare vanno aperte, l'umidità e la salsedine distruggono. E i giardini diventano giungle.


Così ogni tanto tocca andare a aprire, dare una pulita, buttare qualcosa. E poi, come in questo caso, trovare qualcuno che faccia dei lavori.
Il padre di M. ha avuto il telefono di questo giardiniere da un vicino. Lo ha chiamato, si è accordato, poi qualche giorno prima dell'appuntamento preso si è reso conto che aveva una visita. E così ha chiamato le figlie e una non poteva e è toccata a M.


Si è presa un giorno di permesso al lavoro e è andata a Lavinio a portare le chiavi al giardiniere, dirgli quello che doveva fare, lasciargli una copia delle chiavi perché andasse ogni tanto per tenere in ordine.


Con l'occasione, avrebbe aperto casa per fargli prendere un po' d'aria.


Insomma ordinaria amministrazione. 


Senonché, M in quella casa ne ha fatte di porcate... ha avuto il primo rapporto sessuale proprio lì, a quindici anni. Ci andava mordi e fuggi da Roma per scopare con il primo ragazzo, poi con il secondo. Ci andava con le coppie di amici a fare fine settimana di mare e di sesso. Ha baciato la sua prima donna a una festa.  La prima volta che mi ha portato lì non appena entrati mi disse che la casa vuota, fredda, umida, le faceva venire voglia di scopare subito, perché così l'aveva vissuta. Ormai nella sua testa l'odore stesso della casa era legato al sesso. La stufetta elettrica, le cene a letto con i biscotti, le lenzuola umide. 


La sera mi dice: "sai... mentre ero in macchina pensavo a quando andavo in quella casa a scopare e mi è venuta voglia, come allora in macchina che ci toccavamo e non vedevo l'ora di arrivare... mi sono venuti i mente tanti ricordi... insomma ero bagnata... veramente al giardiniere non ci pensavo proprio per niente..."


Alle 11 di mattina mi arrivano su whatsapp due foto di un cazzo notevole (vedi nel mio album) e M mi dice: "guarda che roba... poi ti racconto..."


Al momento non ho riconosciuto la casa. Pensavo avesse preso quelle foto da un sito. O qualche storia di amiche sue. O qualcuno che si è scopata ultimamente. E poi ero con un cliente e mi ero affrettato a allontanarmi.


Dopo mezzora mi arrivano altre foto, questa volta riconosco la casa (due le ho messe nell'album, quelle in cui non si riconosce lei, a pecorina sul letto, che aspetta la monta). Quelle foto se le è fatte scattare con il suo smartphone dal possessore di quel notevole bastone di carne, mentre glielo leccava e mi strizzava l'occhio. 


Poi dopo un'ora altre foto, della fica sborrata. 
"mi ha castigata per bene... te la farei leccare... "

Mi piace stare al lavoro, o facendo altre cose, e pensare a M che sta scopando. Certo, mi piace essere lì, guardarla e partecipare. Ma anche immaginare è eccitante. Sottilmente doloroso ma eccitante. Non vedo l'ora di sapere dalla sua bocca cosa si è fatta fare. 


Poi, la mia reazione dipende. Se è lei che ha governato la storia, spupazzandosi il fortunato di turno, entro in uno stato di adorazione, mi piace omaggiarla. Allora la coccolo, la lecco, divento il suo schiavo.  Se invece ha incontrato un predatore e si è lasciata usare come una troia, allora mi viene da trattarla come tale e allora le faccio male, la sottometto, la umilio, come una puttana da quattro soldi.


Questo switch è naturale. Mentre l'aspetto oscillo da uno stato mentale all'altro. Poi basta un clic e scivolo su un piano o sull'altro. Sono alchimie che si innescano da entrambi. Forse necessità.


Sono in uno stato di eccitazione febbrile, mentre torno a casa. Evito di toccarmi perché so che poi rischio di venire con la minima sollecitazione. E invece mi piace crogiolarmi in quello stato di desiderio affannoso.


M è già arrivata. Il viso disteso e l'espressione soddisfatta del gatto che ha preso il topo, o della femmina che ha preso robuste dosi di uccello.


"sei curioso eh?"


"certo... con quelle foto... su racconta..."


Prima mi tiene appeso a un filo, parlando di altro e facendo cose e poi, incalzata, si decide.
"Premesso che mi era venuta voglia in macchina, avevo pensato: adesso vedo questo e poi mi chiudo in casa e mi masturbo... non ci avevo proprio pensato al giardiniere, che poi non sapevo nemmeno se era una ditta, se erano due o tre... "


"tanto te li saresti fatti tutti comunque... "la interrompo.


Sorride maliziosa "beh chissà ... ma non ci avevo pensato... però quando ho visto che era un ragazzo, un BEL ragazzo... da solo... molto educato e gentile... il cervellino ha iniziato a girare e la fichetta a mandarmi messaggi piuttosto chiari..."


"che tipo era? " chiedo


"Alto, magro, moro, scuro di carnagione, credo che sia mezzo ... non so, mi ha detto che il padre è in marocco, ma non ho capito se ci vive o che... lui però parla italiano, cioè no, romano... sarà nato qui... begli occhi, belle labbra... aveva una felpa di quelle con il cappuccio e i pantaloni uguali, larghi.  Prima gli ho fatto fare il giro del giardino e mi sono eccitata ancora di più, da sola, non si sentiva nessuno nelle case vicine che in questo periodo sono tutte vuote. Lui era molto gentile. Io gli spiegavo qualcosa, dove fossero gli attrezzi. Ho aperto la porta della casetta e c'era buio e qualcosa incastrato allora mi ha dato una mano e stavamo vicini, ho sentito il suo odore e mi ha fatto venire ancora più voglia... non era un odore di sudore ma di maschio. Di maschio giovane. Con gli ormoni a palla. Ha 27 anni sai?... 


Gli ho detto che mi volevo fare un caffè e che entravo in casa, se lo voleva pure lui. Ha detto che andava a prendere degli attrezzi in macchina e poi lo avrebbe preso volentieri. 
Ho fatto il caffè. Uno schifo,  chissà da quanto era lì.  Intanto pensavo a come scoparmelo. Volevo che fosse lui a provarci. Non volevo essere spudorata che lì mi conoscono.  Quando è entrato in casa ho chiuso la porta. Lui mi ha guardata e ho capito che aveva colto il messaggio, ma non sapeva come avvicinarsi.  Gli ho fatto vedere casa. Perché far vedere casa al giardiniere? non c'è nessun motivo, se non che stai solo aspettando di sapere che sapore hanno le sue labbra e tastare la durezza del suo cazzo. Era questo quello a cui pensavo: inginocchiarmi davanti a lui, strappargli giù i pantaloni e prendergli il cazzo in bocca, ciucciarglielo un po' e poi farmelo mettere dentro. La fichetta mi si contraeva di voglia. 


Gli ho detto... qui ci venivo da ragazza a fare sesso con i fidanzati... lui mi ha guardata ha sorriso e ha detto: signora, lei è bellissima e io o esco subito e mi metto a lavorare oppure non so quanto resisterò ... gli ho sorriso avvicinandomi e gli ho detto: beh dai per lavorare c'è tempo no?
Sono stata spudorata?"


"beh, insomma... doveva essere frocio o imbranato di brutto per non capire..."


"eh no. mi ha messo le mani su fianchi tirandomi verso di lui, ma piano..... io mi sono strusciata, ho sentito di nuovo l'odore della sua pelle, nel collo e gli ho messo la mano sul cazzo... a quel punto mi ha stretta e mi ha baciata... io sentivo quel cazzo nella mano e stavo morendo dalla voglia ho fatto quello che desideravo di fare, sono caduta in ginocchio e con lo stesso movimento ho tirato giù i pantaloni della tuta... e le mutande.... e mammamia che cazzo... mi è saltato davanti al viso... il calore... bruciava... l'odore di maschio... di cazzo... mi è andato il sengue alla testa... non capivo più niente... mi sono calmata però e gli ho detto: ti posso fare una foto?


è rimasto scioccato... quasi si rivestiva... perché? mi ha chiesto... perché mi piace... voglio ricordarmi questo momento, gli ho detto... ti prego... gli ho scattato quelle due foto e poi me lo sono gustato... 


sai cosa ho fatto?  volevo assorbire il suo odore... non l'ho preso subito in bocca... l'ho scappellato e me lo sono strofinato sul viso... il suo afrore mi dava alla testa come una droga... l'ho spompinato per un po' ingozzandomi.... mi sono resa conto che stava per venire perché era duro come il ferro e vibrava... mi sono fermata e mi sono spogliata, me la sono fatta leccare ... aveva delle labbra che non vedevo l'ora che mi si mettessero proprio lì... 


poi mi sono messa sul letto e gli ho detto di farmi quelle foto che ti ho inviato. E poi non vedevo l'ora che me lo mettesse. Un cazzo stupendo. Lo sentivo benissimo. Ma è venuto presto. E' uscito e mi è venuto sulla pancia e sulle tette. 
Si è scusato ma figurati... non l'ho mica mollato... gliel'ho preso in bocca e ripulito per bene, praticamente gli è rimasto duro. Dopo mi ha scopata alla grande e sono venuta due volte. Quando è venuto lui è uscito di nuovo e mi ha schizzato sulla pancia ma anche sulla fica. Mi sono fatta fare l'altra foto. Ci siamo riposati.
Poi prima di andare via gli ho fatto un pompino. Lo sai che non mi piace rimanere a bocca asciutta. Non lo so quanto avrà lavorato poi..."


"sei una puttana... " le dico. Lei fa la gatta. Si strofina. "e tu sei un porco con il cazzo duro che me la vuole leccare, vero?"


"si"


"perché lo sai che la tua mogliettina ti ha aspettato per farsela pulire da te, vero?"


scivolo fra le sue cosce e sento l'odore forte del sesso dopo qualche ora, mi avvolge... le mutandine sono bagnate, che grandissima porca che è... gliele tolgo e gliele infilo in bocca, non prima di avergliele strofinate sul viso, sul naso, perché ne assorba l'odore... poi mi metto a leccarla come cane la ciotola... bagnata e gonfia... 


Mi dice: "mi ha lavata, la prima volta che ha sborrato... se mi veniva in bocca mi affogava... ce l'avevo dappertutto... gli ho detto... hai portato la pompa per innaffiare?"


"poi però te lo sei bevuto..."


"si, all'ultimo... e ancora ne ha fatta un bel po'... gli ho fatto un pompino da manuale... era sorpreso che me lo facessi arrivare in gola...ha detto che nessuna glielo aveva mai fatto... amore la prossima volta mi accompagni? voglio che mi scopa nella casetta in giardino... mi ha sempre arrapato l'idea... "


"si... e poi entri e te la lecco... dopo che ti ha scopato e schizzata..."


"siiii hai visto che cazzo che ha? mmmmm ti piace che mi faccio scopare dal giardiniere? pago in natura... "


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Va così, quando hai una moglie molto più giovane di te, porca, che ha sempre voglia. 


 


Va così,

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