Con Elisa siamo sposati da una decina d'anni, ci siamo conosciuti giovanissimi e per entrambi è stato un colpo di fulmine. Io atletico, studente brillante e giocatore di pallacanestro, lei bella come il sole, estroversa, brillante e ballerina di hip hop. Ci sposammo dopo due anni di fidanzamento e dopo poco diventammo genitori di Lucrezia, una splendida bimba che ora ha 11 anni.


Sessualmente la nascita della ha un po' raffreddato i rapporti che sono diventati più brevi, sporadici e senza quella passione che c'era prima. Elisa si è preoccupata di tornare in forma fisica perfetta dopo il parto e in pochi mesi il suo fisico sembrava quello di una diciottenne. Il suo culetto faceva invidia a tutte le teenager che ballavano con lei in palestra. 


Una sera di aprile parlammo delle ferie prossime a venire e proposi di accettare l'offerta dei suoi genitori di tenere la bimba una settimana in montagna e dedicarci un po' di tempo facendo una settimana al mare soli, io e lei. Fu dura convincerla a staccarsi sette giorni da Lucrezia, ma alla fine capitolò e disse "dai, va bene, effettivamente abbiamo bisogno di prenderci un po' di tempo di coppia". "Che ne dici" aggiunse "se tornassimo in Corsica in quel villaggio dove siamo stati il primo anno di fidanzamento? Quella volta ci capitammo per caso, stavolta la programmiamo." Si trattava di un villaggio molto spartano ma molto carino, situato a pochi km da Porto Vecchio. La baia che circondava il resort era stupenda, si mangiava molto bene ma aveva una peculiarità: era un villaggio naturista. La prima volta ci capitammo per caso, non trovando nulla in giro arrivammo lì tramite i consigli di un ragazzo del posto, poi scoprimmo che si trattava di un posto dove i costumi erano banditi, non ci facemmo alcun problema e passammo una settimana meravigliosa a contatto con la natura e scopando come ricci. Beata gioventù.


"Perchè no..." risposi, "allora devo andare in palestra in questi mesi, voglio presentarmi in forma fisica perfetta" aggiunsi sorridendo.


Fece tutto Elisa, prenotò un bungalow grande a pochi metri dalla spiaggia e a pochi metri dalla spa, che ricordavamo semplice ma pulita e completa e soprattutto gratuita. Aggiunse al pacchetto due lezioni di windsurf per lei, sua gande passione, e due uscite in barca a vedere le isolette e le baie poco lontane dal villaggio.


Arrivammo una domenica di luglio, dopo un viaggio in nave poco simpatico viste le condizioni di mare mosso forza 6. Prendemmo possesso del bungalow e notammo come negli anni al villaggio fossero state apportate migliorie sotto tutti i punti di vista. Forse aveva perso lo spirito spartano, ma aveva guadagnato in pulizia, ordine e servizi. All'interno del villaggio c'erano ora due ristoranti, un market attrezzatissimo, la spa era quasi raddoppiata e le docce comuni erano state tutte sistemate e migliorate. 


Vinto il pudore iniziale di spogliarci e girare nudi, nel pomeriggio andammo in spiaggia e farlo senza costume dopo pochi minuti ci sembrò la cosa più normale e piacevole del mondo. La brezza che ti accarezza, l'acqua cristallina dove ti immergi senza nulla di tessile addosso, davano sensazioni straordinarie. Poi vedere come tutti gli uomini sulla spiaggia ammirassero il culo di Elisa mi rendeva orgoglioso e mi faceva rimanere in stato di semi eccitazione per tutto il giorno. Arrivavamo al bungalow la sera che avevo una voglia di sesso da paura e per Elisa non era differente. A lei piaceva essere oggetto di attenzione da parte di tutti i maschi del villaggio e mentre facevamo l'amore mi raccontava le sue fantasie che spaziavano dal farsi il maestro di surf (gran bel ragazzo), al farsi prendere di notte sulla spiaggia da sconosciuti, da essere oggetto di una gang bang... Non aveva limiti la sua fantasia e io dovevo trattenermi per non venire in pochi minuti quando mi esponeva le sue storie sempre molto spinte.


Il giorno seguente Elisa aveva la sua prima lezione di surf, mise il corpetto salvagente ma rimase nuda sotto. Il contrasto mi provocò un'erezione potente, tanto che non riuscii neppure ad alzarmi per accompagnarla per evitare figuracce. Il maestro di surf, un ragazzo giovanissimo francese, Claude, la aspettava. Lui in boxer e corpetto la accompagnò sulla tavola e li persi di vista dopo pochi minuti in quanto andarono in una zona coperta da scogli che impedivano la visione. 


Tornarono dopo un'oretta, si salutarono con un bacio e Elisa si stese accanto a me in spiaggia con un sorrisetto che lasciava presagire qualcosa. "Ti sei divertita amore?" ... "Sì, Claude è un insegnate stupendo. poi è un ragazzo bellissimo, il che non guasta... Anche tu quando vai a lezione di tennis mi dici sempre che preferisci andare da Stefania piuttosto che da Luca... o no...?" "Peccato che fosse vestito" la stuzzicai. "No, no, qui ti sbagli, appena siamo stati fuori in mare aperto gli ho detto che non era giusto che io fossi con la patata al vento e lui col costume. Mi ha risposto che è un obbligo imposto dalla direzione, ma che se io ero d'accordo poteva anche togliere il costume. Ovviamente gli ho detto che sarebbe stato giusto giocare alla pari e lui è rimasto nudo in un secondo. E... amore, ti prego non essere geloso, ma Claude è veramente superdotato. Mamma mia, che bell'uccellone che ha..."  Rimasi senza saliva, ero gelosissimo e nello stesso tempo sentivo il mio cazzo durissimo, quasi da far male. "ma... ci hai fatto qualcosa ?" "Ma che dici, sai che amo solo te... però ammetto che mi si è bagnata parecchio... per fortuna si confondeva con l'acqua del mare...".


Quella sera facemmo sesso quasi violento, Elisa mi stuzzicò continuamente sulle dimensioni del mio uccello paragonandolo con quello di Claude. Sapevo che lo faceva per eccitarmi sempre più, ma non sapeva che invece nella mia testa stava nascendo il sospetto che vederla scopata da Claude mi potesse piacere davvero. Provai a stuzzicarla “giovedì quando andrai per la seconda lezione secondo me ci prova il biondino… hai un culo troppo bello per non fargli venire voglia”. Mi aspettavo una risatina con una risposta scontata, invece Elisa era in pieno momento di orgasmo e se ne uscì con un “magari, che voglia di farmi scopare da quel bel cazzone… aaaahhhh”. Venne quasi squirtando e rimasi attonito. Mia moglie così non l’avevo mai vista.


Il mattino del giovedì appena svegliati, ancora avvolti dalle lenzuola, la baciai dolcemente, scesi ad accarezzala dolcemente per arrivare a baciarla tra le gambe per una buona mezzora senza chiedere nulla in cambio. I suoi mugulii mi fecero capire che apprezzasse la cosa. “Stamattina è il grande giorno” sussurrai “sai che mi piacerebbe che giocassi un po’ con Claude… stuzzicalo, poi mi racconti tutto… ti va?” “Amore, è un gioco pericoloso… guarda che se poi ci prova non so se resisto…”. “Siamo in vacanza, non conosciamo nessuno, se la cosa ti diverte perché no? Mi eccita la cosa. Poi come posso essere così egoista dall’impedirti di provare un attrezzo così grande come me lo hai descritto…?” Elisa aveva allagato il letto tanto era eccitata e mi rispose solo con un “ti amo” che mi fece molto piacere.


Alle 11 puntuale arrivò al nostro ombrellone Claude per prelevare Elisa, mi salutò cordialmente e vedendolo da vicino capii perché mia moglie fosse attratta da quel ragazzo. Sorriso da pubblicità, fisico scolpito con addominali perfetti, spalle larghe e capello biondo fluente. Sembrava un surfer australiano più che francese. Vederla allontanarsi con lui sculettando fece arrivare il solito stimolo al mio pisello e mi costrinse alla posizione prona sulla sabbia.


L’attesa fu infinita per me, avevo il cuore in gola, me li immaginavo avvinghiati su una spiaggia deserta a fare sesso, mi vennero mille dubbi, e se quel ragazzo fosse un maniaco, le facesse del male… Dubbi che si dipanarono presto, li vidi arrivare sorridenti, Claude seguiva Elisa e arrivati dov’ero io mia moglie mi disse “amore, stasera siamo stati invitati da Claude a cena nel suo bungalow. Ha detto che fa una pasta con  i gamberi che neanche in Italia è possibile mangiarla così buona. Ti va?” “C-Certo amore. Ok.”


Appena il ragazzo si allontanò mi precipitai a chiedere a Elisa com’era andata e lei mi stupì. “amore, appena dietro gli scogli si è spogliato, abbiamo fatto windsurf, poi ci siamo fermati in una spiaggetta nascosta e mi ha fatto capire che avrebbe fatto sesso volentieri con me. Ma non me la sono sentita, la mia patata la pensava diversamente, ma il mio cervello è più razionale e gli ho detto che senza di te io non faccio nulla. Al che lui mi ha fatto la proposta di andare entrambi da lui stasera, una cenetta, un buon vino e poi… mi ha fatto capire che lui non è timido e se tu vuoi guardare o partecipare non si tira indietro”.


Ormai eravamo in gioco e si doveva giocare, pensai. Fatta la doccia, andai al market e comprai un paio di bottiglie per la serata, poi ci vestimmo per la cena, Elisa con una gonnellina tipo tennis e niente biancheria intima, una canotta molto larga che le faceva uscire ogni tanto il seno. Immancabile però un sandalino tacco 12 da vera maiala.  Io, bermuda e maglietta con infradito.


Claude ci accolse con un pareo allacciato in vita, torso nudo a mettere in risalto il suo fisico scultoreo.  Mi ringraziò per il vino, baciò Elisa sulla bocca a stampo e ci fece accomodare a tavola sulla veranda, con vista golfo davvero spettacolare. Dopo un paio di aperitivi l’ambiente era già caldissimo, dai movimenti che si intravedevano sotto al pareo Claude era senza slip e Elisa schiacciandomi l’occhio e mordendosi le labbra mi disse sottovoce “mamma mia guarda che affare ha…”. La pasta era oggettivamente buonissima, il ragazzo ci sapeva fare anche ai fornelli, poi demmo fondo alla prima bottiglia di Riesling e aprimmo la seconda quando ci servì dei gamberoni freschi alla griglia. Squisiti. Claude mise un po’ di musica in sottofondo e mi chiese il permesso di fare un ballo con Elisa. Gli ormoni di tutti stavano scoppiando e quel ballo fece saltare ogni remora. Con mia grande sorpresa l’iniziativa la prese Elisa facendo scendere il pareo del ragazzo che rimase nudo a ballare con lei, io seduto sulla poltrona. Quello che mi aveva raccontato Elisa non era una leggenda, Claude aveva il cazzo più grosso che io avessi mai visto. Nel ballare la vidi accarezzarglielo, lui con le mani alzò la sua gonnellina e ora ballavano nudi un lento da infarto. Io quasi in trance mi ero calato i boxer e stavo masturbandomi guardandoli. Elisa se ne accorse e si scatenò. Si abbassò e cominciò a fare il pompino più bello che l’avessi mai vista fare. Lo faceva con una passione incredibile e il cazzo del ragazzo diventò gigantesco e durissimo. Poi Elisa si buttò sul tavolo di petto, si allargò le cosce e pregò il ragazzo di riempirla. Era troppo per me e venni come uno scolaretto segandomi.


Lui si sputò sul cazzone e piano iniziò a penetrarla. Era uno spettacolo meraviglioso vedere quell’enorme uccello farsi strada e riempire completamente Elisa, che iniziò a urlare e gemere senza sosta. La scopò in mille modi, io ebbi il tempo di farmi un’altra sega quando vidi Elisa squirtare sotto i colpi di Claude. Lei mi fece cenno di avvicinarmi ma non lo feci, volevo che quella scopata fosse tutta sua. Dopo più di un’ora di colpi anche il francese diede segni di resa e tolto il cazzone dalla fighetta di Elisa che ne avrebbe preso ancora, decise di venire sul seno di mia moglie inondandola di sperma. Qualche goccia raggiunse il viso, ma lei voleva stupirmi e pulì la cappella del ragazzo come fosse un cono gelato. Uno spettacolo pazzesco.


Tornammo al nostro bungalow nudi, coi vestiti in mano, che ormai era mattina. Dormimmo fino alle 13, poi appena svegli elisa mi abbracciò forte e mi disse “grazie amore, è stata la scopata del secolo” parafrasando la battuta di Sharon Stone in Basic Instinct.


Quando tornammo a casa pensai che l’avventura in Corsica fosse preludio a una nuova vita sessuale, mi piaceva il ruolo di cuckold. Invece tornò tutto come prima e quando dissi a Elisa che mi sarebbe piaciuto rivivere l’esperienza mi rispose “certo amore, il prossimo anno in vacanza se vuoi torniamo in Corsica”.

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