-Mamma, ma perché l’ascensore s’è fermato?
-Non lo so amore!
-Ma riparte?
-Ma certo tesoro!
-Noi rimaniamo qui, davanti alle porte.
-Sì, da brave, datevi la mano e rimanete lì!
E mentre le due mocciose continuano a blaterare il mio cazzo si è fatto duro, e va a cozzare giusto giusto tra le chiappe di quella del terzo piano, la brava mammina che con le sue tenere parole cerca di calmare le sue piccole. E son chiappe sode, di una 35enne in forma, velate da una leggera gonnellina. Io un passo indietro non lo posso fare, visto che son spalle al muro, cioè praticamente in fondo alla cabina, lei invece un passo in avanti lo potrebbe fare, ma non lo fa, e ora il mio cazzo lo sente benissimo la signora.
Tossisce, poi lentamente ondeggia … hai capito la mammina? Oh mio Dio, il mio cazzo è sempre più duro!
-Ma perché neanche la luce non funziona?
-Sì, perché non c’è neanche la luce?
-Non lo so, state buone!
-Tranquille, qui ce mamma e papà!
La voce delle due piccole rompipalle, sommata a quella del marito, me lo fan quasi ammosciare, quasi …
E intanto la mia Lisa, alla mia sinistra deve essersi accorta di qualcosa. Amo la mia Lisa, con lei va alla grande, perché condividiamo tutto … proprio tutto, passioni comprese. Peccato che questa sera al solito parcheggio non c’era nessuno.
E ora sento la sua mano … Mmmh, mi accarezza il cazzo e non solo. Ma che sta facendo la mia Lisa, palpa me e anche lei, e lei, la brava mammina ancora rimane ferma immobile dov’è … un passo in avanti lo potrebbe fare, e invece.
-Possiamo cantare una canzoncina mamma?
-Okay, ma a bassa voce, che è notte e la gente dorme!
E quelle due attaccano strofa, iniziando una stupida canzone per marmocchi dove un uccellino mogio mogio vuole dare una festa.
Il mio di uccello invece mogio non lo è per niente, Lisa me l’ha sfilato fuori, ha pure sollevato la gonna della mammina, e tra le sue chiappe me lo sta strusciando.
All’improvviso da parte di lui, il marito, un sussulto. La sua mano destra si appoggia sulla schiena della moglie, e poi più giù.
Mi prende un colpo! Oh, mio Dio! Se si accorge che stiamo combinando io e Lisa come minimo ci mena! E’ un uomo tutto d’un pezzo lui! Agente della polizia locale.
Giuro, in cuor mio attimi di terrore, che però si spengono all’istante!
Porca la moglie e porco il marito … e già, pure lui ci sta!
Palpa la moglie e poi inizia a segare me, e intanto Lisa ha calato alla mammina lo striminzito tanga che sotto la gonna indossava.
-No … in culo no…- la sento sussurrare a un certo punto, e visto che il mio cazzo è prigioniero tra le dita della mano sinistra del marito, ho una mezza idea che in culo le siano finite due dita della mia compagna.
-Dopo la giraffa, anche l’elefante, e dopo l’elefante anche le scimmie, e dopo …
E la stupida canzoncina va avanti, è davvero insopportabile, ma la voce delle due marmocchie ora fa proprio comodo. Così acuta, come quella di tutti i marmocchi ora sta coprendo i gemiti di mammina e non solo.
Il mio cazzo ora è dentro di lei, lì, dove fino poco fa, c’erano le dita di Lisa, la mia Lisa, che ora è in ginocchio di fronte al maritino, con il suo cazzo in bocca.
Poi, un improvviso sussulto interrompe il tutto.
Faccio comunque in tempo a farle il pieno prima di sfilarglielo fuori, e lo stesso lui, con la mia compagna. Me ne rendo conto quando la luce ritorna.
-Tesoro, hai la bocca sporca di yogurt!- le sussurro ridendo, vista la presenza delle piccole non mi va di usare il termine sperma, o sborra.
Comunque i due appena le porte si aprono afferrano una figlia testa ed escono senza manco degnarci di uno sguardo, come se si vergognassero di quel che è appena successo.
Così, mi allungo verso la pulsantiera e seleziono il nostro piano, ma mentre le porte si chiudono, si affaccia proprio lei, la brava mammina.
-Mettiamo le bimbe a letto ... e saliamo da voi!- ci sussurra. E a questo non serve aggiungere altro.
«Cagata scritta malissimo.»
«Bel racconto, una storia ai limiti del probabile e dell'improbabile»