Con l'aiuto dell'Avvocato Pxxxxxi avevamo venduto con profitto il Red Moon ed acquistato , più a Sud, sempre vicino alla costa tirrenica, tra Toscana ed Umbria un altro bar, decidendo di chiamarlo White Moon
Riuscendo così a sfuggire a certa gente, quei temibili nigeriani , io e la mia bella e giovane  zia Axxxxxa pensavamo di poter lavorare tranquillamente, onestamente , senza più dover fare le puttane , dimenticando quel spiacevole, brutto passato
Ritenendo che denunce di allora, indagini, provvedimenti impedissero a quelle ...mafia nigeriana di proseguire, colpire ...quindi di poter ricostruirci una tranquilla attività, un po' più lontano.
Lei affermava " Oh caro, per carità, non più puttane ma se ci viene voglia di farci inculare o vediamo una bella donna, solo per il nostro piacere , non più per soldi, lo facciamo  ! " ed io condividevo perfettamente 
Purtroppo come abbiamo raccontato ne L'Essere ....L'Essere, il risveglio  ci successero alcune cose ...particolari ed avemmo il timore di essere rintracciati da quei nigeriani ed il loro temibile capo, per niente scomparsi
Decidemmo così di scappare per qualche mese, una specie di lunga vacanza, e Dio sa se ne avevamo bisogno, così affittammo a brave persone il bar, con accordi verbali , strette di mano,  dividendo spese...tasse, acquisti prodotti ecc e ovviamente i guadagni che speravamo buoni , il tutto tramite lo scambio di bonifici, accreditati nella banca del paesino dove contavamo di trascorrere almeno l'Estate, forse di più 
Eravamo agli inizi di Maggio e scegliemmo quindi una località di mare, un piccolo paese, ancora più a Sud, dove affittammo un appartamento in un residence, per prudenza Axxxxxa aveva voluto viaggiare in treno, lasciando l'auto, che poteva essere rintracciata, da qualcuno, in una autorimessa, un po' distante dal luogo del White Moon
Per ulteriore prudenza, di cui però ci pentimmo, lei decise di lasciare bancomat e carte di credito in una cassetta di sicurezza della nostra solita   banca  dove avevamo risparmi e conto, ubicata nella cittadina vicina al luogo del nostro bar  
Lei sosteneva " Caro saremo al mare, il caldo, le tentazioni , se ci viene voglia di qualche avventuretta, metti che ci sbagliamo , cadiamo in brutte mani, ci sequestrano, ci prendono prigionier...prigioniere , ci violentano, torturano , al massimo consegneremo quello del piccolo conto che apriremo nella banca laggiù , il resto, il grosso, sarà al sucuro
Dove quelle brave persone invieranno i guadagni del White Moon, perderemmo eventualmente quelle sommette e non il ...grosso , frutto dellle...delle nostre attività, che rimarrà al sicuro no ? " 
Come sempre zia aveva ragione, di quella ulteriore accortezza però dovemmo nei mesi dopo pentirci, ma non vogliamo  anticipare, iniziammo così il soggiorno, spiaggia, mare, serate e notti piacevoli per adesso tra noi ma " Prima o poi ...vedrai" diceva lei guardandosi in giro, dietro ai suoi grandi occhiali da Sole.
Unici pensieri incassare i bonifici, inviare quelli per la nostra parte delle spese del bar a quelle brave persone, e fare vita di mare e spiaggia per almeno tre, quattro mesi, contando che quei criminali, altri brutti soggetti, si dimenticassero di noi
Una delle prime mattine, stavo pensando alle avventurette che aveva previsto Axxxxxa, passando davanti alla farmacia, vi entrai ed acquistai due confezioni di preservativi, poi notando , stranemente,  in vendita spray anti aggressione, ne comprai due
Ne consegnai una ed uno a zia che sorridendomi commemtò " Questi hai fatto benissimo, li abbiamo dimenticati, lo spray ? ok...bene ma resta inteso che se gli aggressori sono più di uno...armati...molto violenti, ci arrendiamo , meglio schiave e puttane che ..." " Che massacrati di botte o...o peggio " Conclusi il suo ragionamento che del resto avremmo fatto almeno un centinaio di volte
Qualche giorno dopo, nel tardo pomeriggio stavamo godendo del tramonto sul mare in spiggia,      stesi sui lettini sotto all'ombrellone, notai un uomo, di colore, alto, corporatura atletica, calvo, occhiali da sole, camminare tra gli ombrelloni
Nonostante il forte caldo indossava pantaloni lunghi grigio chiaro , una camicia maniche corte dello stesso identico colore, si fermava qualche attimo sotto ad un ombrellone, scambiava qualche parola con gli occupanti, poi procedeva verso un altro.
Quando fu più vicino notai che aveva un collarino bianco, raccoglieva denaro e consegnava ai bagnanti, per lo più famiglie, coppie, dei foglietti, dopo averci scritto qualche cosa con una penna
"Un sacerdote...di colore " dissi, Axxxxxa sollevò lo sguardò dal libro che leggeva e commentò "Già con la crisi delle vocazioni...inevitabile, poi riprese a leggere, la guardai, irresistibile con il suo bikini nero, castana scura di capelli, se li era fatti schiarire " Così sono meno riconoscibile " aveva detto e mi aveva suggerito anche a me qualche cambiamento
L'uomo continuava ad avvicinarsi,  cogliemmo da un ombrellone non lontano, su quelle spiagge  erano piuttosto radi,   qualcuna delle parole che scambiava con altri, capendo che  accennavano ad una prossima  festa...del Patrono.
Il sacerdote, consegnato un foglietto agli occupanti dell'ombrellone, alzò lo sguardo, lo diresse nella nostra direzione e procedette verso di noi , appena fu vicino, entrambi prendemmo  i marsupi  appena ci fu accanto ci salutò , rispondemmo al saluto, poi chiesi " E' per la Festa ? ...ho sentito..." lui con un ampio sorriso, ci gelò con una strana , secca risposta    " No , non è cosa per voi ! " 
Restammo sorpresi poi lui chiese " Posso sedermi ? " " Certo " risposi subito, alzandomi e mettendomi accanto ad Axxxxxa , lei aveva un po' coperto il  suo corpo, il ridottissimo bikini con il telo da bagno, anchio avevo usato una accorgimento simile con il giornale, stando vicino a lei, toccandole le braccia nude, avevo avvertito una leggera, appena accennata erezione.
Appena seduto , si asciugò il sudore e commentò " Sei fortunato, hai una zia giovane è bella !" restammo sorpresi e non piacevolmente, eravamo sicuri di aver messo in giro ben poche confidenze, solo quelle inevitabili con la signora, la padrona dell'appartamento  che avevamo affittato 
Comunque risposi " Si lo so" e lei ringraziò...timidamente, poi il sacerdote disse, non chiese, " Voi due  gestite un bar ! "  superando anche quella sorpresa ammisi " Si...il White Moon a circa 270...280 Km da qui, verso Nord "     
Lui  scosse il capo e disse ancora ridendo " Si ! ma certo il White...adesso ma prima , un po' prima ..il Red " Lo bloccai " No...no ...non so cosa..." Axxxxxa intervenne " No ! ,no padre, ci confonde sicuramente con qualcun altro noi abbiamo solo ..." Non la lasciò finire la frase, estrasse da un taschino della camicia uno di quei cartoncini rossi, con due figure di donna ed uomo nudi 
Quei cartoncini che distribuiva tra amici, conoscenti, l'avvocato Pxxxxxi e che indicavano clienti....molto particolar, che dopo la chiusura dovevamo accogliere, signore e signori , nel nostro letto, oppure a cui avremmo dovuto praticare pompini, sesso orale o farci fare il culo, la notte,  nel bosco, nella pineta,  dietro il locale
Restammo raggelati, avvertendo un brivido Axxxxxa si passò la destra  sul braccio sinistro  nudo    e chiese con un filo di voce " Allora padre ?" lui rispose " Allora possiamo continuare a parlarne qui, adesso, oppure in un posto...diciamo più adatto...vi vorrei confessare ...a modo mio  "
" Non capisco...perché, veramente " provai a dire ma lui mi fece un gesto ed insistette " Va bene , possiamo parlarne ma " ...stava alzando il tono della voce, zia lo fermò subito, alzò in alto le braccia come per arrendersi ed ammise " No...no, va bene padre ne parleremo, ci dica quando, dove " 
Lui girò lo sgardo poi ci precisò " Perchè non ora, in un posto, la giornata di mare ormai è finita..." si alzò ed aggiunse in pratica ordinò " Venite con me !" come soggiogati ci guardammo poi acconsentimmo
Axxxxxa infilò la sua bella maglietta a canottiera con una sola spallina, i suoi aderenti leggins, io i miei pantaloni corti e la t.shirt, allacciammo i marsupi ai fianchi e lo seguimmo docilmente, dopo qualche passo si mise in mezzo a noi, toccandoci sui fianchi, vicino al culo, le spalle nude, con le sue grosse mani nere
Abbandonata la spiaggia, procedemmo lungo un viale alberato, il sole stava tramontando dietro alla fila di hotel , Axxxxxa gli domandò " Padre dove ci vuole portare ? " lui sorridendo rispose " Ma in chiesa naturlmente, non temete anche se sono nero, non voglio rapirvi e vendervi come...schiave " poi rise e ci toccò ancora, zia sorrise timidamente.
Io rimasi in silenzio, tastando la rassicurante presenza dello spray anti aggrssione nel marsupio, ebbi l'impressione che a lui non sfuggisse l'atto, poco dopo, imboccammo un paio di strette e corte laterali
Dopo qualche decina di metri ci chiese " Non avete paura di aggressioni, violenze ? "  zia rispose alzando le braccia in alto " Si certo....basta che non ci ammazzino o feriscano...ci arrenderemmo , nel caso abbiamo.. " " Degli spray " completai la frase  
Arrivammo di fronte alla piazzetta dove all'interno di un giardino sorgeva la chiesa, un bell'edificio in pietra verdina con particolari in  marmo bianco, colonnato davanti all'entrata, tutto intorno vasi di piante e cespugli fioriti, " Attività di brave donne del paese " commentò il sacerdote
Una fila di pietroni divideva il cortile di ghiaia bianca, ci dirigemmo verso l'entrata , ma con tre parole lui " Non di là !" ed un un gesto ci indirizzò verso il lato di destra della chiesa, ci fece scendere quattro  gradini  e ci sospinse lungo una specie di stretto scanafosso, ai lati alcuni lunghi vasi con piante grasse
Il percorso girava a sinistra, nell'angolo c'era un'edicola con Madonna con , ed una lastra di metallo su cui ardevano una ventina di lumini,  ci fermammo un paio di minuti ad ammirarla, prendemmo dai marsupi alcune monete e ne accendemmo due .
" Anche se abbiamo scelto,  dovuto fare le puttane siamo credenti" precisò Axxxxxa " Su venite" ingiunse lui e ci guidò verso una piccola porta sul retro della chiesa, l'aprì e ci sospinse dentro, noi entrammo e lui si dovette piegare leggermente per farlo
Ci trovammo in un corridoio nella semi oscurità, accolti da una piacevole frescura rispetto all'afa esterna, dopo alcuni metri il prete ci aprì una porta sulla destra e ci fece entrare in un salottino
Arredamento elegante ma semplioce , un tavolino tondo al centro con tre sedie , divano a due posti ed una poltrona sul lato sinistro, mobilii di legno scuro antico, con sportelli e cassetti, file di libri, ma anche una vetrina con bottiglie e bicchieri
" Aspettate qui, porto le mie cose in ufficio e torno " Disse, stava per lasciarci quando si girò ed aggiunse  " Su consegnatemi quei cosi ,  i marsupi ! " ubbidimmo senza chiederne il perché, eravamo in casa sua, , un po' in evidente soggezione , era un sacerdote,  e lui li ripose in un cassetto, poi uscì dalla stanza
Subito dopo Axxxxxa esclamò " Mah ! tocca, liscia, certi doscorsi , va bene che è un prete però...aspetta un attimo .." con una mossa veloce, da quel cassetto recuperò gli spray e me ne porse uno " mettilo in tasca ...speriamo di no ...ma.. " 
Poi guardò la vetrinetta delle bottiglie  e mi raccomandò " Se ci offre da bere rifiutiamo...sarà una brava persona ma non si sa mai, cortesemente ma non beviamo niente, non vorrei che ci ritrovassimo...nudi...nude con il culo rotto..." annuii rassicurandola, ci baciammo ed attendemmo  .
Dopo poco tornò ci invitò a sederci attorno al tavolino, era piccolo, vi poggiammo sopra le braccia, mise le sue grandi mani nere sulle nostre e disse " Su raccontatemi " Axxxxxa prima che iniziassimo gli chiese " Padre come...come ha fatto a...a sapere ? " Lui   " Ora qui sostituisco  un parroco ammalato, pochi mesi fa ho fatto la stessa cosa in una parrocchia di un paese vicino al vostro Red Moon
Ho raccolto le confessioni di alcuni parrocchiani e parrocchiane pentiti, mi hanno consegnato una decina di quei cartoncini rossi, nove li abbiamo bruciati in un fuoco purificatore, uno l'ho tenuto per me.
Oltre a questo ho partecipato con piacere e soddisfazione ad alcuni ...festini organizzati dal vostro...protettore, padrone in ville in valli ed alture dell'Appennino tosco-umbro e vi ho notato, come tutti gli schiavi e le schiave eravati nudi e nude, noi invece, i padroni, lo eravamo anche noi , ma sotto a dei mantelli con cappuccio ed i volti celati da maschere "
"Dio...e...e  padre ci ha avuto...posseduto ?" Esclamò Axxxxxa  " No cara, eravate stati chiari, ricordandolo  anche a voce...diciamo un po' alta ...niente ne ..."  disse il sacerdote " Non con gente di colore "    provai a dire, lui sorrise e precisò " Non con dei negri, avete detto anzi quasi gridato, niente negri ! "
" Vero ma a volte eravamo bendati " ricordai " Esatto, bendati quindi potevamo accorgerci solo toccando, leccando  se stavamo soddisfando  un uomo od una donna...un cazzo...una figa, se neri o bianchi , non potevamo saperlo...   " precisò Axxxxxa
"No tranquilli l'avvocato Pxxxxxi , il vostro protettore ...padrone, fece rispettare i vostri...come si dice...limiti , era buono " Chiarì il sacerdote che ci aveva portato nel salotto 
" Si...severo, esigente ma una brava persona " Riconobbi ed anche Axxxxxa confermò sorridendo con una lieve tristezza " Se voleva, poteva venderci, come schiave, puttane  a certe persone ...clienti violenti  !"  notai che non disse nigeriani   
Ci fissò per qualche secondo cogliendo lo sguardo di paura che ci scambiammo , per quel nostro rifiuto verso la gente di colore , ora che eravamo lì con lui, poi ci invitò nuovamente a raccontare, e noi lo facemmo, alternandoci, raccontammo tutto ! dalle nostre...cosette iniziali sulle montagne dell'Appennino toscano , le dolorose  vicende durante la gestione del Red Moon,  le speranze durante quella del White Moon.
Tutto anche le strane vicende con l'Essere di quella Signora, brutti incontri, altri piacevoli, fummo solamente evasivi sui timori che ci avevano indotto a questa specie di vacanza, accennammo solo a minacce di usurai, insomma non citammo i nigeriani
Al termine del racconto  esclamò " Condivido quello che disse quella Signora, vi piace troppo fare le puttane, le schiave , forse avete anche dovuto, ma in fondo, dentro di voi godete,   siete schiave, puttane ..., ritengo che è la vostra carne che deve essere punita " 
Si alzò da sedere e ci ordinò " Spogliatevi, completamente ! torno subito " senza lasciarci replicare uscì dalla stanza, ci guardammo, zia sospirò e mi disse " Dai ubbidiamo " ed iniziò a spogliarsi, l'imitai subito.
" Lo Spray ? " chiesi " infiliamoli dietro ai cuscini del divano, speriamo di non doverli usare" rispose " Si ...in un posto così piccolo e stretto " confermai precisando il dubbio " Sempre meglio di un grosso cazzo nero nel culo " precisò lei con un'espressione triste
Restammo nudi o nude come già preferiva sottolineare quell'uomo, tenendoci per mano, gettai uno sguardo alla distanza dal cuscino dietro cui avevamo nascosto le bombolette , lui rientrò, si era cambiato
Aveva una lunga, leggera veste multicolore infilata dalla testa tramite un largo foro, braccia e gambe apparivano nude, ai piedi due pantofole, non era solo, entrò anche una donna di colore, alta, statutaria, bella donna , viso regolare, capelli nerissimi, splendide braccia, anche lei indossava una veste uguale
La presentò " La mia assistente Victoria , ora inginocchiatevi con il petto sui cuscini del divano " ubbidimmo sempre tenendoci per mano " Frustali Vichy , dieci frustate"  disse a lei ed a noi " Non temete sarà dolorosa ma non resteranno segni, solo un lieve rossore, urlate pure, nessuno vi sentirà ! " 
Senza celare un'espressione di piacere la donna ci inflisse i colpi, sulla schiena ed il culo, alla decima frustata ciascuno, lui la fermò " Basta così Vichy , puoi andare "  la donna non nascose un'espressione di disappunto, ma ubbidì, riavvolse la cintura e lasciò la stanza.
Il grosso e forte uomo di colore si accomodò sulla poltrona, sollevò la veste, sotto era nudo, il cazzo, di notevoli dimensioni non era eretto , ci ordinò " Ora mi fate uno dei vostri pompini in coppia per i quali siete famosi " Io rifiutai subito " No ! non facciamo più le puttane ! " Anche Axxxxxa esclamò " No Padre non siamo più puttane, abbiamo smesso, ci lasci andare via " 
Il nero scosse il capo sorridendo " Non fate storie , lo so che vi piace " replicò ..."no...non più...non vogliamo più ...la prego ci lasci andare, non diremo niente a nessuno...diremo che ci ha redento , la prego " Implorò nuovamente mia zia
Lui sbattè una mano sul bracciolo della poltrona ed urlò " Fate quello che vi dico !" accennando a scattare in piedi, Axxxxxa con un gesto rapido estrasse gli spray, passandomene uno , dicendo  con la voce  rotta dall'emozione, dalla paura " Padre non ci costringa ad usare questi...ci lasci andare " 
Lui scosse il capo sorridendo ed allungò il braccio destro verso uno dei cassetti dietro a lui, Axxxxxa mi sussurrò subito "  Cazzo se  è un'arma ci arrendiamo..." assentii , invece estrasse un tablet, premette alcuni pulsanti e ci mostrò lo schermo, dicendo " Ecco, lo riconoscete ? " 
Terrorizzati riconoscemmo nello schermo il feroce  capo di quei nigeriani, che avevamo dileggiato e deriso fuggendo, nell'istante dopo il tipo, avviò una comunicazione inserendo il viva voce
" Ehilà fratello come va ? " " Benone e tu come butta " rispose il tipo, " tutto Ok , anzi sai, ho trovato quello che cercavi, se mandi un paio dei tuoi ragazzi  " Ci guardammo, non ebbe bisogno di dire altro
Zia mi prese la bomboletta, si inginocchio porgendogliele al prete di colore, prendendomi per un braccio mi fece inginocchiare anche me, poi sussurrò " No Padre, pietà, non li faccia venire qui  , ci arrendiamo e facciamo quello che vuole "
Lui sorrise e sempre rivolto all'amico precisò " Si ho trovato il materiale..i liquori, le cose pregiate che cercavi,  che volevi , mandami due dei tuoi e ...." l'altro rispose che era felice . 
Dissero altre cose, noi gli sfilammo le pantofole ed iniziammo a baciarli e leccargli i piedi, accogliendo i suoi alluci nelle nostre bocche, Axxxxxa si occupò di quello di sinistra io del destro, poi sempre leccando e baciando risalimmo lungo i polpacci, le sue forti cosce fino all'inguine
A questo punto lui disse ancora " Uh fratello ti devo lasciare ho due puttane bianche mi stanno facendo un pompino, ...mmhh godere ...una femmina ed un maschio ...no non li conosci ...Ok se capiti tra cinque o sei mesi..ok te li vendo...sono docili, delle schiave " poi interruppe la comunicazione riponendo l'apparecchio
Axxxxxa cominciò delicatamente a masturbarlo, mentre io leccavo i testicoli, poi prese a succhiargli il cazzo,  si fermò e cominciaio io, ci alternammo fino a che venne riempendoci le bocche ed  irrorandoci il corpo di sperma
Non ne ebbe abbastanza, si alzò di scatto, ci prese per le braccia e ci fece stendere proni, davanti al divano, poi fece il culo ad Axxxxxa , con la mano sinistra le strapazzava le tette, con la destra mi infilava due dita nel mio culo
Poi estrasse il cazzo dal buco del culo di mia zia ed iniziò e penetrare il mio, mentre con due dita della sinistra continuava ad inculare lei, finalmente fu soddisfatto, e ci lasciò scivolare in ginocchio sul pavimento
Axxxxxa propose ansando " Padre se vuole può tenerci prigioniere ...per divertirsi anche stanotte, potremmo essere le sue serve e della sua assistente,, lavare, pulire...  " lui si girò verso una sveglia digitale dai numeri rossi posta sull'armadio ed esclamò " Cazzo è tardi...per la funzione, in piedi puttane ! " 
Ci fece alzare, ci gettò i vestiti spingendoci verso la porta d'uscita, prima di sbatterci fuori, afferrò gli spray e li tenne affermando " Puttane con me dovete essere inermi , se ve li trovo ancora...ve li infilò su per il culo ! " annuimmo mentre ci sbatteva fuori 
Nel corridoio trovammo quella Victoria, con una paletta di legno in mano, ci urlò infliggendoci con quella  dei colpi sul culo e le gambea " Fuori di qui zoccole ! " Axxxxxa l'implorò " Signora ci lasci rivestire non ci faccia uscire ..nude...nudi. "
La nera sorrise e la baciò con passione prima sulla bocca, poi sulle tette, gettò la paletta e con la destra mi afferrò il pene masturbandolo per pochi secondi, con la sinistra continuò ad accarezzare la mia bella zia, poi prese di   tasca una grossa busta e la mise nelle sue mani, ripetendoci l'ordine " Fuori puttane, schiave  ! "
Finimmo di rivestirci solo all'esterno, protetti dalla posizione e dall'oscurità serale , in fretta ci allontanammo dal luogo, il culo bruciava, i pantaloncini fortunatamente erano molto attilati, aderenti alle gambe ,  perchè dai buchi del culo ci colavano liquidi di ogni genere.
Procedemmo con il passo più veloce posibile verso il residence con il desiderio nella mente  delle pomate lenitive , e di una buona doccia, Axxxxxa esclamò " E così il cazzo di un negro dovevamo prenderlo !"   " Zia ...di un nero, di color  " accennai e lei rispose " Oh...caro, ci ha visto...nude...fatto frustare , glielo abbiamo succhiato , ci ha fatto il culo , non credo possiamo essere accusati di razzismo"  " Senza contare quello che ci faranno nei prossimi giorni, siamo le loro schiave e puttane , cazzo ! ed abbiamo anche goduto cazzo ! " Aggiuse dopo pochi metri
Attraversammo una piazzetta al cui centro c'era una fontanella,  sostandovi per lunghi minnuti , avevamo l'urgente, forte, impellente  necessità  di sciacquarci, pulire  la bocca, piena dello sperma di quel ..nero .  
Poi corremmo verso il residence , raggiuntolo evitammo lo sguardo della padrona che sul portone d'ingresso, salimmo in camera e ci infilammo sotto alla doccia, poi cercammo di ungere e lenire il bruciore del culo, era un po' che non ce lo facevamo fare
Avvertimmo fame, non avevamo niente in casa, avendo programmato di cenare fuori e ci recammo, come altre sere in una vicina pizzeria...facemmo un po' fatica a stare seduti, ma la pizza fu buonissima, la padrona del locale, girava tra i tavoli, doveva essere tra i cinquant'anni e la sessantina
Ma solo il volto poteva tradire qualche anno, il corpo era ancora sodo, due belle tette mostrate dalla scollatura della maglietta a canottiera, belle braccia toniche , abbronzate, un bel culo, rotondo, invitante       
C'erano pochi avventori e lei scambiò qualche parola con tutti, magiammo e dopo quelle emozioni bevemmo molta birra, troppa per noi almeno , lei si avvicinò dopo averci domandato com'era andata la cena espresse alcune curiosità " Voi avete detto che gestite un bar ..." " Si ..un po' lontano " risposi " Come va ? certo ci sono tante spese, problemi " disse ancora lei,  io risposi in modo evasivo
Axxxxxa forse un po' disturbata  dalle curiosità, un po' stanca , eravamo sicuramente, decisamente  ubriachi,  mentre stavamo andandocene, eravamo gli ultimi clienti,  rise e disse " Beh Signora quando avevamo problemi economici , se ci servivano soldi, facevamo le puttane, pompini, ci facevamo fare il culo ! "
Forse pensava di scandalizzarla, zittirla , invece la signora  si limitò ad un " Però...se si deve.. " io detti una lieve sculacciata a zia spingendola fuori dal locale, lei me la rese, poi procedemmo abbracciati nella notte, ridendo  
" Forse ho sbagliato " commentò lei mentre camminavamo " Toglierei il forse..ma non ha importanza .." le dissi e la baciai
Qualche giorno dopo, mentre in spiaggia ci stavamo godendo il tramonto sui lettini, Axxxxxa con un lieve tremito nella voce  disse " Oh...eccolo di nuovo ! " infatti sbucando da dietro altri ombrelloni, il grosso prete di colore, dopo aver scambiato saluti e sorrisi con altre famiglie, coppie, si diresse verso di noi e ci raggiunse
Appena vicino esclamò  solamente " Andiamo ! " non osammo porre problemi, ci alzammo, rivestimmo e lo seguimmo docilmente, lasciato la spiaggia, notammo lungo il viale un'auto parcheggiata, alla guida c'era quella Victoria
Ci fecero mettere sui sedili posteriori, il prete salì accanto alla sua assistente che avviò l'auto, dirigendola verso la periferia del paese e le campagne, sul mare il Sole tramontò e presto, percorrendo stradine di campagna, fummo avvolti dall'oscurità, rotta solo dai fari dell'auto.
Axxxxxa poggiò una mano sullo schienale davanti e vincendo qualche timore chiese " Signori, dove ci state portando ? " la nera sorrise e rispose " In un posticino cara, schiava bianca, prima del...sesso ti voglio torturare un pochino...solo un pochino, vi voglio torturare...poi... "
Ci guardammo restando in silenzio , non osando dire niente,  tenendoci per mano, l'uomo si volse ed ordinò " Cominciate a spogliarvi " ubbidimmo , dopo poco raggiungemmo un casolare isolato, parcheggiarono l'auto vicino all'ingressoi  
Scendemmo dall'auto, già praticamente nudi, nude, avevamo tenuto solo gli slip che sfilammo camminando verso il casolare , la donna raccolse un lungo e flessibile arbusto e curiosamente una manciata di aghi da pino.
Appena all'interno, accesero due lampade da campeggio, poi con gesti rapidi ci legarono le braccia ad una trave che collegava i due pali di sostegno alla baracca, fecero in modo che toccassimo terra solo con la punta dei piedi
Mentre l'uomo guardava bevendo da una bottiglia di birra, presa tra altre da una borsa con ghiaccio , lei ci frustò con quell'arbusto, sulle schiene, le gambe , il culo , fece solo attenzione a non colpirci in faccia o sulle  belle tette di Axxxxxa
Poi buttò l'arbusto e si avvicinò con gli aghi secchi dei pini, divertendosi a punzecchiarci con quelli, in vari punti, soffocava i nostri lamenti baciandoci sulla bocca , continuò per lunghi, interminabili minuti, poi lui la fermò e ci slegarono spingendoci, buttandoci sulla paglia e, dopo sorsate di birra si spogliarono anche loro, " bevete anche voi ! " ci ingiunse la donna, ubbidimmo 
Si sdraiarono accanto a noi, tenendoci in mezzo , lui si girò verso Axxxxxa " voltati " le ordinò, lei docilmente ubbidì, e  le fece il culo, la udii gridare poi gemere di piacere  e come l'altra volta esclamare " Ancora...Ancora.."  mentre la nera mi ordinò di farla godere leccandole tette e la figa, ne fui felice.
Poco dopo , il suo compagno lasciò zia , che cominciò a restituire i baci e le carezze che aveva iniziato  a farle la nera, sulla bocca, sulle tette, il corpo, mentre il compagno mi fece voltare e mi fece il culo .
Soddisfatti, estrassero le ultime due birre dalla sporta, ce le passammo e le scolammo a turno, poi dissero che dovevano andare, facemmo appena in tempo a coprirci, magliette e slip, che ci spinsero in macchina, questa volta guidò l'uomo, ci chiesero dove ci potevano lasciare
Ci consultammo un attimo, avevamo fame, con tutta quella birra il bisogno di riempire lo stomaco e quindi, anche per non mostrargli dove abitavamo, gli chiedemmo di lasciarci davanti alla solita pizzeria
Arrivati, scendemmo dall'auto, quasi ancora semi nudi , prima di ripartire la donna di colore ci detta una busta attraverso il finestrino, poi l'auto scattò via, Axxxxxa appena infilato i pantaloncini , dette una rapidissima occhiata al contenuto della busta, mi comunicò sottovoce " Una buona somma...siamo proprio le loro puttane, solo delle...schiave "
Molte di queste cose, valutammo  pensammo che probabilmente furono notate dalla proprietaria del locale che ci fissò per qualche minuto, sorrise ed osservò " Conoscete padre Wxxxxxt ! e la sua...assistente ..." non capendo se era una domanda od un'affermazione io mi limitai ad assentire, mentre Axxxxxxa rispose " Abbiamo lavorato per loro , di servizio, lavato pavimenti della chiesa " nel dubbio che la donna avesse notato i soldi
Lei con un'espressione ironica chiese " Volontariato ? " " Più o meno "  rispose zia, poi entrammo a mangiare, esausti, sfiniti, sazi ...non solo di cibo e bevande, un paio d'ore dopo eravamo a casa ed a letto 
" Anche stavolta ci hanno inculato bene, siamo le loro schiave  ! "  mi disse Axxxxxa prima di addormentarci abbracciati 
Le cose sembravano andare abbastanza bene " Dobbiamo solo cercare di tenere un po' a distanza quei due , non possiamo sempre fargli da puttane, prenderlo nel culo  cazzo ! " disse la mattina dopo a colazione mia zia " Si speriamo ci lascino un po' stare " confermai
Qualche giorno dopo però ricevemmo brutte notizie, la famiglia a cui avevamo affittato il White Moon voleva scindere l'accordo " Un via vai di gente poco raccomandabile, ho moglie figli ...clientela ...normale che cominciava a scarseggiare " scriveva l'uomo
In sostanza dopo l'ultimo, scarso bonifico, non ne sarebbero arrivati altri, mentre dall'inizio del prossimo mese, le spese a nostro carico tornavano intere , considerato che il nostro sostentamento dipendeva da quegli arrivi, che per la prudenza citata all'inizio di questo racconto, per fare prelievi dovevano tornare dalle parti del bar
Cosa che ci spaventava per il timore di essere presi da quei nigeriani , timore accresciuto dalle parole degli ...amici a cui avevamo affidato il bar, accennavano a ...gente poco raccomandabile, uomini di colore che passavano, chiedevano, domandavano ...se avessimo visto una certa auto, con una certa targa...la nostra ! 
Decidemmo che dovevamo aspettare ancora, lontano, ma senza entrate, diventava problematico, per prima cosa demmo la disdetta per l'ombrellone, usando la spiaggia libera, dovevamo ridurre le spese...panini non pranzi...cene , economie nelle spese ecc 
Il pomeriggio dopo stendemmo  i teli da bagno nel punto della spiaggia a ridosso della parte, selvatica della pineta e del rudere di una vecchia colonia,  punto comunque ombreggiato
" Dobbiamo cercarci un lavoro e non sarà facile, senza portare documenti, in nero...provvisorio  " osservò Axxxxxa, mentre ne parlavamo fummo circondati da cinque immigrati, alcuni venditori ambulanti, quasi sicuramente centro africani
Due ci chiesero se potevano spalmarci la crema solare " bella pelle bianca " disse uno ridendo " dai su schiena...vicino tette...culi " un altro , " Perché non venire con noi oltre pineta...in casa mezza diroccata, stiamo ombra, fresco...beviamo e ...stiamo bene...facciamo godere " 
Rifiutammo subito sia a parole che con gesti , due diventarono insistenti iniziando a toccarci, ridendo, la giornata era un po' incerta, un angolo appartato, poca gente ...lontana , Axxxxxa sorrise rispondndo " Non fateci del male, non vogliasmo ma se siete violenti ci arrendiamo, se volete potete trascinarci là dietro e farci quello che volete, anche rapirci, sappiatre però che siamo le puttane le schiave di uno di voi, molto potente un ...un prete  e ...non credo che ..."
Non ebbe bisogno di aggiungere altro, si alzarono, si allontanarono rapidamente e non ci dettero più fastidio, continuammo a parlare dei nostri problemi " Si ci dobbiamo cercare qualche lavoro...pulizie ...lavare che so...servire " Annuii poi lei aggiunse dopo qualche esitazione " Se quel padre...la sua assistente...ci volessero almeno una volta alla settimana...pagandoci come le altre volte ?..." " Oh Dio, loro ? " esclamai " Caro ormai siamo le loro..schiave ci hanno già fatto il culo ...ormai..se ci volessero ancora " ribadì lei
Rimanemmo in silenzio poi ammisi " Si ..andiamo a cercarli...poi però vediamo di trovare altre cose " avevamo notato in edicola dei giornali locali, il giorno dopo prima di andare ad.. offrirci nuovamente a quel padre di colore, inserimmo un paio di annunci
....Coppia si offre per lavori di vario genere, pulizia scale, lavare, servitù casa, locali, disponibili anche subito ...molto disponibili non timore di fatica ...volle aggiungere mia zia 
Poi ci dirigemmo verso la chiesa, arrivati là davanti chiedemmo del sacerdote di colore ad alcune signore sedute sulle panchine, la loro risposta ci colse di sorpresa " Il padre è partito...con la sua sorella...assistente, quella donna insomma  " disse una " Si è tornato il nostro parroco e tra poco celebrerà messa " precisò un'altra, " Finalmente ...non è che ci piacesse molto quello là ..." commentò una terza " Oh non per il colore della pelle ...non so... altro...altre cose, chiacchiere in giro  " precisò la prima
La notizia da un lato ci chiuse una possibilità, dolorosa ma sempre una possibilità, dall'altra io, ma anche Axxxxxxa, provammo sollievo al pensiero di come si scatenavano su di noi, quella splendida ma anche sadica donna e quel grosso cazzo che aveva quell'uomo...ci sfondava 
Tornati al residence, trovammo una loro lettera." Cavolo..sono riusciti a rintracciare dove stiamo..nonostante le precauzioni ! " commentò preoccupata zia , in essa ci annunciavano la partenza, precisavano che con i loro...giochetti preferivano spostarsi spesso, e cosa che ci spaventò , scrivevano che temevano che il ..fratello...nigeriano avesse sospettato qualche cosa, anche loro avevano paura di lui e dei suoi uomini.
Con la lettera c'erano anche alcune banconote " Come a due puttane  ! " commentai...." Bè in fondo..caro...un po' lo siamo " ammise lei, ed aveva ragione. 
" In attesa di risposte alle inserzioni, oltre a guardarci in giro, dobbiamo inventarci  qualche cosa, qualche ...strada per avere entrate, se non vuoi che provi a tornare là e fare un prelievo, inviarci un bonfico  " Osservai mentre eravamo stesi al sole, sui nostri teli in spiaggia.
" Quello assolutamente no!, se ti dovessero vedere,  prendere, un paese non grande, inoltre anche così...solo spese ! no trovaremo qualche cosa, per resistere qualche mese, prima o poi le denunce di quell'organizzazione nigeriana, avranno effetto "
" Speriamo ! ! commentai e lei aggiunse 
"L'ideale sarebbe che ci prendesse qualcuno a servizio, con alloggio, così potremmo abbandonare il residence, non avere un affitto da pagare, resisteremmo molto di più, in attesa che quei porci criminali non siano più pericolosi 
L'affitto del residence è una bella spesa, carino, vicino al mare, quando l'abbiamo prenotatoo, non avevamo certo pensato nè previsto che..." Ricordò lei
L'interruppi , " Temo che quella vecchia presto ci chiederà un aumento "  " Lo temo anch'io e non abbiamo...frecce all'arco .. per tenerla buona .." Commentò Axxxxxa " Non ha nemmeno attrazione per me....noi ..." esclamai con tono semiserio , lei rise e commentò " Già, non è nemmeno lesbica ! "
Restammo un po' in silenzio a guardare il mare, le accarezzai il braccio sinistro nudo , poi lei alzò l'indice della mano destra e propose " Vorrei fare qualche tentativo con la signora della pizzeria...non so ...mi ispira " 
" Ti ispira...tentativi ? Chiesi temendo  cosa frullasse nella mente di zia
Lei sempre sorridendomi e tenendomi per mano, spiegò " Si potremmo accentuare i nostri problemi finanziari, aggravarli e proporle di pagare in natura le cene e magari anche assumerci a servizio "
"In natura ! " Esclamai ma... " Beh tu vai sempre a pensare a quello, no...beh...intendo lavare i piatti, servire...pulire " ipotizzò
" Possiamo sempre provarci " ammisi , il Sole stava tramontando, rientrammo al residence e più tardi, quella sera stessa, procedemmo a fare i tentativi pensati da Axxxxxa con quella signora, che era comunque una bella donna, attraente , anche se non più giovane, del resto anche noi non eravamo più ragazzi da un bel pezzo.
Finita la pizza e vuotato i boccali di birra , quando passò per chiederci se volevamo altro, Axxxxxa con un modo complice, intrigante le chiese " Signora...senta...saremmo un po' in difficoltà, potremmo pagare il conto in...in natura, lavorando, pulizie, lavare i piatti ? "
Ci aspettavamo  uno sguardo disgustato , un rifiuto secco, un'espressione scandalizzata, infastidita, invece emise solo un "Uh ! mmhh " poi ci accarezzò le braccia nude , guardò gli altri due tavoli occupati e disse sottovose " Aspettate..."
Portò il conto agli altri avventori , che  abbandonarono il locale, lei tornò all'interno, la sentimmo congedare i dipendenti , poco dopo  scorgemmo tre donne ed un uomo uscire ed   andarsene nella notte... 
Tornò subito da noi e bruscamente ci ordinò " Forza voi due, sparecchiate poi scopa e paletta e spazzate tutto, per bene "  eseguimmo mentre la padrona ci sorvegliava " tutto per bene, sotto i tavoli, negli angoli...ecco...così, bene " disse
Con una lieve carezza sulle spalle nude di Axxxxxa ci inviò in cucina " Il più è fatto ma ci sono ancora piatti , tegami, poi l'acquaiolo " ci apprestammo ad ubbidire, ci fermò un istante dicendoci " Ragazzi...spogliatevi così non vi bagnate, nè ungete i vestiti, ubbidimmo e lei precisò " Dai è  caldo, potete restare in slip, anche tu cara ...hai due belle tette ...te le bacerei...su ora fate quello che dovete " 
Iniziammo lei girava per la cucina sorvegliandoci, brandendo  un lungo cucchiaio di legno in mano , lo batteva leggermente sulla mano sinistra, ma con quello ci sollecitava con colpetti sulle mani, gambe ed il culo, per esortarci a pulire, asciugare meglio le stoviglie 
Un paio d'ore dopo, visibilmente soddisfatta, baciò una spalla di Axxxxxa e ci allungò un paio di banconote " Per  il lavoro, detratte pizze e birre..altro...vedremo domani " precisò, poi sorrise ed aggiunse indicandoci un corridoio  " Dai ora andiamo a letto" " Si mia Signora " rispose zia sorridendo ed accennando un lieve inchino
La seguimmo varcando  una porta su cui era scritto "privato"  indossavamo solo gli slip, su per una scala, con lei dietro che ci sospingeva accarezzandoci le schiene nude, fino ad  un altro corridoio al primo piano, poi  ci condusse in una stanza, la sua camera da letto.
Si spogliò completamente nuda e si lasciò cadere di schiena sul letto, dicendoci " Su ora fatemi godere, come sapete fare, annuimmo sorridendo, ci sfilammo gli slip lasciandoli cadere a terra e ci coricammo ai suoi fianchi
Iniziammo a baciarla e leccarla in tutto il corpo  indugiando in particolare sulle sue tette, lei si girò e baciò sulla bocca Axxxxxxa, proseguirono a lesbicare, poi la signora mi disse " Tu, dai su fammi il culo...mi piace " l'accontentai con immenso piacere
" Non è ...un ariete...diciamo ma sei ...dolce " commentò , soddisfatti rimanemmo abbracciati e lei fissando il soffitto ci confidò " Sapete anch'io mi sono, diciamo  ...confessata... da quei due, appena sono arrivati in paese, per sostituire il parroco dopo l'incidente " Sorrise poi ci confidò " La ragazzona nera mi ha frustato, ci siamo baciate e leccate un po' mentre  l'uomo mi faceva  il culo...un bel cazzo direi " " Eh si ! " confermò Axxxxxxa 
Rimanemmo in silenzio ascoltando i rumori esterni, il vento, qualche rara auto che passava poi prendemmo sonno, ci svegliò la Signora " Su forza tra un po' devo fare delle cose" Si alzò , da un cassetto prese il libretto e ci fece un assegno, una bella sommetta.
Poi scendemmo in cucina, noi avevamo sempre solo gli slip, ci offrì la colazione, mentre la stavamo finendo mia zia dopo qualche esitazione espresse il discorso che avevamo preparato per offrirci " Signora...mia Signora, avremmo bisogno , sono stata felice di essere stata la sua schiava, i suoi schiavi...se vuole possiamo tornare, lavorare , pulire, servire , se vuole potremmo soddisfare clienti ...particolari, avremmo bisogno .
Lei  ci avrebbe tutte le volte che lo desiderasse , gratis ovviamente, come sue schiave "
Lei sorrise, ma scosse il capo e rispose " Sei carina...zia e nipote ! ...pensavo fosti la sorella maggiore " ci guardò poi continuò " No mi spiace abbiamo  già il personale occorrente , voi poi non sareste in grado di servire ai tavoli, non parliamo poi in cucina ! " bevve un sorso di caffè e proseguì " Clienti particolari ? ecco quello non sarebbe male, entrate consistenti !
Anzi ad una cinquantina di metri avremmo anche delle camere per clienti che volessero finire ...così la cena, o non se la sentissero di guidare dopo aver bevuto, mangiato , si entrate che a me ..non farebbero certo...schifo, anzi , ma se ci scoprono ! che guai ! 
Inoltre mia sorella e nostra zia sono due bigotte, casa, lavoro  e chiesa, quando tornano se lo scoprissero scatenerebbero un putiferio, assolutamente no ! mi spiace...peccato però , dai su ora andate , tra poco tornano i miei dipendenti "
" Si capisco , comprendiamo " Rispose Axxxxxa , ci rivestimmo, e ci avviammo , la signora ci disse ancora " Tornate pure, ma come clienti...normali, è stato bello comunque "                             .      
Ci avviammo, ma prima che uscissimo in strada ci raggiunse ed a bassa voce ci suggerì " Se volete...se dovete...girando verso la stazione, dopo  un paio di chilometri c'è un viale alberato con panchine, la notte , capita che passi gente a piedi od in auto in cerca di compagnia...se vi va...qualche rischio c'è , io non lo farei mai, avrei paura, voi siete in due ...non so..."
Ci baciò sulla guancia e noi ci allontanammo , diretti a casa, " Insomma ci ha suggerito..." accennai "Di  fare le puttane da strada "     completò zia " speriamo di no " aggiunse, i giorni trascorsero, le spese correvano e non saltava fuori niente di serio da ricerche nè dall'inserzione
Solo un lavoretto di due giorni per aiutare l'anziana coppia che gestiva una delle edicole in vicinanza della spiaggia, a caricare su di un furgone  e trasferire in quella nell'entroterra, giornali, libri, materiale vario, di quei piccoli empori che sono i giornalai nei posti di vacanza e poi pulire il negozio, si trattò di un buon compenso , oltre ai due pranzi ed alle due cene
Poi la nostra inserzione ricevette la risposta di un signore , anche lui voleva pulire e chiudere il negozio di quadri, souvenir , oggetti vari, quando ci presentammo, ci trovammo di fronte all'equivalente umano di un gorilla, era accomodato  nel box ufficio interno al negozio, dove ci fece accomodare 
Più grasso e grosso che alto, un faccione con barba, baffi e folta capigliatura nera, unta, arruffata, occhiali da lettura  portati con una vistosa catenella dorata,  estremamente peloso, con forti braccia , mani come badili, sudato, ci accolse, ascoltò  e ci illustrò il lavoro.
Dopo averci guardato  bene  e compreso i nostri problemi , che accennammo senza entrare in troppi particolari,  il suo bisogno di sgomberare e pulire, dapprima  a breve termine, si allungò di settimane...un mese...forse più " Pensandoci , potrei rimanere qualche altra settimana, il tempo è buono  " Una  sua riflessione, esposta a noi con uno strano sorriso.
Si alzò in piedi e si mise dietro a noi, ci accerezzò le spalle, passando una mano su quella nuda di Axxxxxxa che aveva scelto una delle sue magliette con una sola spallina, ad una nostra domanda sul compenso, rispose con un minimo di base ma poi sorridendo aggiunse " Poi cari...poi potrei essere generoso se ...se fate bene, molto generoso " 
Subito dopo ci fece visitare le due salette  con le scansie piene di articoli, souvenir, statuine, stampe , oggetti di tipo marinaresco , navi in bottiglia, ecc erano veramente carini, poi ci indicò una porta in fondo dicendo  " Ho qualche cosa anche di là"
Aprì la porta e ci sospinse dentro, come accese la luce ci trovammo in una specie di camera da letto, materassi, frigobar, impianto stereo , un grande schermo TV affisso alla parete, premette un pulsante di un telecomando e su di esso apparvero immagini porno, inculate, rapporti lesbici 
Io reagii subito " No ..no, senta , ce ne andiamo "  e Axxxxxa negò anche lei con decisione, ma lui si era messo sulla porta esclamando " Dai su che vi piacerà...sarò generoso ..lavoro e piacere ...più il secondo se vorrete "   cercando di toccarci con le sue grosse mani sudaticce   "Nooo ! " ripetei con decisione 
Axxxxxa cercando di rimanere calma precisò " Senta signore non vogliamo, almeno adesso, no assolutamente !  , può cercare di violentarci se vuole ma sarebbe un reato, ci penseremo ...adesso forse si divertirebbe ugualmente , ma anche per lei, non sarebbe meglio, più bello fare il culo a due che ci stanno ? ora...la prego ci lasci andare via " concluse con uno dei suoi sorrisi 
Era molto forte, zia non aveva mai voluto che corressimo il rischio di venire picchiati, feriti " meglio arrendersi" diceva sempre, lui rimase fermo un tempo per noi lunghissimo, poi annuii e si fece di lato, noi rapidamente uscimmo dalla stanza, mettendoci di fianco, con le braccia alzate,  cercando di non farci toccare, un po' schifati 
Ci dirigemmo verso l'uscita e lui ci chiese a voce alta " Tornerete ? " zia si girò e gli fece il gestaccio, alzando il dito medio della mano destra, poi tenendoci per mano corremmo in strada , lei quasi mi urlò " Piuttosto mi faccio fare il culo da due o tre di quei negri in pineta...dove ci volevano portare quelli là  "
Nei giorni scorsi i problemi aumentarono, un altro balzello, il rinnovo dell'affitto nel garage dell'auto, altri bonifici da inviare , mentre mangiavamo Axxxxxa propose " Oh ! con quello là no ! ...proviamo...un'avventuretta notturna dove ha suggerito quella della pizzeria ? "
" Che incontri possiamo fare...? "  chiesi già spaventato " Se non ci piaccionio rifiutiamo, spariamo cifre esagerate"   Rispose lei " Ho una dannata paura " Replicai e lei prendendomi le mani " Anch'io caro , con te meno...un po' meno  "
Restammo un po' in silenzio poi lei disse ancora " Cazzo quel prete aveva ragione , un po' mi eccita ...soli nel buio...attendere ...in chissà quali mani ...un po' mi eccita è cosa inconfessabile difficile da ammettere, ma un po' mi eccita  " " Già anch'io ! " Ammisi
Una decina di giorni fa, avevamo provato a chiedere un prestito alla locale banca, accennando al conto che avevamo là, nei pressi del nostro Bar, ma avevano rifiutato, a quanto campimmo, non ci consideravano affidabili, forse perchè  da poco in quel paese e davamo l'impressione , del resto vera, che non vi saremmo  rimasti molto
Per la risposta ci avevano fatto attendere alcuni giorni, Axxxxxa mi aveva esternato un sospetto " Non vorrei fosse emerso qualche nostro trascorso ...particolare di quelli ai tempi del Red Moon ! " chiarendo ad una mia domanda " Quella per dire, forse durante l'irruzione della Polizia in uno dei festini organizzati dagli amici del nostro ...protettore, l'avvocato "  " Ah...si ti riferisci a Villa Lucifero "  Rammentai
" Si caro...quando ci sorpresero mentre io, leccavo la figa di una contessa ed il conte dopo avermi inculata, lo stava facendo a te, provammo a sostenere che eravamo consenzienti e che stavamo facendo all'amore ...che erano i ...nostri amanti...fidanzati , ma visto che ci  sequestrarono i soldi penso che non ci credettero molto " Confermò lei  con lo sguardo un po' perso in quei  ricordi  
" Temi sia rimasto...qualche cosa in giro ? " le domandai " Eh....eh...si caro  " Mi rispose      
Facemmo nuovamente qualche conto poi decidemmo di attendere ancora qualche giorno , sperando ci arrivasse qualche proposta seria  e poi ...poi vedere di provarci, magari senza  inoltrandoci troppo lungo quel viale, tra gli alberi .          
Non ricevendo offerte, dopo aver dovuto inviare un altro bonifico, ci guardammo nel pomeriggio , ci baciammo poi ci dicemmo " Stasera ...stanotte ! " sdraiati sui teli da mare elaborammo le...tariffe per rapporti orali...il culo ...qualche frustata
Dopo cena ed un po' di televisione, ci facemmo coraggio , una serata ancora calda , afosa, piacevole, ci vestimmo ...poco ...provocante , magliette canottiera, pantaloncini corti e ci avviammo, tenendoci per mano 
Axxxxxa per incoraggiare me, ma anche se stessa  ricordò " Dai ...su non sarà peggio di come ci poteva capitare al Red Moon, come potevamo sapere chi arrivava con quei dannati cartoncini rossi ?  a volte persone sgradevoli, che avevamo allontanato , scacciati, offesi,  invece, alla chiusura    dovevamo docilmente  accoglierli in camera, sul letto, sottomessi.
Oppure lasciarci portare nel bosco, oltre il torrente, nudi, nude e fargli dei pompini o farci fare il culo, legati ad un albero , o anche in quelle ville, su ordine del nostro protettore  ...dai non sarà peggio ! "
" E poteva andarci molto peggio " Sottolineai " Eh si caro, potevamo essere venduti...meglio vendute come schiave a quei nigeriani , ora saremmo le loro puttane, chissà cosa ci farebbero ...." Rispose
Non ci dicemmo altro, un bacio e poi via, superata la Stazione ferroviaria, ci inoltrammo nel buio, appena rischiarato dagli ultimi  lampioni stradali lungo il viale, suggeritoci dalla Signora della pizzeria, superammo tre panchine e ci sedemmo sulla quarta
Per un paio d'ore non passò nessuno " Forse non è la sera adatta, forse ormai " osservai o meglio sperai " " Forse " commentò lei, ma poi passò un signore anziano, barba bianca ben curata , alto, elegante, nonostante la sera calda, camicia, giacca, pantaloni bianchi, cappello dello stesso colore a tese larghe, forse un Borsalino , dotato di fascetta  nera, si aiutava a camminare  con un bastone.   
Si avvicinò e senza preamboli chiese " Quanto....tutte e due ? " " Per cosa Signore  ...cosa ci desidera fare ? " Domandò   con voce un po' tremolante  Axxxxxa " Un pompino di coppia ! "   Precisò lui     
Axxxxxa indicò una cifra, lui accettò senza porre problemi "  Dove ? dove vuol portarci Signore, da lei  ? " chiese ancora zia   " No ! qui dietro nel bosco, oltre il fosso " Ci indicò lui, accompagnando la risposta puntando il bastone, poi con tono autoritario disse " Andiamo ! "
Ci alzammo, e ci inoltrammo tra gli alberi con lui dietro, camminammo senza parlare, in un punto molto intrigato, toccò  il braccio nudo di zia con il suo bastone,  e disse " Qui va bene, spogliatevi ed inginocchiatevi " 
Ubbidimmo, lui poggiò tra i nostri vestiti la somma concordata, abbassò la cerniera dei pantaloni ed estrasse il suo cazzo, di notevoli dimensioni, si avvicinò e l'infilò in bocca ad Axxxxxa che l'accolse  per un qualche attimo, poi lo mise nella mia, , poi di nuovo in quello di zia, poi nella mia, poi ancora in quella di Axxxxxa , finchè ridendo, volgendo lo sguardo verso la cima degli alberi , emise un gemito  di godimento e venne
Ci spruzzò addosso il suo sperma, " Su leccate ! " ordinò, ubbidimmo , contento, riportò dentro i pantaloni il cazzo, aggiunse due banconote, si girò e se ne andò senza dire altro, ci rinfilammo magliette e pantaloncini, e tornammo alla panchina
Ci scambiammo uno sguardo e zia disse " Per stasera basta ! " a passo veloce tornammo indietro, tenendoci per mano, prima di raggiungere il residence incontrammo alcuni passanti ,  coppie, abbassammo lo sguardo ...come se sapessero ..., accelerammo il passo e rientrammo , doccia e poi a letto, senza parlare, fissando il soffitto fino ad addormentarci .  
Passarono un paio di giorni, poi al terzo, non ricevendo risposte di lavoro, decidemmo di tornare la notte su quella panchina, così facemmo per altre due  seguenti,   , accontentando  altri  cinque signori.
Sempre anziani,  uno stava portando  a fare i  bisogni il  cane , quasi tutti oltre gli alberi ed i cespugli, dopo il fosso,  uno invece  ci portò nel suo negozio, una macelleria , dove avevamo anche fatto qualche spesa, noi non l'avevamo riconosciuto, lui invece si ! ..
Alzò la serranda , ci fece entrare  e l'abbassò velocemente, restammo qualche minuto tutti e tre nel buio, sudando per il caldo, noi un po' spaventati , guardando il riflesso della scarsa luce sui coltelli di quel macellaio ,  poi lui ci allungò la somma pattuita, ci fece  spogliare completamente, poggiare le mani sul bancone di vendita e ci fece il  culo 
 " Ho sentito di voi, vi ricordavo....è un po' che lo desideravo " Esclamò  ansando, dopo essere venuto, poi  ci buttò praticamente " nude" come disse, fuori dal locale, dovemmo coprirci fuori, facemmo ovviamente presto, slip, magliette ..
In nessun caso quei signori discussero sul prezzo, alcuni che passarono  invece ci rifiutarono, da altri che transitarono in auto, ricevemmo insulti, derisioni, risate , umiliazioni verbali  " una di queste sere vi facciamo il culo " ci urlò uno quasi fuori dal finestrino dell'auto.
Non ci tornammo per diversi giorni, poi pressati dal calo sul conto , decidemmo di farlo una notte, passò uno, alto,  grasso, una montagna di muscoli, capelli rasati che accentuavano il capo un po' grosso, appariva molto giovane, forse troppo giovane.
Montava grossi occhiali da vista , ed impugnava nella destra  un bastone con una testa d'avorio  di un qualche animale nell'impugnatura , appariva più una mazza che un bastone da passeggio , in ogni caso  non sembrava davvero averne bisogno per sostenersi 
" Quanto volete ? " Ci chiese bruscamente "  "  Sei maggiorenne ?  altrimenti..." domandò come risposta Axxxxxa sorridendogli  timidamente , lui ci sventolò bruscamente davanti alla faccia un documento poi ripetè " Quanto ? " "  Cosa...ci vuoi fare ? "   Chiese ancora lei " Il culo a tutte due, sono curioso di vedere la differenza tra farlo ad un uomo e quella ad una donna ... sentire come urlate " Precisò lui
Ci scambiammo un paio di parole poi Axxxxxa con le dita delle mani indicò una cifra, lui sospirò, rimase incerto qualche secondo, probabilmente ne pensava una  inferiore, ma poi si decise con  un " Va bene, vi voglio ! " 
" Dove ci vuoi inculare, la dietro ? " Chiese zia " No da me, mia zia e mia madre sono via " precisò poi propose sempre con un tono brusco " Allora...venite ? " Ci guardammo ed annuimmo, ci alzammo e lo seguimmo, dopo qualche metro si mise in mezzo a noi 
Più avanti chiese " Accettate la frusta ? " Axxxxxa  rispose chiaramente un po' spaventata " Si caro...solo cinque a testa e con una cintura che abbiamo noi, dolorosa ti assicuro ma non lascia segni sui nostri corpi, sai non ne vogliamo, non possiamo averne e... "
" Si ..si va bene " concluse lui interrompendola e dopo averci chiesto quanto costava di più, consegnò a zia le banconote concordate, continuammo a seguirlo, nella notte verso casa sua, mi azzardai a chiedere " Cosa ti serve il bastone ? " " Non ci vuoi picchiare , fare del male vero ? ...non è che la ci sono degli altri amici...sai uno o due in più vi lasceremmo fare ma non di più " Precisò Axxxxxa
" Non ho amici ed il bastone come difesa per eventuali brutti incontri, anche per difendere voi...se venivate con me " Rispose 
" Oh allora sei proprio il nostro protettore...questa notte " Commentò Axxxxxa sorridendo
Poco dopo arrivammo nella villetta della sua famiglia, due piani, era buia e silenziosa, piuttosto appartata , ci tenemmo per mano provando un leggero brivido, avrebbe potuto farci quello che voleva
Entrammo, ci condusse lungo un corridoio buio, facendoci entrare in una stanza, azionò un interruttore accendendo quatro tenue luci poste negli angoli , la prima cosa che notò zia e che mi sussurrò, era che non c'era un letto
Su di un lato c'era una scrivania con computer, stampante , altre cose, a fianco , a parete  uno schermo TV ,    di fronte, sotto alla finestra con sbarre, due poltroncine, ai lati scafali con libri, CD , un piccolo frigo bar, al centro notammo un ampio tavolo inclinato, da disegno in legno, un buon due metri per uno , dotato di cursori per la riga, e barra in alto con lampada.
Senza che ce l'ordinasse ci spogliammo, lui mise i soldi sulla nostra roba ,  Axxxxxa gli chiese toccandogli un braccio " Senti, siamo nude, come ci vuoi fare il culo...non c'è un letto..." lui indicò il tavolo rispondendo " Vi volevo legare su quello, l'ho sempre desiderato, immaginato "  e si tolse pantaloni e slip  il cazzo non era in erezione
Io negai subito " No non ci lasciamo legare !  " lui apparve contrariato ed esclamò " Insomma ho pagato non fate storie "   Axxxxxa mi fece cenno di star zitto, preferendo parlare lei,  " No senti non ti incazzare, capisci, se ci lasciamo legare ...saremmo nelle mani ...inermi facciamo così con tutti, non solo con te  " Rimanemmo in silenzio poi lei sospirò e chiese " Se facciamo come ...per..finta ? ...cioè un semplice nodo, che possiamo sciogliere anche solo tirando....? " " Va bene, a me sta bene " precisò subito lui 
Allora lei si chinò e sottovoce  " scusa ti metto questi, è meglio anche per te"  li prese delicatamente il cazzo in mano e gli infilò un preservativo , poi  mi prese per un braccio e si sistemò con la pancia sul tavolo e le braccia in alto, invitandomi con un'occhiata ad imitarla, lo feci docilmente
Poi  lei a bassa voce ma in modo che lui sentisse mi disse " Ubbidiamo siamo qui,  le sue schiave, è il nostro Padrone se si infuria, grande e grosso...paga bene , poi a lui  sorridendogli  disse " Va siamo le tue schiave e puttane,  legaci pulire"
Lo fece nel modo stabilito, poi tramite una ruota laterale aumentò l'inclinazione del tavolo, in modo che toccassimo terra solo con la punta dei piedi , ci frustò infliggendoci i colpi nelle quantità e nella maniera che avevamo concordato  , strappandoci gemiti di dolore " Basta ti prego " l'implorò mia zia, lui, come  comunque doveva, si fermò
Compresi che sia nell'uso di termini, sia nelle implorazioni cercava di eccitarlo, infatti lui gettò la cintura e ci fece il culo, prima a lei, poi a me, ci accorgemmo che non ebbe una vera erezione, il cazzo rimase abbastanza molle , riuscì comunque a penetrarci e farci gridare e gemere un po' di dolore poi di piacere, con i suoi liquidi che ci riempivano
Eravamo nudi e molto vicini, eccitati, ci baciammo sulla bocca, lui ci leccò e baciò le schiene , poi si sedette a terra con la schiena contro il muro, anche noi ci lasciammo scivolare in ginocchio, come previsto, i legacci , si sciolsero anche solo tirando  
 Si girò ed aprì il frigo, ne estrasse tre birre, ce ne porse due, la terza l'aprì cominciando a bere lunghe sorsate, ci guardammo, erano sigillate, ce le aveva date senza nemmeno guardarle, ci fidammo, lo ringraziammo e cominciammo a bere anche noi,, era buona, gelata, ed avevamo sere, per l'emozione, il caldo
Dopo un paio di sorsi Axxxxxa gli chiese con un tono allegro " Allora quale culo ...t'è piaciuto di più, il mio o il suo ?  "  " Non so , uguale ..non m'è venuto veramente duro...dritto...non come quando lo immaginavo, pensando di farvi queste cose  "
" Ci hai fatto ugualmente godere " confessò Axxxxxa con una delle sue espressione più intriganti
" Si non è necessario fare male per fare godere, anzi " Aggiunsi io 
e lei precisò " Dai  hai sentito i nostri gemiti....dai ..ancora...ancora ho gridato , godevo ..implorato pietà, .forse non ti piaciamo abbastanza, non ti eccitiamo molto, in fondo siamo solo puttane , forse con qualche ragazza...un'amica, più giovane ...." 
Si limitò ad alzare le spalle, lei gli chiese ancora " Come mai non hai amici, amiche ? "
" Dicono che sono grasso, un secchione, non piaccio , forse impotente " Rispose 
" Beh ora potrai dire  che hai preso delle puttane e ci hai fatto il culo ...vedrai che cambieranno opinione ! " Replicò Axxxxxa baciandolo sulla guancia " Siamo state le tue schiave ! " gli disse ancora poi sospirò e con un tono sottomesso domandò " Ci lasci andare adesso  ? possiamo rivestirci ? è tardi siamo un po' stanchi "
Lui annuii  poi disse " Però vi accompagno " " Oh...sei proprio il nostro protettore questa notte" commentò sorridendo mia zia, durante il tragitto, ci scambiammo uno sguardo d'intesa poi lei gli  domandò 
" Sentì perchè non chiedi a tua zia o tua madre se ci prendono a servizio, come serve, pulire, lavare,    non abbiamo paura di lavorare , siamo servizievoli.. e per te il sesso , il nostro culo sarebbe gratis...saresti il nostro...padroncino...dai saremmo le tue schave., anche ..qualche frustata ..se vorrai ." .
" No , no ! non è possibile " Rispose in modo categorico, dopo poche centinaia di metri percorsi in silenzio nella notte,  Axxxxxa gli disse che eravamo arrivati, non era vero, non permettemmo a nessuno di capire dove stavamo, salutammo, lei lo baciò sulla guancia .
Facemmo il giro di un paio di isolati, poi finalmente salimmo le scale dell'appartamento nel residence, dopo una doccia , con una pomata lenimmo il leggero bruciore, che comunque provavamo per le frustate
" E' stato buono ed in fondo gentile , ma aveva la mano un po' pesante " Commentò lei, mentre le spalmavo la pomata sulla schiena ed il culo, il cazzo non era stato nè grosso, nè duro, quindi ci bastò lavarci
Poi andammo a letto, dopo qualche baciio lei si mise a pancia sotto e mi invitò " Dai fammi il culo, m'è rimasta la voglia , neanche il tuo è una... verga, ma più duro e resistente lo è " lo feci e dopo poco ci addormentammo
Nei giorni seguenti ricevemmo una notizia disastrosa, ignoti , come ci dissero quelli a cui avevamo affittato il White Moon , avevano fatto vandalismi, spaccato vetri, sparato contro l'insegna 
Noi qualche fortissimo sospetto l'avevamo ma comunque dicemmo di sporgere denuncia contro ignoti , e con sacrificio inviammo il bonifico per pagare le riparazioni " Non possiamo lasciare quelle devastazioni...se piove ...entra l'acqua ! " osservò giustamente zia
Altre spese, fortunatamente pochi giorni dopo , ci presero per alcuni lavoretti, molte famiglie di turisti che avevano affittato degli appartamenti stavano terminando il soggiorno, coppie di anziani che non potevano contare su figli o nipoti , volevano lasciare i locali puliti ed in buon ordine .
Lavori per tre ...quattro giorni , in un caso ci capitò  di doverlo fare a casa di uno dei signori con cui eravamo...stati nel bosco, dietro la Stazione, un uomo anziano, magro, alto, ci fu qualche momento d'imbarazzo davanti a sua moglie, che tutti e tre superammo
Appena la signora uscì per fare la  spesa e per commissioni,  lui venne in bagno, lo stavamo pulendo a fondo , praticamente per non bagnarci, non sudare troppo,  in  canottiera e slip, chiuse la porta alle sue spalle , a chiave e con un gesto brusco, tirò giù la tapparella
" Ci prende prigionier...prigioniere ? dai su non... " disse Axxxxxa sospendendo le pulizie della vasca e sorridendo timidamente  , lui sfiorandoci le spalle nude disse , nel bosco mi avete fatto un bellissimo pompino, ora vorrei il culo , pago quello che volete, me lo sogno da quella notte, farvi urlare ! ...siete fratello e sorella... maggiore?
" Zia e nipote ...ci scambiano spesso, comunque non vogliamo ! ! Rispose Axxxxxa 
" No guardi, No !  noi ora vorremmo solo lavorare " Dissi con decisione " Si signore ora non siamo  delle puttane , ci lasci lavorare  poi se torna la signora ..." Esclamò zia ma lui insistette " lei torna più tardi, su vi do quello che volete , potrei dire in giro che siete stati voi a...provocarmi, chissà quanti sanno ..poi chi vi chiama per lavori...normali ." Prese in mano il portafoglio e cominciò ad estrarre banconote, poggiandole sul bordo del lavandino
Proseguiva ad estrarne, le guardammo, ne avevamo veramente bisogno, ci guardammo, poi Axxxxxa sospirò e mi disse " Dai ci dobbiamo stare ...spogliati " si volse ed a lui, alzando le braccia in alto rispose " Va bene signore... ci arrendiamo, ci faccia pure il culo"
Completamente ...nude come ormai ci piaceva ammettere, poggiammo le mani sul bordo della vasca, lui inculò Axxxxxa , poi me, aveva una certa età ma l'aveva veramente grosso, turgido " Pietà ...faccia piano ..ci sfonda .." dicemmo gridando   ansando, gemendo.
Quando fu soddisfastto, rimise il cazzo dentro i pantaloni ed uscì dal bagno, finimmo di pulire, poco dopo la signora rientrò, soddisfatta del lavoro svolto, ci diede il compenso pattuito e ci disse " Bene bravi avete fatto bene, alla cucina penso io, dobbiamo pranzare, cenare, partiamo domani , l'anno prossimo ? " Chiese
Noi restammo un attimo in silenzio poi zia si scosse , sorrise e rispose " Grazie Signora ma non credo che saremo qui " evitammo di guardare in faccia l'uomo e ce ne andammo pieni di vergogna     
Ci fermammo  in spiaggia, c'erano ancora un paio d'ore prima del tramonto, seduti su uno dei pattini tirati su a riva, guardando il mare " Siamo due puttane, solo due schiave " disse con tono infinitamente triste Axxxxxa , dopo aver contato le due somme di denaro,  la baciai sussurandole " Dai su...vedrai..." non sapevo cos'altro dire
Dopo qualche attimo esclamò ancora " Mah speriamo che una di queste notti qualcuno, un gruppo di neri, qualcuno che ha raccolto voci in giro,  non ci rapisca , portandoci  da qualche parte e riducendoci in schiavitù sessuale, obbligandoci a lavorare per loro  
Aveva quell'espressione tra il piacere, la paura, l'intrigante che a me piaceva tanto, la baciai ancora e rimanemmo a guardare l'ormai prossimo tramonto , poi rientrammo, vista la situazione, dopo aver atteso qualche altro giorno senza offerte di lavoro, tornammo, pur tra paure ed ansie ad avventure notturne
La più...strana
Una notte dopo rifiuti, derisioni si arrestò davanti a noi un furgone piuttosto sgangherato, usato come pulmino, notammo che alla guida c'era un uomo di colore, su alcuni sedili altri quattro, dal lato a fianco dell'autista scese una donna, carnagione bianca, capelli neri, carina anche se un po' sovrappeso, un vestito scuro sbracciato, con generosa scollatura e gonna molto corta che mostrava due belle cosce
Noi eravamo seduti su una delle panchine, senza preamboli ci chiese " Quanto Volete " Axxxxxa rispose " Veramente noi con ...non " Lei termino la frase " Lo so, lo sappiamo, con i ...negri non volete, ma sono stata in...buona confidenza con il prete di colore e la sua amica, mi hanno raccontato tutto ed anche di certe vostre paure ...timori...non vorrei dover chiedere ...chiamare ...."
Afferrammo al volo, non ebbe bisogno di precisare altro, dopo esserci scambiati uno sguardo, con voce tremante Axxxxxa chiese " Per fare cosa, cosa ci volete fare ? " Lei non usò mezzi termini " Tutto ! ...bocca...culo a loro piace tutto " ..." culo uomo o culo donna...culi bianchi ! " Urlò uno dei neri dal finestrino , subito la donna gettò a zia una  busta gialla, da dentro spuntavano una grossa quantità di banconote di vario taglio 
Anche se pieni di paura , accettammo , Axxxxxa con un filo di voce rispose " Va bene ci stiamo " " Salite ! " ingiunse la donna, ci fecero mettere nella fila centrale dei sedili, avevamo questi uomini di colore davanti e dietro, la donna sorrise e disse " Su cominciate a spogliarvi " ubbidimmo, loro, mentre il mezzo partiva iniziarono a baciarci, leccarci e toccarci, ridendo, facendo commenti tra loro che non capimmo ma che immaginammo 
" Facciamo tutto quello che volete, ma non fateci del male " pregò Axxxxxa, mentre il pulmino svoltava in una laterale e si dirigeva verso l'aperta campagna , Zia chiese ancora " Signora dove ci portate ? " Lei sorrise nuovamente si allungò per accarezzarle le braccia e  rispose " Tranquilla cara, state tranquilli, ci divertiremo, poi vi riportiamo a casa, sappiamo che oltre per i soldi... certe cose vi piacciono " 
Restammo in silenzio mentre il mezzo procedeva nel buio della campagna rischiarato solo dalla luce dei fari ,fino a che arrivammo nell'aia di un casolare, il nero spense il motore, scendemmo noi eravamo già..nudi...nude come commentò uno di loro ridendo e toccandoci, entrammo all'interno, accesero un paio di lampade a gas, da campeggio, tutto intorno era pieno  di paglia    
Anche la donna si spogliò completamente e ci spiegò " Do attività in un centro per immigrati, questo è  un premio per questi ragazzi, che coraggiosamente hanno fatto fuggire alcuni di loro, bastardi, delinquenti, violenti , loro sono dei bravi lavoratori, braccianti .
A volte , mi piace dargli ....qualche piacere io, ma con cinque !  capirete che ho bisogno d'aiuto, ed ho pensato a voi , non aggiunse altro, non poté nemmeno perchè gli uomini di colore ci circondarono in una specie di... sandwich di corpi nudi , inizialmente con le braccia cercammo di tenerli distanti, poi le alzammo in alto, accettando e restituendo baci, leccate , palpeggiamenti, come mi suggerì con lo sguardo  Axxxxxa cercai anch'io di sorridere 
Poi la donna ci fece inginocchiare, e loro ce lo misero in bocca, spompinammo per bene, si eccitarono ancora di più e con termini ed urla che non capimmo ci sbatterono sulla paglia con la pancia di sotto e ci fecero, a più riprese, il culo a tutte e tre , urlammo, gridammo perché erano veramente cazzi grossi e lunghi .
Facemo da puttane a più riprese, sfogarono evidentemente molti...arretati su di noi, poi fimalmente furono soddisfatti , si buttarono sul pavimento, fumando e bevendo  birre che uno di loro s'era portato dietro, ci passarono tre bottiglie anche a noi 
Axxxxxa contò approsimatamente il denaro contenuto e chiese  alla donna "E' una cifra molto alta, come hanno fatto ? " " A raccoglierla ? non viene da loro, hanno contribuito cittadini, esercenti, negozianti, baristi che non sopportavano più quei teppisti, ovviamente non ho spiegato ...in cosa avrebbe consistito il premio, l'hanno chiesto loro ! " 
" Volevano prendere loro !" affermò uno degli uomini di colore indicandoci  " Si quei bastardi, vi avevano notato in spiaggia...sulle panchine, forse avevano sentito parlare di voi, come fate pompini, come vi fate inculare e volevano prendervi, rapirvi, stuprarvi " Confermò la donna.
"Rapire, stuprare,  tenere come...schiave bianche...usare come puttane " Precisò dopo una sorsata di birra uno dei neri " la donna annuì sorridendo, Axxxxxa commentò " Oh allora sono nostri salvatori !  E' giusto che contribuiamo anche noi al premio   " prese dalla busta qualche banconota e la restituì alla donna .
Restammo in silenzio sulla paglia forse per un paio d'ore, l'unica cosa che la donna non si era tolta, era l'orologio, lo guardò poi esclamò " Su ragazzi è ora d'andare, domani si lavora "  Si rivestirono, ci fecero salire sul furgoncino, dove ci lasciarono rivestire, poi ci accompagnarono, ad un paio di isolati dal residence ..     


La più bella
Una notte sembrava che non passasse nessuno, poi transitò un'auto, alla guida una signora bionda, ci disse solamente " Salite ! " ci accomodammo sui sedili posteriori e lei ripartì subito, guidando nella notte con molta sicurezza
" Signora dove ci vuole portare ? " chiese Axxxxxa " A casa mia, non vi preoccupate vi darò quello che devo " Quando arrivammo, portò l'auto in un garage, scendemmo e tramite una scala salimmo nel suo appartamento, si trattava di una villetta alla periferia della cittadina, con vista sul mare
Lei sarà stata forse sulla cinquantina , una donna bella, elegante, molto curata, bionda, con i capelli sistemati a caschetto, occhi azzurri, sbracciata, gonna corta, vestito bianco, elegante, con cintura dorata, intonata con le finiture delle scarpe a tacco alto, una buona abbronzatura,  completava l'insieme 
Appena in casa ci disse di spogliarci e ci guidò verso la camera, mise diverse banconote su di un comò con un grande specchio, poi si spogliò completamente e si lasciò cadere sul letto , dicendomi " Ora cari, fatemi godere...puttanelle " 
Ci sdraiammo accanto ed iniziammo a baciarla , leccarla in tutti i punti, le tette, scendendo fino alla figa, lei si girò verso Axxxxxa e prese a restituirle, baci, carezze, leccarle le tette , si girò un secondo verso di me  , ansando  per il piacere disse " Su dai...inculami che ne ho voglia"
Guardandole avevo avuto l'erezione quindi con infinito piacere ubbidii al suo invito, quando venni, si girò e ci baciò tutte e due sulla bocca, poi si alzo, estrasse da un cassetto il suo " giocattolo " come lo definì sussurrando " Ora viene il bello, cosa che piace a me ma...ci scometto anche a voi ! " 
Se lo legò alla cintura , un cazzo di gomma di un 10...12 centimetri , non era tra quelli più sottili certamente , e ci fece il culo, prima ad Axxxxxa , con la sinistra le palpava le tette, mentre con due ... dita della destra , penetrava il mio culo, poi estrasse il suo coso dal culo di mia zia e me l'infilò nel mio 
Ci fece urlare ripetutamente e gemere di piacere , implorandola di continuare, alla fine lo specchio di fronte riflesse l'immagine dei nostri tre corpi, nudi, nude, con lei in mezzo a noi , le nostre mani sul suo corpo, le sue sui nostri
Non durò molto, ad un tratto si alzò di scatto e disse " Cari è stato bello ma ora su andate via, domani mi debbo alzare presto" si avvolse in un telo da bagno, aggiunse qualche altra banconota alla somma per noi e ci accompagnò verso l'ingresso
Ringraziammo senza contarle , ci rivestimmo , prima di lasciare l'appartamento Axxxxxa le chiese o meglio le propose " Signora se vuole può prenderci, tenerci  come sue serve , per lavare, pulire...vari lavori, siamo resistenti...per lei, come Padrona, il sesso sarebbe gratis , mi piacerebbe essere la sua schiava " Ed anche lui... " aggiunse indicandomi  
Lei sorrise e rispose " Eh cari, peccato,  avervi visto, un paio di mesi fà, vi avrei preso sicuramente, ma ora non è possibile, domani torno da mio marito a MIlano, un'inevitabile noia, ma la vacanza è finita " 
Non ci dicemmo altro, pochi minuti dopo lasciavamo la villa, diretti al residence, " Non ho nemmeno contato quanto ci ha dato " disse mentre camminavamo tenendoci per mano , scrollai le spalle , non era importante, infatti subito dopo lei confermò " Con quella donna l'avrei fatto anche gratis, penso anche tu " " Sicuro " confermai
Procedemmo veloci, tenendo gli occhi bassi se incontravamo qualcuno, per lo più si trattò  di  alcuni di quegli immigrati in giro " Speriamo che qualcuno non ci rapini ...con la somma che abbiamo "  osservò sottovoce , la baciai per farle coraggio 
Non ci successe niente, fu proprio una bella notte , non così dopo quale giorno, pressati  da un altro bonifico che dovemmo fare, tornammo, la notte, oltre il viale della stazione sperando almeno in qualche incontro...gradevole :
                                      La più brutta
Era già molto tardi, stavamo per andare via, quando arrivò un signore anziano, alto, magro ma dotato ancora di una corporatura che rilevava esercizio, attività fisica , il fisico era evidenziato da maglietta e pantaloni corti, forse anche un passato militare
Capelli bianchi folti ma cortissimi,  appena accentuati  barba e baffi bianchi , praticamente solo quelli tradivano l'età anziana, braccia muscolose e grosse mani   
Provammo paura, timore, non solo perché impugnava un bastone, con un'impugnatura a T metallica, una specie di piccola acccetta, ma soprattutto perché conduceva al guinzaglio un grosso cane di una razza pericolosa.
Passò davanti a noi, poi tornò indietro ,  ci fissò, tenendo con forza  il cane decisamente minaccioso , chiese con un forte accento straniero, pareva francese  " Quanto volete ? " " Per cosa...cosa ci vuol fare Signore ? " rispose Axxxxxa " Il culo, rompervelo a tutte e due...come in guerra " precisò con uno sguardo non meno minaccioso di quello della sua bestia, una smorfia che più che un sorriso era un digrignare mostrando una forte dentatura
Axxxxxa sparò una cifra molto alta ,  con quel misto di speranza che non accettasse ma anche presa  dal bisogno che avevamo di soldi, lui invece accettò, " dove ci vuole inculare Signore ? " chiese Axxxxxa sorridendo  sperando di rabbonirlo con un atteggiamento docile e sottomesso 
" Giù vicino al fossato " Ci guardammo , ci alzammo e ci lasciammo condurre , oltre il bosco, procedavamo tenendoci per mano, davanti a lui ed al suo dannato grosse cane , lui faceva luce con una torcia elettrica di tipo militare , zia si girò e disse, usando il tono più gentile e sottomesso possibile
" Signore...scusi...mi perdoni...ma ci dovrebbe pagare...di solito ..." non riuscì a dire altro, lui rispose bruscamente " Dopo...puttana, dopo, ora camminate ed in silenzio ! "  ordinò sospingendoci con colpetti sulle  nostre schiene ed i culi, dati   con la punta del bastone.
Lei mi prese per mano, avanzammo di qualche passo  e mi sussurrò in modo che non sentisse  " Questo ci violenta, non fare resistenza , ha il bastone, quel cagnaccio ...ci faccia quello che vuole    basta che non ce lo aizzi contro o ci massacri con quel bastone "  
Dopo poco, arrivati in uno dei punti più intricati della pineta, una piccola radura con una grossa pietra al centro, tra l'erba alta, ordinò " Qui va bene, spogliatevi ! " ubbidimmo, mentre lui poggiava a terra la torcia, in modo da illuminare il posto, impartì  un comando  secco al cane che si poggiò sulle zampe posteriori, con un gesto rapido si sfilò i  pantaloni corti  e slip, il cazzo era già rigido
L'aver tolto i pantaloni vanificò subito la mia idea teorica di dargli uno spintone, dato con i suoi movimenti impediti   da braghe calate , avrebbe  provocato una sua caduta all'indietro, forse avrebbe battuto la testa,  c'era il cane, ma se avessi afferrato il bastone che aveva appoggiato contro ad un tronco...forse, potevamo difenderci...forse
Una notte di due mesi prima, nel bosco dietro al White Moon, con quello stratagemma, eravamo riusciti a salvarci dalle violenze di un cacciatore, un vecchio porco , ma quello era forse anche più giovane di qualche anno, ma grasso, lento, forse ubriaco
Mentre questo appariva veloce nei movimenti, nei riflessi, addestrato, forse un ex militare , poi c'era sempre quel cane  si era una follia, forse leggendomi nel pensiero Axxxxxa  sorrise, mi baciò e sussurrò ancora " Caro, non fare cazzate, guarda le zanne del cane, meglio puttane e schiave che ..che altro ..non è come con quel vecchio porco " 
Senza che ce lo dicesse poggiammo le mani sul grosso sasso, uno accanto all'altra , fece il culo prima ad Axxxxxa , l'aveva veramente grosso, duro, lei urlò, poi cominciò a gemere di piacere   ed ansare e lo stesso accadde subito dopo a me, " Me l'hanno raccontato che vi piace   zoccole " sibilò il tipo con il suo strano accento, chissà perchè ma pensai ad un reduce della Legione straniera e forse era vero
Soddisfatto estrasse  il cazzo dal buco del mio culo , noi ci lasciammo scivolare ai suoi piedi, distrutti, ci pisciò  e  sputò addosso, " leccatemi, e pulitemi per bene  il cazzo con la lingua, se non volete che ... " ci ingiunse, anche in quello ubbidimmo docilmente , alternandoci, un po' per uno, senza che terminasse la minaccia
"Dovrebbe darci ..." osò tentare di ricordare Axxxxxa il bisogno la spinse ad ignorare la paura , lui rise e gridò " Non vi dò un cazzo, siete solo due schiave .le mie schiave..anzi, veramente  quello l'avete già preso  ! " terminò la frase ridendo ancora di più
Indossò nuovamente slip e pantaloni , afferrò il bastone, dandosi leggeri colpetti sulla mano sinistra e fissandoci minacciosamente " Se raccontate ..." disse " No Signore, no, non diremo niente siamo state le sue schiave e puttane...non ci faccia del male ora, la prego ci lasci andare " implorò Axxxxxa , il cane ringhiava
Lui rise " Domani me ne vado, vi ho sfondato  il culo ? una buona ultima notte da queste parti " detto questo, raccolse la torcia , prese i nostri vestiti , magliette, slip e pantaloncini , e li gettò lontano, , spargendoli nel buio nell'erba alta, lanciando via, con lanci particolarmente lunghi  le nostre scarpe , che finirono chissà dove, forse nel torrente e commentò
 " Così non vi viene in mente di seguirmi , restate un po' poi andatevene se mi accorgo che tentate di seguirmi, se vi vedo, vi mando contro ...qui, il mio amico   "  precisò poi si allontanò nel buio , facendosi luce con la torcia e canticchiando una canzoncina di cui non capimmo una parola , a distanza urlà  un comando secco al cane che, evidentemente ben addestrato,  lo seguì 
Con immenso sollievo li vedemmo sparire nel buio e nel bosco, rimanemmo abbracciati, nuda e nudo nel buio, " Credo che basti, possiamo muoverci...sarà...difficile ..ritrovare ... " osservò zia poco dopo, riuscimmo solo a recuperare le canottiere, fortunatamente abbastanza lunghe e gli slip , camminammo scalzi , fino a casa, quella tremenda notte era finita.
Nei giorni seguenti subentrarono altre spese ma anche una buona occasione  occupazionale, relativamente stabile , l'Estate ed il caldo proseguivano, invece la ditta di pulizie che aveva l'appalto per le docce ed i gabinetti del vicino stabilimento balneare , aveva impegni di contratti precedenti in città
Riuscimmo quindi a farci assumere ,  per pulire i gabinetti, le docce , riordinare le cabine usate, un lavoro serale non pesante considerato il numero di bagnanti sempre più basso , era ancora caldo, lavoravamo in braghini, canottiere con sopra i "fratini" dello staff dello stabilimento  
Mentre eravamo dentro l'ampio bagno per disabili, con secchio, spugne e spazzone, si aprì bruscamente la porta ed entro un giovane di colore, alto, quasi calvo, con barba incolta nerra, un fisico atletico, rilevante pratica sportiva, forse pugilato
Lo riconoscemmo subito era uno di quelli che ci aveva fatto il culo, a noi ed alla loro ...amica...assistente, in quel casolare nella campagna,   premio pagato per il loro intervento  a scacciare dei teppisti dal centro immigrati 
Chiuse la porta dietro di se, ridendo ed esclamando " Come pulite bene ! siete proprio due brave schiave oltre che puttane " mentre parlava prese a lisciarci le spalle nude, i fianchi, il culo.
Scattai indietro dicendo " No senti ora lavoriamo solo, va via " Axxxxxa mi fece cenno di parlare piano poi prese una delle sue mani allontanandola " No caro ora lavoriamo ..." "Dai che v'è piaciuto...ancora...ancora ..dicevi " rispose lui sempre ridendo 
Axxxxxa abbassò lo sguardo ammettendo " Si a volte facciamo le puttane, dobbiamo, ma ora no...ti prego lasciaci lavorare...se no ci cacciano, su dai " Degludì poi aggiunse " Ok , va bene, il tuo cazzo grosso, duro ci è piaciuto, ma ora facciamo solo pulizie  "
" Vi voglio ancora ! " Insistette lui " Ora assolutamente No ! " risposi brandendo lo spazzone, Axxxxxa mi fermò con un'occhiataccia e sempre in modo umile rispose " Si senti, ora dobbiamo lavorare, non farci licenziare ti prego...lasciaci il tuo numero di telefono, così se torniamo a fare le puttane ti chiamiamo e ci farai il culo "
" Va bene, mmhh potreste essere le mie puttane, proteggervi " propose  lui " Forse...ma ora vai che dobbiamo finire " replicò mia zia , lui reagì con un laconico " Ok "  scrisse un numero su di un pezzo di carta igienica e l'infilò nella scollatura di Axxxxxa
Prima di andarsene, alzò l'indice della mano destra, rise dicendo  " Colgo l'occasione "  , si sedette sul water e...e...andò di corpo, cioè defecò  poi si mise  sul bidè e sempre ridendo ordinò " Ora pulitemi il culo o faccio un casino che vi cacciano ho anche certi amici nigeriani " 
Ci guardamo, era vero ?, falso ? aveva saputo qualche cosa , forse da quella loro amica ?  il terrore ci perseguitava, sospirammo poi Axxxxxa mi fece cenno di star fermo, aveva i guanti si chinò e gli pulì il culo " Anche tu ! " mi ordinò lui , ubbidii " Non vi piacevano i negri eh ! ho sentito " " Dai su ti prego ora vai " disse mia zia 
Si tirò su i braghini corti, " Ora schiave ...pulite bene e...chiamatemi ! "  disse  e finalmente  se ne andò, sospirammo di sollievo, finimmo di pulire, era l'ultimo locale, dopo finalmente ci saremmo cambiati ,  avremmo mangiato, bevuto e poi a letto.
Mentre lascevamo la spiaggia ormai avvolti dal buio serale, le giornate erano già molto più corte , Axxxxxa amaramente mi disse " Due schiave, ora siamo schiave di un...un negro, forse tanto valeva andare a consegnarci a quel nigeriano , tanto più o meno ..." " Non dirlo nemmeno per scherzo,  chissà cosa ci facevano" le dissi dopo averla baciata 
" Hai ragione...intanto almeno non finiamo nelle mani di quel porco...di quel negozio " commentò , poi procedemmo senza dirci altro
Tre giorni dopo, la signora del residence, visto che scadeva il contratto, ci chiese un ulteriore aumento,  pagammo , nel tardo pomeriggio, in spiaggia, mentre attendevamo l'ora serale per entrare in servizio e pulire  ,  leggemmo un annuncio ...interessante, intrigante, almeno per noi:
...Coppia matura, altolocata socialmente, elevato livello economico, molto generosa, cerca coppia servile, sottomessa, docile, disponibile per lavori, servizi...pulizie ma anche per ore piacevoli, molto disponibili, però da subito...disponibili per esame, se...idonei e ...molto disponibili, ...ospitiamo ...
Lo leggemmo più volte " Beh...servili.. e sottomessi direi che  lo siamo...disponibili pure " commentò Axxxxxa " Dicono...generosi anzi molto " rimarcai " Mi sembra chiaro, cosa intendono e...cosa cercano  !  direi di rispondere " Propose lei
" Pensi...di accettare ? " Chiesi " Beh almeno incontrarli , vedere chi e come sono , saranno probabilmente anziani, ma se sono un bel Signore ed una bella Signora...perché no , meglio loro schiave , che di altri. no ? "
Guardò il mare ancora poi aggiunse " Se ci pagano bene...con l'alloggio  eliminiamo l'affitto e potrebbe anche piacerci ! "  Concordai semplicemente annuendo poi lei decise "Dai vediamo domani mi viene in mente un'idea, per tirare su il massimo,  ora andiamo a pulire, lavorare " 
Quell'accenno ad una delle sue idee mi preoccupò  ma tanto sapevo che l'avrei condivisa , ci alzammo dalla sabbia ed andammo a prendere servizio , un paio d'ore  dopo, mangiando, chiesi " La tua idea, per l'annuncio? "
Non ora qui in pizzeria, dopo, soli,  su di una panchina " compresi che era un'idea...particolare ed attesi il momento, trepidando ma anche eccitato immaginando che le frullasero in testa cose molto particolari 
Dopo la cena scegliemmo una panchina in zona appartata ma non troppo, non certo una di quelle delle...dove ci offrivavamo come puttane e lei mi espose cosa pensava " Caro dobbiamo ricavare il più possibile, ne abbiamo terribilmente bisogno, però andare così...da soli...da quei due...meglio di no !
Intanto potrebbero non piacerci, se fossero  due sadici ?  e poi chi ci dice che siano veramente  solo in due, una gang violenta , un gruppo di ricconi violenti   ?  potrebbero sequestrarci, tenerci prigionieri da qualche parte...sfogarsi su di noi "
" Allora cosa pensi..? .dobbiamo, ma giustamente anch'io ho paura e molta"
" Quel neg...ok nero vuole farci da protettore , allora potremmo chiedergli di offrirci "venderci" come  puttane...schiave a quei due, contrattino di qualche mese, dividiamo con lui  quello che ci darebbero , noi disponibili a servire, lavorare, sesso orale, anale, bocca, culo, con limiti per cose particolsari. Quelllo  che voglion, niente segno sulla nostra pelle, niente negri
Ci offrirebbe nud..nude con l'accordo con lui che se ci va ci lasceremo prendere, se no ci porta via , se offrono poco ci porta via , se rifiutano non ci sarà problemi, se accettano...se ci piace rimarremo da loro, forse prigionieri, mi sa ..prigioniere ..schiave .per un po' "
" Mah Axxxxxa ...non so dici che non ci sarebbero pericoli ? " chiesi
Mi baciò e rispose " Tutti non si possono eliminare , chiederemo che ci sia anche quella sua  amica , come si chiamava a si Txxxxxa ...e che so..... periodici controlli...come nostri protettori,la possibilità ci chiamarli ovviamente , divideremo il ricavato e noi avremmo il compenso...per la servitù...particolare a quanto pare, dicono, ...alta, molto alta
Sperando che tra qualche mese potremo tornare alla nostra attività senza pericoli....più volte abbiamo pensato a chiedere una protezione legale, ma non avevamo elementi, preferivamo che non si sapesse in giro  le nostre cose, i nostri famigliari , non avremmo dovuto fare certe cosette ma ormai "  Aveva ragione rimase in silenzio persa nei suoi ricordi e pensieri incompleti,  poi sorrise ed aggiunse  : 
" Magari c'è il rischio che quei due  si mettano daccordo  con quei ricconi, ci sequestrino e ci vendano come schiave...a qualcuno, ma non credo , specie se ci sarà quella Txxxxxa , m'è sembrata una brava persona,, oddio quasi certamente quel neg....ok...nero ci vorra fare il culo prima di portarci da quei signori...ci tiene tanto ...beh insomma  che ne dici ? " " Io zia faccio quello che dici tu " riisposi
Il giorno dopo lei chiamò quel uomo di colore,  che chiese qualche minuto per consultarsi con la sua amica, non ci misero molto, accettarono , ci trovammo  per stabilire  i dettagli, poi lui chiamò quei Signori e con la sua amica si accordarono sulla cifra per...averci, l'avrebbero pagata  , solo ovviamente dopo averci visto ed esaminato .
Quando ce la comunicarono, concordammo che era molto di più di quanto ci aspettassimo, quei Signori erano veramente ...generosi come affermavano o forse anche molto... vogliosi, a questo punto , ne parlammo qualche minuto ancora tra noi poi zia disse " Va bene Txxxxxa portateci da loro  e dateci  come vostre puttane e schiave , ci stiamo, se funziona tutto, ci lasciarete  nelle loro mani, poi ci verserete la metà della   cifra nel nostro conto, ci fidiamo di te"
Lei ci baciò tutte e due sulla bocca, poi con l'amico andarono a prendere il loro furgone, intanto noi demmo la disdetta dell'appartamento nel residence , e facemmo i pochi bagagli che avevamo 
" Axxxxxa se non ci va...se non ci vogliono, dove andiamo  ? " chiesi un po' in ansia, lei alzò le spalle e rispose " Dai, tranquillo  un altro posto lo troviamo di sicuro , anzi sicuramente anche  più economico "   
Finito di riempire i trolley , lei mi sorrise e propose, " Dai caro, spogliamoci ed andiamo a letto, quei due...i nostri protettori, verranno solo in serata, prima della...schiavitù ...di rifare le puttane, ...un po' di sesso e dolcezza tra noi ..." Fui molto contento di accontentarla 
Era quasi buio quando Txxxxxa e l'altro  ci passarono a prendere e ci caricarono  sempre su quel pulimino .
Arrivati alla villa, circondata da una vasta cerchia in muratura, alta, possente, a tratti regolari vi erano aperture simili a finestre dove erano sistemati grossi vasi con splendide piante grasse, fu sufficiente un colpo di telefono di Txxxxxa ,  perché i proprietari, azionassero l'apertura del cancello d'entrata 
La proprietà era molto vasta circondata da un parco con alberi,  fiori e piante , scesi dal mezzo noi quattro, percorso  un viale in ghiaia arrivammo ad una delle entrate della villa, " E' come una di quelle dove ci faceva andare l'Avvocato Pxxxxxi ai tempi del nostro Red Moon e di quei ..cartoncini rossi " Commentò a bassa voce, Axxxxxa  sicuramente  emozionata e spaventata, ma  meno di me .
Stranamente non era presente personale di servizio, ci aprì direttamente un uomo sulla sessantina, magro, alto , chioma di capelli grigi, stempiato ma lunghi fin sulle spalle, indossava una tuta tipo militare, mimetica, nonostante il caldo, calzava   stivali e portava occhiali scuri "  appariva sicuramente il proprietario " Il nostro futuro padrone " mi sussurrò Axxxxxa , notai già in lei, un misto di timore ma anche di eccittazione, che aumentò quando poco dopo incontrammo anche la Padrona.
L'uomo ci fece percorrere un corridoio , poi dopo una porta, scendere dei gradini, ci trovammo in un'ampia sala , un seminterrato, forse usata da palestra  o forse per  concerti, feste, intrattenimenti  , al centro c'era un soppalco di legno , alto una trentina di centimetri
Nella sala accomodata su di una poltrona vedemmo  una Signora  non certo giovane, anche lei sulla sessantina, volto ancora giovanile probabilmente buon lavoro di estetiste, capelli ancora tenuti biondi  , alta non meno dell'uomo, indossava una tenuta in lattex che copriva poco più sopra il seno fino a metà cosce, fasciando un corpo attraente
La guardammo, nonostante non più giovane, poteva tranquillamente  permettersi un abbigliamento del genere, completato da stivali e guanti fino al gomito, mi accorsi che piacque anche a mia zia .
L'uomo ci indicò uno stanzino, dove l'uomo di colore e Txxxxxa ci fecero spogliare completamente, mentre lo facevamo, stabilimmo gli ultimi accordi " Allora se vi faccio cenno che ci piacciono, che consideriamo il compenso valido , noi ci arrendiamo e ci lasciate qui da loro.
Altrimenti ci portate via , se ci prendono , non vi dimenticate di chiedere che ci lascino la possibilità di contattarvi , cioè i cellulari , e un collegamento con voi , ...va bene...saremo schiave, puttane quindi non è il caso che poniamo altri problemi  " Precisò con una certa amarezza Axxxxxa lasciando cadere reggiseno e slip, rimanendo nuda.
" Si cara, dai andrà bene, sarete contenti  " ignorando lo sguardo dell'amico aggiunse " Qualche frustata, piccole torture, ma niente segni sulla pelle e niente ...negri " Rispose   Txxxxxa, ci baciò sulla bocca, poi ci condussero nella sala, facendoci salire sul palchetto, rimanammo uno accanto all'altra, nudi, nude, tenendoci per mano
Ricordai la stampa di  un vecchio dipinto...schiave e schiavi bianchi rapiti,  comprati, venduti da arabi a turchi e saraceni, ne avevamo ricavato un quadretto in una cornice, che tenevamo appeso in camera, sicuramente era lo stesso ricordo che attraversava in quel momento, la mente di mia zia, avvertii una stretta più forte della sua mano
Infatti commentò a bassissima voce " Mmhh venduti, anzi vendute come schiave ! "  ebbi un principio di erezione che fu sicuramente notato  
" Fratello e sorella ...maggiore ?  " Chiese la Signora " " No zia e nipote" precisò l'uomo di colore , lei si alzò e con il ...direi marito si avvicinarono , ci esaminarono accuratamente, toccandoci con la mani guantate ed un frustino in tutti i punti dei nostri corpi, le tette di Axxxxxa, la figa, sollevarono il mio pene, penetrarono i nostri culi., ci lisciarono braccia e schiene
Dopo uno sguardo tra di loro il Signore assentì e propose le due cifre, una per ...l'acquisto, l'altra il nostro compenso , la prima sarebbe stata versata  nei due conti, uno il nostro, l'altro di Txxxxxa e l'amico e quella data  a noi...per i ...servigi ...di tutti i generi , nel loro castello che ci attendevano 
Txxxxxa non dimenticò di chiedere ai due signori, il darci la possibilità di rimanere in contatto , poi guardò Axxxxxa che dopo uno sguardo con me, annuì, alzammo le braccia in alto e lei esclamo " Ci arrendiamo, saremo le vostre schiave e puttane " 
Prima di andarsene Txxxxxa un po' commossa aggiunse " Signori...eventuali frustate, piccole torture le potrete infliggere ma che ...non lascino segni ,  vorremmo venire una o due volte...a vedere " " Certo, certo cara " rispose la Signora accompagnandoli alla porta d'uscita, rivelando una certa sollecitudine, direi voglia di rimanere con noi  ..
Non ci salutammo, come convenuto era importante che  loro non apparissero nostri ...amici, ma severi protettori, prima di lasciare il posto , Txxxxxa rammentò l'ultima cosa " Non vorrebbero, non gradiscono neri "  " Non c'è problema, non piacciono neppure a noi  rispose  il Padrone, chiuse la porta e subito  ci ingiunse  " Su ora ci sone delle pulizie da fare, prima di servirci la cena , lavorerete sempre nudi...nude..."
Cominciammo a spolverare, osservati attentamente dalla Signora, " Speriamo di no, ma poco pratici come siamo, qualche frustata la prenderemo " mi sussurrò Axxxxxa " E dopo  ? chiesi " Eh...dopo...dopo cenato...siamo le loro puttane, sicuramente pompini e leccate alla figa della Padona, poi lui sicuramente ci farà il culo " rispose zia, l'espressione, come la mia, le nostre tradivano timori ma anche eccittazione...attese di piaceri inconfessabili.
Il trattamento, eliminando nostre paure, fu buono, quasi piacevole, persone pulite, gradevoli, ci avevano riservato un appartamentino con angolo cottura, ci divevamo alzare molto presto per servire la colazione ai nostri Padroni
Poi, pulizie, lavare sorvegliati dalla Padrona,  qualche frustata la prendemmo, mentre il marito era via per sue faccende, al ritorno servimmo il pranzo, non abbiamo mai nè visto , nè saputo , chi aveva cucinato i pasti
Mentre i Padroni mangiavano, anche loro praticamente nudi, ad un loro cenno dovemmo chinarci sotto al    tavolo e soddisfargli, alternandoci a leccare la figa della Padrona e facendo dei bocchini al Padrone , questo sia a pranzo che a cena
Dopo pranzo i signori si recavano a riposare, mentre noi provvedavamo a sparecchiare, infilare piatti, bicchieri, tegami da portata in un piccolo montacarichi, in comunicazione con la cucina a cui non siamo mai stati ammessi 
Ci era concesso anche noi un po' di riposo, ma poi dovevamo riprendere a spolverare , pulira, lavare, sorvegliati dalla Padrona che però alternava il vigilare sul nostro lavoro, con in mano il frustino, a suonare il pianoforte
Mentre il Padrone si esercitava con vari tipi di ginnastica, tirando di scherma ed un po' di pugilato contro ad un sacco, era anche un cacciatore, come capimmo servendogli caffè e liquori nello studio, dove vedemmo due grossi armadi a vetri pieni di fucili, pistole e spade.
Le notti, spesso ma non sempre, le trascorrevamo tra loro , sul loro letto, , lui ci faceva il culo, ma anche la Padrona , con l'ausilio del suo...giocattolo, ci inculava tutte e due , in genere poi si attendeva la mattina, tra loro 
Noi ovviamente, molto presto , per evitare qualche altra frustata, dovevamo scendere dal letto alle prime luci del giorno e preparare la colazione, non poche volte i Padroni preferivano rimanere soli a letto e ci conducevano nella nostro piccolo bilocale, dove ci chiudevano dentro.
" Ci chiudono a chiave ! "  Osservai  la prima volta " Beh...siamo loro..prigioniere su non lamentiamoci  " commentò zia, baciandomi, non abbiamo mai saputo in che modo, alla mattina, prestissimo , trovavamo la porta  aperta
Altrimenti non avremmo potuto  uscire dalla stanza, scendere in sala e preparare la colazione ai Padroni, si trattava forse  di un sistema automatico, regolato da un timer  ? Oppure provvedeva qualche guardia che però  non abbiamo mai incontrato nè visto  ?    
I Padroni ci rivolgevano la parola raramente, quasi sempre solo per comandi, rimproveri o ordini su come dovevamo essere disponibili per prestazioni sessuali, se volevano rapporti orali o farci il culo, la Signora ovviamente con uno dei suoi giocattoli , che sceglieva accuratamente da un'assortita collezione
Solo la Padrona ci rivolse la parola in un'occasione, mentre davamo lo straccio sul pavimento, a volte ci imponevano che  lo facessimo in ginocchio...come antiche schiave ..sottolineò il Padrone 
Lei stava leggendo in poltrona un libro, sollevò lo sguardo dalle pagine e ci chiese " Avete precisato di non gradire rapporti con negri , neanche noi gradiremmo molto un certo mischiare, ma quel ragazzone nero che vi ha ...venduto a noi  ? "
Ci guardammo, non volevamo raccontare molto ma nemmeno osavamo contrariarla con silenzi, reticenze o mentire , senza scendere molto in particolari Axxxxxa spiegò " Mia Signora per cose che abbiamo dovuto fare....ci siamo trovati...siamo state prese e stuprate da negri " aveva notato che anche quella nobildonna gradiva ci esprimessimo al femminile
" E come sono...loro , come vi facevano  ? " Chiese ancora lei
Axxxxxa visibilmente emozionata in una corsa di ricordi  rispose " Mia Signora avevano cazzi grossi e duri, resistenti, si vedeva che godevano, provavavo ..gusto...molto gusto a farcelo prendere in bocca, sfondarci il culo , due ...schiave bianche " rimase qualche secondo in silenzio poi aggiunse " Avevamo detto in giro che ci facevano schifo e che mai...quindi mia Signora può ben immaginare, quando ci hanno preso.."
" Uh...certo cara " Commentò rimettendosi a leggere, in un'altra occasione dopo alcune sue domande, Axxxxxa raccontò un po' delle nostre situazioni, della paura di quella terribile banda di nigeriani e delle ragioni che ci aveva portato a  desiderare di  metterci sotto la loro protezione.
Terminò il racconto inginocchiandosi davanti a lei, nuda come dovevamo sempre essere, prendendomi per il braccio in modo che l'imitassi ed implorò " La prego mia Signora se volete cederci ad altri, per il vostro piacere, fate pure ma la prego  che non siano quei nigeriani, non sa cosa ci farebbero  " 
Lei le sorrise " Certo mia cara, siete sotto la nostra protezione " la baciò sulla bocca e ci ordinò di finire  di pulire, ma prima che riprendessimo osservò " Abbiamo visto però che sono cose che vi piacciono,  ...essere puttane...schiave " 
Il volto di Axxxxxa, come il mio , fu attraversato da forti emozioni ed sorridendo timidamente  ammise , indicandomi " Si mia Signora a lui  non piacciono gli uomini ma  gli  piace il cazzo nel culo , ed io sono anche lesbica e tutte e due non abbiamo problemi a fare rapporti orali, anzi godiamo a far godere "
" Ho visto, abbiamo visto...su ora continuate a lavorare" Ci ingiunse lei, riprendendo a leggere, erano molto severi ma il trattamento era buono, anche il nostro bilocale dove in particolare la notte venivamo chiusi era confortevole con tutte le comodità, anche tecnologiche , TV, i nostri cellulari, angolo cottura, cibi, bevande
Una mattina  molto presto, ancora abbracciati a letto,  prima di scendere a  preparare la colazione al Signor Conte ed alla Contessa, avevamo appreso del loro titolo nobiliare, Axxxxxa mi propose " Caro, i Padroni sono severi ma giusti...in fondo buoni , abbiamo fatto bene, mi ecciterebbe di più ...essere completamente nelle loro mani ".
" Si cara...allora cosa possiamo fare di più...siamo prigioniere..nude.. come dici tu...? " Risposi    " Vorrei consegnarli  i cellulari " Precisò  "...Mi limitai ad assentire e baciarla
Poco dopo servito la colazione, Axxxxxa si inginocchiò , invitandomi a fare altrettanto e porse i nostri cellulari ai Padroni , accompsgnando il gesto con le parole " Così siamo veramente nelle vostre mani " Lui rimase impassibile solo con un lieve sorriso, la Contessa invece rivelò una certa emozione, ci baciò sulla bocca, accarezzando le tette di  Axxxxxa      ed il mio pene 
Ci fidammo, del resto due sere dopo, invitarono a cena Txxxxxa ed il suo amico di colore, servimmo il pasto,  preparato da cuochi che non vedemmo mai, arrivato con il moderno montacarichi dalle cucine, come sempre nuda e nudo
Poi ad un cenno della Contessa, ci inginocchiammo sotto il tavolo e praticammo rapporti orali ai commensali, pompini ai due cazzi e leccate alle fighe, poco dopo servimmo, dolci, caffè e liquori in un salottino
Anche Txxxxxa si spogliò completamente nuda  e davanti ai Padroni che ci osservarono, sorseggiando liquori e fumando, il nero ci fece il culo a tutte e tre, rivelando la sua forte resistenza, a quanto pare soddisfacendo così una curiosità dei Signori.
Alcune sere e notti seguenti, in occasione di una loro ricorrenza, furono invitati a cena altre tre coppie, che giunsero anche loro conducendo schiave e schiavi, anch'essi nude e nudi, ci aiutarono a servire vivande e bevande e poi, sotto il tavolo  a soddisfare con pompini e leccate i Padroni
Anche loro erano nudi e nude ma sotto a dei mantelli scuri con cappuccio , ed  ad eccezione del Conte e della Contessa , gli altri sei avevano il volto celato da maschere ..scegliedo modelli  da film horror 
" Come nelle ..ville ai tempi del nostro Red..vedrai che dopo ci faranno il culo a tutti ." Osservò sottovoce Axxxxxa mentre portavamo altro vino, infatti fu quello che ci fecero, dopo nel salotto, a noi che ci davamo come schiavi e schiave, sorsggiando liquori e caffè e fumando
Quando gli invitati andarono via, dovemmo ovviamente sparecchiare, riordinare e pulire sala e salotto , alle prime luci dell'alba , riuscimmo ad andare a letto, gentilmente i Padroni ci consentirono di dormire di più la mattina seguente
I giorni proseguirono al loro servizio ma anche sotto la protezione del Conte e della Contessa, con gli stessi rittmi tutti i giorni, poi finalmente, dalla TV dei locali dove venivamo rinchiusi, quella notte non ci avevano desiderato nel loro letto , poco prima di dormire, apprendemmo la notizia che attendavamo e desideravamo da mesi
Forse una nostra vecchia denuncia ed altre più recenti avevano portato all'eliminaziione di quella congrega di nigeriani , il loro capo ed altri due erano stati uccisi in uno scontro a fuoco, eravamo liberi, senza più timori
Ci baciammo ed abbracciammo " Domani diremo ai Signori che torniamo a casa " mi disse Axxxxxa , " Ci lasceranno andare ? " le domandai " Ma certo caro la nostra è stata  una servitù volontaria ! " mi rassicurò zia poi aggiunse  " Però lascia che parli io, riduciamo al minimo il rischio di contrariarli  " dopo altri baci e carezze sul suo meraviglioso corpo, ci addormentammo ...più sereni
La mattina seguente, dopo aver servito la colazione al Conte ed alla Contessa, nud...nude come sempre, accennando ad un lieve inchino, Axxxxxa comunicò la nostra decisione ai Padroni
La Contessa manifestò subito un'evidente contrarietà, ma il Conte alzò una mano e precisò " Cara ...è giusto... non vogliamo trattenere nessuno, .. ne troveremo altri, non ti preoccupare " poi si rivolse a noi " Però cari, c'è un problema, come sicuramente avrete visto, noi vi abbiamo già pagato le prossime due settimane e ...tre giorni " 
Bevve un sorso di caffè e sorridendo aggiunse " I piaceri sono piaceri, siamo contenti dei vostri corpi ma  Il denaro è denaro, gli affari sono affari ! "
"Certo mio Signore , non dubiti, corriamo subito a farvi il bonifico e..."  Cercò di assicurare  subito mia zia, ma lui l'interruppe seccamente " Ci dovremmo fidare ? io di solito non mi fido ! "  .       
" Mia Signora, mio Signore vi giuriamo che .." Cercai di dire ma Axxxxxa mi fermò toccandomi il braccio e si offrì " MIa Signora, mio Signore trattenete me come ostaggio se lui non torna fatemi quello che volete...ma sono sicura che tornerà .. " 
I due nobili si guardarono, continuando a fare colazione, la Contessa alzò leggermente le spalle ed il Conte dopo qualche attimò, sospirò e decise " Va bene " poi mi ordinò " Tu vestiti e vai,  tu cara invece, rimani nuda , sparecchia e pulisci, sei ancora una schiava " 
"Certo, grazie mio Signore " rispose zia
Subito dopo però il Conte mi fermò ed intimò " Attento, ti diamo tre ore se non torni ..." 
La Contessa si alzò da tavolo, passò dietro a Axxxxxa, la baciò sul collo, palpandole le tette e terminò la frase del consorte " Se lui  non torna, cara, ti torturerò un pochino " Poi la baciò sulla bocca " ordinandole subito dopo " Su ora pulisci e tu , cosa aspetti, vai !"
Baciai Axxxxxa sussurrandole  " Torno...torno ..." " Lo so, lo so caro, vai ora " Rispose cominciando a sparecchiare, appena vestito...erano circa  tre mesi che ero nudo, eravamo nu...nude e non uscivamo all'aperto, uscii dalla villa  e cominciai a correre 
Non ho mai corso tanto e così veloce , finalmente arrivai alla banca , guardai angosciato  la coda che c'era, l'attesa fu tremenda , quando si ha fretta il tempo sembra volare, anziani e non solo, che sembravano avere cose complicate, lunghe, altre  non capivano, oppure sentivano il bisogno di spiegazioni o anche  raccontare la storia della loro vita al cassiere .
Osservavo continuamente l'orologio, il termine che aveva fissato il Conte si avvicinava, poi finalmente toccò a me, feci il bonifico, con la ricevuta in mano , percorsi  la strada di ritorno, correndo se possibile ancora più veloce.
Rischiai di essere investito da un'auto e da una bicicletta ma riuscii ad arrivare, davanti alla sala udii Axxxxxa, gridare, poi implorare..." Ancora...ancora...Dio se è  grosso...duro...Dio ...ancora...ancora ...pietà piano ..." 
Entrai stava lesbicando con la Contessa, alternando le grida a baci sulla bocca, leccate alle tette, mentre il Conte, vestito per andare a caccia, con giacca, pantaloni e stivali, solo il cazzo di fuori, la stava inculando, palmando con le mani le sue tette ed il corpo della consorte
" Credo di aver fatto in tempo" dissi ansando ed allungando subito la ricevuta al Conte , mia zia si volse e sorridendo precisò " Ho voluto anch'io ...farlo...è il loro saluto ! " Il Conte estrasse il cazzo dal culo di Axxxxx, dette un rapido sguardò al foglio ed annuì esclamando un laconico " Bene a posto " poi mi fece un cenno con la mano destra, la Contessa ancora sdraiata sul divano, uno uguale con la sinistra 
Erano chiari, comunque Axxxxxa si tirò su, si passò una mano sui capelli e disse sorridendo " Dai spogliati che ora tocca a te " compresi subito, mi spogliai e cominciai a baciare e leccare la Contessa, iniziando dalle tette, scendendo lungo il corpo, giù fino alle cosce ed ai piedi, poi risalendo fino alla vagina, indugiandovi a lungo 
Mentre la donna con le mani sul mio capo, spingeva ed indirizzava i movimenti , il Conte mi inculò con forza ed impetò, intanto Axxxxxa era andata a rivestirsi, appena ritornò mi concessero di interrompere e di rivestirmi, in entrambi i casi si trattò del succinto abbigliamento estivo con cui ci eravamo consegnati o meglio ci avevano "venduti" Txxxxxa ed il suo amico
Appena pronti i due nobili ci accompagnarono alla porta, nemmeno in quel caso incontrammo, personale di servizio, giardinieri ,  il lavare, pulire, apparecchiare, riordinare,  toccava a noi, come schiave,  ma però, abbiamo sempre notato ugualmente, che  gli altri lavori venivano eseguiti , il come e da chi rimase per noi, un mistero
Prima di congedarci, la Contessa ci baciò sulla bocca e ci propose  " La prossima Estate...se volete tornare ..."  Anche  il consorte assentì, " Non credo torneremo...speriamo di no " risposi Axxxxxa forse ritenendo non rispettosa la frase mi riservò una delle sue  occhiataccie e corresse subito " Mia Signora... non per voi, ci è piaciuto, abbiamo goduto nell'essere le vostre puttane e schiave, servirvi, lui intendeva che, speriamo non aver bisogno....e che in questo paese abbiamo dovuto fare cosette.... che...ecco, speriamo di non tornare "  
La Signora annuii, accarezzandole le spalle nude, zia aggiunse " Ma se voi Signori volete venire a trovarci al nostro White Moon...abbiamo una camera ...confortevole, non come le vostre ovviamente e potremo essere nuovamente le vostre schiave e puttane, anche senza avvertire, dopo la chiusura ci arrenderemmo docilmente..
Se poi sceglieste di venire d'Estate, con il caldo, potremmo essere vostri...vostre anche nel bosco , la notte, è bello fresco, profumato ...legarci, nel buio  ad un albero ...farci quello che volete, quello che vi darà piacere "
"Vedremo ! " rispose il Conte, non aggiungemmo altro, ci attendeva un taxi, con quello raggiungemmo la stazione ferroviaria e salimmo sul treno, dai finestrini demmo  un'ultima, veloce  occhiata al viale scorgendo tra gli alberi un paio di quelle panchine, quelle di alcune notti...particolari.
" Non dimentico quella Signora che ci fece salire sull'auto, assomigliava alla cantante Pravo o alla tennista Pericoli " Ricordai " Neanch'io, direi somiglianze molto ricercate, da estetiste, parrucchiere, nell'abbigliamento, ricorderò piacevolmente anche il corpo di Txxxxxa ... ed...beh anche i cazzi di quel prete e del Conte ...e penso anche tu..." Osservò Axxxxxa con il suo sorrisetto intrigante
" ...Si " ammisi arrossendo " E la Contessa " aggiunsi, non dicemmo altro perché alcuni viaggiatori, si sedettero molto vicino, cercammo di dormire...leggere, guardare il panorama
Tornati al nostro bar, iniziammo subito a lavorare per riaprirlo, ordinare i rifornimenti ecc tre sere dopo prima di riaprirlo, stappammo una bottiglia ed Axxxxxa esclamò solennemente alzando il calice  " Da ora in poi mai più puttane...solo lavoro onesto " " Si certo ! " Confermai, ci baciammo e brindammo 
Lei con quell'espressione che mi aveva sempre affascinato, stregato fin da giorni lontani nel tempo, aggiunse e preciso " Si caro,  però se qualcuno o qualcuna ci piace veramente..... " " Ci lasceremo...prendere " completai la frase lasciata sospesa
Alla notte, a letto, nudi, uno accanto all'altra, ascoltando i rumori esterni nel bosco, vento tra gli alberi, versi di animali, altri non ben identificati, il lontano passaggio di veicoli sulla strada mi venne voglia di ...giocare un po' mi volsi verso di lei accarezzandole le tette  e le chiesi
 " Il nostro come sempre è un bel posticino , ma isolato e se ci assaliscono e ci vogliono prendere  ? "  "Mmmhh con la forza ?  " Chiese , mi poggiò una mano sul cazzo e rispose ridendo "Dai lo sai ...come sempre no,  ci arrendiamo ? ...meglio schiave che ..." Che picchiati ...feriti o peggio " Replicai
Anch'io avevo riso, poi divenni più serio e le esternai la cosa , il timore che mi opprimeva da quando eravamo tornati, tutti i giorni, aprendo il bar, fino all'ora di chiusura " Se ritornano qualcuno di quei nigeriani , tre o quattro sono stati eliminati, altri espulsi e se tornano ? " Anche lei divenne seria " Caro...se non ci sarà altro sistema...questa volta ci arrenderemo, chiederemo pietà , saremo le loro schiave, meglio così che farci fare il culo da altre parti 
Tanto ormai cazzi di neg...neri li abbiamo presi no , se non avremo altre possibilità ovviamente "  Poi mi baciò e tornando più serena aggiunse in tono più intrigante " Potremmo ovviamente "  Poi mi baciò e tornando più serena aggiunse in tono più intrigante " Potremmo sempre chiedere nuovamente al Conte ed alla Contessa di proteggerci ...rifugiarci da loro !  "
La baciai anch'io e facemmo all'amore, poi ci addormentammo, alla mattina presto ci attendeva un'altra giornata di lavoro nel nostro White Moon .



                                                         Fine 
                    (Della lunga ed in parte fantasiosa Confessione )                
    
  
  


  
          



 


 
     


 



 
    

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