Luglio 2021, eravamo in vacanza nella nostra casa a Sabaudia, una bella villetta con giardino, non molto lontana dalla spiaggia attrezzata.
Giulia, mia suocera, ci era venuta a trovare per stare qualche mese con noi e godersi un po’ il suo nipotino di 3 anni, nostro figlio.
Giulia, una donna di 58 anni, un bel fisico asciutto, un gran bel corpo ancora sodo. Mio suocero era morto 8 anni fa di infarto, e lei da allora si era chiusa in casa e usciva solo per lo stretto necessario.
Mia moglie Laura l’aveva convinta a stare qualche settimana con noi al mare e lei aveva accettato.
Eravamo in spiaggia e lei era sdraiata sull’asciugamano con un bikini bianco che faceva risaltare la sua abbronzatura presa in una settimana che era da noi.
Laura era vicino al mare con Paolino, il nostro bimbo e io leggevo il giornale, buttando ogni tanto lo sguardo sul quel bel corpo inutilizzato.
Giulia si giro’ e mettendo a posto lo slip, lo sollevo’ leggermente lasciando intravedere per qualche secondo un bel triangolo di peli neri. Subito si ricordo’ che io ero dietro di lei, quindi si giro’ di scatto e intravide i miei occhi che la guardavano.
Abbozzo’ un sorriso di circostanza e poi si giro’.
Aveva sicuramente visto che la guardavo proprio li’.
Mia moglie era ancora sul bagnasciuga con mio figlio. Vidi Giulia che tentava di mettersi la crema sulla schiena, cosi’ le dissi:
- Giulia vuole che l’aiuti?- Lei rimase un attimo in silenzio, poi
- Si grazie Giorgio, sulla schiena porprio non ci arrivo –
Non me lo feci dire due volte. Mi alzai e mi sedetti accanto a lei sull’asciugamano.
Mi diede il tubo della crema, una protezione 30, ne misi un po’ sulla mano destra e iniziai dalle spalle.
Massaggiavo piano piano cercando di spalmare bene la crema sulle spalle e sul collo.
Poi ne misi un altro po’ direttamente sulla schiena. Lei ebbe un sobbalzo
- Oddio come e’ fredda – disse
- Ora la riscaldo io – risposi e iniziai a massaggiare
- Hai delle mani molto morbide Giorgio, non sono certo quelle di un muratore – e ridemmo tutti e due
- Sai anche massaggiare molto bene, mia figlia e’ proprio fortunata – aggiunse
- Si le piace molto quando la massaggio su tutto il corpo – non disse nulla.
Stavo arrivando con la mano destra sul fondo schiena, indugiai un po’ sui fianchi e poi sempre massaggiando la mano mi sfuggi sotto l’elastico dello slip.
- Scusa Giulia, non volevo – dissi e lei, dopo qualche secondo di silenzio
- No hai fatto bene, altrimenti poi si vede il bianco quindi un pochino sotto lo slip va bene
Non me lo feci dire due volte, quindi infilai la mano sotto tutta la lunghezza dell’elastico massaggiandola bene. Si stava rilassando e aveva chiuso gli occhi.
Ripresi a massaggiare le spalle per poi scendere lungo tutta la schiena e riaffondare la mano sotto lo slip arrivando fino a toccare il canaletto delle cosce. Sentii un piccolo brivio percorrerle la schiena.
Tolsi la mano e ripresi a massaggiare la schiena, ma dopo qualche secondo:
- Giorgio, metti ancora della crema sotto lo slip, non mi piace che si veda la riga bianca.-
Presi il tubo della crema, ne misi un bel po’ sulla mano e andai. Iniziai a massaggiare la fine della schiena fino a toccare lo slip, poi di scatto infilai la mano dentro fino dove ero arrivato prima, al canaletto delle cosce. Di nuovo il brivido, la sentii tremare, insistei lungo il canaletto spingendo le dita piu’ giu’, poi tornai su, e poi di nuovo ancora giu’ e ancora piu’ giu’. Stavo per toccarle il buco del culo, sentii il brivido, stavolta piu’ forte.
Tornai su, ma stavolta senza dire nulla, lei mi afferro’ la mano e la riporto’ sotto lo slip, allora non esitai. Spinsi piu’ giu’, fino al buco del culo e lo accarezzai dolcemente.
Massaggiai l’interno delle cosce e poi di nuovo il buchetto. Stavolta non era un brivido, ma un gemito le usci’ dalla bocca.
- Oddio Giorgio, sei bravissimo, mi fai provare sensazioni che avevo dimenticato……rimani sotto lo slip-
Non me lo feci dire due volte. Riaffondai la mano prima sul buchetto del culo, sicuramente vergine e poi mi spinsi giu’ tra le grandi labbra. Fu qui che la sentii gemere forte. Affondai il dito medio tra le grandi labbra e la sentii tutta bagnata.-
Qualcosa ci risveglio’.
- Giorgio sta tornando Laura con il –
Tolsi la mano dallo slip e tornai sulle spalle. Gettai un occhio tra le gambe e vidi una macchia di umido nella parte finale dello slip.
- Chiuda le gambe, si e’ bagnato lo slip – le dissi
- Oddio, certo, se se ne accorge Laura e’ un disastro –
- Eccoci – disse Laura arrivando sotto l’ombrellone – noi ci siamo divertito con la sabbia, voi che avete fatto? –
- Giorgio mi ha messo un po’ di crema sulle spalle, non mi vorrei scottare – disse Giulia
- Bene io vado a fare la doccia a Paolino, ci vediamo fra poco.- prese il e si avvio’.
Giulia mi guardo’ e disse – Giorgio vado in cabina a cambiarmi lo slip, a dopo –
Cosi’ dicendo si alzo’ e si avvio’ verso la cabina che era vicinissima al nostro ombrellone. Arrivata davanti alla porta, l’apri’, poi si giro’ e mi guardo’. Rimase un attimo a guardarmi, facendo un sorriso, poi apri’ la porta ed entro’, ma non sentii lo scatto della chiave.
Ci pensai un attimo. Laura era alle docce che erano dallìaltra parte dello stabilimento, a Paolino piaceva stare sootto la doccia, poi Laura lo avrebbe messo un po’ al sole, non ci pensai su e mi avviai verso la cabina.
Aprii la porta. Giulia aveva tolto lo slip e si era chinata per prendere quello pulito nella borsa. Aveva un gran bel culo da cui uscivano ciuffetti di peli neri.
Senti’ il rumore della porta e si giro’.
- Giorgio……non so…..non credo sia il caso……- disse con voce tremolante.
Non dissi nulla, tirai giu’ lo slip, ed il mio cazzo duro usci’ prepotentemente.
- Madonna Giorgio, beata mia figlia! – disse –ma no possiamo, cioe’ non e’ molto…tu che dici….lei e’ li’ fuori….Oddio Giorgio, perche’ mi fai questo? – disse farfugliando
- Va bene hai ragione – dissi tirando su lo slip – non possiamo –
Ma non era quello che voleva, mi venne vicino, mi tiro’ giu’ lo slip e si gioro’ mettendosi alla pecorina appoggiata alla sedia.
- Sbrighiamoci pero’ Laura puo’ tornare…..-
Cosi’ dicendo con le mani allargo’ le cosce mostrandomi un ficone nero con 2 grandi labbra turgide eun rivolo di umori che gocciolavano.
Afferrai il cazzo e glielo appuntai fra le cosce.
- Mettimelo dentro….Giorgio mettilo dentro….-
Spinsi il cazzo dentro che scivolo’ nella figa bagnatissima. Iniziai a pompare, prima dolcemente, poi piu’ velocemente. Sentii che stavo gia’ per venire, ma prima volevo farla godere. Mi inchinai e iniziai a leccarle la fica.
- Oddio Giorgio, mi fai morire cosi’…..mio marito non me lo ha mai fatto……oddio mi piace Giorgio, ma lo vorrei dentro di nuovo……Oddiooooo –
- Dopo ti scopo – dissi – ma prima voglio farti arrivare a godere. Sei in menopausa, giusto? -
- Si certo…..oddio Giorgio…..si se vuoi mi puoi venire dentro, se e’ questo che intendevi………oooohhh…..Giorgio mi fai morire, sento che sto per venire….-
Interruppi la leccata di fica, presi il cazzo e lo rinfilai nella fica. Iniziai a pompare velocemente, mentre lei dopo pochi secondi iniziava a venire bagnandomi ancora di piu’ il cazzo che scivolalava meglio dentro. Eccomi stavo arrivando anch’io.
Sentii il primo fiotto di sborra schizzarle contro la bocca dell’utero, seguito da altri fiotti, mentre lei godeva come una zoccola.
- Godo…Giorgio……godo…..vengo…..mi ha riempito di sborra….oddio Giorgio che mi hai fatto oggi…..-poi si accascio’ sulla sedia, mentre fiotti di sborra le uscivano dalla fica e colavano tra le cosce.
- E’ meglio che io vada fuori, Laura stara’ tornando….Giulia, riprenderemo il discorso…..- dissi
- Si Giorgio….oggi mi hai fatto rivivere, grazie –
Le diedi un bacio sulla fica, rimisi su lo slip e usci’, giusto in tempo per vedere tra le cabine lontane, che Laura e Paolino, stavano tornando.
Mi sdraiai sull’asciugamano, facendo finta di dormire.
(continua)
«Aspetto il seguito ...»
«Complimenti bel racconto spero di leggere il continuo molto eccitante»