Io mi chiamo Marina, ho 39 anni e sono sposata con Davide che ne ha uno più di me. Abbiamo una figlia che da poco ha compiuto 18 anni e come regalo di compleanno ci ha fatto una specifica richiesta: una gang con dieci maschi! Con mia figlia Dany, abbiamo un bel rapporto. Da qualche tempo vi eravamo accorti che ci spiava. Tutto è cominciato una sera come ormai tante non c'era nulla di programmato. La porta della camera da letto ormai era quasi spalancata, e nostra figlia si presentò come al solito, dietro il muro a guardarci. Era da un po’ che lo avevo notato, poco dopo il suo 15° compleanno, e la cosa mi eccitava. Stavo cavalcando mio marito quando non so cosa mi prese, mi alzai di scatto, ed andai dietro la porta, la trovai con la manina negli slip che si masturbava.


“Scusa mamma, non volevo infastidirti. Scusa, non lo faccio più!”


Scoppiando in lacrime mi ripeteva; scusa. Cercai di rassicurarla, nel dirgli più volte, che la curiosità sessuale è normalissima alla sua età, mentre prendendola per mano la portai a letto con noi. Mi rivolsi verso mio marito. 


“È vero Davide che non c’è nulla di male se guarda?”


Mio marito non rispose, ma fece un cenno con la testa, asserendo, quello che dicevo. A quel punto gli confermai che poteva guardarci a suo piacimento


“Da oggi non avrai più bisogno di spiarci, sdraiati vicino a noi, e guardaci.”


Iniziai a succhiare il cazzo a mio marito, ormai moscio per l'imbarazzo, ma, per la presenza della nostra piccola, a letto con noi, non ci volle molto a farlo diventare come il ferro. Era chiaro che, anche a lui, vedersi osservato dalla piccina, lo eccitava molto. Salita sopra di lui e preso il cazzo di suo padre nella mano, gli ho mostrato come me lo ficcavo dentro. Lei era pietrificata. Non faceva nulla, con le mani richiuse al seno. Io scopavo mio marito, e nostra figlia, ci guardava senza fare nulla. Mi eccitava essere osservata da lei, che incredula mi fissava, mentre godevo come una maiala. Dopo un po’ che godevo, fui colta da una forte perversione; gli presi la sua mano e la portai sulla sua fica e gli dissi di toccarsi.


“Dai amore di mamma, toccati e sentirai quanto è bello!”


 Lei timorosa non lo faceva. Allora l'aiutai io con il movimento della mia mano. Naturalmente l'eccitazione era tanta anche per lei, e ho sentito la sua fichetta bagnatissima. Fu in quel preciso momento che non ho capito più nulla, ero in preda ad una vera perversione sessuale nei confronti di mia figlia. Ho deciso di sfilargli gli slip e far scorrere le mie dita tra le labbra della fichetta di mia figlia. Lei da quel momento in poi ha iniziato a raggiungere il primo orgasmo e la mia soddisfazione fu tanta nel sentire godere mia figlia sotto le mie dita. Suo padre alla vista della scena non è durato tanto e uscendo da dentro me ha schizzato tanta di quella sborra da rimanerne entrambe ricoperte.


“Che due adorabili puttanelle! Vi sborro tutte! Vengo e vi sborro!”


Aveva lo sguardo stravolto dalla libidine per quel gesto così perverso e incestuoso. Dopo ci sdraiammo a letto tutti silenziosi per riprenderci. Quello strano silenzio ci portava paura, insicurezza, quando vidi mio marito, suo padre, allungare anche lui le mani nella fichetta della figlia. Dopo pochi attimi il suo cazzo era nuovamente duro come il ferro nel toccare le parti intime di nostra figlia. Io mi sono alzata e mi sono messa tra le gambe di mia figlia per leccarla. Non avevo mai provato in vita mia una sensazione tanto bella. Una fica stupenda! Un sapore buonissimo che mi inebriava così tanto, da sconvolgere i miei sensi.


“Amore della mamma, sei dolcissima! Non ho mai provato in vita mia una sensazione tanto bella! La tua fica è qualcosa di veramente prezioso. Ha un sapore buonissimo, che mi inebria così tanto da sconvolgermi tutta!”


 Suo padre nel frattempo aveva già preso la sua manina e si stava facendo segare il cazzo.


«Vieni amore di babbo, tocca questo strumento che ti ha generato. Lo senti come è di nuovo duro, dal fatto che tu adesso lo stai toccando? Brava così, stringilo e segalo piano.”


La piccola che con il ritmo della sega iniziava a prenderci gusto, e trovarsi il cazzo fra le mani, lo segava con molto interesse. Io continuavo a leccargli la fica e la sentivo continuamente vibrare sotto la mia lingua in orgasmi continui.


“oooh mamma! Mi fai morire! È… è… bellissimo!”


Nel sentirla godere suo padre la baciava in bocca con la lingua mentre lei lo segava, e dopo poco ho sentito che suo padre stava sborrando tra le mani di sua figlia.


“Amore, sborro! Continua, non ti fermare! Fa piano, ma non ti fermare. È bellissimo!”


Lei come se avesse già capito rallentò il ritmo strofinando le dita sulla cappella sporca di sborra. Li lasciai fare dedicandomi ancora al suo piacere e pochi attimi dopo mi esplode in un orgasmo molto abbondante.


“Brava, amore di mamma! Così, godi! Dai, che è bellissimo!”


Ormai esausti ci sdraiammo a letto, dopo pochi attimi, lei fece cenno di volersi alzare, ma suo padre l’afferrò per i fianchi pregandola di restare.


“No, amore, resta con noi, non andar via. Resta pure con noi e, da oggi, vieni quando vuoi.”


Lei non se lo fece ripetere e rimase a letto.


Da quella sera fu un susseguire di nuove esperienze. La piccola prendeva sempre più dimestichezza con entrambi. Ormai era un continuo godere e farci godere. Da lì a qualche settimana iniziò a succhiare il cazzo di suo padre, poi a leccare la mia fica, fino a farsi godere in bocca dal padre ingoiando tutto.


“Brava, amore di mamma! Ingoia tutto, che è da sballo il suo sapore. Ti piace la crema di papa?”


Ne era inebriata. La faceva impazzire il sapore della sborra in gola, al punto da divenirne golosa.


“Mi fa impazzire il suo sapore! È buonissima! Ne voglio sempre di più!”


Davide era orgoglioso di come ingoiava la sua crema.


“Che spettacolo! Guarda come la ingoia! Sta diventando più brava di te! Non ne perde una goccia!”


Il passo successivo fu farla godere stando sopra suo padre. Era importante che lei avesse la giusta tranquillità nel sentire il cazzo scorrere sulla sua fichetta. Ho voluto che lei godesse molto nel sentirlo a pelle sullo spacco di quella piccola ma adorabile fichetta che aveva già iniziato a sbrodolare molto quando la masturbavamo.


“Brava amore di mamma, metti la tua patatina sul tronco e strusciati su di lui cosi lo senti che ti fa godere.”


“Mamma! È bellissimo! Mi fa impazzire come mi struscia la patatina!”


Era pronta, completa, mancava solo la penetrazione. Una sera fu lei stessa tra una cosa e l'altra nel mettersi sopra suo padre prendergli il cazzo tra le mani e indirizzarlo nella sua fica, allora capimmo che era arrivato il momento di sverginarla.  Allora ho guardato Davide e gli ho detto che era ora di organizzarci, perché la perdita della sua verginità doveva avvenire in maniera molto dolce e serena.


“Voglio che la nostra piccola abbia una prima volta indimenticabile.”


Lui era così eccitato che mi ha scopato subito al pensiero di sverginarla. Io non ero meno eccitata di lui. Nel sentirlo affondare dentro di me l’ho provocato.


“Porco! Ti eccita il pensiero di sfondare nostra figlia! Senti com’è diventato duro il tuo cazzo! Sei un maiale che gode nel pensare a quanto sarà bello sverginarla!”


Lui mi ha risposto per le rime.


“Si troia! Sono eccitato da morire al pensiero che tu vacca di una madre mi metti nostra figlia davanti al mio cazzo e vuoi che la svergini! Sono certo che poi andrai a leccare la sua giovane fica sfondata!”


Aveva ragione. Ero sconvolta ed eccitatissima al pensiero di vederlo violare la sua giovane rosa. Così avvenne. Una sera si è ritrovata fra le nostre braccia e l’abbiamo portata ad un livello di eccitazione così elevato, che ne è rimata stordita da quanto ne ebbe a godere. Davide si era piazzato fra le sue cosce e lei godeva nel sentir strofinare il suo cazzo durissimo sullo spacco della giovane fichetta, lei gli ha sorriso e lo ha esortato a prenderla.


“Dai pay spingi! Dai lo voglio! Prendimi!”


A lui luccicavano gli occhi dal desiderio e dalla contentezza di quello che stava facendo.


“Rilassati amore di papa. Sentirai solo un breve attimo di dolore, ma poi sarà piacere unico. Fai un bel respiro e resta morbida, non irrigidirti.”


Lei gli ha sorriso di nuovo. Il suo volto era in quel momento sconvolto dal piacere che lui gli procurava mentre strusciava la cappella lungo lo spacco, e io gli torturavo i microscopici capezzoli già molto sensibili. Poi lei ha chiuso per un attimo gli occhi in preda ad un ennesimo attimo di piacere e lui con un colpo secco le è entrato tutto dentro. Per un attimo ha fatto una smorfia di dolore, ma poi è esplosa in un orgasmo devastante. Ha iniziato a godere così tanto, che lui, ad un certo punto, l’ha guardata e gli ha detto che sarebbe venuto dentro di lei. Ero felice e un po’ preoccupata di questo, poteva essere un rischio, avendo già avuto le mestruazioni, ma ho deciso che si poteva fare.


“Vengo, piccola, ti sborro dentro!”


Ho visto lei piangere di gioia. Così l’ho tranquillizzata.


“Sì, amore mio, senti come ti inonda il ventre quel seme che ti ha generato!”


È quasi svenuta da quanto ha goduto nel sentire tutto quel calore che invadeva e riempiva il ventre.


“Oooh papa! Lo sento! È…è… bellissimo come mi inonda! È caldo! Mi piace!”


Ha tremato scossa da quel primo orgasmo da donna. Lui le ha riversato dentro un fiume di sborra che appena uscito mi sono subito dedicata leccare facendo impazzire di piacere nostra figlia.


“Ohhhoooo! MAMMA! COSÌ MI FAI MORIRE!... mamma!”


Ero inebriata dal piacere di leccare la crema che lui le aveva riversato dentro e che era intrisa del suo sangue verginale. Da quella sera in poi, abbiamo preso a scopare sempre più intensamente. Il passo successivo è stata l’apertura del culetto. Per quello ci abbiamo impiegato un po’ di più.


“Dai mamma lo voglio anche nel culo!”


 “Si amore mio, ma ci vuole un po’ di pazienza.”


Ho preteso che fosse ben allenata prima di farsi sfondare il culo da papà. Effettivamente è stata un po’ più dura. Lui era elettrizzato all’idea di romperle il culo.


“Piccola rilassati che papa fa piano ma alla fine te lo sfonda questo culetto meraviglioso!”


 Fra le mie leccate, e il lubrificante sparso a fiumi alla fine è riuscito ad infilare il suo cazzo nel culetto di sua figlia.


“Piano pay che mi sfondi! Però è bello! fa un po’ male ma non troppo! Dai così…si così va bene!”


Lui è stato molto delicato e quando si è reso conto che lei si era abituata a sentirlo dentro ha preso a limare anche quel foro facendola godere quasi subito.


“Si papy…così va bene...dai che mi piace...papy! mi fai …vengo!”


Mentre lui le sfondava il culetto io da sotto leccavo la sua fichetta che grondava di piacere. Era un orgasmo continuo che l’ha portata godere subito nel sentirsi scopare anche il culo. Dopo quella volta ha iniziato a godere completamente e con la pratica, è diventata ben presto una bella rotta in culo. Da quella sera in poi lui l’ha scopata con grande piacere e pure Luca l'ha scopata il mio bull di fiducia un singolo superdotato con 23 cm. di cazzo. Dopo mesi di intenso sesso a tre, dove avveniva tutto nella massima serenità, gli dissi che doveva lasciarci casa libera che sarebbe venuto un mio amico che conoscevo da anni per scopare, e lei curiosa mi domando immediatamente chi fosse.


“Non lo conosci. È un ragazzo serissimo, con cui ci scopo da anni ed ha una particolarità: è molto dotato.”


Lei quella sera non mi disse nulla usci con le amiche lasciandoci soli in casa. Il nostro amico venne e scopammo sempre alla grande, mio marito si dedicò alle foto e video. In tarda serata, quando lui andò via, mi inviò un messaggio di questo tenore: "Mamma, posso tornare?"


Le diedi il mio assenso. Era davvero tanta la sua curiosità che, appena rientrata, venne in camera da letto.


“Allora com’è andata? Come riesci a far funzionare questo rapporto? Com’è che ti fai scopare da un altro, davanti a papà? E cosa faceva papà, mentre tu scopavi con l’altro? Dai, voglio ogni dettaglio.”


Mi ha riempita di domande. Le ho risposto serenamente. Poi le ho fatto una domanda.


“Amore, quante domande! Se proprio vuoi soddisfare la tua curiosità, ti andrebbe di provare?"


Per un attimo è rimasta in silenzio. Era incuriosita, ma anche un po’ intimidita. Un cazzo nuovo, mai preso, meglio la certezza.


“Ormai mi son abituata con papà. Però, se hai qualche sua foto da farmi vedere, ne sarei contenta.”


Le ho mostrato tutte le foto ed i video realizzati da Davide. Quando ho visto quel membro enorme, è rimasta senza parole.


“Ma…ma è enorme! Come fai a fartelo entrare tutto dentro?”


Era molto impaurita dalle misure di quel cazzo, ma curiosa nel guardare ogni dettaglio. Le ho rinnovato la domanda.


“Amore, ti piacerebbe provarlo?”


Sconvolta mi ha guardata.


“No, mamma! Temo di non poterci riuscire: è troppo grosso!”


“Lasciami parlare con lui e spiegargli la situazione. Se lui è favorevole, lo faccio venire e tu farai quello che ti senti di fare.”


Infatti fu proprio così. L'indomani gli telefonai.


“Ti devo parlare possiamo vederci per un caffe?”


Lui immediatamente si rese disponibile ad un incontro. Io però vista l'età di mia figlia, 15 anni, appena compiuti mi sentivo molto imbarazzata, non sapevo come aprire il discorso. Ci vedemmo al bar una volta seduti al tavolo mi chiese cosa era successo. Rimasi in silenzio, lui mi guardava ed io non sapevo come dirglielo. Mi feci coraggio e gli spiegai la situazione.


“Da qualche tempo, abbiamo intrapreso un rapporto molto più intimo con nostra figlia e, avendo ammirato qualche tua foto, sarebbe curiosa di provare ad avere un rapporto anche con te.”


 Lui è rimasto un attimo in silenzio.


“Ma, non è piccola tua figlia? Mi sembra , e già scopa?”


L’ho guardato negli occhi e ho finito il discorso.


“Si, ha 15 anni li ha compiuti da un po’ di tempo. Questo favore lo posso chiedere solo a te che ci conosciamo da anni ed abbiamo sempre avuto un bellissimo rapporto di complicità e amicizia. Devi esser dolcissimo con lei, che sa già fare tante cose, ma non ha preso altro che il cazzo del padre. Tu saresti il suo primo maschio.”


È rimasto qualche minuto in silenzio.


“Ma tuo marito? Sei sicura che a lui sia bene se la scopo io?”


 L’ho guardato dritto negli occhi.


“Per volere di nostra figlia è stato lui a farla diventare donna! È convinto che scopare anche con te sarebbe una bella esperienza per lei.”


Mi ha sorriso con malizia.


“Vi voglio troppo bene per astenermi, sono disponibile organizza. Sarò per lei una esperienza indimenticabile e sarò molto dolce. Mi eccita il pensiero del suo corpo acerbo.”


“Grazie, capirai... questo favore lo posso chiedere solo a te, che ci conosciamo da anni ed abbiamo sempre avuto un buonissimo rapporto di amicizia e complicità.”


Andammo via ed io entusiasta non vedevo l'ora di dare la bella notizia a mia figlia e mio marito. Una volta a casa mia figlia mi è venuta a salutare e guardandola negli occhi l’ho baciata in bocca con la lingua.


“Mi ha detto sì! Ha accettato di scoparti!”


Lei è rimasta in silenzio, un po’ indecisa e titubante. Ha avuto come un attimo di sbandamento.  


“Mamma io non ci riuscirò mai a farlo è enorme! Mamma, cosa vuoi... dubito che riuscirò mai a prenderlo, è enorme!”


Le ho sorriso e l’ho tranquillizzato.


“Non devi preoccuparti di nulla. Lui sarà dolcissimo e paziente; ti lascerà fare solo quello che ti senti di fare. Se non ci riesci, va benissimo lo stesso.”


Organizzai tutto per la sera dopo. Io un completino intimo nero, mia figlia gli ho comperato un completino traforato bianco dove lasciava trasparire la poca peluria, lei emozionatissima, io peggio di lei.


Quando all'improvviso squilla il citofono, era lui, e io gli dissi di salire, mia figlia scappa e si chiude nella sua cameretta. Io rimango in cucina senza sapere cosa fare, mio marito va ad aprire alla porta.


Entra mi bacia e mi fa cenno con la testa, gli dissi di aspettare che sarei andata io a chiamarla, lui mi ferma, e va a bussare alla porta della sua camera.


“Dany, sono Luca, voglio solo conoscerti. Non ti faccio nulla. Nemmeno mi avvicino a te, se non vuoi.”


Lei lo lascia entrare e poi noi preoccupati abbiamo origliato e l’ho sentito che gli parlava con calma.


“Sta tranquilla, non ti faccio nulla. È comprensibile il tuo imbarazzo: non mi conosci. Io conosco i tuoi genitori da anni e, come sai, faccio sesso con tua madre; è per questo motivo che ha scelto me, altrimenti non avrebbe chiesto a nessun’altro di giocare con te. Io, però, non voglio farti nulla che tu non voglia. Ora, se ti senti tranquilla, andiamo di là e guardi giocare me e mamma. Quando ti sarai rilassata a sufficienza, anche con la presenza di tuo padre, allora potrai fare quello che ti piacerà fare. Siamo d’accordo?”


Dopo un po’ di tempo, li vediamo uscire dalla stanzetta mano nella mano e venire da noi. Lui mi baciai in bocca con mia figlia che mi guarda. Andammo verso la camera da letto, io mi dedicai immediatamente a lui, lei guardava e dopo un po’ suo padre inizio ad accarezzarla, baciarla delicatamente. Era protesa con lo sguardo su quello che facevo con lui. Davide ha preso a masturbarla piano, dolcemente. Lei guardava estasiata il cazzo del bull e, incredula, pensava che non era possibile accoglierlo dentro: era troppo grosso! Davide le parlava con calma.


“Piccola lasciati andare. Guarda mamma come lo succhia! Ti piacerebbe sentirlo nelle mani, o in bocca? Dai non essere timida! Io lo so che sei una bella porcellina! Dai facciamolo vedere anche a Luca.”


Poi l’ha fatta distendere vicino a noi. Luca, nel vedere un fiore appena sbocciato, è rimasto estasiato. Gli guardava la passerina strettissima, i piccoli bottoncini del seno, che erano spuntati in fuori con le prime mestruazioni. Io continuava a succhiargli il cazzo, mentre mia figlia ne ero ormai affascinata. Luca le ha sorriso e le ha parlato dolcemente.


“Sei bellissima! Il tuo piccolo ed esile corpicino mi piace moltissimo!”


Si è chinato fra le sue cosce ed ha iniziato a gustarsi con la lingua la sua impaziente fighetta. È impazzita da come la leccava. Lei si è lasciata andare completamente. Allora ho smesso di succhiarlo, ho preso la mano di mia figlia e l’ha portata a circondare quel suo cazzo grosso. Era ormai eccitatissima. Lo voleva e si vedeva! 


“Mamma è enorme! Mi sconvolge ma sono anche molto curiosa.”


Era completamente persa dal desiderio, gli menava il cazzo e se lo strofinava fra le gambe. L’ha guardato e, con voce languida, rotta dal desiderio, l’ha pregato di scoparla.


“Ti voglio! Ti voglio. Prendimi, piano!”


Gli ha appoggiato la cappella fra le piccole labbra di quella ostrica che era lucida dal piacere. Per un attimo ho temuto che fosse troppo grosso per lei, ma lui le è entrato dentro molto lentamente. Vedevo la piccola fichetta dilatarsi sempre di più. Lui affondava in lei e poi ne sfilava un po', per poi spingerlo dentro di nuovo, sempre molto piano, facendo in modo che i muscoli della fica si dilatassero al passaggio di quel palo tanto possente. Alla fine l’ho visto arrivarle in fondo. Lei ha goduto all’istante. Il suo corpo si è teso e lei ha spalancato la bocca, ma non è riuscita ad emettere alcun suono. Solo il suo viso stravolto ci ha fatto capire che stava godendo.


“Brava, piccola! Così, godi e abbandonati al piacere.”


Le parole di Davide hanno rotto il silenzio. L’ha guardata con le lacrime agli occhi per la gioia, mentre io osservavo da vicino e godevo con lei.


“Sì, amore mio, godi. Lo hai preso quasi tutto, ma va bene così! Rilassati e goditelo tutto dentro!”


Nel sentire che lo aveva quasi tutto dentro, ha goduto di nuovo. Lui ha preso a pomparla con affondi decisi, ma lenti, e lei godeva come mai aveva fatto prima, nemmeno con suo padre. Ad un tratto, si è resa conto che il suo corpo aderiva al suo: lo aveva per davvero tutto dentro! Lui l’ha scopata tantissimo. È quasi svenuta da quanto ha goduto. Noi eravamo entusiasti dal vederla godere. Davide lo incitava scoparla forte.


“Bravo Luca sfondala! Falle sentire tutto il cazzo fino dentro la pancia! Mi fa impazzire vederla ridotta così troia con te!”


Io ne ero orgogliosa. 


“Brava la mia piccola puttanella! Guarda come lo prende! E poi diceva che non ci sarebbe riuscita! Adesso lo senti tutto dentro vero amore mio?”


Lei mi ha sorriso stravolta dal piacere. Hanno cambiato diverse posizioni e l’ha presa anche da dietro a pecorina, lei era impazzita di piacere.


“Bellissimo! fantastico! Stupendo! Dai sfondami tutta! Lo voglio tutto fino in fondo! Spaccami!”


Quando è venuto, l’ha ricoperta di crema, che lei ha cercato di ingoiarne il più possibile.


“Bevi piccola troietta! Senti come ti sborro tutta!”


 Io ero entusiasta.


“Amore mio, sei stata fantastica! Hai visto che lo hai preso tutto! Ti è piaciuto? Dimmi che sei contenta!”


Luca ero raggiante. Davide aveva gli occhi lucidi dalla gioia. Da allora son passati tre anni. Ha provato anche suo padre e Luca in doppia e da quanto ha goduto è quasi svenuta. Inoltre lei ha scopato oltre che con lui anche con altri maschi che regolarmente mi hanno scopato. È diventata una meravigliosa puttanella rotta ad ogni esperienza. Il mese scorso ha compiuto 18 anni ed ha sempre espresso il desiderio di festeggiare con una gang di dieci maschi. Ce lo ha detto una sera a cena con Luca presente. Davide l’ha guardata e sorriso, mentre io ho fatto una faccia un po’ scettica.


“Amore della mamma, credo che dieci siano un po’ troppi! È vero che sei una puttanella ormai rotta in ogni buco, ma dieci mi sembrano troppi. Tu, amore, che ne pensi?”


Nel parlare mi girata verso i miei uomini. Davide ha solo stretto le spalle, mentre Luca l’ha guardata un po’ incuriosito.


“E come li vorresti questi dieci cazzi per te?”


Lei molto elettrizzata, l’ha guardato con occhi da vera porcellina.


“Tre neri ben dotati. Tre lunghi e tre molto grossi. Poi ci sei tu che fai il decimo: sei lungo e ben dotato in circonferenza, quindi assolvi al compito benissimo e poi il tuo l’ho già preso nel culo!”


Lui è rimasto un po’ incredulo, mi ha guardato stupito ed ha sorriso, parlando con me.


“È diventata più troia di te! Sono curioso di vederla all’opera! Adesso li trovo nove cazzi come li vuole lei, ma se non li regge tutti, preparati, perché sarà compito tuo finire il lavoro!”


Così abbiamo organizzato per il sabato sera. Cena in una villa un po’ isolata e, dopo i festeggiamenti con torta e fuochi d'artificio, ci siamo seduti sul divano. Lei per tutto il tempo è stata circondata da cazzi davvero super. I tre neri erano enormi, ma anche gli altri non erano da meno. L’hanno eccitata e fatto succhiare le loro verghe durissime per tutta la sera, ma, solo quando Luca ha fatto un cenno a tutti, l’hanno scopata. Per tutta la sera l’hanno tenuta sempre molto eccitata e io ero trepidante dal desiderio di vederla posseduta. Si è cimentata in una vera gang. Con tre che la scopavano in ogni buco ed altri due uno per mano. Io e suo padre la guardavamo ammirati. A giro l’hanno scopato tutti e son venuti dentro di lei con sborrate colossali. Per tutta la notte si è presa questi meravigliosi dieci cazzi. Solo alle cinque del mattino, sfinita e sborrata ovunque, ho chiesto a me di darle il cambio. Era esausta.


Luca le ha fatto i complimenti e tutti si son segati per coprirla di sborra.


“Mia cara, tua figlia diventerà più troia di te e avrà ancor più tempo, rispetto a te, di fottere e farsi chiavare all'infinito!”


La voce di suo padre ha risuonato nella stanza. Mi sono tolta un cazzo nero dalla bocca, ho sorriso e poi gli ha risposto.


“Già è più troia di me! Guarda come ha spremuto questi cazzi! Sono tutti svuotati! È già più troia di me, credimi!”


Lei mi ha ascoltata soddisfatta e felice! Potevo essere fiera di avere trasformato mia figlia in una vera puttana!  

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