Come promesso torno a scrivere un inedito mai postato prima che riassume parte della mia personalità e di quello che in un rapporto può accadere con me.


Un episodio vero di un rapporto che è durato tre anni dove una donna arriva a scoprire quasi stupita limiti mai toccati. 


Nel settembre 2011 su consiglio di un mio venditore che aveva intravisto ottime potenzialità di sviluppo di un nostro prodotto, ricerco un'azienda meccanica che sia in grado di seguirci su diversi progetti senza richiedere numeri produttivi enormi.


Dopo qualche giorno di ricerca trovo chi fa al caso nostro in un'azienda di medie proporzioni del pavese.


Vengo messo in contatto con Lorenza, tecnico commerciale che potrà seguirmi sia dal punto di vista procedurale sia per quantificare gli investimenti.



29enne, sposata da 3 anni, molto carina senza poterla definire una bellezza mozzafiato. Piccolina sul 1.55, ma con un fisico davvero eccitante. Gambe tornite, bel culo e una quarta di seno da urlo. Quello che di lei mi piacque subito furono la sua intelligenza ed il suo sorriso. Doti che mi intrigano molto.



Capisco di piacerle fin da subito in quanto al secondo appuntamento si presenta vestita in modo ben più sexy del primo. Intuisco di poterla anche dominare dal fatto che non riesce a tenere lo sguardo quando durante le riunioni la fisso volutamente a lungo. Inoltre si apre molto e intuisco sia prigioniera in un matrimonio con un uomo che pensa molto al suo fisico e alla carriera e ben poco a sapere leggere quello che sua moglie desidera ivi incluso il modo di essere presa carnalmente. Inoltre mi confessa di essere un'amante della cultura giapponese e questo rafforza la mia idea di poterla dominare cosa che difatti accadrà fin da subito nel nostro rapporto.


Ci vedevamo molto spesso. Una volta alla settimana in pausa pranzo vicino alla sua attività e una volta al mese per almeno mezza giornata. Questo episodio si riferisce ad una pausa pranzo dopo circa sette mesi di rapporto. 


Una cosa che mi contraddistingue è la fantasia. Non amo le situazioni ripetute all'eccesso e le mie sottomesse amano non sapere cosa potrà aspettarle ogni volta che mi vedono


Quel giorno andammo a pranzo in un piccolo ristorantino a dieci minuti dalla sua ditta. Era la prima volta in quel posto. Fummo accolti da una cameriera molto carina che ci portò al tavolo rotondo che avevo chiesto prenotando.


"Ti piace piccola?"
"Da morire amore e hai scelto proprio bene, sono tutti piatti che mangerei"


Sposto per un attimo la mano sotto il tavolo e la pizzico sulla parte delle cosce lasciata nuda dal reggicalze che quel giorno le ho ordinato di indossare.


"Non dimenticarti mai chi sei Lorenza"
"mmmhh scusa mio signore"


"Per punizione, se vuoi mangiare, ora ti siedi sul bordo della sedia con la gonna arrotolata, esegui"


La vedo deglutire, indugiare, portare le sue mani sotto il suo bel culo ed eseguire il mio ordine


"Brava troietta, credo che il marito di quella signora davanti a noi stia apprezzando molto, non credi?"


Solo allora, alzando lo sguardo Lorenza si accorge di una coppia davanti a noi con lui poco elegantemente seduto a favore di sala.


Vedo che muove nervosamente le mani sulla lista. Mi guarda sorridendo maliziosa, so bene quanto la ecciti quando la mostro a qualcuno.


"Hai notato che ha leggermente piegato la testa di lato..?"
"Che puttanella ... scommetto che ti stai eccitando"


Non ho bisogno di accertarmene, ma porto la mia destra ad accarezzarle le gambe sopra le calze scure che indossa. Indugio a lungo senza salire. Comincia ad ansimare anche perché entrambi notiamo che l'uomo appena può continua a guardare.


Lentamente allora risalgo lungo la coscia per arrivare alla parte nuda e al perizoma che comincio a strofinare leggermente proprio mentre arriva la cameriera per le ordinazioni.


Lorenza è uno spettacolo... Labbra socchiuse, le due mani sul bordo tavolo come le ho ordinato di tenere, la scollatura della canotta che evidenzia la curvatura dei suoi seni gonfi e i capezzoli che spingono forte e che si notano avendole fatto indossare quel giorno un reggiseno attillato, in pratica una seconda pelle.


Uso il polpastrello alternandolo con l'unghia non appena sento il tessuto evidenziare il clitoride.


Lascio volutamente la mano in quella posizione mentre ordino, la cameriera si accorge del mio movimento in quanto guarda Lorenza e si morde leggermente le labbra.


Dopo aver ordinato una tartare di manzo e un'insalata mista in bagna cauda, chiedo a Lorenza se ha deciso.


"Anche per me va be..ne la tart..are signo..rina" 


Le parole le escono con difficoltà, non appena la cameriera le chiede il contorno, aumento lo sfregamento 


"Se ave...te ...mmm....patati..ne frit..te scel..go quelle"


La cameriera rimane a lungo senza scrivere l'ordinazione, muove la penna in continuo . Nota le mani di Lorena che stringono forte il bordo del tavolo


"Gentilmente ci porta poi un Franciacorta Rosè e una bottiglia di acqua minerale"


Mi sorride maliziosa, guarda ancora a lungo Lorenza e si avvia verso la cucina.


"S..ei un mmmm porco, ma sono un lago"
"Guarda sotto il tavolo del tipo davanti a noi e apri le cosce in modo osceno"
"mmmmm si Padrone....ha aperto le gambe...e si tocca il porco"


Con la coda dell'occhio vedo che la cameriera sta preparando il vino e l'acqua ordinati.


"Brava .... ora...con una mano abbassa la zip...e segami. Lentamente"
"mmmm si ...ma sta...per arrivare la cameriera.."
"esegui senza obiettare"


Sento la sua mano curata che abbassa la zip. Sono durissimo. Non portando nulla sotto gli eleganti pantaloni grigio scuro, le riesce facile estrarlo. Nel frattempo arriva la cameriera che nota immediatamente il movimento del braccio di Lorenza. E il rumore generato da un braccialetto con molti ninnoli che lei ama indossare con me...


Lorenza è rossa in viso. Sia per l'eccitazione come pure per la vergogna del suo gesto. Vedo che la tipa indugia nell'aprire la bottiglia di Franciacorta e sorrido. Accarezza in modo sensuale il collo della bottiglia guardando sempre la mia schiava.


Una volta allontanata ordino a Lorenza di fermarsi.... Le verso un flute di Rosè 


"Un brindisi piccola....mentre bevi guarda il tipo e gioca con il bicchiere"
"Sei un porco" , ma esegue muovendo la lingua. Sotto il tavolo sento le calze che strusciano ulteriore segno della sua eccitazione


"Ora abbassa il perizoma a mezza coscia...lentamente..."
"il tipo guarda sotto.... mmmmmm sono fradicia"
"Bene... Sta arrivando la cameriera con i piatti... porta indietro la tua sedia"


"Ma ...ma ....vedrà che sono a gambe aperte e in pratica nuda...."
"Conto fino a cinque...." Sa bene che allo zero scatterebbe una punizione.


Sento i tacchi della ragazza che si avvicina e al tre vedo Lorenza che ...si allontana. La cameriera si accosta alla mia donna per servirla e.. rimane a bocca aperta.... Posa lentamente il piatto davanti a Lorenza poi in modo inaspettato dice


"Sono certa che questo pranzo le sarà davvero piacevole ... signora" 


Capisco che la mia donna le piace da matti mentre Lorenza non hai mai avuto esperienze con donne.
Continuando a tenere lo sguardo su Lorenza poggia il mio piatto e si allontana. 


Mangiamo con voglia con la sottomessa sempre a cosce aperte...


"Padrone, il porco davanti si è alzato ed è andato in bagno"
"Mentre mangi...passa la forchetta sulla figa e immagina il suo cazzone duro che sborra per te troia"
"mmmmm...ho voglia .... mi fai morire"


Torna dopo un'assenza che mi sembra lunga, aiuta la sua compagna ad alzarsi ed escono insieme mentre lui fissa di continuo Lorenza.


"Ora chiama la cameriera e chiedile dove sono le toilette"


Dopo averle mostrato la strada, la cameriera si ferma un attimo presso la zona dove si paga, poi ...apre la porta che porta al retro dove intuisco esserci la toilette..


Decido di seguirla... mi nascondo dietro una fila di casse d'acqua in quello che scopro essere anche una sorta di deposito e sento la cameriera pronunciare


"Signora ha bisogno di qualcos...altro?"
Lorenza sembra stupita della sua presenza in quel posto e un poco a disagio


"Ehm beh in effetti mi sono accorta che mi sono macchiata la gonna"
"Rimediamo subito ..si sieda... ci penso io" prendendo un flacone di smacchiatore
"Grazie lei è gentile, ma preferisco fare da sola"
"Ma si figuri ....sarà per me un piacere...."


Vedo che prende il bordo della gonna con una mano e con l'altra comincia a strofinare il punto dove Lorenza si è macchiata. Dopo qualche istante la mano lascia il bordo e comincia ad accarezzarle la gamba...


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Categorie: Tradimenti
Tag: troie Mogli