Aveva sempre desiderato una casa sul mare. Il lavoro che faceva è molto stressante e spesso come aveva un minuto, scappava per andarci. Diceva che li si rigenerava, rinvigorivano le sue forze, e il suo passione erotica cresceva. Per un periodo si mise in cerca, non c'era fine settimana che non passasse per le agenzie immobiliari. Poi la trovò, piccola e con un ampio giardino, e una vista panoramica che valeva il prezzo. In realtà L'acquisto di quella casa al mare venne effettuato da Massimo con la speranza di tramutarla in covo di sesso e amore , per lui e la moglie Elena, ma non fu così.
Ci andavano pochissimo , e la moglie era più impegnata a prendere il sole che altro.
Quell'estate decisero di passarci addirittura tutto il mese di agosto. Massimo era elettrizzato, con cosi tanto tempo a disposizione chissà quello che potevano fare. Le sue fantasie erotiche lo sostenevano e lo eccitavano a tal punto che spesso si ritrovava duro il membro al solo pensiero di trascorrevi le ferie con lei.
Ma le sue aspettative furono congelate dalla notizia che sua suocera Amalia avrebbe trascorso il mese con loro. Era stato deciso da sua moglie, visto che suo padre era un pigro all'ennesima potenza. Lei pensò bene di far passare a sua madre una bella vacanza, fregandosene delle esigenze del marito.
La casa era poco spaziosa, un piccolo soggiorno, camera da letto matrimoniale, cucinotto, bagno, ed una cameretta dove si sistemò Amalia, molto felice di passare un mese al mare. Anche se Massimo andava daccordo con la suocera, il pensiero di averla tra i piedi non lo entusiasmava affatto, ma per fare contenta la moglie, si rassegnò a quell'idea.


A peggiorare la situazione ci si mise la riluttanza di Elena a fare sesso con lui, diceva che aveva paura che la madre potesse sentirli, e la cosa la imbarazzava molto. Il nervosismo di Massimo era alle stelle, trovava solo conforto nella masturbazione. Unica nota positiva era il fatto di poter ammirare la suocera in costume da bagno; da sempre nutriva una segreta attrazione verso quella donna. Nonostante i suoi cinquantadue anni, Amalia era una donna piacente, alta e snella, capelli biondi lunghi, ed una faccia da gran porca. Le sue labbra erano il pezzo forte, carnose, e grandi, su cui spesso aveva fatto pensieri erotici. Il corpo eccitante, frutto di una vita passata in palestra; seni prorompenti e ancora ben sostenuti, e sopratutto piedi curati e sempre smaltati di rosso. Si perché Massimo, e' un feticista da sempre, adorava i piedi di Amalia, e ora poteva osservarli benissimo, sia in spiaggia che in casa, visto che la suocera calzava ciabatte aperte. Li trovava perfetti, senza nessun accenno di callosità sulla pianta , magri e dita affusolate, erano un invito a succhiarli e leccarli per ore. Le labbra e sopratutto i piedi della suocera divennero protagonisti assoluti delle sue masturbazioni giornaliere.


La terza notte Massimo non riusciva a dormire, cosi provò a prender sonno leggendo qualche pagina di un libro, mentre Elena era immersa in sonno profondo. Mentre leggeva fu distratto da una voce nel silenzio, era la suocera, sembrava impegnata in una conversazione. Ma erano le due di notte, e gli sembrò molto strano.
Incuriosito si alzò e si diresse verso la camera dove la suocera parlava. La porta era aperta e la luce dell'abagiu accesa: Amalia era in piedi, e parlava nel vuoto!!.
Massimo la guardava sorpreso e incuriosito, lo sguardo della donna era assente, si accorse che soffriva di sonnambulismo. Quella scena lo diverti, non aveva mai visto un sonnambulo in vita sua, ma sopratutto fu attratto dal corpo di lei. Indossava una vestaglia color bianco e trasparente, corta a tal punto da mettere in luce delle bellissime gambe, e poi il seno senza nessun sostegno vibrava libero evidenziando una misura abbondante, e i capezzoli duri e ritti che sostenevano il suo decolté. Rimase per un pò ad osservarla, ma quando la donna si distese sul letto lui tornò in camera. Il giorno seguente Massimo non ne fece alcuna parola con la moglie, anzi la notte si mise a leggere con l'obiettivo di non dormire, sperava di poter rivedere sua suocera in preda al sonnambulismo. Da quando l'aveva vista la prima volta provava una strana sensazione, un po' perché lo incuriosiva molto, poi perché era un modo per uscire dalla noia di quei giorni.
Verso mezzanotte, mentre Elena dormiva, le orecchie di Massimo furono di nuovo attratte dalla voce della suocera. Era quello che sperava!! Senza perdere tempo lui si alzò e si diresse verso la cameretta, vide la luce accesa. Si mosse lentamente per non far rumore.
Quello che i suoi occhi videro, andò oltre ad ogni più ottimistica previsione.


Amalia era distesa sul letto completamente nuda, con una mano teneva il cellulare all'orecchio e con l'altra teneva due dita nella vagina, muovendole delicatamente, prima accarezzando le due labbra della fica e poi infilandole di tanto in tanto per masturbarsi. La sua voce ansimava e pronunciava porcate:" si mi sditallino, mi accarezzò la fica, ora mi penetrò!! e tu ti seghi? Bravo!! si Ettore bravo!!". Ettore era il marito.
L'immagine della suocera che si masturbava provocò un'erezione istantanea in Massimo, anche se conosceva la regola base del sonnambulismo, cioè che non bisogna assolutamente svegliare il soggetto, decise di entrare nella stanza, facendo piano piano e senza distoglierla dal sonno.
In preda all'eccitazione e soprattutto sapendo che tanto lei stava sognando, si tolse le mutande e tutto nudo si avvicinò a letto, con il membro duro e ben ritto. Rimase qualche istante a fissarla, quel corpo lo faceva impazzire, l'astinenza dal sesso con la moglie, lo stava facendo diventare matto. Le sue tette enormi, i fianchi abbondanti ma non troppo, una fica pelosa, ma curata, le labbra divaricate dalle sue dita, e poi quei piedi, si muovevano al ritmo del suo godimento. Massimo impugnò il suo uccello e silenziosamente iniziò a masturbarsi. Lo sguardo di Amalia, colmo di piacere, incrociò il suo che si sentiva tranquillo, sapeva che lei dormiva e che non si sarebbe resa conto di nulla!! anzi da quello che diceva, capì che contribuiva alla sua immaginazione:"Ettore mi sembra di vederti, qui col membro in mano! porco, sei un porco!".
In quel momento Massimo decise di sfruttare fino in fondo la strana situazione.


Si inginocchiò a terra, e cominciò ad annusare i piedi della suocera, e lei, come se lo volesse accontentare, smise di muoverli e li piazzò propio sul viso di lui . Quell'odore forte ed intenso non lo avrebbe più dimenticato, gli riempiva le narici, e la sua lingua non poté fare a meno di uscire e assaporare quelle piante morbide e sudate. Il sapore celestiale lo avvolse, e mentre leccava in tutto e per tutto i piedi della suocera, si masturbava ferocemente, mentre lei continuava la sua telefonata:" si Ettore, si leccamii i piedi, sei un maiale!!".
Massimo capì che quello che succedeva nella realtà, da lei veniva trasportato nel sogno, e la cosa lo fece sentire ancor più sicuro delle sue azioni e intenzioni. Sempre più spinto a soddisfare le sue fantasie, lui si alzò e mise il suo uccello tra i piedi di Amalia, cominciando a scoparli. E lei:" si Ettore scopamiii i piedi, porco che sei!! scopami i piedi mentre mi lecchi la fica!!". Massimo non perse tempo , pensando che quello fosse un desiderio dell'incoscio della suocera si piegò in avanti e infilò la sua lingua nella vagina della suocera. La sua bocca ed il mento furono subito inzuppati degli umori di Amalia, Massimo del resto muoveva la lingua sapientemente intorno al clitoride, e con due dita le trapanava la fica, mentre lei muoveva abilmente i piedi sull'uccello del genero, segandolo con insospettata bravura.
Lei gemeva al telefono, teneva una mano sulla nuca del genero, il suo corpo era un fremito continuo, ed il membro di Massimo sentiva il contatto con le piante umide della suocera , si stava realizzando un suo sogno.
Più la suocera godeva , e più lui leccava, aveva completamente perso ogni freno inibitorio, si sentiva sicuro, e certo!! Amalia non era coscente di ciò che accadeva.


Ad un tratto la suocera cambiò tono al telefono:" sei venuto amore?", Massimo raggelo'. Istintivamente si guardò il membro ancora tra i piedi della suocera , sapeva di non essere venuto, ma volle anche una conferma visiva. Poi guardò sua suocera che lo stava fissando mentre parlava al telefono. I suoi occhi non sembravano assenti come quelli della sera prima!!. Lei continuò:" sono contenta tesoro! Immaginavi che tua moglie ti avrebbe lasciato all'asciutto tutto questo tempo?".
Amalia gli fece un sorriso malizioso, e poi:" vai a lavarti tesoro , io mi metto a dormire" gli disse
fecendomi l'occhiolino. Poi aggiunse:" domani tua figlia mi vuole portare a fare una escursione, buonanotte". Ma quando allontanò la cornetta dall'orecchio per chiudere la chiamata, Massimo poté sentire chiaramente la voce del suocero che salutava la moglie, la sua nuova certezza era confermata: sua suocera non era sonnambula, ma totalmente sveglia, e la telefonata non era finta, ma vera!!! Massimo rimase impietrito; se si trovava lì nudo con l'uccello ritto tra i piedi della suocera, era per il fatto che credeva nel sonnambulismo di lei, ma ora le cose erano un po' diverse!!
Amalia apparve divertita della faccia inebetita del genero e disse:"Bè che fai li impalato?", e lui:" ma ieri ho visto che soffri di sonnambulismo e pensavo che anche stanotte lo fossi!!". Amalia sorrise e commentò:" E' vero a volte ne soffro , ma mica sempre. Tuo suocero era un pò eccitato e così anche se a distanza o deciso di svolgere i miei obblighi coniugali. Per un pò mi stavo divertendo , ma il tuo arrivo a reso la cosa molto più interessante!!"
Massimo era senza parole , e fissava la suocera incredulo , non sapeva che dire . Lei spense il telefono e disse:" beh ora siamo soli io e te!!". Poi ricominciò a muovere i piedi sul suo uccello che si era vistosamente ammosciato. Ma lei mormorò:" ora risvegliamo il tuo bel cazzo e finiamo quello che abbiamo iniziato". A quelle parole il membro di Massimo non ci mise molto a indurirsi , e lui decise di non fare molte domande. Certo si chiedeva come mai sua suocera non avesse il minimo pudore, o delle remore, essendo lui il marito della figlia, ma si convinse che sua suocera non aveva solo la faccia da porca, ma lo era veramente.


Mentre la suocera gli segava di nuovo il pene con i piedi, lui riprese a leccarle la fica. Questa volta la partecipazione della donna era diversa, molto più passionale e vogliosa. Amalia godeva e Massimo aveva la faccia fradicia dei suoi umori. Poi guardandola in viso, in preda ad una forte eccitazione, gli disse:" Ora ti scopo!". Amalia fissò il suo uccello e con un tono deciso aggiunse:" Era ora! Voglio sentirlo tutto dentro, dammelo!!, era una vita che volevo provare un altro cazzo!". Lui non prese tempo, e non vedendo sotto di sé la suocera, ma una donna in calore , la accontento' subito. La penetrò senza fatica, l'uccello entrava e usciva dalla fica calda e zuppa, un intenso calore avvolgeva la sua cappella. Un brivido attraverzava tutto il suo corpo.
Lei sentiva il cazzo del genero turgido e potente; si sentiva finalmente possedere con una passione che la faceva uscire di testa. I colpi di Massimo erano poderosi e continui. Ad un tratto, in ginocchio sul letto, si portò le gambe di lei all'altezza delle spalle; mentre spingeva il cazzo nella fica le afferrò le caviglie, e cominciò a leccarle i piedi: il loro sapore ed odore, forte, intenso ed acre, contribuivano a rendere quel momento indimenticabile .
Massimo avrebbe voluto che quel momento durasse in eterno, ma il suo orgasmo era imminente, e vedere sua suocera godere e sentirla ansimare per i ripetuti orgasmi, accellero' la sua venuta. Di lì a poco la sua fica venne inondata dallo sperma caldo del genero. Fu una sborrata molto lunga, sei/sette contrazioni e schizzi, accompagnati da simultanei spasmi di lei. Una sensazione indescrivibile: Amalia che cominciò a fremere e vibbrare come invasa da una scossa elettrica, e che spingeva il bacino di lui verso di se come se volese far uscre il pene dalla parte opposta della sua fica.


Massimo cadde esausto al fianco della suocera, la quale rimase a fissare il soffitto e a ripetere:"Oddio che scopata!! che cazzo che hai!!". Lui le accarezzava i seni e guardandola come se fosse una dea le disse:" non ho mai goduto così in vita mia" e lei:"Quindi la mamma anche se vecchietta è meglio della giovane figlia!!"
Ma lei non sembrava sazia, cosi si spostò verso di lui, e comincio' a leccargli i capezzoli, il ventre, e scendendo più giù l'ombelico, raggiunse il suo pene ormai ammosciato, e disse:" Bè allora devi provare tutto quello che tua suocera sa fare, per ora hai solo assaggiato l'aperitivo!!". Con grande voracità, prese con le labbra la sua cappella, e iniziò a ciucciare e succhiare. L'uccello di Massimo si eresse di nuovo, mentre la suocera godeva di quella masturbazione. Lui aggiunse:" E'mia intenzione provare tutto il menù , spero che questi venti giorni che mancano mi basteranno per provare tutto", e lei con il membro in bocca continuò:" Non credo siano sufficienti!! dovremmo continuare anche una volta tornati in città.." ma non fini la frase; che riprese a succhiare con vigore. Massimo chiuse gli occhi rilassandosi, e godendosi la bocca più esperta che aveva provato in vita su

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