Quando ho voglia di fare sesso, le mie mani corrono a stimolare i miei capezzoli, pochi secondi e tutto diventa una facile perversione. Spesso questa mia tendenza a sperimentare, a lasciarmi andare alle situazioni più forti, per il gusto di sentirmi in balia delle voglie di uomini di goni tipo, mi porta in situazioni veramente assurde.
Una delle più strane, mi è capitata qualche settimana fa. Ero in giro senza intimo e con un vestitino molto cattivo, il caldo inaspettato di questo inverno pazzo, mi spinge ad osare anche per strada.
Ero a Napoli nei pressi della stazione Garibaldi, quando mi sono scoperta osservata con insistenza da un ragazzo di colore, il suo sguardo tenace ha prodotto in me immediato il desiderio di fare qualcosa di profondamente sporco.
In pochi secondo eravamo vicini a parlare, lui chiaramente avido nel apprezzare i mie sguardi da puttanella vogliosa, io pronta a sentire le sue forme.
Nel giro di pochi minuti mi sono ritrovata in un appartamento decisamente lurido, con cinque stanze poco illuminate, con porte chiuse e lui, quel ragazzo di cui non ho voluto sapere il nome, a farmi da guida fino alla sua stanza, aperta per me da una chiave decisa.
La stanza era molto accogliente, il letto cigolava sotto il peso di quel fustone che appena dentro al suo spazio, si è lasciato andare al riposo, sfilandosi disteso le braghe. Aveva un cazzo enorme, grosso, bello nelle forme potenti, venose come desidero sempre.
Ho preso a succhiarlo avidamente, prima di cavalcarlo dapprima con timore e dopo con allegra comodità. Mi ha scopata sborrandomi dentro dieci volte in mezza giornata e ogni volta era duro, affamato, potente come la prima.
Non contento mi ha chiesto di restare e mi ha detto con poca scelta, stasera ti presento due miei amici, a quel punto l'eccitazione appagata, era lontana padrona, ho cercato un modo di sfuggire, ma poi è tornata.
Quando sono arrivati i suoi amici ho capito che ero ad un passo dal provare qualcosa di unico, i loro tre cazzi erano mostruosamente grandi, duri, potenti e nonostante la loro gentilezza, ero sottomessa a quelle forme che hanno fatto di me una lurida troia sborrata da cazzi neri.
Mi hanno ricoperta di sborra mentre ero in ginocchio e ancora abbiamo ripreso almeno tre volte dopo che mi inondavano di sperma.
Il giorno dopo mi sono svegliata completamente nuda in una casa affollata di cazzi neri, erano tutti li per me. Non so quanti essattamente erano in quella casa, ricordo che mi hanno sborrata in bocca e addosso, mentre ero adagiata su un divano, ormai priva di qualsiasi dignità e dopo molti di quelli che mi avevano già offerto i loro gustosi nettari, hanno cominciato a scoparmi fino a venire ciascuno dentro di me.
Molti di loro mi hanno fotografata e filmata mentre tutta quella orgia di cazzi, abusava di me, prima in un bukkake gustoso, poi nella successiva processione di sesso, offertomi con delizia di gioia.
Mi sono riaddormentata stremata e al mio risveglio non c'era nessuno. Ho atteso in vano per molte ore, nessuno rincasava e sono andata via, con la vergognosa voglia accesa da una idea assurda, sapermi fotografata e ripresa da quei porci maiali.
«Wow eccitante»
«Mmmm molto eccitante e te sei una troia fantastica»
«che troiona che sei mmmmmmmmmmmmmm ti avrei sborrato anche io in gola mmmmmmmmmmmmm cagnaaaaaaaaaa»