Elisa, 25 anni, fidanzata da 4 con Luca. Il primo veo amore della mia vita. Conosciuto in università, un ragazzo meraviglioso, sportivo, attento, gentile, appassionato di arte, sport, cinema, volontariato. Ha sempre una parola buona per tutti, mi coinvolge in un sacco di iniziative, viaggiamo tanto, ha fantasia a letto. E soprattutto sis schiera sempre dalla parte dei deboli, mai una frase maschilista o razzista, insomma per me l'uomo perfetto.
La scorsa estate mi chiede se mi andava di andare a fare una vacanza itinerante in Corsdica di una decina di giorni assieme a Maurizio e Roberta, due nostri amici che conosciamo da anni. Lei una ragazza molto timida, intelligente pur se timorosa di tutto e dipendente dal suo fidanzato. Maurizio a me non piaceva tanto, era il tipico maschilista, palestrato, sicuro di sè, dominatore nella coppia. Ma quando era assieme a noi smussava questi lati negativi del carattere e cercava di mettersi sul piano di Luca e diventava meno arrogante e misogino.
Accettai la proposta e partimmo in nave da Livorno di notte per arrivare all'alba in Corsica con le nostre moto e gli zaini, pronti per la vacanza. I primi 6 giorni furono stuoendi, visitammo angoli reconditi dell'isola, spiagge meravigliose mangiando ovunque benissimo e per pochi euro. Dormivamo in camping lungo il percorso, in bungalow e tutto procedeva al meglio.
Giunti nei pressi di Porto Vecchio, decidemmo di andare a pranzo in un ristorante sul mare di cui ci aveva parlato benissimo un amico, "l'Acciaro" sulla omonima spiaggia. Fu un trionfo di gamberi e scampi alla griglia e anche le bottiglie di Vermentino locale furono una vera delizia.
Tutti un po' brilli decidemmo di fermarci in spiaggia per un bagno. Andammo nella parte meno affollata accorgendoci che quella era la parte riservata ai nudisti. Sarà stato il vino, sarà stata la situazione, Luca lanciò la proposta : "dai raga, facciamo un bel bagno nudi, avrete mica vergogna?". E lui e Maurizio si liberarono di maglietta e boxer in un secondo e si lanciarono in acqua. Io e Roberta ci guardammo attonite, poi vedendo intorno a noi solo persone nude, da mamme coi bimbi, a vecchi con la pancia, a giovani coppie, decidemmo di spogliarci ed entrammo in acqua senza costumi. Fortunatamente ero in ordine là sotto, perfettamente depilata e ammetto che entrare in acqua nudi, avere un contatto così diretto con la natura mi piaceva da morire.
Dopo una nuotata, due baci ai rispettivi fidanzati, io e Roberta risalimmo ai nostri teli mentre i due ragazzi continuarano a fare il bagno. Ci stendemmo a pancia in giù guardandoli a fare gli stupidi in acqua come due adolescenti. Poi quando risalirono, la sorpresa. Usciti dall'acqua i nostri fidanzati avanzavano verso di noi ed era impossibile non notare l'uccello di Maurizio. Era enorme, soprattutto in circonferenza, pur se in stato di riposo, e vicino a quello di Luca era almeno il doppio in tutte le misure. Deglutii a fatica, io, femminista e indipendente, così soggiogata da quel membro. Provai a distogliere lo sguardo ma così peggioravo le cose, perchè capii che Maurizio aveva intuito il mio imbarazzo.
Rimanemmo in spiaggia fino a tardi poi andammo a fare la doccia io Luca e Maurizio, perchè Roberta decise di non perdersi neppure un raggio di sole e ci disse che ci avrebbe raggiunti poco dopo. Luca anò un attimo in bagno e rimanemmo in doccia io e Maurizio. Inutile dire che non potevo non guardargli, pur facendo finta di socchiudere gli occhi, l'uccello e vederlo così vicino mi procurava un calore tra le gambe pazzesco. Lui, stronzo, aveva capito tutto e inavvertitamente mi sfiorava le natiche col suo campione mentre si insaponava. Quando arrivò Luca, Maurizio non fece nulla per allontanarsi, anzi con la sfacciataggine da vero cafone continuò quasi a strusciarsi. Luca non so se non se accorse o se fece finta di niente, si lavò con noi e quando arrivò Roberta tutto tornò alla normalità. Alla sera a cena andammo in un bel ristorantino a Porto Vecchio, per l'occasione mi ero messa un abitino nero molto sexy e dei sandalini con tacco 11 che mi aveva regalato Luca prima di partire. Cercavo di togliermi dalla mente i pensieri che mi assillavano, ma non ci riuscivo. Ero innamorata. Sì, avete capito bene, innamorata. Del cazzo di Maurizio, non di lui che anzi detestavo. Era una battaglia dentro il mio cervello, da una parte la razionalità, l'amore per Luca, la mia dignità di donna indipendente. Dall'altra il desiderio di avere quel cazzo tra le mani, in bocca, dentro di me.
"Ti vedo strana Eli" mi disse Roberta a metà cena, "sei così silenziosa". "No, no, sono solo un po' provata, è stata una giornata bellissima ma stancante". Mi alzai per andare in bagno e rinfrescarmi un po' la mente, quando mentre avevo gli occhi chiusi sentii due mani sul mio culo e una voce che conoscevo che mi sussurrava "guarda che ho visto come mi guardavi l'uccello, troietta femminista. Ora girati, guardalo e se vuoi esci dal bagno." Non riuscii a dire o fare nulla se non voltarmi, guardarlo con i pantaloni abbassati e notare sotto i boxer un cazzo gigantesco. Come un automa gli abbassai i boxer, glielo presi con due mani e a fatica provai a succhiarlo. "Lo sapevo che sei una troia come tutte le donne. Appena vedete un cazzo grosso non capite più nulla. Dai girati che abbiamo pochi minuti, ma voglio sfondarti quella fighetta depilata che è abituata a quel cazzetto minuscolo del tuo fidanzato." Si sputò sulla mano, se la passò sull'uccello e a fatica entrò dentro di me. Fu inaspettatamente attento a non forzare, entrò piano per affondare poi i colpi. Fu la prima volta nella mia vita che raggiunsi l'orgasmo in un minuto e anche lui dopo poco mi disse "girati e ingoia tutto sennò ti macchio il vestitino." Incredibile come fui obbediente ed eseguii l'ordine. Un fiume di sperma mi inondò la gola, ma deglutii tutto e anzi finii il lavoro leccandogli quell'enorme cappella fino a pulirla perfettamente". Da vero porco si tirò su la cerniera e mi disse quasi con disprezzo "Che zoccola che sei, torna al tavolo prima tu, poi arrivo tra pochi minuti per non dare sospetti".
Mi sentivo sporca, stupida, traditrice. Ma avevo goduto e raggiunto un orgasmo incredibile.
La vacanza proseguì ancora per 4 giorni, dove ogni occasione era buona per Maurizio per toccarmi, strusciarsi e appena si presentava l'occasione tirarlo fuori consapevole che non sapevo resistere se lo vedevo.
Quando un pomeriggio di pioggia, Luca decise di andare a fre compere e io invece volli rimanere in bungalow, Roberta accompagnò il mio ragazzo in paese mentre Maurizio disse di non sentirsi benissimo e divoler riposarsi. Inutile dire che appena i nostri fidanzati varcarono il cancello del camping in moto, io e lui ne approfittammo e stavolta non fu una sveltina ma una scopata da cinema. Avere quel palo dentro di me è una sensazione indescrivibile e anche ssere umiliata e insultata ho scoperto che mi piace e mi accelera l'orgasmo.
"Quando torniamo a Parma preparati che ci vedremo spesso e voglio aprirti per bene anche quel culetto meraviglioso che hai".
Mi vergogno, ma Maurizio è diventato il mio toro da monta e Luca un cornuto inconsapevole che continuo ad amare per la persona meravigliosa che è. Ogni volta che finisco sfinita una scopata, vorrei rinunciare al cazzo di Maurizio e tornare ad essere la fidanzata che sono stata fino a quella vacanza, ma dopo pochi giorni mi manca e torno a trasformarmi nella geisha di quel misogino superdotato.
«Racconto stupendo, bravissimo»
«Se il tuo istinto ti spinge verso i cazzi grossi devi assecondarlo. Non sentirti in colpa, scopa in libertà»
«Ben scritto»