Se lo smanettò un poco il frate, aveva fretta e mi sborrò in bocca, effettivamente non si poteva tenere troppo lunga la confessione, si riabbasso la tunica e poi invece di darmi la penitenza mi disse "vieni a trovarci sù.in convento e un bel posto sai" mi salutò aggiungendo che avevo un bel culetto, si rafforzava in me l'idea di farmi fare il culo, ma volevo un maschio adulto, dal frate o come sospettavo dai frati non potevo salire in inverno, e poi andandoci segretamente ed essere preda di numerosi maschi anche se frati non era molto sicuro, nell'uscire entro nel confessionale una signora attempata ma dall'aria di essere una maiala che mi guardò storto. Intanto oltre al professore avevo iniziato a succhiare il pisello di un cugino piu grande, mi ricattava, un giorno a scherzare come si fà a volte tra amici e parenti si era accorto nel darmi una pacca sul culo che avevo qualcosa nel culetto, avevo preso un portasigari in metallo (era un tubetto d'alluminio verniciato e largo come un dito e lungo non più di 12 o 13 centimetri) dello zio fumatore, gli avevo messo un rondella in gomma in modo da poterlo inserire nel buchino senza correre il rischio che entrasse all'interno, spesso lo tenevo solo la notte ma ogni tanto capitava anche di pomerriggio come quel giorno, lo supplicai di non dirlo a nessuno, ma avendolo vicino di casa alla prima occasione dovetti fargli un pompino, era giovane senza la morosa ed era un gran segaiolo, almeno prima di scoprire il mio segreto. Possedeva tanti porno VHS, era ormai maggiorenne e poteva acquistarli, se mi avvertiva "ti voglio da me tra un quarto d'ora" era perche si sarebbe guardato un porno e io, abitavamo nella stessa palazzina dovevo andare a succhiarglielo, lo trovavo nudo in poltrona a gambe larghe che si smanettava l'uccelo, spesso continuavo io a fargli la sega o gli leccavo cazzo palle e a volte l'ano ma alla fine sempre pompino con mia bevuta di sborra per non lasciare traccia..Adesso con un cazzo voglioso di sborrare che mi tampinava potevo evitare di inseguire il professore ma ne ero sempre innamorato e speravo di finirci a letto. Un pomeriggio andavo all'appuntamento col prof che mi aspettava in macchina nell'angolo di un grande parcheggio, ero in ghingheri, quando sapevo d'incontrarlo mi piaceva indossare una calzamaglia elastica che avevo messo al corso di pattinaggio, dove l'istruttore mi aveva rivolto una battuta sexi, perché venendomi da dietro gli sembrava il culetto di una ragazza e si chiedeva chi potesse averlo cosi bello e sodo, ero veramente scandalosa, il leggins era vecchio di un anno ed essendo un po' cresciuto ora mi era stretto e in più mi piaceva lasciare le chiappe senza righe e sostituivo la mutandina con un tanga che mi entrava tra i ciapet, sculettavo tranquillamente per la strada come un frocetto e se per caso incrociavo qualcuno mi coprivo abbassando la felpa. Lungo la strada ero sovrappensiero e non m'accorsi che da dietro mi si avvicinò la golf scassata di un marocchino, 'ehi bel culo avvicinati ho cosa da regalarti,bella mutandina per te"mi avvicinai ed effettivamente dal vetro abbassato vidi che aveva una scatola piena di reggiseni e mutandine da donna alcune davvero molto belle, ma poi spostò la scatola e mi fece vedere che sotto aveva il pisello semiduro fuori dal jeans, bloccato dallo stupore non feci caso del fatto che mi aveva messo una mano sul culo e fu svelto ad infilarmi la mano tra le chiappe, abbassai la felpa a nascondere la palpata che non mi dispiaceva del marocchino, volendo mettere subito in chiaro che forse aveva frainteso gli disse che non ero una femmina, mi disse che per marocchini quando eravamo giovani, ragazzi e ragazze eravamo uguali e che poi loro scopavano il culo perche la fica delle donne era di chi le sposava, mi disse che se volevo provare la sua banana stava andando con la macchina dietro il cimitero, vedrò gli dissi, continuava a palparmi il culo, mi chiese " sembri giovane hai gia preso cazzi?"mentre sembrva che con le dita spingendo dentro leggins e mutandine volesse controllare di persona se ero vergine, gli dissi" no non ancora" con voce da frocetto, " "dai sali in macchina me lo hai fatto diventare gonfio?"mi prese la mano e se la mise sul cazzo, e la fece muovere come una sega, era caldo e duro, mi mordicchiavo il labbro per la voglio di sentirne il sapore succhiandolo, era un maschione deciso se salivo in auto sicuramente mi scopava, mi vide indeciso e fu lui a dirmi, "se lo vuoi mi trovi dietro il vecchio cimitero" mi spiace debbo andare dal mio professore che mi aspetta, mi lasciò aggiungendo che il mio culo gli piaceva e che mi avrebbe fatto regalo se ci stavo. In macchina col prof non c'ero con la testa, continuavo a pensare al cazzo del marocchino, anche il professore si accorse che ero un po' sbadato feci un tentativo per vedere se voleva farmi lui il culo, pensai che avevano il cazzo di dimensioni uguali, sapete che temevo molto il dolore della prima volta! mi abbassai i leggins e mi accarezzo come faceva spesso, arrivò a toccarmi il buchino mentre lo succhiavo, mugolavo per fargli capire che mi piaceva, mi entro nel buchino col dito per la prima volta, gli mollai il cazzo per limonarlo mentre continuava il ditalino e gli "sussurai dai scopami che ho voglia" avrei voluto dirgli scopami che ti amo!, non posso sei piccolo e sono il tuo prof mi disse, deluso decisi che sarei andato dal marocchino, fini di fargli comunque bene il pompino. Avevo l'alibi dei compiti con un amico e fino all'imbrunire potevo stare fuori casa, se tenevo mi vedesse qualcuno la felpa aveva anche il cappuccio, pensai al culetto, fortunatamente speravo sempre nel prof e ai suoi appuntamenti avevo sempre il culetto pulitissimo internamente e la cremina lubrificante, era inverno e si era fatto buio, la zona di sera tardi era zona di spaccio, presto lo vidi perché si accese una sigaretta, mi aspettavo un po' di preliminari e gli chiesi se voleva prima un pompino, invece mi disse "che le smancerie erano per dopo,, lui era dal pomeriggio che pensava al mio bel culetto" e mi infilo una mano sotto il leggins spostando la mutandina e infilo un dito sentendo che ero lubrificato dalla crema, " puttanella sei umida lo vuoi nel culo vero" mi tirò a se e mi mise la lingua in bocca, sapeva di tabacco e chewing gum alla menta, era il primo fumatore che baciavo. gli slacciai i jeans era già eccitato, andiamo in macchina gli dissi, no! mi sbattè prono sul cofano della macchina ancora tiepido, m 'abasso il pantalone e me lo sfilo da una gamba sola poi mi punto il cazzo duro tra le chiappe, tirandomi su una gamba e lasciandomi appoggiare solo un piede a terra gli fu facile puntarmi l'ano e mi deflorò, fu veloce e senti un dolore fortissimo, una fitta, feci un urlo, al cervello i terminali nervosi dell'anello dell'ano mandarono il segnale che si era dilatato ma non strappato anche perche il dolore ancora si sentiva, si fermò mi chiese se era troppo grosso, gli dissi di "si toglilo per favore"e allora mi tappo la bocca e tenendomi fermo col suo peso inizio a fottermi lentamente, mi sentivo lacerato, sentendo il pube contro le chiappe e dentro tutta la verga che mi dilatava le budella si fermo, non credevo fosse stato possibile riceverlo tutto dentro, poi inizio a stantuffare, lentamente il dolore diminuiva,non aveva il profilattico e quando spruzzo dentro sentii un piacere così forte salirmi la schiena che neanche maccorsi di avergli sborrato sulla carrozzeria, dopo entrammo in auto anche per il freddo, facemmo l'amore tra baci abbracci limonate e dopo un pompino gli torno duro, succhialo o leccalo mettiti in posa che ti faccio qualche foto per miei amici magrebini, che mi invidieranno, stupidamente con metà cazzo duro in bocca e metà fuori lo guardai mentre mi fotografò. Dai scopami ancora che ho più voglia di prima gli dissi, ti faccio vedere come i marocchini scopano i frocetti, esci nudo e appoggiati al muro del cimitero, così feci e con un piede mi fece allargare le gambe mi prese le mani e le tenne come ammanettate dietro la schiena, senti la cappella tra le chiappe, ero spinto alla parete del cimitero, il pisello per la sborrata e il freddo del muro si era fatto piccolino, ero femmina e mi entrò facilmente nel culo mentre mi faceva un succhiotto sul collo che si sarebbe visto a scuola. Stavolta la scopata fu bellissima, probabilmente piu rilassato e meno teso mi rilassai impalandomi su quella verga bollente che eruttò ancora sperma Alla fine mi regalo mutandine da donna un leggins e un paio di collant neri, voleva darmi uno spinello ma gli dissi che neanche fumavo, nel salutarmi dopo esserci rivestiti mi limonò ancora e mi disse,"ora sei la mia donna ti voglio scopare ancora al piu presto" poco convinto dovetti promettergli subito un altro appuntamento, "non sei sincero" mi disse, mi diede una sberla forte e caddi a terra, mi morsi il labbro per la sventola presa, succhiami il cazzo devi capire chi comanda, aveva sborrato due volte ed era molle, si girò e allargandosi i glutei mi disse "leccami bene il culo puttanella"gli leccai palle e ano pelosi e poi con la punta della lingua gli entrai nel buco increspato, intanto lui sniffò qualcosa e gli torno duro, leccami la cappella perche ora ti inculo senza crema mi disse da cattivo, cercai di lascirci un pò di saliva, "mettiti a pecora sull'erba e riabbassa leggins e mutande", avevo gli slip intrisi delle sborrate che mi colavano piano dal buchino, e avevo meno paura per il cazzo in culo, "se non mi ubbidisci ti metto in un sacco e ti spedisco in un bordello marocchino, i ragazzini bianchi così belli sono merce rara e ben pagati". Mi inculo di nuovo, era pesante e grosso e mi lasciai cadere sul gelido prato, col cazzo nel culo mi morse sul collo come fanno i cani con le cagne per tenerle ferme mentre le scopano, gli succhiai il pollice come fosse il pisello di un ragazzo ma non si inteneri, mi stantuffo forte per parecchio tempo finche sborrò di nuovo, fossi stata femmina sarei gia gravida al mio primo incontro pensai. continuo imperterrito, chissà che droga aveva inalato, finche il mio culo pieno di sborra inizio a fare le scoreggine, mi diede una sonora sculacciata e se ne ando lasciandomi distrutto e sporco sul prato. Non senza prima dirmi: "domani qui alla stessa ora" mi minacciò! aveva foto mia con cazzo in bocca e se non fossi tornato avrebbe girato il paese chiedendo dove abitava questo ragazzo della foto. Logicamente tornai, non era solo, mi scopò con un altro marocchino suo amico, mi svezzarono facendomi contemporaneamente bocca e culo diverse volte alternandosi, come se fossi una bambola di gomma, alla fine il suo amico lo pagò ero diventata la sua puttana, prima di andarmene mi regalò buste di biancheria intima femminile calze e collant, e mi disse vieni sempre con addosso qualcosa d'eccitante. Almeno i primi giorni mi vendette sempre ai suoi connazionali, li succhiavo poi mi scopavano con immancabile sborrata nel culo senza preservativo e poi dovevo anche slinguarli dappertutto per ripulirli, palle, ano, piedi, ascelle tutto, era per loro un rivalersi sul razzismo degli italiani farsi leccare tutti gli orifizi da un pallido frocetto. A volte erano in due o tre per pagare meno, diventavano un po rozzi e violenti, mi strappavano la lingerie e le calze per quanto erano vogliosi del mio culetto, quante mutandine strappate, con piu cazzi immancabilmente sborravo anchio. Il record un giorno in 4 fortunatamente una station wagon, pioveva e bisognava stare per forza in auto, abbassammo i sedili, volevano perfino infilarmelo nelle orecchie mentre aspettavano che si liberasse la bocca o il culo, fu bello avere tanti cazzi eccitati in piu, ti fa sentire importante, desiderato, le sborrate finali che ricevi sembrano la schiuma dello spumante schizzato sul festeggiato,.La settimana dopo dovetti andare con un grasso egiziano, pagò per avermi sulla sua auto in esclusiva, fu il mio cazzo più grosso, fortuna volle che non fosse il primo quel pomeriggio, non mi entrava in bocca e m'allargo moltissimo il buchino che il giorno dopo succhiando il cazzo al prof pensai se mi tocca adesso il buchino, il dito viene risucchiato e capisce che c'e qualche maschio che me lo mette nel culo, con questo ciccione sperimentai anche lo smorzacandela, io che mi sedevo sulla cappella del cazzo duro, posizione che divento la mia preferita, pensai mi capiterà anche qualche nero, desideravo succhiarne uno per sentire odori e sapori africani, lo chiesi, mi rispose "i neri non hanno i soldi per averti", passai un periodo non tanto tranquillo, temevo d'essere picchiato o sequestrato. per esempio un giorno arrivai sul posto, "muoviti stronza (era da un po che mi citava al femminile) è un po che t'aspetto, devo iniziare a farmi leccare il culo tutte le volte che ritardi" mi costrinse ad entrare nel baule e parti per non so dove, dopo un bel po' di strada in cui temetti mi portasse chissà dove, si fermò in un boschetto, mi fece scendere mentre tremavo dalla paura, buttato nel baule una sacca mi disse di spogliarmi e indossare quel che c'era, dentro oltre a esserci biancheria intima calze autoreggenti c'era un mini gonnellino svolazzante, degli stivali a mezza gamba col tacco alto e una camicetta, poi mi fece mettere rossetto e mascara sugli occhi, mi dovetti vestire da femminuccia, non fiatavo fu lui a dirmi "ti porto ad una festa" e mi rilassai, dopo poche centinaia di metri di strada sterrata percorsi a piedi raggiungiamo un casolare, la paura di essere spedito in marocco mi era passata e il camminare sui tacchi mi elettrizzo, mi venne spontaneo arcuare la schiena e sporgere ancor piu il culetto, il gonnellino copriva il davanti ma dietro il culo era tutto scoperto, i capezzoli si eccitarono col pisellino quando mi disse che sarei stata il regalo o l'attrazzione non compresi bene, per il compleanno di un suo caro amico, infatti sotto il portico del casolare era in corso una festicciola con numerosi marocchini almeno una ventina, tutti giovani e snelli come erano di solito, alcuni già mi avevano scopato, venni accolto con fischi ed urla di giubilo, alcuni erano già ubriachi,.ne addocchiai alcuni veramente belli, mi disse che avrei dovutoi servirli in tutto per tutto, iniziai a portare le pietanze che erano già pronte e i loro cibi tradizionali sculettando sui tacchi e ricevendo palpate da tutti, sghignazzano nella loro lingua e non capivo nulla, era abili e svelti con le mani e in pochi secondi gia avevo il dito nel culo da chi stavo servendo. il mio buchino pulsava per la voglia, ogni volta che tornavo in cucina mettevo un po di burro sul culetto, avevo visto che sopratutto quelli in tuta avevano tutti il cazzo duro, il piu coraggioso o voglioso mi segui in cucina e mentre stavo preparando un vassoio di arrosticini me lo mise nel culo, mi sussurrò che purtroppo che ero regalo esclusivo del festeggiato che era a capotavola.e dovevamo fare presto, "allora ti prego non sborrarmi nel culo se pensi di averne molta" ci sborro dentro lo stesso, sperai che non si vedesse, tornai a servire e tornarono a palparmi, i piu vecchi sopratutto, capirono subito che ero stato scopato da poco, altri ingenuamente pensavano che fossi un ragazzino vergine dato in regalo. Dopo aver preso il primo che mi da sempre un po di dolore, il mio buchino diventa ninfomane mai sazio, ebbe inizio un seguirsi di marocchini vogliosi e io cagnetta in calore, ma ne il master ne il festeggiato doveva vederci scopare, c'era chi mi seguiva in cucina per portarmi una stoviglia e mi inculava velocemente, c'era quello che andando in bagno mi faceva l'occhiolino e il tempo della pisciata e lavata di mani la passava col cazzo nel mio culo, nessuno voleva pompini, il mio sculettamento col gonnellino alzato li eccitava troppo per non volermi fottere. Uno molto bello mi fece vedere da seduto d'avere il bel cazzo duro fuori dal pantalone, m'arrischiai di sedermici sopra mentre c'era un po di baldoria e mi scopò, ma era troppo rischioso, preferii dopo quando In gruppo fecero un brindisi al festeggiato con relativa canzoncina e mi vollero nel gruppo a cantare e iniziarono ad infilarmi cazzi, coperti dall'affollamento . Poi fu il mio master a sussurrarmi l'ordine d'andare dal festeggiato capotavola ad abbracciarlo e sbaciucchiarlo, non era dei piu belli,anzi bruttarello probabilmente un campagnolo un po rozzo, molto probabilmente ricco, ubbidi e ci fu un applauso quando mi bacio in bocca e limonammo per parecchi minuti, infilandogli la mia linguetta in bocca compresi subito d'aver a che fare con un imbranato, la sua lingua invece di giocare e duellare con la mia si nascondeva come fosse una lumaca, gli toccai il pacco sapevo che il mio capo ne sarebbe stato contento, era ben fornito almeno li, pensai : "montanaro marocchino che si sarà scopato solo capre e pecore prima d'ora, sarà talmente stupido che appena gli prendo in bocca sto cazzo grosso pensa che lo voglia mordere o mangiare e mi dà una sberla" poi mi prese in spalla tenendomi le due gambe,il gonnellino si alzo del tutto e sicuramte il mio culo pallido col solo filo del perizoma tra i glutei fu mostrato a tutti (Se escludo gli ubriachi, almeno per pochi colpi tutti me lo avevano infilato nel culetto) mentre mi portava dentro la casa, tra applausi e urla d'incoraggiamento come se io ne fossi la sposa, era un po claudicante forse per il vino, rischiando di cadere allargai le cosce e un occhio attento avrebbe visto la sborra uscire del buchino rilassato e morbido per aver appena preso cazzi, per fortuna il boss era girato dall'altra parte ma chi quel culetto se l'era scopato se ne accorse. In casa finalmente fui felice! vidi un bel lettone matrimoniale e mi ci butto sopra,, da solo senza l'entusismo degli amici si mostro timido inpacciato quasi imbranato, mi piaceva dover essere io ad insegnargli come e cosa fare, lo spogliai nudo, era pulito e profumato, di corpo era bello come tutti loro, il cazzo di media lo avevano tutti 18/20 cm e grosso, questo li superava ma dopo quello dell'egiziano non avevo timore lo allungai sul letto e io sopra con sempre calze e intimo adosso facemmo 69, io ero con il gonnellino spostai le mutandine e divento un gran leccare di culetto e palline pelosette, di conseguenza gli feci un pompino ingoiando tutta la verga curvata come la mia gola, lo sfilai per la sborrata densa e appiccicosa lasciandogli pulito il cazzo, lo convinsi ad andare sotto le coperte, bevvi un sorso d'acqua misi la crema sul buchino e mi infilai a mia volta, raggomitolato davanti a lui, il tepore del letto e il mio sodo culetto pian piano risvegliarono il cazzo nordafricano che indurendosi a poco a poco mi entro spontaneamente tutto nel culo,Il troppo testosterone risveglio l'aggressivita tipica dei maschioni e inizio a fottermi selvaggiamente alla pecorina come probabilmente faceva con gli animali, aveva palle grosse che con lo sbattimento violento mi picchiavano sul pisello. ma io ero per la prima volta in un bel lettone comodo, con un maschietto eccitato ma che potevo gestire, mi sentivo femmina per il trucco e il travestimento, svicolai da sotto togliendomi il cazzo duro dal culo e mettendomi supino, scivolai in giu come se lo volessi di nuovo in bocca, lo succhiai un poco ma dopo scivolando all'insu rimanendo supino mi feci scopare a gambe larghe come fossi una donna, comprese e prendendomi le gambe se le mise sulle spalle e mi entro tutto, era bello farmi scopare cosi, rilassato su un bel lettone morbido con lui che mi inculava in modo lento e potente, mi spostai il triangolino del perizoma e mi masturbai il pisello diventato duro, mi vide il ciuffetto di peli biondi e mi sego lui con due dita. Entrò il mio pappone e visto lo "spettacolo" si eccito, io sonnecchiavo con la guancia appoggiata al cuscino,me lo mise di soppiatto in bocca infilandomelo in gola, iniziai a succhiare, vedendo questa scena a cui non era abituato il montanaro mi sborro nel culo e poi disse una frase in arabo che poi il boss mi tradusse, ringrazio allah darmi dato questa bella puttanella da fottere. Finita la festa eravamo ormai prossimi alla macchina, mi diede due sonore sberle, dicendomi"il mio amico lo fai fesso ma non io"mi girò e spinse verso la fiancata della golf e me lo mise nel culo mentre imprecava che gratis ero solo per lui.
Mi scuso per la lunghezza che stancherà senzaltro il lettore, volevo dividerlo ma non sapevo dove, sò di non essere un gran scrittore e mi basta sapere che qualcuno si eccita, bacio a chi lascia un commento
Inviato 4
prime esperienze di un frocetto part 4
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Aggiunto: 12 mesi fa
Utente:
«Mamma mia se è tutto vero questo racconto ti hanno rotto per bene il culo!!!»
«Troia rotta in culo. Continua.»
«Bellissimo racconto come vorrei che capitsse a me come mi piace il cazzo in culo e in bocca e bere tutta la sborra mmmm siiii»