Storia vera a cui per ovvie ragioni ho dovuto cambiare i nomi
Avevo una voglia matta di Sveta, diminutivo di Svetlana, cugina della mia compagna, la famosa Ukra, e avevo chiesto a Karen di aiutarmi visto che aveva già avuto con Sveta un rapporto lesbico. Karen aveva accettato ma dopo aver fissato un primo incontro fra loro non si era più fatta né vedere né sentire. Ero andata a trovarla a casa e avevo tanto insistito nel suonare al citofono che alla fine mi aveva aperto. Ero salito con l'ascensore al suo piano e Karen mi aveva abbracciato sulla soglia piangendo. Mi ha fatto entrare e abbiamo parlato brevemente. Le chiesi cosa era successo e perché era scomparsa ma lei senza parlare si era denudata e si era messa a pecorina. Vidi immediatamente che il suo splendido culetto con il magnifico tatuaggio che rappresentava una bocca intorno al buco del culo era stato gravemente oltraggiato e lividi ed ematomi enormi erano su tutto il corpo. Mi fece vedere un video in cui lei faceva sesso lesbico con Sveta e ad un tratto era comparso un uomo, il suocero di Sveta, che aveva iniziato a possedere in maniera bestiale prima Sveta in figa ed in culo e poi Karen, che dimostrava di non volere essere scopata da quel vecchio pezzo di merda, ma che aveva dovuto subire una inculata molto dura a giudicare dalle immagini. Il suocero di Sveta era stato molto violento con Karen e non si era limitato a possederla con il cazzo ma aveva adoperato anche altri oggetti, come dildo molto grandi e plugs delle stesse dimensioni. Chiesi a Karen perché non mi avesse detto nulla e lei si mise a piangere. Mi chiese di aiutarla perché voleva fargliela pagare. Ragionammo sul da fare e poi decidemmo. Avevo avuto una idea che anche a Karen piacque. Dissi a Karen di chiamare Sveta al telefono e lei rispose quasi subito; il colloquio fu breve, in ucraino, poi mi passò il telefonino dicendo a Sveta che volevo parlarle. Sveta iniziò a fare i suoi soliti convenevoli ma io tagliai corto. Senza giri di parole le feci capire che avevo con me il video porno che lei aveva girato con suo suocero. Sveta aveva abbassato la voce e si sentiva che era molto imbarazzata. Mi disse che era a lavoro e che non sapeva quando e come sarebbe stata libera e io le dissi che le davo due ore di tempo per venire da me o sarei andato io a prenderla a lavoro e chiusi. In realtà Karen mi disse che era stata Sveta ad invitare il suocero all’incontro che si erano fissati, con la scusa che era un guardone, e poi invece si era scopato di brutto Sveta e aveva sodomizzato Karen…a limite della violenza. Mi disse che era certa che sarebbe venuto anche a questo nostro appuntamento poiché Sveta oramai era come prigioniera del suocero e mi aveva ripetuto che il suocero e anche Sveta la dovevano pagare. Voleva vendetta. Le chiesi se riusciva a venire a casa mia e lei disse si. Nel viaggio non fece altro che dirmi come quel vecchio stronzo le avesse rotto il culo e come ci avesse provato gusto. Saliti a casa posizionammo su un tavolinetto del soggiorno un po’ di attrezzi fra cui dildo, plugs anali, vari tipi di manette, mentre a Karen diedi uno strap on con un fallo enorme che avrebbe saputo utilizzare. Il citofono suonò dopo due ore precise e Sveta mi disse di aprire. Aspettai che l’ascensore salisse al piano mentre avevo chiesto a Karen di nascondersi. Sveta mi salutò subito calorosamente e mi presentò il suocero che a suo dire era venuto ad accompagnarla per fare alcune spese. Sveta sedette sul divano insieme a me e suo suocero fu costretto su una delle due poltrone del mio salone, come avevo previsto. Offrii da bere ad entrambi e con aria sicura, accesi la televisione dicendo che volevo parlare di questo….avviando il video. Il suocero di Sveta ebbe un sussulto non immaginando che io potessi avere una copia e anche Sveta ebbe un moto di disagio e si mosse sul divano. Indossava una minigonna in pelle che faceva trasparire le cosce straordinariamente lunghe ben messe in evidenza da calze a rete. Era una donna slanciata, una ucraina monumentale alta più di un metro e ottanta e faceva veramente rizzare il cazzo. In quel momento pensai a quanta soddisfazione avrei provato nel possedere quella rizza cazzi fino a sfinirla. Il suocero era un uomo tozzo sul metro e ottanta scarsi e si vedeva che era un gran porco. Si sbranava con gli occhi la nuora e si capiva bene che c’era una grande intesa fra loro. Forse era anche complicità ma sicuramente l’uomo dominava Sveta che ne aveva timore ed era diventata la sua schiava con la forza. Nel video iniziavano a vedersi gli atti sessuali di Karen e Sveta che lesbicavano in maniera sempre più intensa sino all’arrivo di lui: il suocero, il quale aiutato da Sveta aveva ammanettato Karen. Poi si era rivolto a Sveta e dopo qualche ceffone si era fatto fare un gran pompino….la aveva messa alla pecorina e tra gemiti e urla aveva posseduto prima in figa e poi analmente Sveta. Non contento aveva preso l’esile Karen, legata e l’aveva violata analmente con un certo sadismo, mentre Karen dopo un primo momento in cui aveva detto i suoi no aveva subito in silenzio, lesbicata da Sveta che eseguiva gli ordini del suocero porco. Bloccai il video e feci cenno a Karen di entrare in scena, mentre io tenevo con forza il suocero attaccato alla poltrona dalle spalle. Karen mise le manette all’uomo tanto alle caviglie quanto ai polsi e il suocero iniziò a alzare la voce ma io ero pronto con un morso che gli infilai subito in bocca e che gli impedì di parlare oltre. Sveta rimase sorpresa di vedere anche Karen e forse aveva iniziato a capire che avevamo organizzato tutto per bene. Karen si avvicinò a Sveta, le aprì le cosce e con la mano risalì fino a strapparle le calze a rete e il perizoma. Lasciai che Karen la baciasse e la frugasse fra le sue cosce, senza alcuna delicatezza, sditalinandola a sangue mentre io sorridevo e guardavo il suocero che era diventato rosso paonazzo. Non vi era dubbio che Karen sditalinava la figa di Sveta con rabbia e che sapeva far suonare ogni parte di quella donna che si attorcigliava su se stessa. Intanto era scesa anche con la bocca e la lingua, tra le cosce di Sveta e dopo averla denudata integralmente, la teneva sotto con le dita che velocemente entravano e uscivano dalla sua figa bagnatissima. Pochi attimi e Karen aveva iniziato a leccarla succhiarle il clitoride e baciarla, con Sveta che sapeva solo ansimare, guaire e gemere, forse avrebbe voluto protestare ma con pochissima convinzione..... si vedeva che era eccitata e la sua figa era un mare di umori che scendevano a cascata sulla lingua di Karen, la quale si posizionò ancora meglio, le aprì completamente le cosce e poi le infilò la lingua, che mulinava sul clitoride. Sveta si sciolse ed ebbe orgasmi multipli. Io ebbi una idea…aiutai Karen a girare Sveta a pancia in giù mentre ancora orgasmava e poi Karen aiutò me ad alzare il suocero. Gli abbassammo i pantaloni e io lo tenni in piedi mentre Karen con grande piacere e a freddo gli aveva infilato nel buco del culo il plug più grande. Anche lui Sembrava volesse protestare. Io lo schiaffeggiai con violenza sulle natiche sapendo che non poteva urlare visto che la bocca era chiusa dal morso. Anzi per essere più efficace presi il battitappeti in bambù e lo battei a dovere su quel culo fino a farlo viola. Lo rimettemmo seduto sulla poltrona, mentre lui si dimenava e io continuai a godermi lo spettacolo di Karen che leccava il buco del culo di Sveta. A questo punto anche io ero pronto per entrare in campo….iniziai a toccare e leccare Karen e Sveta, mentre il corpo di entrambe era caldissimo. Il suocero guardava impotente e io gli facevo vedere come Sveta mi volesse, le mettevo le dita ovunque e lei gemeva. Poi mi feci leccare le palle e il cazzo, mentre Karen continuava a giocare con l’ano di Sveta. Posizionata sul tappeto a pecorina io davanti la avevo presa dai capelli e le avevo fatto assaggiare il mio grande cazzone che lei avidamente aveva iniziato a leccare come fanno bene le cagne in calore, fino a prenderlo tutto nella sua gola e in quel momento sentivo che le piaceva averlo dentro…e io la accontentavo con grande piacere. Aveva iniziato un grande pompino stimolata da Karen che ora spingeva nel suo buco del culo il più grande dei dildo e sembrava veramente molto soddisfatta. Guardavo il suocero che ora era a testa bassa e strizzai le tette a Sveta, dicendo al suocero di guardare come ci scopavamo quella troia di sua nuora che confermava di essere una troia. Intanto Karen aveva preso un altro dildo più piccolo e lo sbatteva sul clitoride di Sveta sino a provocarle uno squirting che bagnò tutto con grande soddisfazione mia, mentre Sveta urlava per gli orgasmi improvvisi e continui. Io mi diressi verso il suocero, lo feci alzare, e lo costrinsi a quattro zampe. Volevo che stesse vicino a Sveta, che avevamo messo in posizione supina sul tappeto e che io e Karen slinguavamo a turno, senza lasciarle un attimo di tregua. Karen si era tuffata sui seni e succhiava e leccava i capezzoloni scuri e a punta e io con la lingua le dita e le labbra le torturavo la figa e il clitoride. Sveta gemeva sempre più forte e io ne approfittai per alzarle le gambe sulle mie spalle e godermi il buco del culo e le natiche. Le infilai prima le dita dentro il buco del culo e poi la lingua dura penetrandola. Mi rivolsi al suocero e sorridendo gli dissi se stavamo andando bene, ma era evidente che lui sentiva dolore al culo e non poteva parlare ma era umiliato…. Sveta invece era in balia degli orgasmi e rispondeva a tutto si....Karen era oramai anche lei eccitata e mi disse che dovevamo penetrarla per cui la spostammo; Karen prese il dildo e dopo averglielo fatto slinguare bene bene quasi le facesse un pompino glielo mise in figa, si mise sotto e mettemmo Sveta di nuovo a pecorina. A me Karen disse che avrei dovuto incularla e io le feci saggiare il mio cazzone sulle natiche e poi intorno al buco. La cugina della mia donna disse subito che era enorme e duro iniziando a tastarmi i testicoli e chiedendomi di non farle male ma io non ebbi pietà, mi feci insalivare il pennone con la sua lingua e poi penetrai con lei che urlò ma mano mano che penetravo in quel culo possente il mio cazzo cresceva e diventava sempre più duro e Sveta, smise di urlare e lo prese con gusto…. Godendoselo. La cagna ora leccava le mie mani che erano davanti alla sua bocca, diceva che le piaceva, gemeva e godeva. Le dissi che era una troia e che da troia la stavo scopando e lei diceva sempre si e del resto Karen sapeva penetrarla ben anche con il dildo. Karen guardava il suocero e lo derideva. Aveva deciso di lasciarmi dominare solo Sveta, mentre lei nuda infilò lo strap on con il cazzone e tolto il plug si infilò con violenza nel culo del suocero….quel grandissimo bastardo. Lui era legato come un salame ed era rosso come un peperone. Sveta era diventata la mia troiona, il mio puttanone selvaggio e più forte la sfondavo nel culo più lei diceva si….urlava che le piaceva e che voleva essere presa sempre più forte e io la accontentavo. Mi urlava che era la mia puttana e mi chiedeva di non uscire più….con i colpi che erano sempre più profondi. Mi sentivo impazzire tra quelle cosce che avevo sempre desiderato e mungevo quelle natiche mentre le rompevo letteralmente il culo. Era un ottimo sistema sfondarle il buco anale e infilarle dentro la figa il dildo con le mani… Pensavo che era perfetta per farlo a tre con un altro cazzone….in quel momento la sentivo come la mia schiava e lei aveva cambiato padrone… niente più suocero ma sottomessa a me. Sentivo Karen che rideva mentre penetrava il suocero di Sveva……e gli urlava che era uno zozzo maiale e stronzo, andandogli dentro con violenza sempre maggiore. Io non avevo la possibilità di distrarmi: Sveta mi chiedeva continua concentrazione….le stavo facendo il culo e lei dimostrava di resistere bene a tutti gli assalti anche se aveva orgasmi continui che la dilaniavano e la facevano urlare di piacere. La pompavo senza limite e lei ribatteva colpo su colpo tra urli gemiti mentre gridava che era la mia porca…..Mi diceva di sentirsi piena e che voleva essere la mia puttana…la mia cagna, la mia porcona. Il mio enorme cazzo era durissimo e continuavo ad entrare e a uscire senza fermarmi anche se lei farfugliava parole che non capivo…. Mi chiese perché non venivo ma io volevo godermela tutta per cui uscii dal culo con le sue proteste ed entrai senza problema in vagina e lei ricominciò a guaire laida come una cagna, mentre mi chiedeva di far entrare anche le palle che sbatacchiavano all’esterno del suo buco. Ero in trance….pensavo solo a distruggerle ogni difesa e farla venire ancora e ancora….cambiando ogni posizione riprendendola più volte in culo, in figa, in bocca fino a quando non venni duro e violento svuotando tutta la mia rabbia e la mia tensione nel suo buco del culo di nuovo con le sue coscione lunghe sulla mia schiena. La mia sborra saliva a fiotti e ogni spruzzo sembrava per lei come un getto bollente. Intanto lei era squassata, dilaniata a gambe larghe veniva ancora e ancora. Uscii dal culo e lei inizio a baciarmi per tutto il corpo mentre Karen ancora martellava il culo del suocero con una forza che non le conoscevo. Sveta si accasciò, io fermai Karen…il suocero si era fatto addosso e Karen ancora inveiva e colpiva con forza mungendogli i testicoli. Per fermarla ci volle tutta la mia forza. Karen andò su Sveta che era piena della mia sborra e continuò ad eccitarla, mentre io avevo vestito il suocero e gli avevo detto che se ne poteva andare a patto che non rompesse più i coglioni né a Sveta, né a Karen…gli dissi che l’avrei liberato e gli avrei tolto il morso dalla bocca ma non avrebbe dovuto urlare. Gli feci vedere che anche noi avevamo fatto un video e che non avrei esitato a farlo girare insieme a quello fatto da lui in cui si fotteva Sveta e Karen. Gli dissi che non avrei esitato a farli avere al maritino cornuto di Sveta. Provò a ribellarsi ma io gli feci capire che ero il più forte, lo schiaffeggia più volte, e allora rimase in silenzio, chiese di potersi lavare, gli dissi di no….mi chiese se Sveta poteva andare con lui e Karen gli disse di no….anzi gli disse che se avesse continuato a rompere gli avrebbe rimesso il dildo in culo un’altra volta.... lo fece e lei con tutta la forza che aveva centuplicata lo ruppe di nuovo e quando Karen ebbe finito, lo alzai seminudo come era e lo sollevai mentre lui piangeva. Lo spinsi fino alla porta, e chiusi la porta…. Sveta a gambe larghe stava sottomessa questa volta a Karen che la sditalinava e le succhiava il clitoride. La situazione era fantastica sarebbe stato perfetto prendere Karen…. Ci provai ma aveva troppo male e allora Aandai a dare aiuto nel dominare Sveta e Sveta ricominciò a godere mentre io le infilavo il cazzo in bocca e lei era ripartita con un gran pompino….La sentivo orgasmare…..e dirmi che ne voleva di più….Continuammo io e Karen mettendola a 90 gradi al tavolo….gambe larghe…io in culo e Karen in figa con il grosso dildo…. Sveta era sempre più eccitata e sbrodolava orgasmo che Karen beveva dalla figa con un piacere immenso. Questo era solo l’inizio…. fu un fantastico piacere che Sveta condivise sino alla fine con orgasmi multipli e continui....