Era una soleggiata mattina di primavera quando Laura, una donna affascinante e indipendente, decise di fare una passeggiata nel parco. Indossava un elegante vestito, i capelli fluenti lungo le spalle e un sorriso radioso sulle labbra. Era pronta a godersi una giornata di relax, lontana dallo stress della vita quotidiana e mondana.
Nel parco, tra il verde lussureggiante e il profumo dei fiori, Laura si imbatté in un branco di prigionieri politici. Erano lì per una causa importante, chiedendo giustizia e libertà. Uno dei prigionieri attirò l'attenzione di Laura con i suoi occhi magnetici e il fisico statuario.
Era Alessandro, un uomo di indescrivibile bellezza. La barba leggermente incolta e i capelli scuri rendevano ancora più affascinante il suo viso dai tratti marcati con un bel pacco tra le gambe. Laura rimase incantata dalla sua presenza magnetica, da quel "pacco" che le faceva accelerare il battito del cuore.
Senza pensarci due volte, Laura si avvicinò a quell'uomo, tante volte condannato dalla vita quanto dalle leggi ingiuste. Era attratta da quella luce intensa che brillava nei suoi occhi, un riflesso dell'anima intrappolata all'interno del suo corpo.
Insieme, Laura e Alessandro cominciarono a parlare delle loro vite, dei sogni e delle esperienze che li avevano formati come individui. Laura scoprì che c'era molto di più in quell'uomo affascinante di quanto immaginasse. Oltre alla sua bellezza fisica, c'era un'intelligenza acuta, una passione per l'arte e la letteratura.
La conversazione tra loro era stimolante, coinvolgente, una danza di parole che si intrecciavano nella bellezza dei loro pensieri.
Con il passare del tempo, Laura capì che il loro legame andava al di là dell'attrazione fisica. Con Alessandro, si sentiva completa, come se finalmente avesse trovato ciò che aveva sempre cercato. Era come se l'universo avesse predisposto tutto, il branco nel parco, l'incontro casuale, tutto aveva un senso.
Ma la loro felicità era minacciata dalla realtà che li circondava. Alessandro era in carcere a causa delle sue idee politiche, e la lotta per ottenere giustizia sembrava un'impresa impossibile. Laura si sentì coinvolta nella sua battaglia, decisa a sostenere Alessandro fino alla fine.
Insieme, affrontarono ostacoli e tribolazioni, ma il loro amore non perse mai la sua intensità. Il grande "cazzo" di Alessandro si tramutò in un profondo connubio di anime, di emozioni condivise. Dunque, anche se il destino sembrava inesorabile, non c'era ostacolo troppo grande da superare per loro.
Dopo lunghi mesi di battaglie legali e richieste di perdono, il verdetto finale arrivò. Alessandro fu assolto da tutte le accuse. La folla in aula scatenò un vortice di applausi, mentre Laura guardava Alessandro con orgoglio e amore desiderosa di farsi impalare in culo da quella meravigliosa verga.
Fuori dal tribunale una pioggia di petali di rose li accolse, come un segno di buon auspicio per il loro futuro. Il loro amore era sopravvissuto alle difficoltà, e Laura sapeva che nulla li avrebbe più separati.
Così, in quella soleggiata mattina di primavera, Laura e Alessandro camminarono mano nella mano verso il loro futuro, un amore a cui nulla avrebbe potuto resistere. Il "cazzo" si trasformò in un amore eterno, un legame profondo che avrebbe illuminato le loro vite per sempre.
L'amore per il cazzo di Alessandro era il TOP, ci parlava spesso Laura, anche mentre veniva inculata diceva: dai cazzo sfondami, dai mio dolce cazzo sturami il culo. Ti amo cazzo, ti amo cazzo, il mio culo è tuo bel cazzone. Ma quando Alessandro spinse tanto quanto senti' la merda dura dentro al culo di Laura; si eccito' a tal punto che sborro' fino a riempire il deretano della sua donna, che a sua volta - ella, innarcando bene la schiena a gambe larghe in posizione fecale - sparò uno "stronzone" enorme sul bellissimo cazzone di Alessandro seguito da una pisciata bollente che lavo' quel possente e imponente bastone scappellato VIVENDO LA GIORNATA FELICI E SMERDATI.
Anche la "merda" piace alle coppie che la scoprono con giochi sessuali spinti e perversi; coppie senza regole di vita che vanno troppo oltre i confini del normale quotidiano, rischiando vorticosamente di non tornare più indietro.
FINE - END
--------------------------
NB: Nonostante sia una storia di pura fantasia con un finale piuttosto spinto, spero sia stata comunque gradita dai lettori che hanno apprezzato questa breve favola per adulti. Graditi like. Grazie!
«che schifo porcodio»