IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO, MEGLIO SE CON GLI OPERAI IN CASA.


Mi sono appena svegliata e ho pensato a cosa fare durante la giornata, il caldo è asfissiante!


Giù in strada rumori insopportabili di lavori e un nugolo di operai impegnati a ristabilire l’asfalto e la viabilità.


Di fronte casa mia una casupola diroccata con una finestra che da’ proprio sulla mia camera da letto e da lì mi sono accorta che un operaio sulla trentina guardava fisso verso di me.


Non ce l’ho fatta, ho cominciata ad abbassarmi le mutandine sotto la camicia da notte che, in breve, ho lanciato via.


Ho cominciato a toccarmi e ad aprire le grandi labbra per fargli vedere tutta la mia fica, poi mi sono girata e con quattro dita mi sono spalancata la passerina e l’ano fino ad urlare di piacere e di dolore.


Il tizio di fronte a me ha cominciato a menarsi una sega e lo stava facendo con tutta la forza della mano e d’improvviso è esploso in una sborrate inimmaginabile, spruzzando sperma in strada, colpendo i suoi colleghi, messisi al riparo da quella enorme eiaculata.


Ho cominciato a ridere e sono rientrata in casa.


Nel frattempo mio marito si è svegliato e le sue mutande erano stropicciate all’inverosimile, aveva un cazzo enorme che non ho potuto non prendere in bocca con tutte le mutande.


Nel frattempo ero fradicia di umori, bagnatissima fin sopra le gambe che erano completamente aperte in attesa della verga di mio marito.


Lui è un bastardo perché quando mi vede in queste condizioni fa di tutto per farmi soffrire.


Ha cominciato a toccarmi la fica e lo faceva a singhiozzi, fino a quando non l’ho implorato di mettermi due dita dentro.


Nel frattempo è suonato il campanello, qualcuno era fuori della porta.


Mio marito si è alzato dal letto ed è andato ad aprire,


Erano 5 operai, una parte di quelli che erano in strada. Volevano sapere chi abitasse l’appartamento.


Ovvio che quello stronzo di mio marito li ha fatti entrare in casa e li ha portati in camera da letto…aveva capito tutto.


Mi sono ritrovata con gli operai di fronte a me ed io che avevo le gambe spalancate e mi stavo facendo un ditalino in attesa di mio marito.


Lui è arrivato dietro di loro e mi ha detto: “Non chiudere le gambe, tesoro, questi signori devono vedere quanto sei puttana”.


A queste parole ho risposto con un’apertura maggiore delle gambe e ho detto a mio marito: ”Sei un cazzone, credi che cinque uomini rappresentano un problema per me”?


Lui per tutta risposta si è seduto sulla sedia che abbiamo in camera da letto e accedendosi una sigaretta ha detto ai cinque: ”Ragazzi è mia moglie, ma adesso è la vostra troia, fatene ciò che volete”.


I ragazzi si sono avvicinati al letto e con estrema calma e delicatezza hanno cominciato a mettere fuori i loro cazzi. Li ho presi in bocca a due alla volta, altri due in mano e l’altro che mi si strusciava sulla fica, ma era enorme.


D’improvviso, quello che mi strusciava la fica, con un colpo secco me lo ha messo dentro.


Non ho capito più nulla, era il doppio della lunghezza del cazzo di mio marito ed era stupendo.


Ho guardato mio marito e lui continuava a fumare e si toccava il cazzo.


Non ce l’ho più fatta, mi sono completamente data: Ettore mi strusciava il suo cazzo sul culo e tutto d’un tratto me lo ha infilato nell’ano, con estrema facilità lo ha fatto scivolare fino alla base delle palle (il mio culo sfondato, non ha opposto resistenza), Genny mi scopava la fica ed il suo cazzo lo sentivo quasi in pancia per quanto fosse enorme in lunghezza e in larghezza, Tony me lo metteva in bocca alternandosi con Paolo, Alfredo invece mi faceva sentire l’odore del suo cazzo passandomelo sotto il naso e vicino all’orecchio destro e ogni tanto voleva che gli sputassi sopra.


Sono completamente in balia di cinque uomini, e mio marito cosa fa?


Si fa largo tra di loro e mentre Alfredo mi struscia il suo cazzo in faccia, Paolo e Tony mi mettono in bocca le loro mazze, lui di soppiatto arriva e mi sborra in faccia con due getti di sperma che mi ha ricoperto il viso e mi ha imposto di leccare le labbra e ingoiare tutto quanto.


A questo punto Ettore mi è venuto in culo e contemporaneamente Genny ha inondato la mia fessa.


Non so quante volte io sia venuta, ma almeno tre o quattro volte.


E poi Paolo e Alfredo mi hanno sborrato in bocca ricordandomi che mio marito mi aveva ordinato di ingoiare tutto.


Tutti e sei eravamo sfiniti, io con la fica e il culo in fiamme, mi sono alzata, rivestita e ho infilato delle mutande con all’interno l’aggeggino che mio marito utilizza per farmi sbrodolare di nascosto in pubblico.


Vi pare che quel coglione non mi ha costretta a raggiungere la porta d’ingresso con le gambe tremanti mentre si divertiva a pigiare il telecomando?


Sono venuta un’altra volta.

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