Un video mi ha fatto ricordare una mia ex di molti anni fa.
Aveva 23 anni, Valentina. Biondina, delicata, pelle chiara, occhi blu. Studiava giurisprudenza ma lavorava anche, part time, nei periodi dell'anno in cui c'era più richiesta, in un piccolo supermercato, come cassiera.
Quando la conobbi era fidanzata, con un militare di carriera più grande di lei e dovevano sposarsi. Però alle mie battute per saggiare la sua "resistenza" non sembrava per niente preoccupata di segnare dei limiti. Accettò di essere rimorchiata salendo in macchina per un passaggio, accettò di uscire la sera per un aperitivo. Non capivo se fosse ingenua lei, o io.
L'accompagnai a casa e cercai di baciarla. Ma lei si ritrasse, dicendo che era fidanzata. Però pur distogliendo il viso, non si staccava dall'abbraccio e si lasciava toccare.
Le facevo sentire la mia erezione e non si scostava.
Eravamo sotto casa sua e lasciai perdere. Però ero perplesso da quel comportamento.
Le chiesi di uscire di nuovo, e ancora accettò senza problemi.
Le feci delle domande un po' più dirette sulla sua fedeltà.
Lei mi disse che era fedele. Che faceva l'amore solo con il suo fidanzato. Che l'aveva anche detto al suo datore di lavoro, che ci aveva provato parecchio e lei stava quasi per andarsene ma poi avevano raggiunto un compromesso.
Che compromesso?
Lui glielo metteva solo dietro.
Come? come??!
Si. Solo dietro. Che dietro mica sono corna. Mica tradiva.
E era serissima mentre lo diceva. Convinta. Come se fosse cosa nota.
Chi glielo aveva detto? Ma il datore di lavoro, ovviamente.
Io quell'uomo lo avevo intravisto e erano veramente la bella e la bestia. Corpulento, pelato, peloso, volgare nei modi e nel linguaggio, dava la sensazione di portarsi addosso l'unto e l'odore dei salumi e dei formaggi.
Lei biondina delicata, con gli occhialini e la coda di cavallo.
E lui l'aveva convinta che nel culo non erano corna.
E quante volte lo avevano fatto?
"beh, un giorno si e uno no, la sera quando c'era da chiudere i conti e in negozio non rimaneva nessuno, escluso il fine settimana perché c'era anche la moglie di lui"
E dove lo facevano?
"in ufficio, nel magazzino, in macchina, dove capitava"
E...solo dietro?
"si si... mai davanti e niente altro, niente baci, niente toccamenti"
A me la cosa andava benissimo. Mi eccitava l'idea di questa vergine rotta in culo.
In macchina cercai di baciarla ancora ma lei girava il viso. Però si lasciava leccare le tette. Aveva due capezzoli rosa a bottoncino, dritti e duri.
Si lasciò accarezzare fra le gambe, ma da sopra i jeans.
Avevo il cazzo duro che mi faceva male, sbottonai la cintura e aprii la zip, lo feci uscire e misi la sua mano su di esso. Non la ritrasse. Lo segava leggermente.
Sbottonai i suoi pantaloni e glieli feci calare alle ginocchia. Tirai giù anche le mutandine. Si lasciò accarezzare le grandi labbra, ma quando con un dito tentai di penetrarla chiuse le cosce e mi prese la mano, senza dire nulla.
Allora la feci mettere di lato e le accarezzavo le natiche, il solco di pesca e insinuai il dito a cercare il buchetto.
Era morbido e cedevole.
Eravamo in macchina in un piazzale vicino a un cimitero, in una zona buia e non c'era nessuno. Aprii la portiera e scesi. La feci mettere in ginocchio sul sedile con il sedere sporgente verso l'esterno e con il cazzo che si induriva sempre di più spennellavo il buchetto, che tanto buchetto non era perché entrai facilmente.
Era morbido e accogliente. Entrai subito fino in fondo.
Mentre ero dentro sentivo che stringeva e pompava con il culo, come un'esperta puttana.
Ti fa male? le chiesi.
"no, è piacevole, tranquillo"
Il salumiere mi aveva aperto la strada. Probabilmente aveva un cazzo più grosso del mio perché questa non mi sentiva proprio. Cominciai a pompare furiosamente perché volevo che mi sentisse e in effetti iniziò a gemere. Mentre cercavo di trattenermi per allungare il godimento lei venne quasi subito.
O almeno disse che veniva, anche se era "diverso" da davanti. Disse.
Venni anch'io, copiosamente, dentro di lei.
Ci ricomponemmo. Lei prese una manciata di fazzolettini e se li mise fra le natiche, poi tirò su mutandine e pantaloni.
"Per non sporcare".
Ci rivedemmo diverse volte. E ogni volta andava in questo modo. Anche con il salumiere, mi disse, andava così. Lei si appoggiava alle casse in magazzino e lui glielo metteva dietro.
Volevo qualche particolare. Come ce l'aveva il cazzo?
"non lo so, come il tuo penso"
Ma con il fidanzato anche lo faceva dietro?
"no con lui no, solo davanti"
Mi chiedo la bocca a chi fosse dedicata. Provai qualche volta a convincerla che anche con la bocca non erano corna, ma per lei non era così.
Ma con il fidanzato lo fai con la bocca?
"no, lui non vuole, però ci baciamo"
Insomma il padrone di casa entrava dall'ingresso principale e gli altri dal retro.
Poi si è laureata e andò a fare praticantato in uno studio legale. La persi di vista, ma suppongo che da quella porta di servizio siano transitati in parecchi. Il fidanzato, ormai marito, ignaro.
«Che spettacolo!»