Una quindicina di anni fa io e i miei amici avevamo organizzato una festa in un casolare in campagna, si trattava di un toga party in cui si pagava l'ingresso e poi le bevute erano illimitate. Per nostra fortuna andò tutto benissimo, venne un sacco di gente e come potete immaginare fu il delirio.


Nel corso della serata successe un po' di tutto, tra vere e proprie docce di birra, gente che limonava a caso, sboccate varie e coppiette che si appartavano. Alle prime luci dell'alba, dopo aver spento la musica mi avviai in un campo per svuotarmi la vescica. Nonostante la festa fosse finita, ovviamente diverse persone non se ne erano andate, in quanto nessuno voleva mettersi alla guida in quelle condizioni, così scavalcando un paio di cadaveri che dormivano sul prato raggiunsi un ulivo e mi feci una bella pisciata all'aria fresca del mattino.


In quel momento vidi che poco distante c'era Giovanna, la ex di un mio amico, anche lei aveva da poco finito di pisciare era palesemente ubriaca e vedendomi disse: "Ehi!" quindi venne verso di me barcollando. Quando mi raggiunse tentò di abbracciarmi e mi crollò adosso, così finimmo entrambi per terra, giustamente anch'io non è che fossi nelle migliori condizioni. Iniziammo a ridere e poi senza dire una parola incominciammo a limonare, la mia mano corse immediatamente sotto la sua toga e piacevole sorpesa non indossava le mutandine. Cominciai a masturbarla, lei lanciò un gridolino e poi la sua mano raggiunse il mio cazzo che era già bello barzotto, lo tirò fuori e così ci toccammo a vicenda continuando a limonare.


Dopo un po' mi alzai in piedi e tentai di fare lo stesso con lei, ma non c'era verso, così alla bella e meglio la trascinai verso un ulivo dove la feci sedere, in quel momento lei chiuse gli occhi e si addormentò. Io sorrisi e poi mi sdraiai con il viso fra le sue gambe e cominciai a leccargliela di gusto, lei continuando a dormire ogni tanto si lasciava andare a qualche mugolio. Dopo un tempo indefinito mi prese la testa fra le mani e me spinse forte sulla sua figa, credetti di soffocare, ma fu bellissimo leccargliela in apnea. Quando mi lasciò andare la guardai e lei mi disse: "Sta su che te lo voglio succhiare" Si era evidentemente ripresa, mi alzai in piedi e lo portai verso la sua bocca, lei prese in mano, mi diede qualche sapiente colpo di lingua e poi lo fece sparire nella sua bocca. Quel bel pompino durò poco, perché come ci si poteva aspettare ebbe quasi subito un conato di vomito, la guardai e sorridendo le dissi: "Vedi di non vomitare adesoo" lei mi tranquillizzò: "Adesso sto meglio, ti voglio dentro"


Si sdraiò per terra, allargò sia le braccia che le gambe per invitarmi meglio, mi misi su di lei e la penetrai. Fu una scopata molto confusa ci rotolavamo per terra alternandoci a guidare i giochi. Dopo non so quanto sentì che ero al limite, così mi staccai da lei, mi alzai in piedi e dopo essermi dato qualche colpetto venni su di lei, quasi completamente sulla sua toga. Uno schizzo raggiunse la sua guancia, lei con l'aiuto delle dita se lo portò alla bocca e se lo gusto per bene.


In quel momento accadde l'inaspettato, sentimmo un gran boato e partì un fragoroso applauso. Non ci eravamo accorti di nulla ma una trentina di nostri amici ed amiche (sia miei che suoi) si erano goduti l'intera scena. Ci ricomponemmo un attimo, l'aiutai a alzarsi e poi facemmo un inchino al nostro pubblico che continuava ad applaudire. Andammo verso di loro e tutto tornò alla normalità...


L'indomani mentre stavamo sistemando e pulendo tutto lo schifo rimasto dalla sera precedente, il mio amico ossia l'ex di Giovanna, mi guardava e rideva, mi guarda e rideva. Dopo gli dissi: "Ma che cazzo hai da ridere?" Lui esplose in una risata fragorosa, non ce la faceva più: "Hai presente quando gliela stavi leccando? Le ero venuto dentro un quarto d'ora prima!" Al che iniziammo a ridere tutti di gusto.


Ripensandoci adesso è una foruna che all'epoca i telefonini non fossero come quelli di oggi...


 

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Categorie: Esibizionismo