Cosa può capitare in un non grande , tranquillo condominio, quasi deserto, in una calda , bollente Estare ?    Tamara è una ...professionista della compagnia, anche particolare, l'avevo conosciuta quattro anni fa.
Era stata molto gentile accettando, prima di trovarci nel suo appartamento, di scendere giù, e bere qualche cosa in un Bar, così per conoscerla, altrimenti, come le dissi..."Se non parlo un po' prima, conosco, è facile che...che non combini niente...altre volte con le ...professioniste .... " 
Poi salimmo in casa ed andò bene,  fui soddisfatto, "Anch'io " disse lei quanto fosse vero e quanto cortesia ...professionale non l'ho mai capito nè me lo sono chiesto, dopo quel giorno , ci sono tornato almeno 4...5 volte all'anno .
Con Tamara facemmo di tutto, me lo feci succhiare ed in diverse occasioni accettò di farsi fare anche il culo " Non c'è problema" rispose quando, dopo qualche esitazione, glielo chiesi la seconda volta che ci andai 
Dopo una telefonata per l'appuntamento, ci tornai quel caldo pomeriggio d'Agosto, avevo fatto le ferie con la mia compagna in Luglio, ed ora ero solo, perché lei era via con la sorella ed i nipoti da qualche parte a Sud.
Mi fece entrare , con un bel ciao, mora di capelli, carnagione chiara, leggermente abbronzata, indossava una canottiera azzurra a mono spallina e jeans  corti grigi, anche  la prima volta , in quel Bar si era presentata così
Adoro le braccia e spalle nude delle donne e delle ragazze , uno dei tanti motivi  che mi fanno desiderare ardentemente che l'Estate non finisca mai, a metà della consumazione già avvertivo spuntare un po' di desiderio, decisi quindi di provarci  e quindi le proposi
"Cara, ti do .....€  per vederti nuda, baciarti le tette, le spalle, le braccia , poi se...se reagisco bene...ti chiederò altro e mi dirai quanto vuoi " lei aveva sorriso, mi aveva preso la mano ed aveva risposto " Va bene...caro..ma vedrai che andrà tutto Ok, con me va sempre tutto bene ! "
Così fu, quindi come ho detto, ci tornai e tornai ancora e così anche  quel pomeriggio, lei tirò giù la tapparella, il condizionatore rendeva una piacevole frescura, iniziai a spogliarmi, lei si sfilò i pantaloncini, quando udimmo rumori dall'appartamento di sopra 
Sembrò che cadessero oggetti, vetro...qualche bottiglia ? legno, qualch'osa che rotolò, tonfi, un paio di colpi contro forse una parete  , " Lavori di sopra " commentai " Non è una novità, è così da una settimana, primo pomeriggio...a volte la notte, anch'io vorrei riposare...di notte ...cazzo ! " rispose
" Hai provato a lamentarti ? " chiesi, lei sorrise sfilandosi la maglietta e scoprendo le sue bellissime tette e precisò " Bè capisci...che con il mestiere che faccio cerco di non inimicarmi nessuno...non trovare da dire, comunque si, ho chiamato l'amministratore mi ha precisato che l'appartamento è vuoto, che il proprietario gli ha dato una copia delle chisavi per eventuali emergenze, ma che non c'è nessuno, ammobiliato ma con nessuno.
Comunque ho provato a suonare nel pomeriggio ed anche la notte scorsa ...era come spostassero qualche cosa, ma non ha risposto nessuno, poi s'è fatto il silenzio " Rispose sedendosi sul letto, mi misi di fianco e cominciai ad accarezzarle le braccia, le spalle, baciandole e leccandole le tette, poi parve che rotolasse  qualche cosa di tondo...sferico, con trascinamenti di cose pesanti .
" Cazzo" commentò Tamara allora le proposi " Adesso, qualcuno c'è vuoi che ti accompagni a vedere ? " " Non vorrei disturbarti ...siamo nudi " " Dai non c'è problema, maglietta e pantaloncini, due minuti poi ..riprendiamo...oggi mi sento ...in forma" 
" Va bene " rispose, sorrise e si rimise la canottiera, mi rivestii anch'io e salimmo di sopra , lei provò a suonare, non rispose nessuno , provammo anche a bussare ma inutilmente, " A volte però sembra che qualcuno ci sia  ..." Osservò Tamara
Effettivamente anche in quel momento, pure a me era sembrato di udire un frusciò, un scivolamento di qualche cosa sul pavimento, qualcuno  avvicinarsi alla porta, appoggiarsi forse per spiare dall'occhio magico...un respiro  " Non è che c'è un animale, una cane direi di no, in genere abbaiono, forse un gatto ? " ipotizzai " Un gattone direi " Rispose sorridendomi , poi disse " Dai torniamo giu ! e...riprendiamo "
Facemmo così, poco dopo sul letto ripresi a baciarle le tette, accarezzandola, dolcemente la feci girare, comprese quello che volevo, appoggiò le mani alla testiera del leto, e le feci il culo, qualche colpetto poi venni 
In quel momento sembrò che spostassero un armadio...un grosso tavolo " Cazzo ! " commentò Tamara...." Un gatto non direi davvero , torniamo su ? " proposi, anch'io ero curioso, lei annuii ci rivestimmo alla meglio e provammo di nuovo
Suonammo poi lei si accostò alla porta, bussò poi disse " Sentite potreste fare più piano , per cortesia "  questa volta udimmo come avvicinarsi qualcuno, parole soffocate, stavo per pronunciare un paio di parole anch'io, quando la portà si spalancò bruscamente, sulla soglia ci apparve una donna di colore
Una bella donna, alta, statutaria , due braccia nude e robuste, non disse niente, Tamara accennò un paio di parole di scusa, non riuscimmo a dire altro, lei ci prese per le braccia e ci tirò violentemente dentro, aveva una stretta molto forte, poi chiuse violentemente la porta 
" No ...cosa..fà... " Disse subito Tamara  " No senta non volevamo ..." provai a dire girandoci, lei si era messa davanti alla porta , alle nostre spalle udimmo un comando " Silenzio ! "   , da dietro un angolo era saltato fuori  un uomo, anche lui di colore, alto, possente, sembrava uno di quei giocatori di Foot Ball americano
Alto, praticamente calvo, con barba e baffi neri , pantaloni corti che mostravano gambe muscolose, una canottiera bianca , un fisico da atleta , forse da pugile
I nostri sguardi scesero sulle sue mani, impugnava una pistola , guardai le donna, brandiva un coltelaccio da cucina , sorrideva disse " Visto che avete voluto entrare ... ora restate qui "  Tamara alzò le braccia in alto dicendo " No...sentite...non volevamo, disturbare...non fateci del male, ce ne andiamo subito ...vi prego " 
"Silenzio !  " Ci impose nuovamente l'uomo, poi ci ordinò " Spoglatevi completamente nudi...anzi ---nude visto quello che vi faremo " precisò ridendo, io esitai ma Tamara mi prese per mano e cercando di rimanere calma , mi sussurrò " Ubbidiamo, non fare resistenza" Ci spogliammo completamente, con gesti rapidissimi, come fosserogiò pronti a farlo, ci imbavagliarono e legarono le mani dietro alla schiena con delle fascette, poi ci fecero entrare in uno stanzino. 
Era quello  predisposto come bagno cieco, locale lavatrice ed era vuoto  " State li , non battete, non fate rumori capito ! ...altrimenti ..." " Altrimenti belli, se vi sento anche solo respirare troppo forte, entro e ..vi taglio...un pochino " Ci minacciò la donna agitando una lama più sottile, sfiorandoci il corpo, la pelle, le facce   con quella
Annuimmo entrammo nello stanzino, chiusero la porta a chiave, ci lasciammo scivolare  a terra, le schiene nude contro la parete, i nostri corpi nudi uno accanto all'altra , mi vergognai un po'...ma avvertii un principio di erezione, Tamara se ne accorse ...stranamente annuii con il capo, chiudendo e riaprendo gli occhi, ebbi l'impressione che, nonostante la situazione, sorridesse  da dietro il bavaglio.
Udimmo altri rumori, spostamento di mobili pesanti, qualche cosa che cadeva, loro commenti, forse imprecazioni, in una lingua che non comprendemmo, poi il silenzio, dopo un po', quanto non saprei dire, la porta si aprì, ci tirarono fuori, spingendoci verso la sala
Le tapparelle erano chiuse, all'esterno doveva essere ormai buio, effettivamente c'erano mobili spostati, quadri tolti, cose ammassate disordinatamente in angoli, più che per dei lavori, apparivano operazioni per  la ricerca di qualche cosa, ma  d'importante 
L'uomo ci minacciò " Belli ora vi togliamo la benda se urlate, chiamate aiuto, la mia amica vi stagliuzza un po', le tue tette puttana , il cazzo del tuo amico ...o altro che potrebbe venirle in mente"
" Quello che...che sporge..." Disse ridendo la sua complice
" Se invece fate i bravi, ubbidite, ci divertiremo un po' ma poi vi lasceremo andare " Precisò lui, " Ma certo " confermò la donna accarezzando la schiena di Tamara, , annuimmo, ci tolsero il bavaglio e ci slegarono le mani, Tamara implorò subito " Vi prego non fateci del male, faremo tutto quello che vorrete, fateci anche il culo ma poi lasciateci liberi "
Il grosso uomo di colore, non mancò di farci notare ancora l'impugnatura della pistola , poi ci fece cenno di muoverci, la donna ci indicò la cucina " Siete le nostre schiave, ora serviteci da mangiare , non fate cazzate o vi frusto " 
" Si mia Signora si " rispose Tamara prendendomi per mano , entrammo in cucina, mentre loro due...insomma i nostri ...Padroni ...si sedettero a tavola, aprimmo il frigo, lo avevano in funzione ed avevano  fatto la spesa, evidentemente le loro ricerche richiedevano del tempo, o comunque pensavano di trattenersi nel posto 
Servimmo docilmente gli alimenti, pasta , carne ,  versammo  nei bicchieri il vino trovato in frigo
Mentre mangiavano, si scambiarono tra loro parole e frasi che non capimmo, probabilmente erano centro africanim forse nigeriani o senegalesi , noi cominciammo a mettere piatti nel secchiaio, Tamara mi sussurrò "Siamo schiave di due negri...insomma neri, mi sa che saremo anche le loro puttane  "
Stavano finendo di mangiare quando lui dopo aver scambiato un sorriso e qualche sguardo d'intesa con l'amica ci ordinò " Puttanelle cristiane...bianche ora sotto il tavolo e fateci godere...su,  altrimenti..." 
Non ebbe bisogno di finire la minaccia, nè di spiegrci cosa dovevamo fare, ci inginocchiammo sotto il tavolo, io cominciai a leccare i piedi, gambe, cosce della donna, arrivando alla figa ed introducendovi la lingua, indugiandovi a lungo, mentre Tamara , dopo aver leccato i piedi e le gambe dell'uomo, arrivò ai testicoli, poi gli prese in bocca il cazzo e gli fece uno dei suoi pompini  .
Poco dopo ci ordinarono di...cambiare, toccò a lei far godere con la sua lingua quella robusta e forte donna di colore,  ed a me prendere in bocca il grosso cazzo del suo amico., complice, forse amante   
Furono soddisfatti, si alzarono e si ritirarono in sala, il divano era spostato in un angolo ma ancora usabile, vi si accomodarono, la donna ci ordinò "Schiave lavate i piatti poi serviteci caffè e liquori " Cominciammo a sparecchiare ed ubbidire all'ordine, restando sempre...nude, come si divertivano a sottolineare  anche come termini   .
Mentre soddisfavamo, con le nostre lingue le loro voglie sotto al tavolo, Loro che erano diventati ...i nostri ...Padroni, avevano conversato sulle loro faccende, noi non avevamo capito una parola , ma prima che finissimo i rapporti orali , un paio di frasi le avevamo compreso anche troppo bene 
Mentre lavavamo i piatti , Tamara commentò su quelle sottovece " Sono mussulmani , a tavola  si sono  vantati di averci preso come schiave, bianche e cristiani, però..." " Però bevono liquori..."  Osservai sempre attento a non farci sentire " Già...sarenno musulmani ma quelli li bevono comunque ed anche parecchio " Concluse lei
Lavato le stoviglie , asciugammo il secchiaio, mentre riponevo i piatti nella credenza  Tamara mi sussurrò..." Preparati dopo  il caffè, i liquori, mi sa che lui ci farà il culo, non fare resistenze, non minacciare denunce, l'importante è che non ci torturino o peggio, meglio schiave e puttane che ..massacrate di botte o peggio"
" Si...si " risposi, ci baciammo poi preparammo i caffè, lei mi disse ancora "Ho visto in bagno pomate, c'è dell'olio, chiederò di poterci ungere un po' il buco del culo, il nero ha un cazzo  ! comunque lascia parlare me " 
Sistemato le cose in cucina , portammo i caffè ed un liquore, dopo averli sorseggiati il nero , come temevamo, ci ordinò di leccare nuovamente ed accuratamente la sua amica, aveva il cazzo nuvamente in erezione, comprendemmo quello che ci avrebbe fatto
Tamara prima di inginocchiarci  per soddisfare la sua amica lo pregò, come in altri momenti mi chiesi  come faceva a rimanere così calma, docile, sottomessa   " Mio Signore può farci quello che vuole, ha un cazzo di notevoli dimensioni, la prego, possiamo ungerci il buco del culo, sarà molto più piacevole anche per lei, se ...se scivola meglio , godrà di più nel vedere che godiamo anche noi se ci fa meno male "
Ricordai che in tasca dei pantaloni avevo un paio di preservativi e chiesi " Se usate questi.....la prego  " Tamara  colse al volo l'occasione " Si mio Signore è meglio anche per lei, siamo puttane non è la prima volta che ci fanno il culo...abbiamo già preso dei cazzi "
L'uomo e la donna si scambiarono un paio di sguardi, risero poi lui annuì " Ma si puttana cristiana ...va bene fate pure" Tamara andò nel bagno dove ci avevano chiusi, tornò con un  tubetto e mi unse il buco del mio culo, la stessa cosa feci io spalmando un po' della pomata  nel buco del suo culo .
Dai  miei pantaloni corti, buttati a terra, quando ci avevano ordinato di spogliarci, estrassi  un preservativo, Tamara me lo prese, si inginocchio, baciò il cazzo del nero e delicatamento glielo infilò
Poi ci mettemmo in ginocchio davanti alla donna e cominciammo a leccarla nuovamente, salendo dai piedi, lungo le gambe, fino alla figa, leccandola a turno, mentre procedavamo, l'uomo fece il culo a Tamara, tenendole le mani sulle spalle, poi palpandole le tette, chinandosi su di lei, baciandole e leccandole la schiena e dicendole " Urla pure puttana non ti sentirà nessuno "
Mentre io continuavo a leccare la figa della nera, Tamara comiciò a gridare mentre il nero la penetrava, poi iniziò a gemere, ansare " Ancora...Ancora..."  poco dopo lui  estrasse il suo cazzo dal culo di Tamara  e lo infilò nel mio e fu la mia volta di urlare, gemere, implorare 
Quando i due furono soddisfatti ci lasciarono scivolare sul pavimento, dove restammo sfiniti, doloranti, sudati ,  mentre loro sorseggiavano altro liquore,  poi ci legarono nuovamente le mani dietro la schiena, ci imbavagliarono e ci chiusero nuovamente nel bagno
Rimanemmo vicini , nel buio , in attesa di quello che avrebbero fatto di noi, che ci avrebbero fatto ancora, sentimmo che spostavano, muovevano ancora tavoli, mobili , cose , qualche frase , risate , esclamazioni che pur non capendole, ci fecero sperare che le ricerche avessero avuto esito positivi, poi un silenzio , forse si erano messi a dormire, comunque  ci tennero prigionieri tutta la notte 
Nonostante il bavaglio Tamara sussurrò " Ti cercherà qualcuno ? " Scossi la testa " Almeno per qualche giorno no " Risposi , qualche attimo dopo chiesi "E tu ? " " Nemmeno, forse un paio di clienti telefoneranno, ma non ricevendo risposta...lasceranno perdere " Rispose "...Siamo nelle mani di quei due " Conclusi " Già  , speriamo che abbiano pietà ...che gli basti quello che ci hanno fatto " Rispose lei
Rimanemmo in silenzio nudi, uno vicino all'altra , molto tempo, nonostante tutto ci assopimmo , cioè avvertii il respiro regolare della mia compagna in quel'allucinante avventura, poggiava la testa sulla mia spalla destra, poi anch'io presi sonno  .
 Dopo un tempo indefinito , aprirono nuovamente la porta, ci fecero uscire, ci tolsero il bavaglio e ci slegarono le mani, dalle tapparelle chiuse filtrava la luce del giorno,  l'uomo ci ordino di sederci sul pavimento e disse
" Abbiamo trovato quello che cercavamo, ora ce ne andiamo, pensiamo sia inutile e pericoloso rapirvi, inutile uccidervi ma se racconterete qualche cosa...torneremo a prendervi e non avremo pietà" la donna si avvicinò e ci toccò, lisciò, accarezzò con una sottile lama, indugiando sulle nostre parti più delicate, le tette di Tamara, il mio pene, vicino agli occhi, alle bocche 
Tamara esclamo subito " Mia Signora, mio Signore, non fateci del male, non parleremo, siamo puttane, in realtà sono cose che ci piacciono, il cazzo piace a tutte e due...a me piacciono anche le donne ...lasciateci in vita " 
" Va bene, ora andiamo via, aspettate   un'ora, " Disse indicando un orologiò sopra lo scafale della libreria vicino al divano , poi precisò " Rivestitevi ed andatevene, guai a voi se parlate con qualcuno , se vi rivediamo ...noi saremo lontanissimi ma qualcuno vi sorverglierà, saprà se parlerete , è chiaro  " 
Annuimmo senza osare dire altro, trattenendo il fiato fino a che non lasciarono l'appartamento, appena lo fecero , ci baciammo ed abbracciamo, gemendo, piangendo e fissando continuamente l'orologio sulla libreria, il tempo sembrava non passare , angosciati che quei due ci ripensassero e tornassero, per rapirci o anche ucciderci . 
Finalmente giunse il momento, ci rivestimmo e corremmo sulle scale tornando di sotto nell'appartamento di Tamara, appena ci chiudemmo la porta alle spalle ci baciammo e lei mi disse  " ficchiamoci sotto la doccia  "
Ci lavammo accuratamente a vicenda , ci avevano baciato, leccato dappertutto, lei aveva un'apposità pomata e con quella cercammo di lenirci il forte bruciore dei nostri culi, penetrati dal cazzo di quel nero " Ci ha sfondato cazzo ! " commentò lei, poi restando praticamente nudi, volle preparare un caffè
Mentre lo sorseggiavamo lei mi guardò , sospirò e disse " Senti caro io...io...anzi..a parte che siamo terrorizzati se dovessimo ricadere nelle mani di quei due...io non voglio pubblicità...non ne posso avere...capisci, se i miei sapessero... "
Le presi le mani annuendo e risposi " Io...io veramente non dovrei nemmeno essere qui  non è giusto ma è meglio che stiamo zitti "
" Si poi dai, il culo ce l'hanno già fatto " Aggiunse cercando di sorridere, poi si fece più seria e disse " C'è un'altra cosa...a qualcuno devo confessarlo , non posso farlo che con te, visto quello che ci hanno fatto , provo piacere nella schiavitù di coppia, è inconfessabile ma l'ho sempre sentita sta cosa qui "
La guardai e le confessai " Anch'io e non da poco, mi piace scriverne, immaginare situazioni così, storie  ma...ma anche farne, viverne  e ne ho fatte "            
Tamara annuì " Anch'io " confessò poi propose " Dovremmo ..raccontarci un po' di storie, di vicende " " ...Si ...piacerebbe anche ame " Ammisi " Non adesso però, tra un po' nel pomeriggio arriva..un...cliente  " Precisò lei 
" Certo " Convenni , anch'io dovevo andare
"Potremmo scriverci , qualche mail, raccontsrci cosa abbiamo fatto , cosa c'è capitato " Propose mentre lavava le tazzine   " Si certo ...mi piacerebbe raccontarne a te e molto !  " ammisi ancora alzandomi da tavolo e cominciado a rivestirmi, le allungai la somma convenuta per il rapporto che avevamo comunque consumato, prima di finire nelle mani di quei due  
Lei esitò un attimo " Dai con quello che ti è capitato ...per aiutarmi, che abbiamo subito ..." Insistetti   " Tamara la prestazione tra noi c'è stata...quindi è giusto " accennò un sorriso, prendendo le banconote ed infilandole in un cassetto 
Mentre sistemava le tazzine lavate, si volse e propose " Forse potremmo scoprire che ci piacerebbe anche provare qualche esperienza assieme ..farci prendere, come schiav...schiave...prigioniere ....le coppie...sono molto richieste, credo ci sia da guadagnare ...potremmo provare cose...emozioni e guadagnarci pure...e non poco , forse " 
"Forse" risposi , era veramente tardi e mi avviai verso la porta, prima che varcassi la soglia, mi trattenne ancora un attino, tenendomi la mano , sorrise e chiese " Se vuoi puoi non rispondere...beh...io il culo me lo faccio fare...quindi l'ho preso senza tanti problemi, anche se quel negro l'aveva veramente grosso e duro  , ma tu..? .beh...mi sembra che l'hai preso abbastanza bene ...oh se non vuoi rispondere....."
Annuii,  " Guarda...ti racconterò ma ora è meglio che vada " " Torna quando vuoi  ci baciammo poi per un attimo,sul pianerottolo, guardammo verso il piano superiore , lei  forse provando un brivido si passò le mani sulle spalle nude, la accarezzai anch'io , poi corsi via scendendo i gradini, udii la sua porta chiudersi
Nei giorni seguenti cominciai a pensare alle cose da raccontarle, sarebbe stato piacevole farlo, attendere i suoi racconti, inviarle i miei , soddisfare la sua ...comprensibile... curiosità, confessarci, confidarci cose. ed avrei anche valutato la sua proposta
Avvertii subito ventate di  timori, paure ma anche brividi di piacere, desiderio, vivere con lei una schiavitù, schiava e schiavo, anche  guadagnarci ? perché no ! mi sorpresi a pensare,  ma bisognava pensarci bene, un conto è fantasticare , un altro ovviamente ...fare
Un conto...qualche storiella con un paio di amiche...particolari, poche, sicure, rare occasioni, un altro con quella Tamara con sconosciuti , giri particolari, entrarci per una sola esperienza ? sarebbe stato facile uscirne, smettere ? 
Si !  bisognava pensarci bene  e l'avrei fatto, intanto, conclusi avvertendo piacere, ci saremmo scritti , confidati cose, almeno fino ad un prossimo incontro, avrei avuto voglia di tornarci ? sicuramente ! era molto... brava  ma...beh...non è che potessi permettermi tanti incontri con una professionista.
Invece secondo Tamara , con quei ...giochi ...particolari insieme a lei, c'era da guadagnarci, e questo ...beh non guastava, ma bisognava pensarci molto bene, mi attiravano, ma che effetto potevano avere sulla mia realtà, la mia vita di coppia  ? quante prudenze, stratagemmi avrei dovuto attuare ? dopo qualche volte, per vivere qualche emozione con Tamara, avrei potuto ...sfilarmi ?  bisognava calcolare bene e l'avrei fatto  


                                                                      Fine 
                                                                                                .....Ma continua....  
   
   .
                 

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