Sono in un periodo di confusione erotica. Continuo a essere attratto dalle donne, gli uomini non mi attirano per niente. Ciononostante ripenso continuamente alle situazioni in cui il Boss mi ha usato come una puttana. Paradossalmente, penso che se mi baciasse, mi farebbe schifo, mentre adorare il suo cazzo mi eccita da impazzire. Ho capito perché mia moglie, di solito poco incline a essere sottomessa a chicchessia, con lui sia diventata praticamente da subito la sua troia svuotapalle.
All'inizio mi stupiva e mi ha eccitato non poco quando mi raccontava di come in ufficio l'avesse "addestrata". Una volta intuita la sua disponibilità, aveva limitato il sesso, in un primo periodo, solo e esclusivamente ai pompini.
La prima volta c'era stato un breve pomiciamento, l'aveva palpata, toccandola nelle parti intime, masturbandola lievemente fino a infilarle un dito dentro. Lei era bagnata e disponibile, pronta a spogliarsi e essere scopata, ma lui si era aperto i pantaloni, sfoderando un notevole cazzo e l'aveva spinta, gentilmente ma con fermezza, verso di esso.
"Gliel'ho preso in bocca e... lo sai quanto mi piace... gli ho fatto vedere come sono brava... prima l'ho leccato tutto, dalla cappella alle palle... e si faceva sempre più duro... e grosso... bello... poi mi sono inginocchiata come una geisha e ho iniziato a succhiarlo... lui mi ha lasciato fare un po' e poi si è tolto... pensavo che mi avrebbe scopato e ne avevo voglia... ma lui si è seduto sulla poltrona girevole della sua scrivania e mi ha fatto cenno di continuare e quindi ho continuato. Lui seduto in poltrona, i pantaloni aperti ma non scesi, e io in mezzo alle sue gambe, in ginocchio, con il suo cazzo in bocca. Ho fatto del mio meglio e quando ho capito che non mi avrebbe scopata e che voleva venire gli ho fatto un bocchino da vera troia, alternando affondi di gola e leccate ai coglioni. Alla fine mi ha tenuto giù e mi ha riempita. Mi ha detto solo "bevi, manda giù... " e ti giuro ho faticato perché era tanta... e poi mi ha detto "puliscilo bene e rimettilo dentro"... cosa che ho fatto, servizievole... mi ha detto "grazie, per stasera è tutto" e mi ha congedata... e ora ho una voglia pazzesca... "
Avevamo scopato furiosamente. A me sembrava di sentire sulle sue labbra l'odore e il sapore di quel cazzo. La sua fica era un lago.
Poi era continuato così, per un po'. Straordinari la sera ma anche di giorno, chiudendo la porta, mentre nelle altre stanze susseguivano telefonate e spostamenti di gente. Mentre lui rispondeva al telefono, al segretaria, mia moglie, in ginocchio fra le sue gambe con il suo cazzo in bocca.
"Mi fa sentire un oggetto. Mi usa per svuotarsi i coglioni quando ha voglia. Mi chiama, mi fa segno verso la cintura dei pantaloni e si mette in posizione. Io mi inginocchio, lo tiro fuori, lo faccio diventare duro e glielo succhio. Lui viene e io ingoio. Poi lo succhio piano fino a che non si ammorbidisce e sono uscite le ultime gocce. Lo rimetto dentro e chiudo i pantaloni. Lui mi ringrazia e io torno al lavoro. Con la fica fradicia. Mi piace questo ruolo. Non lo sapevo che c'era questa componente in me. Ho scoperto che mi piace essere usata in questo modo. Lui non ha cambiato nulla nel nostro rapporto. E' sempre professionale e gentile. Nessuna battuta, nessuna confidenza. Lo fa sembrare come una normalità dei miei compiti..."
Poi dopo qualche settimana, aveva cambiato. In una sera in cui le aveva chiesto di rimanere per guardare insieme una pratica, quando tutti gli altri erano andati via, non si era accontentato della bocca.
"Stavo facendo il solito pompino salivoso, senza mani, che gli piace molto e mi ha fatto alzare. Ero così sorpresa che pensavo di avergli fatto male e che fosse arrabbiato. Invece mi ha messo le mani sulle spalle, mi ha fatto voltare e chinare appoggiata alla scrivania. Ha alzato la gonna. Ho pensato che adesso mi avrebbe scopata, ero pronta e bagnata. Mi ha tirato giù le mutandine e io ho pensato che le avrebbe viste così fradice e avrebbe capito quanto volevo che mi scopasse. Invece me lo ha puntato subito sul culo, iniziando a spingere. Ma era stretto. MI faceva male e non riusciva. L'ho sentito armeggiare con qualcosa e mi ha bagnato con un liquido oleoso. Lo aveva in tasca. E ha continuato a spingere fino a che ne ha messo dentro un po'. Mi faceva male ma ero eccitata e spingevo per accontentarlo. Me lo ha messo tutto dentro e poi ha iniziato a muoversi. Ha cominciato a piacermi. Ma poi invece di aumentare il ritmo, usciva del tutto... e poi rientrava di colpo. Io ogni volta facevo fatica a non urlare. Ha continuato così con il cazzo durissimo per un bel po', fino a che entrava e usciva facilmente e mi piaceva da impazzire. Mi ha scopato il culo. Avrei voluto masturbarmi ma mi ha tenuto bloccate le mani. Tranne quando stava per venire, che mi ha tirato forte i capelli per spingere ancora più forte. Mi è venuto dentro. E' stato un po', poi è uscito, lasciandomi nuda appoggiata alla scrivania, con lo sperma che mi colava fra le cosce perché non riuscivo a tenerlo dentro che con quel cazzo me lo ha aperto... senti come è morbido... (mi dice)... sai che ho fatto? mi sono girata e gliel'ho preso in bocca, l'ho tenuto in bocca mentre si ammorbidiva, gliel'ho pulito e rimesso dentro... da puttana servizievole..."
E quindi c'era stato il periodo del culo. E glielo ha aperto e sfondato alla grande. Posso ben dirlo io che mi arrivava a casa e lo sentivo, morbido, bagnato, cedevole, dolorante, arrossato...
Lei era ormai immedisimata nel ruolo di geisha servizievole. E io per interposta persona vivevo questo rapporto di sottomissione indiretta.
Oltre scopare con lei, facendola godere, mi piaceva baciarla dopo che aveva fatto un pompino e sapeva di sborra. Una volta andai a prenderla sotto l'ufficio, lui lo sapeva, lei arrivò in auto, mi baciò e mi disse: "lo senti? mi è appena venuto in bocca... ho ancora il sapore ... " e ci eravamo baciati leccandoci il viso come due cani... mi piaceva leccarla, nella fica, nel culo, appena "utilizzato" dal capo.
Lei era sottomessa e io pure. Non conta che la scopassi o la inculassi violentemente chiamandola puttana. Ero eccitato quanto lei dal suo essere usata come una schiava.
Ero arrivato a punto da desiderare che la scopasse in fica e la riempisse di sborra. Tremavo di eccitazione al pensiero di quando me lo avrebbe detto, finalmente. E quando avvenne feci quello che avevo sognato nelle ultime settimane: mettermela sopra, a cavalcioni sulla mia bocca, scopandola con la lingua.
E così, inevitabilmente, arrivò il momento in cui il Boss, sapendo che io sapevo, venne a cena da noi e suggellò il fatto compiuto che avesse una coppia di schiavi sessuali, mettendomi il suo cazzo imperioso davanti al viso, lasciando a me la scelta del da farsi. Potevo non fare nulla, certo. Ma scelsi di seguire mia moglie e tirai fuori la lingua e dapprima timidamente, poi con gusto, presi a leccarlo. Riconobbi l'odore, il sapore,che tante volte avevo sentito sulle labbra e il viso della mia signora. Lasciai che entrasse in bocca, toccasse il palato. Chiusi le labbra a anello e succhiando iniziai a andare su e giù. Era facile e naturale. La lingua sotto accarezzava il filetto. Mia moglie vicina guardava e ci toccava. Ero concentrato sul fare a lui quello che piaceva a me e sentivo il cazzo indurirsi, vibrare, e poi gonfiarsi sotto. Pensai che forse stava per venire e non sapevo cosa fare, ma in quel momento il primo schizzo mi arrivò in gola.
Quello che piace a me è che quando vengo chi mi fa venire continui a fare esattamente quello che ha fatto per farmi venire. E così ho fatto. Ho continuato a succhiare e andare su e giù. Mi ha riempito la bocca. Una mano dietro la nuca mi ha fatto fermare con il cazzo quasi in gola. Era difficile mandare giù ma l'ho fatto. Un po'. Poi mi sono ricordato dei racconti di mia moglie e ho continuato a succhiare piano, fino a che non si è ritirato. Allora lo abbiamo leccato insieme, io e lei, baciandoci e scambiandoci il succo che ancora avevo in bocca.
Nei giorni successivi ero perplesso. Eccitato. Ma anche stralunato. Non sentivo nulla di diverso nei confronti dei maschi. Non mi piacciono. Ma quel cazzo mi era piaciuto. Mi era piaciuto soprattutto essere sottomesso.
Essere sottomesso a una femmina, a un maschio, non fa differenza. Fai quello che vogliono con il piacere di farlo. Se è una fica che usa la tua bocca, o un cazzo, non fa differenza.
E' una questione di disposizione mentale.
Ci ha portato una sua amica. Così abbiamo avuto una coppia dominante, loro, e una sottomessa, noi. A entrambi.
Essere sottomessi, o dominanti, è uno stato mentale. Nella mia vita sono stato soprattutto dominante, con fantasie di sottomissione, ma non avevo mai incontrato la situazione giusta che mi facesse scivolare in questo stato in maniera quasi naturale.
Ma anche mia moglie, mai avuto tendenze di sottomissione a un'altra donna, anzi... restia in generale a pensarsi con un altra donna, l'ho vista usata nello stesso modo da lui e da lei.
E' una questione di personalità. Di carisma. Lui ce l'ha.
Il sesso con mia moglie è sempre meraviglioso e ci eccitiamo ricordando situazioni e fantasticando su quello che vorremmo vedere, o fare.
Al Boss piacciono le situazioni erotiche in cui ha potere assoluto. Gli piace l'atto dimostrativo, simbolico, che però si sostanzia fisicamente in gesti, o azioni. Anche lui, credo, non ha tendenze verso i maschi. Solo doveva lasciare un segno di dominazione completa su entrambi.
Lei l'ha usata e la usa come più gli aggrada in ufficio. A me, oltre a prendersi mia moglie, ha messo in chiaro che mi usa nello stesso modo. Ma penso preferisca, come me del resto, l'estetica femminile. Solo, cosa c'è di più dominante di sborrarti in bocca e/o nel culo?
Forse altre cosette più umilianti, che ha iniziato a fare.
Il Potere di poterlo fare. E noi siamo liberi di farsele fare.