appoggiò sulla mia coscia...e attese una mia reazione. Volevo toglierla con gentilezza ma...quella mano forte, calda mi provocò subito un brivido di piacere, cosi' non reagii e rimasi lì col bicchiere in mano. Poi inziò a salire sotto il mio gonnellino...lentamente, accarezzandomi la natica. Mi piaceva...era una splendida sensazione, così girai la testa e gli sorrisi con aria un po' timida ed un po' complice. Lui contraccambiò. Rimanemmo cosi', in piedi, nel buio del locale, seguendo lo spettacolo. Lui stava dietro di me, mi si mise più contro, e massaggiandomi i fianchi sentii il suo cazzo duro appoggiarsi, strusciando lentamente sulle mie natiche. Presi ad asecondare il suo movimento, mentre l'istinto mi suggeriva di girarmi e slinguarlo. Ma lì non era il caso. Andammo avanti qualche minuto, poi sentii le sue labbra appoggiarsi al mio orecchio. "Andiamo fuori a fare due passi?" mi sussurrò. "Ok" gli risposi. Uscimmo dal locale, e ci avviammo passeggiando verso la fine della passeggiata, dove poi le case finivano e c'era una piccola casetta abbandonata sulla spiaggia, circondata da degli arbusti che coprivano la visuale ad eventali curiosi. Io mi appoggiai al muro, lui si mise davanti a me, mi si appoggiò contro e in men che non si dica appoggiò le labbra sulle mie e mi spinse la lingua dentro. Iniziammo a limonare e giocare con le nostre lingue, menre io gli abbassai la cerniera dei pantaloni, e gli infilai la mano negli slip. Il suo membro era grosso, turgido, durissimo, bollente. Iniziai cosi' a masturbarlo,lentamente, mentre lui iniziò ad emettere dei gemiti ed aslinguarmi sempre più intensamente.
«Mi ha pubblicato solo una parte, l'ho ripubblicato completo, spero venga pubblicato»