"Eccola che arriva"
Così esclamò mio zio, titolare di una frutteria, e dove io facevo da ragazzo tuttofare. Ci trovavamo davanti l'ingresso dell'attività, e come ogni pomeriggio, alla stessa ora, appariva di gran slancio una visione paradisiaca. Era la Signora Carla, che tornando a casa, passava tutte le sere davanti la frutteria. Era obbligata a passare proprio perchè alla fine dell'isolato c'era casa sua.
Ogni giorno un tacco diverso, ogni giorno un completino diverso.. E tutte le sere sbavavamo al suo passaggio.
Un pomeriggio qualunque la signora si fermò per fare compere. Era un mix di mediterraneo e di vulcanico, i suoi ricci voluminosi che coprivano le spalle, un corpo formoso ma ben strutturato, una donna matura ma estremamente giovanile, dal volto curato e sorridente.
Servita da mio zio, non ebbi il coraggio di parlarle, ero imbambolato da tanta bellezza... E prima di andare via, mi accennò un saluto con uno sguardo che ti rimane impresso nella mente..
Poco prima di chiudere il negozio, arrivò una telefonata, e sentendo dire a mio zio il nome e dove abitava, capii che era lei.
La Signora Carla mi ha chiesto se puoi darle una mano con il rubinetto del bagno, dice che perde. Io carinamente dissi a mio zio che non capivo nulla di idraulica, e lui mi disse con un sorriso tipo meme, "Improvvisa".
Mi diressi dunque a casa della Signora Carla, avevo il cuore che batteva a 3000. Arrivato al piano, suonai, e mi aprì una dea che era appena uscita dalla doccia, indossava un accappatoio che difficilmente conteneva il suo seno prosperoso, e i suoi ricci erano raccolti con un asciugamano che le girava per tutta la testa..
I suoi piedi erano curati con uno smalto rosa che invogliavano di essere leccati, accompagnati da uno zoccolo che la rendeva ancora più alta.
Entrato in casa, cominciai a fare commenti sull'arredamento, elegante senza esagerare, dovevo in un certo senso rompere il ghiaccio.
La Signora Carla mi disse che non sapeva chi poter chiamare, vista l'ora e il problema che si era creato.
Così mi accompagnò verso il bagno, ovviamente ero dietro di lei e i miei occhi andavano a ritmo di quel culo che ondeggiava e che mi implorava di essere mangiato.
Arrivati in bagno, mi concentrai sulla perdita( seh, la perdita ahahah) steso sotto al lavandino cominciai a vedere che c'era una perdita nel flessibile. Chiesi di chiudere l'acqua, e mentre lei si allontanò controllai che il mio cazzo cominciava a gonfiarsi, ero entrato in modalità arrapato silente..
Tornata la signora in bagno, le chiesi di provare ad aprire l'acqua, ovviamente sapevo che si sarebbe messa davanti a me. Forse perchè lei voleva farsi guardare o per una pura situazione fortuita, rimasi pietrificato nel vedere una dolce pura e depilata fica. Era qualcosa che non potevo minimamente immaginare, una visione paradisiaca di un corpo da gustare.
Nel mentre lei mi parlava e mi chiedeva se doveva chiudere o aprire, io ero semplicemente in stato confusionale, le dissi ingenuamente "apri" ma non specificai se l'acqua o le gambe..
Ovviamente lei era più lucida di me, e forse capì che la stavo fissando, e cerco di coprirsi anche se era ormai stata notata..
Risolto il problema, mi disse, se mi era piaciuta..
Continuai ad essere ingenuo, dicendo che la casa era molto bella, e che mi era piaciuta.. Lei con tutta la sua maturità, mi disse se mi era piaciuto ciò che avevo visto su di lei..
Ormai la frittata era fatta, e le confessai che avevo visto la sua fica, era inevitabile vista la posizione..
La sua fù una proposta che non si può rifiutare, mi disse di seguirla verso il tavolo del soggiorno.. Si girò verso di me, e mi disse che per l'intervento che avevo fatto meritavo un premio... mentre mi diceva questo, sfilò l'accappatoio, e rimase completamente nuda davanti a me.. Ero pronto ad esplodere, e lei sapeva che ero andato su di giri, con una carezza sul viso mi disse di stare tranquillo e di rilassarmi, di godere con lei.
"Visto che prima ero un pò coperta, e ora puoi vedermi al naturale, perchè non la guardi più da vicino"... era in piedi davanti a me, mi abbassai, e le sue mani cominciarono ad allargare le labbra carnose della sua fica... voleva che la guardassi bene, così bene che voleva sentire il mio respiro sulla fica... Era inevitabile che cominciai a leccarla, sentivo che era bagnata, si stava eccitando e non lo ammetteva..anche se leccando il suo clitoride, aveva tante piccole scosse di piacere..
Ad un certo punto, mentre la mia faccia sapeva di lei, mi propose.."perchè non fai la stessa cosa col mio culo? sai che amo farmi leccare proprio lì?" Eccheccazzo, se mi dici così mi inviti a nozze!
si piegò sul tavolo, le sue gambe profumate, tendevano ad allargarsi, le sue mani allargavano i glutei per una visione perfetta.. Ero a 2 centimetri dal suo ano, era profumato, desideroso di essere assaggiato. La mia lingua cominciò a leccare intorno, ma di colpo sentii la sua mano che spingeva la mia testa dentro, e la mia lingua la penetrò analmente..sentivo tutto il suo ano, il suo sapore, era un piacere dei sensi, ero un mix di fica e culo, il mio viso era in perfetta simbiosi con la sua natura.
Presi coraggio le mie mani divaricarono il suo culo per permettermi di essere dominante ed indipendente, lei era eccitata dalla mia presa di posizione, e così mi lasciò fare.. mentre la leccavo analmente, lei si dedicò a toccarsi, sentivo le sue dita che strofinavano sulla fica bagnata, eravamo in completa estasi..
Intensi minuti di godimento, lei era esageratamente eccitata, e sentivo che cominciava a lasciarsi andare, i suoi gemiti aumentavano sempre più.
Decise di fermarmi, mi fece alzare, e cominciò a sbottonarmi i pantaloni. Avevo il cazzo così gonfio stavo per venirle in faccia, ma riuscii a contenermi, perchè volevo godere ancora tanto.
Carla cominciò a leccarmi il cazzo, e si alternava con le palle, si muoveva come una maestra del porno, e riusciva a farmi eccitare senza farmi venire (faceva delle piccole pause per evitare che venissi).
Dopo avermi fatto una pompa da maestra, prese il mio cazzo, e lo infilò tra le sue tette, e comincio a giocare allegramente di bocca con le sue tette..(dentro di me dicevo, fa che non le vengo ora)... e visto che lei era ben consapevole che le sarei venuto addosso, si fermò.
La vidi sedersi sul tavolo, poi stesa sullo stesso, e indicandomi col dito di venire da lei, mi disse con eleganza e passionalità "prendimi".
Le infilai il cazzo nella fica ormai dilatata da saliva e fluidi, e cominciai a infilarlo dentro, sentivo tutto il suo calore, i suoi gemiti, guardavo le sue tette ballare, e i suoi piedi che ballavano sulle mie spalle..ero ingolfato di delirio sessuale, era mia, era presa, era il sogno di tutti i pomeriggi, ed ora ero lì, dentro di lei...
Eravamo consumati dal piacere, ed eravamo talmente su di giri che sentivo dalla sua voce "vienimi dentro, riempimi, sporcami tutta"... ma in cuor mio sentivo che non era la cosa più giusta, così le proposi, di girarsi, che forse, un'altro buco sarebbe stato più saggio..
Così sputai sul suo ano, cominciai a dilatare col dito il suo buco, che probabilmente era decisamente allenato, visto che era piuttosto dilatato..e così infilai il mio cazzo nel suo culo, e spinsi.. Buttò un urlo che sembrava come se avesse segnato la nazionale in finale ai mondiali... Ero talmente affamato che le feci sentire tutto il mio cazzo nel culo, lo sentiva, e godeva come una porca. Alla fine, stremato ma totalmente appagato, le sono venuto nel culo, talmente tanto che ha cominciato a colare per terra e sulle gambe..
Eravamo completamente sconvolti, sudati, e affamati l'uno per l'altro..
Mi propose una doccia, così, per toglierci quel senso di vergogna e di sporco, ma anche sudore e sborra..
Eravamo in doccia, e la osservavo in ogni suo dettaglio..quel corpo che avevo desiderato era ora tra le mie mani. Ci insaponammo a vicenda, e cominciammo a baciarci..erano baci di passione, baci di due innamorati...le nostre lingue unite da calore e saliva, le nostre mani insaponate che si sfioravano e si toccavano... era diventata la mia regina in sole poche ore...
Dopo esserci asciugati, lei indossò del pizzo, io gli abiti sudici del lavoro, dissi la cosa più sconnessa che potevo dire in quel momento "ci vediamo domani?"...e lei con un sorriso freddo mi disse "vedremo"...
Il giorno dopo non passò, e il giorno successivo anche, e quelli successivi lo stesso.. Insomma ero preoccupato della sua assenza, chiesi a mio zio se sapeva che fine avesse fatto la Signora Carla.. insomma, non c'era modo di saperlo, se non andare sotto casa sua ed aspettarla, ma forse sarebbe stato inopportuno.
A settembre ripresi la scuola, ero all'ultimo anno del liceo, ancora pochi mesi e finalmente libertà!
In classe le solite facce, gli amici di sempre e il solito copione di ogni anno. Ma di colpo entrò il Preside, annunciandoci che quest'anno, la nostra insegnante di italiano era andata in pensione, e così a sostituire la prof, era giunta una nuova prof, che nessuno conosceva, nemmeno io fino a quel momento..
Il suo profumo, i suoi colori, le sue forme, il suo tacco entrarono dentro quella classe..Il suo "buongiorno ragazzi" raggelò il mio sangue, il mio cuore si era di colpo pietrificato..era lei, Carla, la mia Carla, ed era diventata la mia nuova insegnante.. Ovviamente quel buon amico di Fabio(il mio compagno di banco) mi disse, "certo che quest'anno si chiude in bellezza, ma chi è questa bomba sexy?"
Eh, caro Fabio, la bomba sexy in questione, si dà il caso che è stato il sogno erotico più bello della mia vita... E Carla, mi salutò con i suoi occhi, in fondo, felice di vedermi, e forse felice di essere un suo alunno... Forse, in fondo, quell'anno, avevo proprio bisogno di ripetizioni della materia.. ma dovevo scegliere l'insegnante giusta... magari Carla era disponibile..