Abbiamo ormai questa relazione a tre, con il capo dove la mogliettina lavora. A volte a quattro con l'amica del capo.


Si è indirizzata fin da subito verso un rapporto di dominazione, dove prima la moglie-segretaria è stata usata dal boss come oggetto sessuale. Per poi estendersi a me, come secondo oggetto.


Forse questo aspetto sub della mia sessualità era sempre esistito ma non avevo mai avuto l'occasione/coraggio di tirarlo fuori. Penso che sia però una componente di ogni cuckold, che si eccita nel vedere la moglie ricevere quello che vorrebbe in fondo ricevere lui. 


Io mi sono sempre eccitato, fin da ragazzo, nell'immaginare la mia donna con un altro. La prima volta avevo 18 anni circa, la mi ragazza di allora mi confessò di avermi tradito con un suo amico. Oltre alla morsa della gelosia però sentivo quell'eccitazione pazzesca, insana, nel sapere i particolari. Facevo domande sempre più precise e lei rispondeva aggiungendo particolari.  E più impazzivo per la gelosia più mi eccitavo bestialmente. 
E mi resi conto, non volevo sapere, mentre la scopavo che io la scopavo meglio o che il mio cazzo la facesse godere di più o che fosse più grosso... volevo sapere come lui l'aveva scopata, come li glielo avesse preso in bocca e che odore/sapore avesse, se l'aveva forzata, se lei aveva accettato tutto come una docile puttana, se l'avesse sborrata in bocca e lei avesse ingoiato...  cosa che con me non faceva e invece con lui si, perché non l'aveva nemmeno avvertita, come facevo io gnetilmente, e l'aveva tenuta giù svuotandosi dentro la bocca e lei aveva mandato giù tutto... perché le sembrava brutto sputare...


Da allora avevo spesso vissuto storie cuckold. Avevo messo in mostra le mie donne sui siti, in posizioni oscene, aperte, da troie, per ricevere complimenti e promesse di cosa le avrebbero fatto, per eccitarsi e per poi fare incontri... la vera eccitazione non la vivevo con donne/amiche/amanti  compagne di avventura, con le quali nei priveée condividevo incontri con coppie o singoli, ma con compagne di vita che portavo a poco a poco sulla strada della troiaggine... per vivere appieno l'eccitazione della moglie condivisa lei doveva essere una moglie, nel senso più ampio del termine, se non letterale. 


Ora che la mia compagna, con la quale vivo spesso avventure di vario genere sessuale, fosse a poco a poco diventata la segretaria svuotapalle del  boss, aveva introdotto nella nostra relazione un elemento molto eccitante.


Che lui a un certo punto avesse voluto conoscerci insieme, mi aveva incuriosito e sorpreso. E poi c'era stato quel momento in cui non si era accontentato di scoparla, e incularla, davanti a me, bensì aveva ribadito la sua dominanza mettendomi il cazzo davanti alla faccia con un chiaro invito: ciuccialo.


Cosa che avevo fatto, ricevendo per la prima volta nella mia vita l'abbondante prova della sua soddisfazione direttamente in gola. E ingoiando tutto. 


Insomma... sono cose che ho scritto negli ultimi racconti. Chi vuole li può trovare sul mio profilo.


Ora volevo raccontare che in questa dimensione sottomessa di coppia, anche se non esaurisce la nostra sessualità e i nostri giochi in generale, per quanto riguarda la relazione con il Boss, io e la mogliettina ci troviamo benissimo. E' un aspetto della nostra sessualità che ci ha sorpreso. Più per quanto riguarda me che lei.  


Venerdi sera, siamo andati a cena insieme e dopo vari giochetti, al ristorante e nei bagni, fra lui e lei, siamo andati negli uffici del suo studio. 


Non so se avesse visto qualche video, o qualche racconto, ma aveva una precisa idea in testa e appena arrivati, l'ha messa in pratica. 


Ha fatto spogliare lei  lasciandola nuda con solo le scarpe. E quindi messa su una scrivania, le gambe aperte e in aria. Poi mi ha detto di leccarla tutta, figa e culo.


Lei già colava di eccitazione la mia saliva e i suoi umori in breve avevano lubrificato tutta la parte. Lui assisteva con il cazzo di fuori, duro, masturbandosi. 


Mi ha messo a tenerle le gambe su, ben divaricate, da dietro e ha iniziato a penetrarla, a turno, nel culo e nella fica, lentamente, affondando fino ai coglioni ogni volta per poi estrarlo e passarlo nell'altro orifizio.


Lei smaniava che voleva che la fottesse di più,  spingeva con il bacino per prenderlo, ma lui usciva e la lasciava con la voglia che cresceva.


Quindi a un certo punto si è fermato, il palo ben infisso in profondità nel culo e ha detto: mi sto facendo una bella pisciata. Lei evidentemente sentivail getto caldo che la riempiva perché smaniava ancora di più.  
Poi è uscito lentamente, dicendole di stringere e di tenerla dentro.  Cosa che lei ha fatto. 
Quindi si è spostato e mi ha detto: continua il lavoro che stavi facendo prima... 


Lei sempre sulla scrivania a gambe aperte e io a leccarla, infilando la lingua nella fica gonfia e nel culo... morbido e cedevole, da cui ogni tanto scendeva un rivolo di liquido... 


E' andata avanti così per un po', lui la scopava e inculava, poi si toglieva e mi faceva leccare, poi tornava a con il suo cazzo. Lei stava impazzendo, perché lui le impediva di godere. Quando capiva che stava per venire per la mia lingua mi faceva togliere e la penetrava. Ma sempre lentamente, non dandole modo di venire.


La troia di mia moglie aveva i capezzoli che erano chiodi e implorava di fotterla, di sfondarle il culo, di farla venire che stava impazzendo. Ma lui continuava con il gioco e lei in quel momento si sarebbe fatta scopare anche da un cavallo pur di venire.


Il gioco è durato un bel po', ma alla fine le ha riempito il culo. 


Inutile dire che le ho leccato a lungo l'orifizio da cui scendeva il mix di liquidi che aveva preso.  Ma lui non mi ha permesso di farla venire.


Però, al contrario, ha invitato lei a far venire me con la bocca. Io avevo il cazzo che scoppiava nei pantaloni, lei ci si è gettata sopra come me lo volesse strappare, succhiando come un'indemoniata e bevendosi fino all'ultima goccia di sborra che non è tardata a uscire a fiotti.


Dopodiché mi ha detto: ora io fossi in te porterei la troia così com'è in qualche posto pieno di maschi e gliela darei in pasto, ha così tanta voglia che non rifiuterebbe nessuno. 


Per fortuna, o sfortuna non so, io ero appena venuto e avevo un minimo di razionalità. Così ho tenuto a bada la sua voglia irrefrenabile di cazzo. In macchina, tornando a casa, se ne stava con le gambe aperte senza mutande, masturbandosi con le dita che poi leccava, ai semafori non c'erano tante macchine, era tardi, ma qualcuno l'ha vista e ha suonato il clacson ... a casa poi mi ha rigirato come un calzino... ieri mi faceva male ogni parte coinvolta. 


 


 

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