Una domenica di maggio, eccezionalmente calda, vado al mare con mio marito per il primo assaggio di abbronzatura. Mentre sono lì, ricevo un sms: è una mia amica che, un paio di anni prima, mi aveva consigliato di leggere "50 sfumature..." ; a suo dire, è un capolavoro della letteratura erotica. Io, dopo circa 40 pagine, l' avevo definitivamente abbandonato. Non riuscivo proprio ad andare avanti, lo trovavo noioso, ripetitivo e prevedibile. Lei si era molto meravigliata, specialmente conoscendo come la pensavo riguardo al sesso. Nel messaggino mi invia il link di un ebook, "sfidandomi" a trovare noioso anche quello.

Alla sera, dopo cena, mio marito guarda una partita alla tele. A me non interessa, allora prendo il PC e scarico l' ebook. Anche quello, all' inizio, mi sembra abbastanza noioso, ma decido di andare avanti.

Finita la partita, mio marito mi chiede che cosa sto leggendo. Io glielo dico e lui si siede accanto a me sul divano.

Leggiamo qualche pagina insieme. L' azione che si sta sviluppando si fa interessante. Mio marito si alza per andare a letto e io, un pò a malincuore, lo seguo.

Prima di addormentarmi, forse stimolata da quanto letto, la memoria va indietro, al mio primo giorno di lavoro nello studio di mio marito. Io avevo 21 anni e, a parte qualche innocente filarino adolescenziale, non avevo avuto nessuna relazione. Lui ne aveva 30 e...mi piacque subito, appena lo vidi dietro la scrivania. Seppi in seguito che anche per lui era stato lo stesso. Insomma, fra noi fu un vero e propio colpo di fulmine. Cominciammo a frequentarci al difuori del lavoro. Io ero (o credevo di essere) digiuna di sesso e lui, piano piano, mi dette...qualche lezione. Ero vergine e, d' accordo con lui, lo rimasi fino al matrimonio, che avvenne dopo poco più di un anno di fidanzamento.

I primi anni erano stati, ovviamente, un fuoco artificiale. Non perdevamo occasione per fare sesso. Ora siamo sposati da nove anni, e la nostra vita sessuale, anche se non si è del tutto esaurita, ha perso molto dello slancio iniziale.

La sera del giorno dopo siamo andati a letto presto, per leggere insieme a mio marito il romanzo che ha risvegliato in noi la passione. Spesso, mentre facevamo sesso dopo aver letto qualche pagina, lui mi chiedeva come mi sarei comportata al posto della protagonista e io, rispondevo che avrei fatto la porca, la troia. Ben presto, mi sono accorta che anche io mi eccitavo. Fino ad allora, le nostre erano solo fantasie erotiche. Poi, una sera, mentre stavamo scopando ed io ero quasi al culmine del piacere, lui mi ha chiesto se l' avrei fatto davvero. Non mi aspettavo la domanda, quindi buttai lì una risposta interlocutoria tipo: "vedremo..., magari se si presentasse l' occasione...la persona giusta...chissà..."

L' occasione si è presentata presto. Una sera, eravamo seduti su un lungo divano in una saletta interna di un locale. La sala era deserta; tutti i clienti erano seduti al fresco del giardino. Stavamo bevendo e chiacchierando, quando sul divano si è seduto un uomo. Posando il bicchiere sul tavolino mi sono soffermata a guardarlo di sottecchi. Nè bello nè giovane, aveva però qualcosa nello sguardo col quale mi fissava che mi dava i brividi, mi intrigava. Ho abbracciato mio marito e gli ho sussurrato: "Non chiedermi niente, ma se vuoi...proviamo."


Lui ha capito, mi ha stretto, baciato e, carezzandomi, ha slacciato i bottoni della camicetta e ha alzato la minigonna, per mostrargli il ridottissimo intimo che indossavo
Lui non ha perso tempo, si è avvicinato e ha preso ad accarezzami i seni. Mai avrei pensato che avrebbe potuto succedere una cosa del genere. Ero come sdoppiata, inerte, passiva nelle sue mani. Però mi piaceva, mi stavo eccitando...

Però mi piaceva, mi stavo eccitando.

Lì nel locale non si poteva andare oltre. Mio marito ha chiesto al tipo se conosceva un posto tranquillo dove avremmo potuto...approfondire la conoscenza.

Lui ha pensato pochi secondi, poi ha risposta che sì, lo conosceva.. Allora l' abbiamo fatto salire in macchina e, seguendo le sue indicazioni, siamo arrivati al termine di una strada sterrata, sotto un cavalcavia dell' autostrada.

Durante il percorso in macchina pensavo a cosa sarebbe successo, una volta arrivati. Cosa avrebbe fatto, il tipo? E io, come avrei dovuto comportarmi? Avrei voluto chiedere a mio marito, ma con il tipo seduto dietro era impossibile.

Scendemmo dalla macchina: il posto era deserto. La strada finiva lì, e se fosse arrivato qualcuno l' avremmo visto arrivare in tempo. Nessun pericolo, quindi. Ero un pò tesa. Mio marito era al mio fianco. Gli strinsi forte la mano e mi avviai verso il tipo che, con tutta tranquillità, si stava spogliando. Io mi tolsi la camicetta e lui, tutto nudo, si avvicinò e, senza una parola, cominciò a carezzarmi la fica.

Poi passò a leccarmi i seni, a stuzzicarmi i capezzoli. Io, quasi meccanicamente, gli afferrai il coso. Non era come quello di mio marito, era più piccolo, morbido e...completamente depilato. Sotto le mie carezze ben presto diventò duro.

Mentre continuava a succhiarmi i capezzoli armeggiava con il perizoma, cercando di sfilarlo. Gli sussurrai di lasciare fare a me. Non ci misi molto. Subito lui si abbasso all' altezza del pube, mentre io mi alzavo la gonna per farmela leccare meglio.

Mi piaceva ma non riuscivo ancora a rilassarmi, attenta a cogliere le reazioni di mio marito, se ce ne fossero state. Lui però stava in silenzio, limitandosi a riprendere lo spettacolo. Io mi stavo eccitando e volevo, volevo proprio, succhiargli il coso, sentirlo in bocca. Dopo mio marito, pensavo, era il primo uomo a cui lo avrei fatto.

Mi sono accovacciata sui talloni e ho cominciato con baci leggeri, timidi colpi di lingua. Prima, però, ho guardato ancora mio marito. Lui continuava a tenere in mano la piccola macchina fotografica. Da come la muoveva, ho capito che stava girando un video.
Il tipo era eccitatissimo: sentivo che stava per godere. Mi chiedevo se si sarebbe tolto, al culmine del piacere. Se invece avesse schizzato in bocca, cosa avrei dovuto fare? Non ebbi più tempo per pensare: lui mi tenne ferma la testa e mi riempì la bocca di sperma bollente, schizzo dopo schizzo.


Sputai tutto in terra e mi sciacquai accuratamente la bocca. Mio marito mi accarezzò a lungo, in silenzio, mentre il tipo si rivestiva.

Noi lo accompagnammo alla sua macchina. Al momento di salutarci, ci chiese se ci poteva rivedere, se volevamo il suo telefono.

Mio marito gli disse che non era il caso, che magari ci saremmo rivisti al bar.

Ciao ciao.
Visualizzazioni: 13 417 Aggiunto: 6 anni fa Utente:
Categorie: Etero Racconti Cuckold