Storia Vera. Ho soltanto modificato i nomi per ovvi motivi
Sono felice di aver trovato grazie alla mia compagna Ukra una donna tuttofare per i miei genitori che hanno bisogno di aiuto essendo anziani prima di Capodanno: lei si chiama Olena, puntualissima al colloquio di lavoro si è seduta sul divanetto. Mi ha dato subito l’impressione di essere una di quelle donne che comprendono tutto al volo. Sposata, come quasi tutte le donne ucraine, è giunta in Italia a lavorare, e poi la guerra ha fatto il resto. Mi ha colpito subito: il suo sguardo era furbo, sempre sorridente e io lo percepivo estremamente malizioso. Per tutto il periodo del colloquio non persi quegli intensissimi occhi nocciola e quel suo corpo muscoloso, direi scattante, sebbene lei di statura fosse piccola ma vibrante, non esile. L’ho immaginata mentre facevamo l’amore e questo mi aveva eccitato a tal punto che Olena se ne era accorta e mi aveva sorriso maliziosa. Aveva un gran bel culo sodo in un pantalone jeans attillato; sexy, cosce toniche e due seni con i capezzoli che a stento erano trattenuti da un body che si intravedeva sotto un top. Ci guardavamo con interesse. I suoi occhi mi prendevano sempre di più e i suoi movimenti felini sul divano mi attraevano in modo pazzesco. Nonostante fossimo nelle imminenze del capodanno lei sapeva di caldo. Una donna sulla quarantina molto piacente, capace di provocare istinti animaleschi con un suo erotismo sensuale interiore. Guardavo il sorriso sul suo viso e i capezzoli turgidi che sembravano scoppiare, ancora; ero attratto. Ero eccitato e Olena lo sentiva, fu un istante. Le ero a fianco, l’avevo denudata e lei, senza intimo, aveva fatto lo stesso con me.Mi mi baciava in maniera desiderosa, selvaggia, chissà da quanto non scopava pensai. Io l’avevo deposta sul divano e le leccavo quella sua figa rasata alla perfezione profumata di magnolia e nervosa. Le mie erano leccate lunghe e leccate brevi, alla ricerca del clitoride, da sbranare mentre le gemeva, ansimava, godeva tra le mie labbra, nella mia bocca, sulla mia lingua e poi toccava a lei pomparmi il cazzo alla ricerca del piacere, con gusto, nel tastare i testicoli, nell’adorare la mia cappella, la mia asta, il mio glande e poi il cazzo in figa, i colpi forti e veloci, altri orgasmi continui confusi tra i baci le carezze, la lingua che guizzava sui nostri corpi, la saliva….le parole poche ma porche. Olena mi sorrideva mi faceva capire che gradiva e continuava a godermi, mentre io succhiavo le sue tette, mordevo i suoi capezzoli in un gioco infinito di passioni e voglie. Olena si muoveva con esperienza, sapeva cosa voleva m soprattutto sapeva cosa volevo io e quando toccando avevo indugiato sul suo bel buchetto del culo mi sorrise e io la penetrai prima con la lingua indurita e a punta e poi dopo averla ben lubrificata la penetrai con due dita spingendo a fondo…Vedendo il suo sguardo eccitato e il suo sorriso consenziente spinsi ancora. Questo mi incoraggiò per il passaggio ulteriore baciai tutta la zona perianale, diedi ulteriori leccate profonde e aspettai di vedere la risposta. Era a pecorina, si voltò e sorrise e io posizionai il cazzo leggermente sopra il buco, Olena aprì ancora di più il suo buco e il mio cazzone penetrò con poca difficoltà. Olena aveva voglia di rassicurarmi, mi sorrise e mi disse: ora rompilo è tuo. Io iniziai ad entrare ed uscire e lei a gemere, a godere e a emettere dei nitriti. Questo mi eccitava, aumentavo il ritmo Olena sopportava anzi tastava le palle belle grosse, stava godendo e incitava urlando: dai rompi, scopa, e le solite parole in ucraino che non capivo mai, ma che mi facevano tanto eccitare, mentre martellavo il suo culo. Il buco era molto ben aperto e le pareti dell’ano cedevano bene; il cazzo penetrava sempre più incitato da lei che urlava e toccava, mungendo con forza i testicoli e io più uscivo più al mio rientro affondavo in maniera spietata i colpi fino in fondo…Lei era esperta sapeva goderselo dentro questo mio cazzone. Sbatteva il suo culo in una roteazione spaventosa per quanto lo sbatteva forte come una centrifuga. I miei testicoli bussavano con sempre maggiore violenza sulla figa e sul buco del culo pieno. Olena ormai era in modalità godimento, non sentiva altro oltre il cazzo e urlava, finalmente urlava. Affondai ancora i miei colpi sempre più e lei era oramai in preda ai moltissimi orgasmi…cercava ogni parte di me da mordere e baciare o leccare…Voleva lasciare il suo segno. Si era inarcata con tutta la schiena, implorava di sfondarla. Io le salii ancora più sopra mettendo entrambe le gambe sul divano, trafiggendola da sopra a sotto. Ormai i miei colpi erano diventati irresistibili, anche Olena si era piegata ed esplose con tutto il suo piacere che gli era rimasto….. rallentai, lei mi guardo e mi disse: ma tu non sei ancora venuto neanche una volta? Io sorrisi le dissi di no, mentre ricominciai a pistonarla finché urlo con il cuore un suo altro siiiiiiiiiiii che sembrava interminabile….. Si accasciò accucciata, mi guardò e sorridendo mi disse: questo lavoro è mio!!! devo accudire i tuoi genitori ma soprattutto questo tuo cazzo insaziabile. Mi posizionò sul divano, salì sopra di me, infilò il mio cazzo in figa e iniziò stringendomi a saltarmi sopra ad un ritmo frenetico sino a quando sentì che stavo per sborrare dentro di lei..Mi sorrise mi leccò il viso mi baciò in bocca in modo interminabile, poi inizio a baciare il collo e l'orecchio destro con la sua lingua calda e piena di saliva, mentre con la mano si sditalinava. Ebbe unorgasmo straordinario che culminò in un urlo acuto. Sorrise...e disse Si questo è il lavoro che fa per me, mentre si accasciava su di me, che felice le dissi: puuoi iniziare da subito.

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