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Letizia è una gran bella ragazza di Torino. Alta circa 1,65, mora, capelli a caschetto stile “Cleopatra”, occhi penetranti, fisico asciutto e seno, credo una 3°, bello pieno. Ci siamo accordati per un servizio a tema bdsm e nudo erotico (che prevedeva video in cui lei si toccava e masturbava). Rispetto ad altre modelle il suo cachet era più alto, ma le foto del suo profilo mi hanno convinto a provarla.


Ci troviamo un sabato pomeriggio al motel. Le propongo di fare alcuni scatti sulla mia auto. Lei si presta senza problemi. Indossa una canotta e minigonna con sandali e si mette al posto del passeggero. Dopo qualche scatto inizia a spogliarsi mostrando il suo bellissimo seno e la sua patatina liscia e depilata. Avevo una gran voglia di toccarla ovunque ma non sapevo che reazione avrebbe potuto avere. Quindi ho preferito trattenermi e limitarmi agli scatti.


Siamo poi entrati in camera. Tenendo lo stesso vestito abbiamo fatto altri scatti sul letto, dove lei si è spogliata e poi ha iniziato a toccarsi e a masturbarsi (il suo video “Letizia si masturba” lo trovate nel mio profilo). Era davvero provocante e io mi stavo eccitando ma, non avendo concordato prima eventuali interazioni, ho continuato a riprenderla sperando che non vedesse il rigonfiamento nei miei pantaloni.


Finita questa seconda serie di scatti abbiamo fatto una pausa. Lei è rimasta nuda sul letto mentre io mi sono avvicinato a lei mentre facevamo due chiacchiere. Mi ha chiesto cosa pensavo del suo fisico. La risposta era ovvia: le ho detto che era molto fotogenica e mi piaceva molto il suo fisico. Lei mi ha risposto che faceva molti esercizi per tenersi in forma. In effetti, il suo corpo era snello e muscoloso, ma non come gli orribili fisici da uomo che hanno le culturiste. Approfittando del fatto che parlava del suo fisico, ho iniziato a toccarle una gamba per verificare e commentare positivamente. Poi ho continuato a tenere la mano sulla gamba per vedere come reagiva.


Non avendo avuto alcuna reazione, ho iniziato ad accarezzare la gamba risalendo fino alla coscia facendole dei complimenti. Poi sono arrivato al linguine e al ventre e sono salito fino al seno. Le ho accarezzato il seno con una mano; poi, vedendo che le piaceva, ho avvicinato la bocca e l’ho succhiato. Ha iniziato a gemere piano. Io l’ho baciata e ho fatto scendere la mano tra le gambe, accarezzando la sua fica. Ho infilato due dita dentro mentre lei gemeva più forte, la mia bocca sul seno. Eravamo entrambi eccitati. Mi sono spogliato e lei mi ha aiutato. Poi mi ha fatto stendere sul letto, schiena in basso.


Ha iniziato ad accarezzarmi e a baciarmi a partire dai piedi, poi è salita lungo le gambe con molta calma. Era una sensazione bellissima. Piano piano è arrivata tra le mie gambe. Ha preso il mio pene e le mie palle tra le mani e ha cominciato ad accarezzarli dolcemente. Poi ha avvicinato la bocca e ha leccato ovunque: cosce, gambe, palle, pene. 


Piccola premessa: non sono mai stato una grande amante dei pompini perché molte ragazze con cui sono stato non erano brave. A volte sentivo i loro denti che sfregavano, quasi tutte si muovevano subito su e giù velocemente, provocandomi più fastidio che piacere.


Letizia era maestra dei pompini. Si vedeva che le piaceva farli. Quando si infilava il cazzo in bocca lo faceva piano e poi sentivo la sua lingua muoversi. Nel mentre, con le mani mi accarezzava le palle. Ero veramente in estasi e sarei venuto subito se non fosse che lei, percependo il mio imminente orgasmo, si è fermata. Mi ha chiesto se mi piaceva. Domanda sciocca a cui ho risposto con un debole “sì”. Ha ripreso a succhiare come prima. Le ho detto di mettersi su di me a 69 così che potessi giocare a infilare le dita nella sua fica. Grazie a questa distrazione sono riuscito a posticipare la mia venuta.


Siamo andati avanti così per non so quanto tempo. Volevo venire ma in quella posizione non ci sarei riuscito causa distrazione della bellissima fica. Ci siamo alzati e l’ho fatta sdraiare schiena sul letto, vicino a un bordo. La sua testa penzolava leggermente in fuori. Io mi sono messo in piedi vicino a lei, le ho fatto aprire la bocca e ho infilato il cazzo, scopandole la gola. Mi muovevo piano spingendo il pene dentro completamente. Lei non ha avuto problemi. Anzi, con le mani mi accarezzava il sedere e mi spingeva dentro a ritmo con me. Dopo alcuni minuti ho aumentato il ritmo fino a quando non le ho afferrato il collo, ho spinto il pene a fondo e le sono venuto in gola. Ho prodotto una sborrata copiosa, grazie alle continue interruzioni. Lei ha bevuto tutto, ha accettato il cazzo in gola anche dopo e continuava a tenermi strette le chiappe.


E’ stato probabilmente il miglior pompino che abbia mai ricevuto. Non mi era mai capitato si sentirmi così svuotato e soddisfatto da una bocca. In quella occasione ci siamo fermati lì, ma ci siamo visti un’altra volta…


 


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