La società per cui lavoravo stava navigando in brutte acque e ormai si vociferava di un fallimento da un po' di tempo..
Ne parlai con mio marito e così iniziammo a guardarci intorno.
Ovviamente..si sa come funziona e dovevamo avere contatti e amicizie giuste per trovare qualcosa.
Mio marito ormai calato nel ruolo del cornuto mi diceva che per trovare qualcosa avrei dovuto essere molto "gentile" ed aperta con gli eventuali contatti.
Di certo alla mia età non sarebbe stato facile trovare a maggior ragione in questo senso aveva ragione, aldilà del suo piacere di cornuto.
Una sera fummo invitati ad un compleanno in un casolare di campagna, parenti di mio marito, classica festa allargata in un aia enorme.
Non esagerai nel vestirmi, un vestito estivo un po' scampanato sotto ,un po' sopra il ginocchio, insomma nulla di scandaloso, una zeppa non altissima, aperte in punta che però nonostante la gonna non corta comunque slanciavano le gambe.
Arrivammo al casolare, saluti abbracci auguri, effettivamente, nonostante il vestito abbastanza lungo bastavano le gambe abbronzate a richiamare sguardi indiscreti che sentivo addosso.
Conoscenti e non gradivano parecchio le mie camminate davanti al buffet.
Tornai al tavolo, seduta sulla panca accavallai le gambe, e cominciammo a bere e mangiare.
Dopo un paio d'ore ecco arrivare un tizio con tre o quattro persone, sui 50 brizzolato capelli lunghi ben vestito, di classe.
Lo salutarono in molti, tra i molti vidi anche mio marito.
Dopo poco li vidi avvicinarsi insieme al tavolo, visi lo sguardo del tizio fissarmi .
" Stefi questo è Gaetano..."
" Ma che bella moglie che hai"
Disse in maniera molto diretta squadrandomi .
" Grazie... piacere"
Venne a sedersi vicino a me.
Parlando capii che era un imprenditore della zona e gestiva un'attività di commercio.
Ogni tanto lo sguardo cadeva sulle gambe.
" Beh ho sempre bisogno di personale, proprio in laboratorio avrei bisogno di una brava dottoressa, e poi l'idea di vedere Stefania in camice la Mattina mi piace molto"
" Ahh bene bene... vieni a trovarci che ne parliamo "
" Ti dispiace se parlo un po' con la signora, magari, vorrei conoscerla meglio magari la riaccompagno io a casa "
Senza neanche lasciarmi il tempo di parlare mio marito mi lasciò con il tipo.
Nel trambusto ci allontanammo verso la sua macchina di lusso mi fece salire.
Parlammo del più e del meno, era molto affascinante, carismatico..
Da seduta il vestitino si alzò regalando una bella vista sulle cosce che naturalmente non gli negai.
Ad un certo punto accostò con la macchina in una piazzola, si avvicinò e cominciamo a baciarci , avido con la lingua entrava nella mia bocca, tutto sommato non mi dispiaceva, anzi, mi slinguava alla grande.
Si slacciò i pantaloni...non credevo ai miei occhi..mai visto un attrezzo del genere...alla mia età non avevo mai visto nulla di simile... enorme, ok la lunghezza ma era impressionante la larghezza..., la mia figa divenne fradicia alla visita di quel paletto.
Lo presi in mano di mia iniziativa... non ci stava, non riuscivo a chiudere...lo sentivo turgido, mi prese di nuovo a slinguare cominciai a smanettare...stringevo e forse ne avevo in mano metà..
" Scendi mi disse " scendemmo dalla macchina, mi fece poggiare con le braccia sullo sportello, quasi a pecora.
Si stava segando mentre mi guardava, cominciò a toccarmi le gambe, mi stava facendo sbrodolare , piano piano tiro su la gonna fino a scoprirmi completamente il culo ... avevo un tanga di pizzo nero, mi toccava le chiappe e continuava a segarsi.
Scendeva stringendomi le cosce e saliva di nuovo sulle chiappe.
Poi lo sentì scostare il tanga, si piegò sulle gambe e aveva praticamente il culo in faccia..
Cominciò a leccarmi il culo, sentivo la sua lingua lavorare il mio buchino .. appassionata vogliosa, mi fece perdere la testa..era bravissimo.. cominciò a penetrarmi con la lingua..era piacevole..mi piaceva da morire.
Non scese per nulla sulla figa..insisteva sul culo leccando senza sosta.
" Voglio farti il culo " continuava a ripetere.
Mi sentivo tutta insalivata e fradicia in figa..
Forse per mezz'ora si accanì con la lingua.
Capii subito che il porco era un fissato per il culo e capì che il mio culo sarebbe finito sfondato da quel palo enorme.
Poi mi ordino di succhiare il suo cazzo.
Senza batter ciglio mi piegai io sulle gambe..mi ritrovai quel tubo in faccia..era enorme, un tronco largo e grosso .
Lo presi ma non lo tenevo..cominciai a leccare l'asta, dalla cappella alle grosse palle.
Poi giù.. succhiavo avidamente la grossa cappella turgida, scendevo più ché potevo, ma non entrava, lo presi a due mani e ancora avanzava... mi eccitava da morire, mi faceva sentire una vera troia quel grosso cazzo.
Di nuovo in bocca a succhiare , sempre più duro , la mia bocca era piena mi faceva salivare e la mia saliva lubrificava la grossa asta.
All'improvviso mi inondò il viso con copiosi caldi schizzi ..
Mi accompagnò a casa e mi disse che si sarebbe fatto sentire lui per darmi istruzioni su cosa fare.
Il giorno seguente non si fece attendere.. cominciamo a comunicare via whatsapp, mi disse di allenare il culo, perché tempo qualche giorno voleva scoparmi.
Aveva il totale appoggio di mio marito, ... in più mi disse di farmi trovare pronta per il pomeriggio perché sarebbe passato a prendermi.
Ero eccitatissima della situazione e dal " gioco" che si stava creando, mi piaceva essere comandata da un porco simile.
Erano le 16 e una macchina entrò nel cancello.
Era lui , lo feci salire, mi spiego che voleva portarmi a prendere un caffè e saremmo passati al centro commerciale.
Mi vestii in modo semplice, lui non disse nulla.
Arrivammo al centro commerciale, entrammo in un negozio, non mi disse nulla, scelse dei vestiti gonne, inutile dire che erano davvero decisamente spinti, corti , volgari.
Mi chiese di indossare un vestitino che aveva scelto, un tubino estivo aderente raso culo nero. Mi cambiai nel bagno del centro commerciale.
Era elastico e dovevo stare attenta renderlo giu perché mi avrebbe lasciato a culo di fuori.
Salimmo in macchina, poca strada e parcheggio proprio davanti ad un sexy shop.
Capì subito..ero davvero imbarazzata , entrammo, luci soffuse, un uomo sui 60 dietro la cassa.
I due si conoscevano bene, " ah però gran bella signora, nuova eh "
Il porco sorrise e mi portò in giro per il negozio.
Ci fermammo davanti alle scarpe.
Mi fece provare un sandalo con un tacco altissimo con un plateau da pornodiva.
Mi fece camminare, erano davvero alti e facevo difficoltà, si toccava il pacco che già cresceva vistosamente.
Poi mi fece mettere poggiata con i le braccia ad uno sgabello, in piedi.
Tiro su il vestitino lasciandomi a culo di fuori, torno il signore del negozio,
" Potremmo iniziare da questo se la signora è stretta"
Senti abbassarmi le mutandine e sfilarle .
Gaetano mi afferrò le chiappe allargandole, " che pezzo di figa la signora...le trovi tutte tu" disse l'altro.
Senti qualcosa di freddo colare tra le chiappe passarmi sul buchino , e subito il dito di Gaetano a massaggiare...era piacevole, allargai le gambe , era olio , con le mani mi faceva impazzire, madsaggiava il culo poi sentii un oggetto duro comicniare a spingere delicato cominciai a mugulare , cominciava a penetrarmi, un fastidio eccitante, poi lo sentii entrare vincendo la resistenza lo sentivo dentro ormai, cominciai a muovermi.. come a volerne di più.
Gaetano mi prese e mi portò su un divano lì vicino.
Rimasi con il plugin nel culo camminando su quei tacchi.
Sul divano mi fece sedere a gambe spalancate, e comincio a mangiarmi letteralmente la figa..
Mi fece impazzire di piacere, il plugin nel culo e la sua lingua sapiente sul mio clitoride .
Il tizio rimase sullo sgabello a segarsi.
Poi Gaetano mi fece alzare, fece sedere il signore del negozio, mi invitò a fargli un pompino ma rimanendo in piedi, piegata in avanti a succhiare ma voleva guardare il panorama da dietro piegata a culo aperto con il plugin su quei tacchi.
Stra eccitata, divorai il modesto cazzo dell'altro, quasi mi frenava, da dietro Gaetano non resistette e di nuovo si fiondò a leccare la Figa tolse il plugin e di nuovo lingua nel culo poi di nuovo il plugin che però ormai non incontrava nessuna resistenza. " Brava devi essere più troia"
" Vedrai quanti cazzi" " lo voglio rotto il tuo gran culo vacca"
Quelle parole mi eccitarono ancora di più..
Così divorai a bocconi il cazzetto ..che esplose in pochi minuti.
Usciti dal sexy shop Gaetano mi disse che avrei dovuto indossare e usare il plugin e allenare il mio culo perché tutte le sue dipendenti dovevano essere capaci di prendere il suo enorme attrezzo.
Dopo questa tappa Gaetano mi accompagno a casa dicendomi che il giorno dopo mi avrebbe portata a cena e di prepararmi adeguatamente.
«Brava Stefania. Continua!!!!»
«molto eccitante, brava...e non vedo l'ora di leggere il seguito»
«Sei bona»
«Bellissimo racconto molto eccitante complimenti...aspetto il seguito con impazienza»
«Scrivi bene, brava!»