I fatti risalgono a quando ero un tirocinante poco più che trentenne.
Ero arrivato in ufficio per un tirociono i tipici tirocini che deve fare chi è giovane e disoccupato per 6 mesi e mal pagato.
Venni da subito accolto molto bene, erano quasi tutte ragazze tra i 40 e i 50 anni circa.
Vidi subito Giada(nome di fantasia) questa collega di 48 anni e sposata guardarmi con un sorriso bello e soddisfatto dal primo giorno.
Tra una cosa e un altro spesso in ufficio le ragazze scherzavano sul sesso e su come le piacesse essere scopate o meno.
Notavo spesso che Roberta(nome di fantasia di un altra collega) e Giada mi fissano spesso il pacco e quando eravamo soli parlano con voce rauca.
Con Roberta oltre che occhiate reciproche su cosce, seni e cazzo non ci fu mai nulla, mentre Giada quando poteva mi abbrcciava e toccava il più possibile.
Iniziarono i pomeriggi in ufficio, io restavo fino a tardi percè dovevo prendere il treno e viaggiare, Giada possedeva una altra casa proprio là, che spesso usava da sola in quanto marito e figli stavano a qualche kilometro, Giada spesso si offriva di ospitarmi ma io ero fidanzato e dicevo che la mia ragazza (attuale moglie non ne sarebbe stata felice), lei allora inniziò a dirmi che faceva Yoga e meditazione e avete capito che spesso due anime affini si sentono, in più sentiva la necessità di ricaricarsi di energia nuova in quanto la vita spesso la stancava.
Un pomeriggio che eravamo soli in ufficio senza lavoro, era estate e faceva caldo ricordo che abbassamo le tapparelle per il troppo sole, lei andò in bagno e torno con la gonna senza le mutande, salì sulla scrivania aprì le gambe, la vidi bellissima col triangolino come piace a me e mi disse Jack scopami.
Sentivo dentro di me che era sbagliato ma mi tolsi i pantoloni e inizia a baciarle il collo mentre con le dita la sditalinavo, lei mi diceva tranquillo questo non è amore, ma solo interconnessione fisica di due anime affini.
Dopo averle leccato quei splendidi seni mentre mi toccava il cazzone, lei inizio a succhiarlo con una voglia e una passione incredibile, ricordo la sua espressione di eccitazione e soddisfazione mentre lo partava tutto in gola.
Inizia poi a scoparla sulla scrivania con lei che urlava dalla felicità di sentirsi libera e connessa, sue parole, volle poi che la prendessi nel culo avendo il cazzone che fa una curva le piaccque molto.
Dopo che fummo venuti leccai la sua figa di un sapore particolare ricordo.
Finimmo poi col baciarci e chiaccherare tutto la fine del pomeriggio.
Inizio questa relazione, nei pomeriggi in cui si restava soli che durò tutto il tirocinio, alla fine dei 6 mesi ci salutammo e ci ringraziamo per quei bei momenti passati assieme.
Oggi ci sentiamo per gli auguri per le feste, ma non ci siamo più visti fisicamente visto i kilometri che ci separano.
«Ciao Splendida, adesso quando avrò un pò di tempo la scrivo, una bella scopata.
Scrivimi in privato quando sei libera e il cornuto e fuori che vedo di passare da te a Bologna per scoparti.»
«Jack, amore quando racconti la scopata a 3 fatta con la Sofia a casa mia a Bologna?
Bacio, porcello.»