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Giulia è una ex fotomodella. Di origini polacche, ai tempi era la perfezione: alta 1,75, fisico statuario, seno grande naturale, occhi azzurri e capelli biondi. Quando ci siamo visti si era lasciata andare e aveva accumulato molto peso. Era comunque ancora una bella donna. Voto 7.
Ci siamo accordati per un servizio a tema bdsm. Non ne aveva mai fatti ed era curiosa di provare. Prima del tema principale abbiamo fatto alcuni scatti sexy in auto, dove ha dimostrato di essere davvero brava a mettersi in posa. Quando si è aperta la camicetta per mostrare il seno e ha iniziato a toccarselo mi stavo eccitando. Siccome era venuta accompagnata da marito e figlio (non presenti agli scatti), ho evitato di provarci per non fare figuracce…
Siamo entrati in camera dove abbiamo fatto altri scatti a tema “segretaria sexy” in cui, piano piano, si spogliava. Arriviamo al dunque e le mostro il kit che volevo usare: cavigliere, polsiere, mollettone per capezzoli, gag ball e mascherina per gli occhi. Lei ha accettato tutto e ho iniziato con polsiere e cavigliere e le ho fatto delle foto in cui assumeva pose remissive, da schiava. Poi l’ho fatta mettere in ginocchio sul letto e le ho legato gambe e braccia dietro la schiena le ho messo la gag ball e la mascherina. Ho fatto altri scatti: malgrado la forma curvy era ancora sexy.
Mancavano le mollettine. Le ho chiesto se andava bene se gliele mettevo io e lei ha piegato la testa in un cenno affermativo. Le ho titillato i capezzoli per farli diventare duri e poi ho agganciato le mollettine. Lei ha emesso un gemito, soffocato dalla gag ball e si è agitata un po’. Le ho chiesto se preferiva che le rimuovessi ma ha scosso la testa. Così ho fatto altri scatti con il kit completo. Giulia stava sbavando (cosa abbastanza normale), così le ho rimosso la gag ball e le ho chiesto se stava bene. Lei ha ripreso fiato e ha detto che le faceva un po’ male la bocca ma, per il resto, era ok. Mentre era ancora immobilizzata le ho spiegato che quella era una pratica che mi piaceva utilizzare quando facevo sesso. Un mix di dolore e piacere per la partner. Mi ha chiesto come procedevo di solito e io…l’ho dimostrato con la pratica.
Mi sono messo dietro di lei e le ho detto che in genere inizio a massaggiare il seno, nel mentre ho preso il suo grosso seno e ho cominciato a massaggiarlo. Lei non si è opposta. Anzi, ha cominciato a gemere. A quel punto ho mosso un po’ le mollettine provocandole un gridolino di dolore. Le ho spiegato che è questo il mix di dolore e piacere che fa impazzire le donne. Nel mentre continuavo a mungerle quel seno grosso. Lei era in estasi. Mi ha detto che non aveva mai provato una sensazione simile e le piaceva. A quel punto le ho staccato di colpo le mollettine. Lei stava per urlare ma io le ho preso il collo e ho avvicinato la sua bocca alla mia baciandola. Finito l’urlo nella mia bocca, ha ricambiato il mio bacio. Le nostre lingue si sono avvinghiate e abbiamo limonato a lungo.
Successivamente mi sono spogliato e mi sono posizionato davanti a lei e ho messo il mio cazzo davanti alla sua bocca. Lei ha capito e ha cominciato a leccarlo e succhiarlo con voracità. Malgrado si muovesse piuttosto velocemente, il suo sapiente uso della lingua mi ha fatto godere in fretta. Quando ho sentito l’orgasmo le ho preso la testa e ho spinto il cazzo in gola e sono venuto. Lei ha ingoiato tutto e, col cazzo ancora in gola, mi ha guardato come dire “Hai visto che brava troia?”. Anche quando le ho lasciato la testa, Giulia ha tenuto il pene in bocca ancora un po’, poi ha ripreso a succhiarlo e leccarlo. In breve tempo mi è tornato duro.
Quando ho sentito l’erezione, l’ho sfilato dalla bocca e le ho detto “Ora voglio scoparti”. Lei ha sorriso. Le ho slegato gambe e braccia e l’ho fatta mettere a 4 zampe sul letto. Lei ha allargato le sue gambone e io ho allargato le sua labbra vaginali e l’ho infilato. Ovviamente non era stretta, avevo capito che era molto navigata. Così le ho detto di muoversi dandole anche una sculacciata. Lei ha emesso un gemito e ha iniziato a muoversi lentamente, godendo del mio cazzo che la penetrava. Dopo qualche minuto ha aumentato il ritmo. L’ho presa per le braccia e l’ho costretta a sollevare il busto verso di me. Con una mano le stringevo un seno, con l’altra il collo. Lei ansimava di piacere e si muoveva il più velocemente possibile. Quando ho sentito l’orgasmo, le ho preso i seni tra le mani e le ho strizzato forte i capezzoli. Giulia ha urlato e ha stretto i fianchi provocandomi più piacere e una sborrata dentro di lei.
Purtroppo anche con Giulia non ci siamo più visti, ma ho avuto altri incontri molto perversi…
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«Bel racconto.»