Oddio, odio prendere il traghetto, uffy. Quel traghettaccio per Ischia, per andare a casa di mia nonna.
Quel giorno non avevo neanche voglia di andarci, ecco. Ma dovevo per forza, dopotutto la mia cara nonnina mi aveva cresciuta. Il fatto è che non amo molto viaggiare da sola.
Mi preparai qualcosina al sacco, riso con pollo e aceto balsamico ma con un dessert al cioccolato fondente, non voglio mica dimagrire troppo. Mica sono pazza, ai maschietti piacciono molto le mie ciccette.
Mi scusi il traghetto delle 17 per Ischia? Eccolo, è lì giù si sbrighi!
Sculetto a più non posso per raggiungere il mio mezzo di trasporto col mio zainetto piccino picciò, tanti ragazzini, impiegati, ma anche tante dolci famigliole.
Odio entrare dentro, soprattutto quando è estate, anche se c'è l'aria condizionata, preferisco sempre stare sul ponte, vedere la nave che lascia il porto. E così faccio.
Mi aggiro per la nave, per la parte superiore. Regy vuole stare in alto.
Il traghetto lascia il porto e ora sono costretta ad ammazzare il tempo. E Regy conosce solo un modo per ammazzarlo ihihihihihi...
Mi guardo intorno, ho tutte le potenzialità per sedurre qualche bel marinaio. Vado al bar, mi guardo intorno ma solo vecchi bavosetti. Mi aggiro ai lati della nave, ma c'era addirittura un gruppo di suore, poi una scolaresca, poi un gruppo di turisti tedeschi, poi una famigliola felice, un padre di famiglia, mogliettina e due figlie piccine.
Mi rassegno, devo fare la brava ragazza, uffy. Mi poggio sulla ringhiera, guardo la costa di Napoli. Le sue ville bellissime.
Dai, papiiii, papiiii ahahahhaha papiiiiiii lasciami stare, un padre rincorreva sua figlia sul ponte, e la bimba aveva in mano una Barbie.
Zeno? Zeno? Zeno tesoro, lasciala in pace, vuole giocare con la bombola! Lasciala in pace. Ok dice lui.
Mi giro per vedere quella splendida bimba dai capelli biondi e mi ricordo di quando mi costringevano a giocare coi trenini ecco, e invece anche Regy adorava le bambole. Ma era il passato, ormai Regy era una splendida donna formosa e monella.
Riguardo la bambola e mi balenano i ricordi di quando la fregavo alle mie compagne di classe, sorrido alla bimba, e il padre si accorge del mio fissarla dolcemente carico di ricordi.
"Che birbantella, quando sono occupato io mi rompe sempre le scatolette, e ora mi sto vendicando!"
"Ahahhahahah capisco, povera cucciolotttina."
"Sì dai dico io (capisco subito da come parla che non è un uomo del sud italia e capisco anche che non è niente male, un bel omone sui 35 anni penso, un bel tatuaggio a forma di cuore sul braccio sinistro col nome delle sue bimbe), son sempre un dono di Dio eh? Vero?"...
"Ma certamente, sono perfettamente d'accordo."
"Noto il tatuaggio, si chiamano così le sue bimbe? Che bei nomi: Chiara e Alberta (in verità penso che Alberta sia un nome orrendo, ma fingo)... "
"Sì sono le mie bimbe pestifere"
"Beh dopotutto crescere due bimbe così piccole e femminucce poi, non è semplice vero? Soprattutto di questi tempacci".
"Sante parole, che sante parole!"
"Soprattutto quando diventano adolescenti, già possono essere bocconcini prelibati per malintenzionati. Ecco. "
"Brava, bravissima. Ma il papà le osserva bene."
"Ahhhahaha non ho dubbi, con questi muscolacci, e nel ridere comincio a fare la gattina morta, toccandogli il braccio sinistro e contemporaneamente mi assicuro della moglie (che è intenta con la settimana enigmistica più in là, in mezzo ai religiosi). Ignara del pericolo chiamato REGY LA MONELLA...
"Lei anche va a Ischia o scende a Procida?"
"Sì sì, vado a Ischia a trovare mia nonna che mi ha cresciuta, sa, cmq sono una femminuccia speciale e le devo molto."
"Ah, ho capito cosa intende. Beh le persone speciali a me piacciono moltissimo."
"Ma davvero? E le femminucce speciali?"
"Anche di più, Zeno piacere (noto che anche lui guarda verso la moglie impaurito per una sua eventuale reazione)"
"Rosy piacere"
"Che bel nome, sai ho conosciuto tante femminucce come te da ragazzo, poi ho messo la testa apposto"
"Beh sì immagino, ora ha anche una bella famigliola"
"Esatto, una famigliola con due birbantelle."
"Zeno, Zeno tesoro? Vieni qui che Alberta non riesce a sciogliere il laccio magico (suppongo che sia un gioco per bimbe)".
"Piacere di averti conosciuta Rosy"
"Piacere mio".
Eh no caro! Non te ne vai mica così da Regy. No no, tesoro mio, penso tra me e me....
Ma una parte di me diceva... "ma dai, ha la famiglia, ha due bimbe, vergogna."
Cerco di allontanarmi, ma mi sento così stranotta. Le tettine diventano turgide, osservo il suo collo possente degno di una statua greca.
Basta Regy, basta tesoro penso ancora tra me e me. Lo osservo in tutta la sua amorevolezza nei confronti delle sue bimbe e la patatina anale comincia a bagnarsi, e le guanciotte diventano rosse, un religioso mi osserva pensando che sia il caldo. Povero ingenuo.
"Ma sei davvero così peccaminosa? Non ti vergogni di sedurre un povero padre che non ha altra colpa di aver scambiato quattro chiacchiere con te? Non ti vergogni?"
"Ma sì hai ragione, rispondo alla mia coscienza! Ora la smetto"
Mi levo gli occhiali da sole, continuo ad osservarlo, è ritornata la calma e la moglie con la sua settimana enigmistica.
Va alla fontanella del ponte della nave, alza la testa e faccio di tutto per farmi notare. Rossa, famelica, labbra infuocate, fica anale bagnata, tettine turgide. Mi sorride.
La mia coscienza intanto urla soltanto a gran voce: "Vergognaaaaaaaaaaaa. Vergognaaaaaaaaaa... zoccolaaaaa..." Ma ormai non la ascolto più. Regy la monella ha preso il sopravvento.
Mi sorride e si sofferma intanto, captando qualcosa di strano in me.
"Lo ricambio dolcemente sbattendo le ciglia."
"Mi guarda fisso e incuriosito, è ancora un papino innocente."
Mi alzo, un giro di perlustrazione, Regy vede che la situazione nei bagni è sotto controllo. Mi osserva da lontano ma non noto ancora vera malizia in lui.
Entro nei bagni dei maschietti. Un'ombra subito dopo, ehi Rosy?
"Ops scusami, sono entrata nei bagni dei maschietti? Che sbadata"
"Eh sì, ti ho vista entrare nella parte sbagliata"
Impassibile, infuocata, labbra semispalancate, visino acqua e sapone, occhi da gatta che lo fissano, tettine di fuoco, la cerniera della felpa lasciava intravedere un capezzolo di marmo. Lo fisso.
"Mi faccio coraggio. Gli tocco la patta ma non c'è ancora reazione, mi ero illusa!"
"Ma dai Rosy, cazzo, c'è la moglie qui fuori eh?"
"Dai buona, buona, dai..."
Oddio? Sto ricevendo un rifiuto? Regyyyyyyy sta ricevendo un RIFIUTOOOO???
Regyyyy?????? REGYYYYYYYYYYY????????????? Sono così indispettita!
Scoppio in lacrime:
"Cosa posso farci io ecco? Cosa posso farci se sono nata così monella ecco? Cosa posso farci se già a 13 anni andavo negli autobus a strofinarmi contro i cazzoni duri dei miei compagni di classe e mia madre dovette cambiarmi classe per lo scandalo? Cosa posso farci io se ho una fica anale sempre bagnata e bollente e che appena vedo un uomo che mi piace devo essere penetrata da lui? Cosa posso farci se sono nata per questo ecco e adoro lo sperma caldo che mi cola tra le cosce, tra le tettine e mi sporca il visino ? Cosa posso farci se devo essere costretta a mettere sempre in borsa suon di profilattici perchè non si sa mai cosa può combinare Regy? Lo capisci ecco? Scusami, singhiozzando, lo capisco, sei un padre ormai ed è pericoloso."
Quando rialzo la testa trovo una persona completamente diversa però, molto, molto diversa.
Mi spinge nella cabina, è strettissima, c'è un oblò e le pareti sono sottilissime.
"Ma che troia che sei. Ma che gran vacca. Il suo accento settentrionale peggiora le cose e mi fa ancora più bagnare."
Mi abbassa la cerniera della felpina e mi stritola le tettine, mi bacia il collo. Mi fa sentire il suo paccone che spinge tra le mie natiche.
"Ha cambiato idea il papino?"
"Sì che ho cambiato idea, mi stritola le tettine, mi lecca il collo, infila la mano nella tutina e mi infila le dita nel buchetto, un dito, poi due, poi tre. Il suo fiatone si fa famelico ed insistente."
"Cazzo mi sussurra all'orecchio, bagni come una fica lo sai?".
Mi lecca, mi allarga le chiappotte e si pappa il buchetto, la lecca proprio come farebbe con una fica.
"Allarga le gambe dai, allargaleeeeeee.... uhm, lo sento che gode, gli piace proprio papparmi la mia fichetta anale"
Ditine dentro e lingua a più non posso e le mie tettine traballanti. Lingua e ditine. Si rialza mi appoggia il pacco ormai enorme (lo senti? hai visto che hai combinato? ah troia? hai visto? Lo sentiiiiiii??), mi gira di botto e mi succhia le mie dolci tettine...
Nel frattempo si abbassa la zip col fiatone ma anche con la paura.
Intanto sentiamo dall'oblò (i bagni erano proprio sopra il ponte della nave e le pareti sottilissime): "Dov'è che è andato tuo padre Alberta? Lui trema. Ma Regy adora la situazione, adora sentire che quel papino la sta pappando tutta..."
Mi bacia, sei bellissima Rosy, mi ribacia il collo e mi incinta ad inginocchiarmi.
"Prendilo dai, prendilo tutto. Ingoio nel mio vortice il suo membro, tra le mie dolci labbra napoletane non gli lascio scampo, il suo membro di tutto rispetto. Che sciocchezze penso, mentre la sua cappella arriva a sfiorarmi la gola, dicono che al nord i maschietti siano poco dotati! O sono fortunata io? Ihihihihihi. Sento le sue palline sbattermi contro il mento, sento le sue mani sulla mia testa, le mie tettine traballare assieme all'andamento del mio capo e a seconda della violenza con cui le sue palline sbattono contro il mio viso. Eh sì, gli piace proprio noto, gli piacciono proprio i super bocchini di Regy La Monella..."
"Oh sì succhia, succhia troia, vacca napoletana. Ti faccio sentire io donna, vacca."
Sbatto la sua cappella sul mento, lo fisso con gli occhi da gattina e gli dico "ho la patina bollente, uffy, puoi risolvere il problema cucciolo cuccioloso?"....
Non se lo fa ripetere due volte. Tira un profilattico dai portafogli. Mi eccita ancora di più (un vero maschio anche se ha famiglia deve sempre averne uno nel portafogli, per tutta la vita).
Mi inarco tutta, mostro il mio perizomino merlettato e la mia patatina anale inarcata, nel frattempo sono tutta aggrappata all'oblò.
Un filino di saliva mi cola sulle natiche, è la sua..... il suo lubrificante naturale.
Ha un cazzone enorme, infila il profilattico e già si appresta a penetrarmi. Ti senti donna o no? Allora? Ti senti donna abbastanza con questo dentro? Troia? Si fa forza sulle mie spalle.... e mi tappa la bocca.
UUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU
UUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU
GNEEEEEEEEEE
GNEEEEEEEEEE
GNEEEEEEEEEEEEEE
GNEEEEEEEEEEEEEEEEE
GNEEEEEEEEEEE
Faccio strani versi, la mia bocca è tappata per evitare rumori sospetti ed il suo membro è tutto dentro di me, mi ha lacerata. E' una storia vecchia come il mondo, quella che un uomo penetra la femminuccia in calore, vecchia come il mondo ma sempre eccitante.
Gneeeee
Cuuuuuuuuu
ccccccccccccuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
gneeeeee
gneeeeee
gneeeeeeeee
gneeeeeeeeeeee
guuuuuuuuuuuu
guuuuuuuuuuuuguuuuuuuuuu
I miei versi strani non fanno altro che peggiorare la situazione colpo dopo colpo.
Sento goccioline tra le cosce, penso che sia sangue (mi sento proprio una vergine alla sua prima volta) mescolato alla sua saliva. Siamo una cosa sola ora.... un solo grosso peccato peccaminoso...
Smette di appoggiarsi alle mie spalle, e mi stritola le tettine ancora e ancora.
"Zenooo???? Zeno tesoro??? Ma dov'è che è andato tuo padre? Alberta, guarda tua sorella. Le pareti sono sottilissime. Forse è andato al bar?"
Il bar è proprio lì sotto, passa proprio fuori ai bagni. Il mio viso rosso fuoco, il suo cuore a mille, la situazione pericolosa ma eccitante mai come prima di allora.
Lui è agitato ma felice di avere il suo uccellone dentro di me, che figa che sei Rosy, e continua a sbattermi, ancora aggrappata all'oblò... la nave va, ignara verso la sua meta...
Sento quelle bimbe che un giorno diventeranno donne e che non sapranno mai e che non dovranno mai sapere di quel giorno, di quel peccato infernale, di Regy e del suo papino proprio a pochi cm da loro.
"Si chiama Gisella la barbie, ti piace il suo nuovo vestito? Dice alla sorella Alberta entrambe sedute fuori ai bagni del ponte della nave"... intanto quelle pareti sottilissime a pochi cm di distanza nascondevano un atroce realtà... Regy la monella aveva l'uccello del loro papino dentro, tutto tutto dentro... e nel frattempo anche il vociare di un gruppo di turisti si sentiva."
Il padre continua a far entrare ed uscire il suo membro possente dentro di me, quel membro forte e fiero dentro che sa bene come ingravidare le femminucce, penetrarle... Mi penetra in piedi, baciandomi il collo, fissandomi gli occhi, infilando un dito tra le mie labbra.... succhialo mi sussura, succhiami il dito... comincio a sentire un pochino di dolore alla patatina anale, quel cazzone è veramente grosso e i suoi colpi sono veramente possenti. Ma non importa, godo tanto e ormai ho un toro infuocato dentro di me difficile da gestire, l'ho trasformato io così, è colpa mia... di Regy La Monella..... devo lasciare che finisca di godere del mio corpo sinuoso, del mio corpo generoso...
"Ti piace? Così ti piace eh? I suoi colpi fortissimi"
Un altro colpo inaspettato, non può fare altro in quella cabina strettissima, sudicia e pericolosamente esposta su quel traghetto napoli-ischia di fine agosto, è eccitato a 1000 ma agitato, un silenzio tombale, attaccati come cricetini, silenziosamente finisce di fare il suo dovere di maschietto esplodendomi dentro e tettine tra le mani, stritolate (dopo mi accorgerò di avere dei lividi a causa delle sue possenti mani)...sento il suo fiatone su di me, ha regalato a Regy tanto semino da riempire il palloncino. So che avrebbe voluto sporcare il mio visino fasullamente innocente, fare molto di più, ma era durato già troppo per la situazione, non bisogna sfidare troppo il fato, il peccato deve pur sempre rimanere segreto... soprattutto per quelle bimbe... PER SEMPRE, PER SEMPRE, PER SEMPRE.
Regy la monella.
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Etero
«Bella scopata complimenti....mi hai fatto venire voglia di farmi succhiare e prenderlo in culo tutto dentro fino alle palle .....mmmmmmm»