Mi chiamo Manuela, ho diciannove anni e sono una bella ragazza abbastanza normale fisicamente, ma dentro di me sono una vera puttanella. Mi piace molto godere, sia con i maschi che con le femmine. Di recente ho assistito ad una cosa che mi ha fatto desiderare di godere anche con un cane, anzi una cagna. Abito con mia madre, mio padre se n’è andato assieme alla badante di mia nonna, una troia straniera anche cicciottella e bruttina. Con mamma ci vado molto d’accordo. Lei dopo la separazione per un po’ di tempo mi è sembrata molto a terra, ma poi con un po’ di pazienza ha ritrovato il suo equilibrio e adesso mi sembra felice. Due sere fa ho anche scoperto perché non si concede molto alle attenzioni dei tanti maschi, alcuni anche carini che le ronzano intorno. Circa un mese fa di ritorno dal super mercato dove avevamo la spesa abbiamo trovato un cane abbandonato. Era molto sconvolto e impaurito e si aggirava per la strada con il rischio di essere investito da una auto vettura. Con un po’ di pazienza siamo riusciti a calmarlo e a farlo salire in auto, lo abbiamo portato dal veterinario. Accertato che non aveva nessun segno di riconoscimento per poter rintracciare il bastardo che lo aveva abbandonato, grande è stato il nostro stupore quando il veterinario ci ha detto che era una femmina di Rottweiler di circa due anni. Mamma ne è stata subito entusiasta.
«Benissimo! Noi due siamo femmine e quindi il nostro cane deve essere una femmina! Tutte femmine in casa mia!»
Così abbiamo deciso di tenerla e l’abbiamo chiamata Frida. Come ho detto due sere fa ero andata a cena con un’amica, quando ad un tratto lei ha incontrato il suo fidanzato con cui era in rotta di collisione e allora mi ha detto che voleva cercare di sistemare le cose fra di loro. Non avendo altri programmi sono rincasata. Entrando in casa ho sentito mamma che smaniava in camera da letto. Mi sono avvicinata piano e ho visto lei nuda sul letto e Frida che aveva la testa fra le sue cosce e la stava leccando con lei che godeva come una pazza.
«Si dai amore! Leccami! Mi fai … impazzire! Frida mi uccidi di piacere! Oddio vengo ancora!»
Sono rimasta basita e nello stesso tempo molto eccitata e mi sono messa una mano nelle mutandine mi sono masturbata guardandola godere. Non avevo mai preso in considerazione questo tipo di piacere e nemmeno lo mai avevo visto praticare. Ho assistito al loro gioco per diversi minuti e poi silenziosamente me ne sono andata al cinema e sono tornata due ore dopo trovando mamma tranquilla che guardava la tv. Frida era ai suoi piedi e io mi sono bagnata al ricordo di quello che avevo visto. Dentro di me ha preso forma l’idea di provarlo. Per due giorni ho studiato come farlo. Poi questa sera mamma è invitata alla cena di pensionamento di una sua collega e ho deciso che ho tutto il tempo necessario per provare a godere con Frida. Appena uscita ho preso Frida e l’ho portata con me dentro la mia camera. Lei era lì che mi fissava. Ho spalancato le cosce e lei era ancora indecisa cosi, ho cercato di attirare la sua attenzione. Ho portato una mano sul muso e poi l’ho spinto verso la mia fica. Lei ha iniziato ad annusarla e questo ha acceso la mia voglia da porca. Tira fuori la lingua e dà la prima leccata al clitoride. La sua lingua è calda e grossa e soprattutto è un po' ruvida. Mi fa impazzire. Apro un po' più le gambe e Frida inizia a leccarmi con foga il clitoride allora mi apro ancora di più. Il mio clitoride ora è in piena vista, è grosso e lei lo annusa spinge il naso freddo e me lo lecca con la lingua con cui si era appena leccata la sua figa. Mi lecca e si ferma un istante ad assaporare il mio succo poi continua e questa volta spinge fortissimo che quasi mi fa male e fa entrare la lingua di un bel po' dentro la mia vagina. La sento dentro la fica come una cosa che si muove e mi fa impazzire. Vengo. Le urlo il mio piacere e lei imperterrita continua a leccare.
«Si dai che vengo! Spingila dentro! Si dai entrami dentro! Ti voglio sentire fino nell' utero! Puliscimi la fica e lecca il mio piacere!»
Lei sembra inarrestabile. Spinge la sua lingua ancora un po' più dentro e sento come se mi stesse davvero ripulendo i miei umori e continuo a urlare.
«Che troia che sono! Ne voglio ancora! Mi fai impazzire! Dai Frida che vengo!»
Diventa un orgasmo che mi sfibra, mi devasta e cerco di fermarla, ma lei continua. Provo a toglierla ma lei oppone resistenza e resta a leccare avida il mio piacere. Anzi lecca con più irruenza il mio orgasmo che sgorga in continuazione.
«Basta! Sono sfinita! Frida basta! Non ce la faccio più! Esci!»
Incapace di reggerla sono in balia sua che si gode i miei umori, quando all’improvviso entra mia madre e mi trova così a cosce aperte che godo con la cagna. Mi si avvicina mentre io sfatta dal piacere non riesco a dire o fare nulla. Lei blocca la bestia e l’allontana.
«Piccola mia sei imprudente a farlo da sola! Io stessa fatica riesco a dominarla. Certe cose si fanno in due!»
Mi riprendo e per un momento abbasso lo sguardo
dispiaciuta. Lei mi sorride e solleva il viso.
«Tranquilla è tutto a posto. Avevo visto che eri dietro la porta l’altro ieri e quindi oggi ho finto di avere un impegno perché ero certa che ci avresti provato. Ho conosciuto il suo proprietario che mi ha rintracciato grazie al veterinario: non lo aveva abbandonata, è solo fuggita dal suo recinto perché era in calore e voleva scopare con un maschio della sua razza. Questa sera ero andata a cena con lui e domenica pomeriggio passa da noi con il suo compagno. Frida che lui chiama Cloe, ha un compagno della stessa razza e mi ha detto che ci darà un cucciolo tutto per noi.»
Il giorno dopo è arrivato Mario, il padrone di Frida assieme a Zoe il maschio di Rottweiler. Mi sono trovata davanti un bel maschio, sia il cane, che il suo padrone che avrà circa una quarantina di anni. Subito i due cani hanno preso a divertirsi insieme e ad un tratto sotto il nostro sguardo Zoe ha montato Frida che è rimasta immobile. Mario ci ha detto quello che succedeva e io ero molta eccitata nel vedere Zoe che ha sfoderato un bel cazzo, montare la mia cagnetta.
«Ora la monta e le infila dentro il nodo e poi si svuota dentro di lei e rimane così fin quando non è certo di averla ingravidata.»
Le sue parole mi hanno eccitata e senza nessuna remora ho infilato una mano nelle mutandine e ho preso masturbarmi mentre li guardavo affascinata da quel grosso pene che sfondava Frida. Mario ha sorriso e anche mamma era eccitata e allora si è avvicinata a lui e gli si è inginocchiata davanti e gli ha tirato fuori un bel cazzo già duro. Lo ha preso in bocca e lui si è messo e gemere di piacere mentre la incitava succhiarlo bene.
«Brava succhialo bene che poi ti monto come fa Zoe con la sua cagna! E tu puttanella aiutala a leccarmi il cazzo!»
Non me lo sono fatto ripetere due volte e mi sono inginocchiata davanti e gli ho preso il cazzo tutto in gola facendo stupire anche mia madre.
«Accidenti figlia mia che troia che sei! Te lo sei infilato tutto in gola senza nessuna difficoltà! Ma quanti ne hai succhiatoi per esser cosi brava?»
Non le ho risposto ma ho continuato a succhiarlo e Mario poi mi ha fatto mettere in ginocchi e mi ha montato subito con un solo affondo.
«Accidenti che fica sfondata! Tu ne devi aver presi di cazzi per essere cosi aperta! Adeso ci pensa Zoe a sfondarti del tutto!»
Infatti lui si era già staccato da Frida da un po’ e ci guardava e mamma gli stava succhiando il cazzo che sembrava ancora più grosso.
«Dai Zoe, monta questa cagna!»
Si è sfilato da me, e subito Zoe ha preso il suo posto e mi è entrato come un razzo tutto dentro. Mi montava davvero con molta forza e io ho goduto davvero come la sua cagna.
«Si bravo Zoe, sfondami tutta e ingravidami!»
Mentre io godevo con Zoe, mamma era montata da Mario. Abbiamo goduto molto e quando i due maschi ci hanno riempito di crema Frida ci ha leccate a tutte e due. Adesso abbiamo due cani maschi, Buk e Tom, che ci montano regolarmente e ogni tanto ci viene a trovare Mario per far ingravidare Frida. Come godo con loro non si può descrivere, ma solo provarlo. Fra me e mia madre non siamo riuscite capire chi delle due è più cagna!
«Bellissimo»