Come ogni storia autobiografica cominciamo dall’inizio e cioè dalla mia presentazione, chi sono? Mi chiamo Francesco sono un ragazzo nato negli anni 80, vissuto in un contesto familiare apparentemente normale, abito in un paesino si Sicilia e ma che fin da piccolo la ero alla ricerca della mia identità sessuale, ricerca che mi ha portato a fare le più disparate esperienze sessuali, una di queste è quella che racconterò qui. All’epoca avevo circa 23 anni e in una di quelle serate d’inverno senza niente da fare e perdendomi tra le pagine del web mi imbatto sul sito di una chat “Ciao Amigos” una chat dove si poteva condividere la webcam, ma non essendo interessato non attivo la cam e spulcio le varie “stanze” della chat dove oltre ad avere le stanze del cazzeggio c’erano anche le stanze dedicate al sesso sia etero, sempre piene, che gay. Dato che non potevo quasi mai accedere a quelle etero, per curiosità entravo in quelle gay, li come si poteva immaginare, tutte le cam aperte riprendevano cazzi di tutti i tipi, più o meno giovani più o meno depilati più o meno in erezione. Cercavo di contattare qualcuno ma con scarsi risultati perché tutti mi chiedevano di aprire la cam e quando mi rifiutavo non mi calcolavano più quindi seccato di ciò, abbandonai la chat e andai a dormire. Nei giorni seguenti pensai di fare qualcosa di diverso rispetto a riprendere il mio cazzo in cam, piazzai la cam alla spalliera del letto in modo tale da riprendere il mio fondoschiena, mi sdraiai prono mettendomi un cuscino sottolio bacino in modo da alzare un po il fondoschiena rendendolo più tondo ed appetitoso, cosi fatto mi collegai entrai nella stanza gay e cominciai a contattare qualcuno con discreto successo ma ovviamente col pantalone del pigiama indossato non ispiravo sesso a nessuno cosi mi decisi, tanto pensai tra me e me non inquadrando il viso non mi avrebbe riconosciuto nessuno cosi mi abbassai i pantaloni e restai in slip, cosi le cose migliorarono e i complimenti di svariati utenti mi incoraggiarono e togliere anche le mutandine in modo da mettere a nudo il mio fondoschiena. Ecco adesso non sapevo più a chi rispondere adesso ero io a fare una selezione tra tutti quelli che mi contattavano, e dato che il mio scopo nascosto nel mio profondo era quello di incontrare qualcuno ma ancora non lo sapevo coscientemente, iniziai a prendere in considerazione solo quelli che scrivevano dalla mia provincia. La scelta ricadde in una coppia di ragazzi belli e palestrati con una barba folta ma molto curata, chattammo per un po, a loro piaceva la scelta di mettere il mio giovane culo in cam anziché sempre e solo falli, inondandomi pertanto di complimenti ma nel contempo, dal canto loro, mi mostravano la loro ricca e abbondante dotazione, e senza perdere tempo mi chiedono sin da subito se ero disposto ad incontrarli dato che stavano praticamente a qualche chilometro da me, io inizialmente ero titubante ma alla fine dissi di si. L’appuntamento era la sera successiva a casa loro . Il pomeriggio seguente eccitatissimo per l’appuntamento inizio a prepararmi mi depilai mi lavai e mi spalmai la mia crema corpo al cocco e misi degli slippini azzurri molto minimal e sexy che esaltavano il mio bel culetto tondo. Fatta l’ora imposto il navigatore e vado. Ero eccitatissimo e sentivo scoppiarmi il cuore nel petto, ma nel frattempo ero un po preoccupato e spaventato tutto era andato tutto troppo liscio, e mi venivano strani pensieri in testa. Appena arrivato a destinazione però tutto svanì, interrotto da un messaggio che mi arrivò sul cell: “sali al secondo piano”, e nel contempo il classico suono del portone del palazzo che si apre, chiuso il portone alle mie spalle ormai pensavo che non si poteva più tornare indietro. Mi aprirono la porta ed erano molto felici di vedermi, presero la mia giacca per metterla nel guardaroba, si presentarono Matteo e Riccardo. La casa era molto accogliente tutta in parquet e col il riscaldamento messo a palla, mi chiesero di togliere le scarpe e lasciarle all’ingresso, erano dei fanatici della pulizia. Ci sedemmo sul divano e iniziammo a parlare un po mi misero a mio agio e mi offrirono da bere, nel frattempo il caldo era insopportabile e tolsi il maglioncino e poco dopo anche la camicia. Dopo qualche drink e un po di chiacchiere per farmi un po sciogliere, ero molto teso, Matteo si offrii di farmi qualche massaggio nella zona cervicale per farmi smollare un po’. Dopo qualche minuto e la tensione si era allentata e cominciammo anche a scherzare e ridere, in quel momento Riccardo disse siamo pronti a trasferirci di la. Mi fecero strada per la camera da letto dove senza perdere più altro tempo Matteo si avvicinò alle mie labbra e mi iniziò a baciare in modo molto passionale, mentre Roberto iniziava a spogliarsi e a spogliarmi, Matteo mi dice: “sai di buono sei molto dolce”, ero sicuro che sentiva l’odore della mia crema corpo al cocco, mentre le nostre lingue si intrecciavano. Riccardo nel frattempo rimaneva in slip con una evidente erezione nascosta solo in parte dal tessuto degli slip e con un fisico da palestrato muscoloso un po peloso ma non molto definito, Matteo invece era un po più definito ma muscoloso . Riccardo si accorge che lo fisso per un attimo, e senza esitare mi dice:
“Cosa aspetti è tutto tuo!” Nel frattempo ci eravamo messi sul letto, non me lo faccio ripetere due volte mi abbassai avvicinandomi agli slip e chinandomi mi misi automaticamente a novanta col culo rivolto verso Matteo, senza ormai freni inibitori abbasso gli slip di Roberto mettendo a nudo tutta la sua abbondante virilità, woooow era davvero grosso lo meno un po scappellandolo ma era già un pezzo di marmo e come se tutto fosse normale mi avvicino apro la bocca e comincio ad assaporare la sua grossa cappella, era tutto molto strano non avevo mai preso in bocca un cazzo di quelle dimensioni, mi sembrava di sognare. Nel frattempo Matteo da dietro mi sfila gli slip azzurri e mi schiaffeggia un po le chiappe, facendomi i complimenti sul mio culo lo allarga osserva il mio buchino ed esclama:
“Questo è bello stretto!” lanciandogli un sorrisetto malizioso a Roberto Roberto rivolgendosi a me mi dice:
“Stasera ti faremo il culo lo sai vero???” Sentendo quelle parole mi blocco dal pompino che avidamente stavo facendo a Roberto ma lui subito mi rassicura:
“Tranquilla piccola troietta vergine siamo qui per godere tutti insieme anche tu godrai fidati, quindi rilassati e continua a succhiare” non so come fecero a capire che fossi ancora vergine, fatto sta che ero talmente eccitato che continuai col pompino, mentre Matteo mi leccava il buco e iniziava ad infilarmi dapprima un dito che molto presto divennero due ed infine tre. Dopo un po che succhiavo Roberto comincio a spingermi il cazzo sempre più in gola e tenendo mi la testa facendomi soffocare e cominciavo ad avvertire i conati ma lui sapientemente mollava un po la presa e poi riprendeva a farmi soffocare iniziare a lacrimare ma ero troppo eccitato avrei fatto di tutto con loro anche perché sentivo di potermi fidare che non mi avrebbero fatto del male. Dopo un po che Matteo lavorava sul mio buchetto Roberto decise di prendere i preservativi ed il gel lubrificante, io rimasi nella stessa posizione (a pecora) Matteo invece si posizionò davanti a me dicendomi:
“Adesso è il mio turno datti da fare che qui la serata è lunga!” Senza farmelo ripetere iniziai a prenderlo in bocca e a pomparlo, nel frattempo sento Roberto aprire la confezione del preservativo ed indossarlo, un attimo dopo sento un liquido freddo tra le mie chiappe, era il gel lubrificante e lo distribuiva sapientemente nei pressi del mio povero sfintere cercando di farne entrare un po dentro con il dito. Subito dopo sento la sua cappella appoggiarsi tra le mie chiappe e farsi strada, appena capii di che si trattava, come un riflesso incondizionato mi ritrassi, allontanando il mio culo al sul fallo, tant’è che con un po di disappunto Roberto mi disse:
“Ma come in chat facevi tanto la troietta e adesso adesso che sei qui vuoi tirarti indietro? Avevo capito che eri venuta qui per per farti sfondare da due stalloni come noi. Mi girai verso di lui mortificato, e gli dissi che in realtà anche se avevo avuto altre esperienze ma non avevo mai provato una penetrazione anale completa, e lui mi disse:
“Lo avevo capito che sei vergine pensavi di prenderci in giro? Comunque non ti preoccupare che siamo qui per divertirci tutti e tre quindi se ti faccio male io mi fermo e ti faccio abituare, ma adesso è fondamentale che ti rilassi e quando te lo dico io devi spingere come se dovessi andare in bagno e stai tranquillo che non ti farà male” Con la faccia un po da quello mortificato per la balla che gli avevo raccontato in chat annuii poco dopo Matteo aggiunse:
“Ma se sei vergine come ti butti in queste situazioni in due poi…” La cosa mi lascio non poco indifferente perché mi fecero capire che loro non si sarebbero fatti impietosire dal fatto che fossi vergine non si sarebbero fatti scrupoli a spaccarmi in due. Ero un po preoccupato, ho pensato che magari non era proprio come quando in casa mi infilavo dei falli improvvisati fatti dal manico di una spazzola. Comunque ormai ero li e non si poteva più tornare indietro, e ricominciai a spompinare Matteo. Quindi Roberto col cazzo duro come il marmo lo appoggia sulle mie chiappe e questa volta nessuna reazione inconsulta, con una mano sento che mi allarga una chiappa con l’altra indirizza la cappella sul mio povero buchino, dove scivola credo grazie al gel che mi aveva spalmato e si appoggia all’ingresso incontrando una certa resistenza, sento la sua grossa cappella premere sul mio buco ma non so come, probabilmente grazie al gel lo sento scivolare ed entrare piano piano, ma fino ad un certo punto quando non riesce più ad avanzare e inizio ad avvertire un po di dolore quindi mi ritraggo un po, ma lui mi tranquillizza e mi dice:
“Tranquillo è tutto normale adesso rilassati io entrerò un po per volta per farti abituare.” Ma appena cercava di entrare anche di un millimetro io sentivo troppo dolore, un dolore lancinante e molto intenso, e mi ritraevo. Lui con molta pazienza ha provato e riprovato tante volte fino a quando rinuncia e dice a Matteo:
“Questo è troppo stretto niente da fare….dai abbiamo scherzato!” Quest’affermazione fece scattare qualcosa dentro di me come se avessi fallito e li avessi delusi, allora bloccai Roberto e gli dissi:
“Scusami Roberto non succederà più mi impegnerò di più ma riprovaci” Io tra l’altro ero ormai talmente eccitato che ero pronto a tutto!! Allora Roberto mi dice:
“Ok ma questa è l’ultima volta che provo ti ho detto che quando te lo spingo dentro tu devi spingere come se dovessi andare al bagno cosi tutto è più semplice, dai impegnati!!!” Io annuii e lui riprese il gel me ne spalmò abbondante e questa volta misi le mie mani sulle chiappe per allargarle il più possibile, lui riprese ad appoggiare la cappella che per un po entrava ma solo per metà, quindi mi disse:
“Dai troietta spingi che sta per entrare spingi spingi spingi” nel frattempo lui ne vedeva entrarne un po e si fermava, entrava un altro po e si fermava, io di contro anche seguendo il suo consiglio spingevo ma sentivo ugualmente tanto dolore e stringevo i denti e spingevo, stringevo i pugni sulle lenzuola e spingevo con le lacrime agli occhi. Fino a quando, non so come, sentii letteralmente tutto il suo membro scorrere dentro di me entrando fino le palle. E con grande sua soddisfazione esclamò:
“Ooooh e che ci voleva, finalmente è tutto dentro! Dovresti essere contenta essere sverginata da due come noi cosi comprensivi” Ero completamente immobilizzato dal dolore ed incredulo, pensavo che alla fine ci avrebbe rinunciato a provarci. Dopo tutto questo tempo s’era fatto anche tardi e pensavo che la serata sarebbe finita li in quanto ero riuscito a farlo entrare e poi magari in un prossimo incontro avremmo continuato anche perchè erano delle ore che li spompinavo e la mascella era un po indolenzita, ma un esclamazione di Roberto mi pietrificò:
“Adesso iniziamo a divertirci!!” lanciando un occhiatina di intesa a Matteo. A quella affermazione non replicai presi atto solo delle loro intenzioni, quindi col cazzo ancora dentro il mio culo cominciò a scoparmi inizialmente piano poi sempre con più veemenza facendomi godere in modo osceno e facendomi sentire una troia, mentre mi scopava mi diceva:
“Oddiiiio quanto sei stretta guarda che adesso è il mio turno ma poi devi far godere anche Matteo” rivolgendosi al suo compagno: “Matteo stretto come questo non me ne erano mai capitati” e continuava a sbattermi talmente forte che non riuscivo a stare a quattro zampe e tendevo e sdraiarmi sul letto ma Roberto mi afferrava dai fianchi e con la sua forza bruta mi rimetteva in posizione. Ad un certo punto sentivo sentivo bruciare il buco talmente mi sbatteva forte ma lui niente, era implacabile non si fermava. Matteo invece per non farmi urlare mi ficcava il suo cazzo in gola e mi faceva soffocare e lacrimare. Dopo un tempo infinitamente lungo Roberto si ferma e mi lascia cadere sfatto sul letto e io finalmente pensavo avessero finito e pronti per sborrare Roberto infatti si toglie il preservativo e io mi metto davanti a loro con le lacrime agli occhi e con la bocca aperta Roberto mi dice:
“Troietta non abbiamo mica finito adesso tocca a Matteo” Matteo gli risponde:
“lasciamogli prendere fiato alla verginella ” nel frattempo Matteo mette il preservativo e si piazza dietro di me ma lui ha il cazzo un po più grosso e un po più lungo rispetto Roberto ma cambia idea mi fa mettere supino con la testa che sporge fuori dal letto. Mi alza le gambe prendendole dalle caviglie mi appoggia la cappella e stavolta basta una leggera spinta che entra tutto nonostante fosse più grosso cerco di guardare il movimento che fa il grosso membro dentro di me e resto scioccato nel vedere che entra ormai con tanta facilità, la cosa mi fa capire quanto ero tutto sfondato in una sola sera. Roberto mi dice:
“hai visto che siamo stati bravi come ti abbiamo aperto il culo? Adesso vieni qui che dobbiamo sverginarti un altro buco!” Resto perplesso a quale altro buco si riferiva??? Mi dice:
“come quando lo hai preso in culo adesso proviamo a farlo entrare tutto in gola. Reclina la testa fuori dal letto e vediamo che succede se te lo faccio scivolare oltre le tonsille. Quando finiremo con questo lavoro ti avremo trasformato in una vera e propria TROIA.” lascio che il suo cazzo mi entri in bocca in quella strana posizione in cui eravamo e pian piano cerca sempre di più a spingerlo sempre più in fondo ma senza successo era troppo big, quindi dopo un po Matteo lo tira fuori si cominciano a a basciare con Roberto in modo molto passionale e cominciano a masturbarsi fin quando non schizzano il loro caldo seme sopra di me.