Gattina è tesa, oggi incontrerà con il suo compagno un uomo conosciuto sul WEB, lei si è preparata tutto il giorno, estetista per ripassare la depilazione, parrucchiere per una pettinatura sbarazzina, profumeria per farsi truccare dalla commessa sua amica di vecchia data, outfit elegante non volgare, minigonna nera liscia aderente quasi una seconda pelle, camicetta rosa vaporose con i primi bottoni lasciati aperti per valorizzare il reggiseno a balconcino, scarpe col tacco alto, anzi altissimo, quelle scarpa che tutte le donne hanno nell'armadio ma non hanno mai il coraggio di mettere, ma questa è una serata particolare.
Ritrovo davanti al ristorante, l'uomo del web ha un grosso mazzo di fiori, presentazioni imbarazzate anche se Gattina non lo trova come se lo era immaginato. Cena a base di pesce, dopo gli antipasti il clima fra i tre è molto gioviale come se si conoscessero da una vita, forse aiutati dal vinello che scorre abbondante. Lei seduta al centro dei due uomini, per tutta la serata le mani dei due cavalieri sono sulle sue gambe e a volte le dita fanno capolino sotto l'orlo della gonna, il cameriere si è accorto dei movimenti sotto al tavolo e rimane sempre in zona a godersi lo spettacolo, quando lei lo guarda lui distoglie lo sguardo e diventa rosso. Finita la cena i due cavalieri si contendono il conto pensando di dimostrare di essere il dominante, Gattina ne approfitta per andare alla toilette, appena entrata fa un lungo respiro e si toglie il perizoma nero di pizzo, leggermente umido, lo appallottola in una mano e quando esce incrocia il cameriere, gli prende le mani e "Grazie per l'ottima cena", lasciandogli il suo indumento intimo, lei sa che lui lo custodirà come una reliquia. Il tragitto dal ristorante a casa è troppo breve per avere dei ripensamenti, una volta in casa Gattina fa accomodare i due uomini sul divano, abbassa le luci, mette una musica di sottofondo, la donna togliendosi la camicetta "Che i giochi abbiano inizio miei cari", si inginocchia sul tappeto fra i due, con entrambe le mani accarezza in ugual misura i due sessi ancora trattenuti nei pantaloni, la pressione sulle zip rischia di farle esplodere. Gattina le apre lentamente e contemporaneamente estraendo i suoi due giocattoli di carne viva, presto la lingua passa da uno all'altro a stimolare la corona senza dimenticare di accarezzare chi è rimasto orfano della sua setosa lingua, i due uomini si liberano velocemente degli abiti. L'ospite è il primo a ricevere le attenzioni della ragazza che con un gioco di labbra, lingua, mani sta portando l'uomo ad alti livelli di eccitazione, il compagno si porta dietro di lei e le solleva la gonna trovandola senza intimo rimane stupito, "Che fine hanno fatto le tue mutandine?" lei di rimando "Anche il cameriere ha diritto alla sua parte di divertimento" poi lo prende per un orecchio e lo fa stendere a terra salendogli sulla faccia "Non parlare, usa la bocca in modo più creativo". Man mano che l'eccitazione sale lei preme la sua vagina vogliosa sulla faccia del compagno fino quasi a farlo soffocare raggiungendo il primo dei suoi orgasmi che le fa contrarre i muscoli e stringere la testa dell'uomo sotto di lei. Per ringraziare il suo uomo si gira a 69 e si dedica con passione a quel pene che ben conosce, l'ospite non volendo rimanere a guardare si porta davanti a lei per donarle anche il suo ma la posizione non è comoda. Gattina si alza in piedi e prendendo i membri dei due amanti come guinzagli "Andiamo in camera, staremo più comodi", spinge sul letto supini i due e alternativamente li cavalca per pochi minuti per non farli venire troppo presto. Il secondo orgasmo la coglie impreparata facendola crollare in mezzo ai due amanti che ne approfittano per stuzzicare i suoi capezzoli irti e turgidi come chiodi. Ripresasi dall'orgasmo mentre cavalca il nuovo amico, jl suo compagno le si avvicina da dietro ed inizia ad inumidire il suo buco più stretto, Gattina non va particolarmente matta per la sodomia ma vista la serata e l'occasione si abbassa sul torace dell'amico premendo le sue tette e rivolta al compagno "Fai piano ma non fermarti". L'uomo sotto rimane fermo ben piantato dentro la sua intimità mentre l'altro con una spinta costante e potente entra dentro di lei che con una smorfia di dolore mista a piacere urla "Non ti fermare!". Arrivato in fondo si ferma un attimo per farla abituare, lei si sente piena all'inverosimile "Scopatemi! Scopatemi! Bastardi!", i tre cercano un ritmo alternato, quando uno spinge l'altro indietreggia, in pochi minuti i tre esplodono in un orgasmo quasi simultaneo, inondando la sua schiena e il suo ombelico di bianca e densa crema bollente.

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