Ho una relazione con mia figlia da circa un anno, lei ha 27 anni, io 56, subito dopo essersi laureata ha scoperto che il fidanzato aveva un altro, così è tornata a vivere a casa con me e la madre valutando nel frattempo delle offerte di lavoro e riflettendo se trasferirsi all'estero, non avendo più un compagno a trattenerla. Lei è una donna tosta, un maschiaccio, come ama definirsi, in effetti un pò sgraziata, fisico robusto ma con tutte le forme al punto giusto e delle tette esagerate, che le hanno sempre provocato un certo disagio e questo succede ancora oggi. Noi abitiamo in una cittadina di campagna ed io ho una azienda agricola, sebbene la laurea di Laura (scusate, non avevo scritto il suo nome, il mio è Peppe) sia in tutt'altro settore, non si è mai tirata indietro quando c'è stato da dare una mano, così ci siamo ritrovati a lavorare fianco a fianco per mesi, condividendo gioie e dolori sul lavoro, soddisfazioni e sudore. E proprio a causa del caldo per la fatica, Laura a volte, quando eravamo da soli, rimaneva con il solo reggi seno addosso e data la dimensione delle sue poppe, i commenti e le battute erano inevitabili, era lei la prima a prendersi in giro, ma un giorno mi confessò con amarezza, che molti ragazzi la evitavano proprio a causa del suo seno che, al contrario di quanto si potrebbe pensare, la penalizzava oltre a farla sentire a disagio. Rientrati in azienda, decidemmo di fare una doccia veloce nel bagno adiacente all'ufficio, prima di rientrare a casa. Laura si è spogliata davanti a me e mi ha preso per mano,portandomi sotto la doccia, "Tanto lo vogliamo entrambi, giusto?" disse "Quindi perchè girarci intorno e rimandare, sarà solo sesso e sarà il nostro segreto e il nostro paradiso!" Ci baciammo appassionatamente e poi finalmente affondai il mio viso tra i suoi seni e poi li baciai e leccai non so per quanto tempo, quanto li avevo sognati!!! In effetti erano enormi, ma erano morbidi e burrosi e con grandi aureole scure tutte da succhiare, non mi sarei forse mai staccato da quel paradiso, ma Laura mi bisbigliò all'orecchio che aveva voglia di scopare. Si girò e si piegò a 90 gradi ed io non esitai a penetrarle la fica, ho affondato il pene nel suo ventre caldo e mi sono piegato su di lei afferrandola per le tettone. "Fottimi forte papà!" mi disse, e io l'ho scopata come un'animale, con tutta la forza che avevo in corpo. Da quel giorno abbiamo scopato tutti i giorni, nei campi, sul trattore, in auto, in ufficio, sotto la doccia, a casa... Non ci siamo più fermati e ogni giorno che passa ci desideriamo di più.
Un giorno, mi moglie insospettita, è arrivata all'improvviso in azienda, Laura ha fatto in tempo a scappare per non essere vista, ma io sono rimasto nudo e con il profilattico infilato, non ho potuto mentire e nemmeno volevo farlo. Mia moglie, giustamente, mi ha cacciato di casa, urlando di dirle chi è la puttana che mi scopo, ovviamente non lo saprà mai. Mi spiace tanto che sia finita così, ma il nostro matrimonio si era spento ormai da anni e si trascinava come una pena. Ho poi adibito un vecchio ricovero di attrezzi, situato dietro gli uffici dell'azienda, come mio appartamento e quello è diventato il nostro bordello, così come io e Laura lo chiamiamo. Ci facciamo tutte le porcate che ci va di fare, possiamo starcene nudi e scopare come più ci va, in tutti i modi, da poco abbiamo anche rapporti anali, che, dopo i primi fastidi iniziali, stanno diventando i preferiti di Laura, dato che, ovunque ci troviamo, lontano da occhi indiscreti, ovvio, le posso tirare giù i pantaloni e incularla a dovere! Lei ha poi deciso di rimanere a lavorare con me ed io ho accettato ad una condizione, che nel momento in cui incontrerà un ragazzo con cui vorrà costruire qualcosa di serio, me lo dirà e la nostra storia finirà per sempre. Per ora siamo complici, amanti e felici e domani....quel che sarà sarà!!! antonioporcello145@gmail.com
«Grazie Andrea»
«Bello molto eccitante complimenti»