Io e Marina siamo una coppia matura, sperimentata, e si sa come vanno le cose in questi casi. Fare l'amore diventa una routine e se ne perde un po' il gusto. Molte persone pensano che la soluzione di questi problemi cosí frequenti siano le corna. Noi la pensiamo diversamente, anche perché i sentimenti che ci uniscono sono saldi, sinceri. Un giorno io e mia moglie eravamo a letto dopo aver fatto l'amore come al solito stancamente, con poca fantasia, la solita posizione del missionario con lei che si lascia fare, braccia in alto, gambe aperte come dal ginecologo e io sopra che pompo concentrandomi sulle sensazioni che vengono dal cazzo. Al massimo ci aggiungo qualche fantasia erotica e penso che sia un negro che la violenta sotto i miei occhi. Alla fine un orgasmicchio faticosamente conquistato, da parte di tutti due. Lei, come tutte le donne é bravissima a fingere e credo che non sempre lo raggiunga. A volte, per colorare un po' la minestra, ci scattiamo qualche foto durante l'amplesso. Devo dire che sono piú eccitanti le foto dell'amplesso stesso. Come dicevo, eravamo nel letto, uno accanto all'altra. Io ero pensoso e come un fulmine arriva la domanda che non bisognerebbe mai fare:
- A che pensi?
Non bisognerebbe mai farla, innanzittutto perché può essere molto imbarazzante per chi deve rispondere e in una frazione di secondo deve inventare una scusa banale (tipo sto pensando a fare una copia della chiave del garage) senza tradirsi con un'espressione inconscia del viso che dice piú di mille parole. Altro motivo per non fare quella domanda é che ci si potrebbe sentir dire la verità.
Ed é ciò che ho fatto io.
Ecco come siamo arrivati alla decisione di rinverdire un po' la nostra vita sessuale. Abbiamo iniziato timidamente da lontano con l'idea di guardare insieme film porno e l'abbiamo anche fatto ma con risultati deludenti. Siamo quindi passati all'uso di sex toys, vari didlo vaginali e anali, anche per me, lingerie. Sul momento sono giochi eccitanti ma come dice il proverbio "bel gioco dura poco". Una sera, a letto, le ho buttato lí come l'ennesimo discorso pruriginoso, l'eventualità di avere uno scambio di partner. Marina subito mi ha dato del porco e mi ha accusato di volerle fare le corna.
- Ah! Cosí non ti basto piú io? E dillo che vuoi infilarlo in un buco giovane"
Mi sono chiesto se non avessi passato il limite dell'accettabile da parte di mia moglie ma lei mi ha subito detto:
-"Ora ti faccio vedere io di cosa sono capace, razza di impotente, finocchietto"
Si é denudata in un baleno e ha cominciato a spogliare anche me (ci ha messo poco, indossavo solo i boxer), si e messa a cavallo come una valchiria afferrandosi le zinne generose e cominciando a ciucciarsi i capezzoloni da sola, poi si é chinata in avanti, mi ha messo una mano dietro la nuca e mi ha tirato in mezzo a quel paradiso come la tabaccaia di Fellini in Amarcord. Ha cominciato a sbattermi tutto quel ben di Dio sulla faccia e poi mi ha messo un capezzolo in bocca come se fossi un lattante. Quasi non respiravo piú, proprio come i neonati famelici che quasi si strozzano con la tetta in bocca. Era assatanata, mai vista cosí, quasi rabbiosa. Inutile dire che il mio arnese é venuto su come l'asta di una bandiera e lei l'ha fatto subito sparire nella sua figa fagocitante. É stata una cavalcata che nemmeno Gary Cooper in un film western avrebbe saputo fare. Io mi facevo scopare e le dicevo:
-"Sei tu la porca, guarda come godi all' idea di farti un altro uomo. Cosí ti voglio, puttana".
Alle mie parole si attizzava ancor piú, il volto era sconvolto dalle smorfie del piacere ed era tutta rossa fino sul petto. Siamo venuti insieme ululando come lupi con un mare di sperma dilagante fin sul lenzuolo.
Ed é stato cosí che siamo arrivati ad essere scambisti.
L'appuntamento é per le 23,15 al parcheggio delle Mimose. Alle 21,00 eravamo tutti e due impazienti. Ho provato a suggerire a Marina come vestirsi ma lei ha le idee piú chiare delle mie, si é preparata da tempo acquistando un vestitino che vi lascio immaginare. Sono piú le parti che lascia scoperte che quelle che nasconde, e anche quelle nascoste le mette in evidenza. Nero di lamé con una gonna larga appena sopra il ginocchio in modo da mostrare quel po' di coscia che mette la voglia di vedere il resto. Segna bene la pancetta facendo prendere le misure dell'ombelico. É scollatissimo sul davanti, sotto le ascelle mostra il ciuffetto di peli che evoca la figa e lascia vedere lateralmente il seno, la schiena e le spalle sono nude, lascio il culo alla vostra fantasia. Due scarpe con un tacco che sembra la Tour Eiffel capovolta e che fanno risaltare caviglie fini e polpacci abbronzati e vellutati, lucidi come una palla da biliardo, depilati alla perfezione. Niente reggiseno in modo che le tette possano ballonzolare ad ogni passo e mostrare la sagoma dei capezzoli quando si erigeranno. Il trucco é evidente ma non volgare e il profumo é di quelli che quando le arrivi a tre metri ce l'hai già duro. In mezz'oretta saremo là. In auto Marina é uno schianto, continuo a toccarla eccitato e lei reagisce provocandomi, tirandosi su la gonna e mostrandomi la figa sotto al perizoma. Si chiede come mai non ci siamo decisi prima e come abbiamo potuto annoiarci cosí. Entro alle Mimose, alla luce dei fari scorgo la golf nera con cui abbiamo appuntamento, ci sono anche altre auto. Tre lampeggi coi fari sono il saluto, loro rispondono con due lampi. Scendiamo e ci avviamo per gli ultimi passi. Mia moglie sembra Marylyn Monroe mora. Le sono dietro, la gonna ondeggia ad ogni passo, merito dei tacchi alti. Il suo splendido culo non vi dico.... La scia del suo profumo mi inebria.
Ciao, sono Marco, questa é Marina
Piacere Liliana, lui é Gabriel
Salite, facciamo conoscenza
Siamo tutti quattro sulla golf, Marina davanti accanto a Gabriel un magnifico mulatto di origine brasiliana, io sul sedile posteriore assieme a Liliana. Tutto é chiaro fin dal primo momento, neanche un attimo di imbarazzo, la disposizione dei posti favorisce la conoscenza. Liliana é biondissima, piuttosto longilinea, tipo nordico. Ciò che mi colpisce subito di lei sono le bellissime mani affusolate con vene evidenti, curatissime, con unghie ben laccate. Inoltre ha una sensualissima voce un po' roca. Gabriel conversa brillantemente ma si divora con gl'occhi mia moglie che seduta sul sedile é uno schianto. La gonna leggerissima le cade tra le cosce e le disegna il triangolo del pube facendola immaginare nuda. Per un attimo mi rimprovero di non essermela tenuta per me ma Liliana mi fa subito capire che non avrò nulla da rimpiangere, il suo viso é molto espressivo, con qualche sorriso malizioso e passandosi spesso le dita nei capelli meravigliosi mi fa capire che le piaccio. Il profumo delle due donne nell'auto é inebriante e i freni inibitori cominciano a cadere. Gabriel comincia a carezzare la coscia di Marina che chiude gl'occhi con espressione beata. Lilly (é tedesca) mi mette la sua meravigliosa mano sul collo e comincia a massaggiarmi la nuca. Un brivido di piacere mi corre per tutta la schiena. Qualcuno propone di metterci comodi e di trasferirci nel boschetto vicino, ci sono due plaid nel bagagliaio e sarà sicuramente piú piacevole, oltrettutto é piena estate e la notte é incantevole. Ci avviamo. Lilly mi tiene sottobraccio e si fa vicina vicina, china la testa sulla mia spalla e ancora mi arriva alle narici il suo profumo che ora mi eccita senza mezze misure. Gabriel cinge le spalle nude di Marina col suo braccio nudo, per un primo contatto carnale. Il posto é bellissimo, uno spazio erboso tra i pini sotto la luna. Stendiamo i plaid ed é ormai evidente l'urgenza di tutti quattro. Comincio a carezzare la mia nuova compagna e lei risponde con brividi di eccitazione, mi si avvinchia e incolla le sue labbra sue mie, un gioco di lingue assatanate comincia. Mentre ci baciamo ci spogliamo a vicenda, siamo nudi in un attimo. Un corpo perfetto e molto diverso da quello di Marina. Lilly é magra e flessuosa, lunghe gambe e seni piccoli e appuntiti, areole rilevate e piccoli capezzoli da adolescente. I seni sono la mia ossessione, le cingo la vita con un braccio e glie ne carezzo uno. Sta tutto nella mia mano. É elastico, morbido e sensibilissimo. Una vera puledra questa donna, in un attimo é al settimo cielo e mi supplica di entrare in lei, mi afferra il pene e inizia a masturbarmi con una delicatezza infinita poi se lo introduce da sé stessa e inizia la danza del bacino. Siamo in ginocchio, ci abbracciamo, io sono dentro di lei e le nostre bocche sono incollate una all'altra, come nel quadro del "bacio" di Klimt.
E Marina?
Lei e Gabriel sono a due metri da noi, é uno scambio di partner, d'accordo, ma siamo pur sempre due mariti e due mogli che vogliono condividere la loro esperienza. Gabriel, nonappena steso il plaid sull'erba ha cominciato a baciare mia moglie appassionatamente, abbracciandola e carezzandole a piene mani la schiena. Lei ha risposto subito con entusiasmo stampandogli le sue splendide e generose tette sul torace. Ma Marina ha voglia di pelle, di nudità, armeggia un attimo con la lampo posteriore del vestito e questo cade ai suoi piedi. Ora i suoi seni nudi stuzzicano la pelle dell' uomo che ormai arrapatissimo sfoggia un bastone di carne dalle dimensioni mai viste prima. In un attimo sono riversi sulla coperta, lui le é sopra e la penetra in maniera molto gentile. Ormai siamo tutti quattro in piena danza d'amore. Non so i vissuti e la storia dei nostri nuovi e gradevoli amici ma Marina e io siamo rinati, sessualmente parlando. Mi da un immenso piacere far sesso con Lilly che é una donna piena di buongusto e di eleganza, anche quando ti ciuccia l'uccello e ti carezza le palle. Sembra una soffiatrice di vetro di Murano intenta a creare un' opera d'arte. Ogni parte del suo corpo é armoniosa e in perfetto equilibrio con ogni altra. Si muove e parla con una sensualità innata e stimola in me un piacere molto cerebrale. Ma nello stesso tempo provo un piacere rinnovato e molto ruspante a osservare mia moglie che scopa con l'altro. Marina é una bellezza mediterranea: capelli lunghi e neri corvini, un gran seno 4a misura e un culo a mandolino che tra le chiappe ci metti a dimora anche le palle. A vederla godere da osservatore colgo particolari che mon avevo mai notato. Ad esempio il suo modo di usare i piedi per incitare il maschio a chiavarla a manetta, tenendoglieli sul culo e premendo sulle natiche di lui per dar piú forza al colpo di cazzo. La serata si rivela un grande successo, finiamo tutti quattro nella stessa ammucchiata, non so piú chi mi sto facendo e chi mi ficca qualcosa in bocca. Perdo il controllo e credo di aver avuto in mano e in bocca anche il cazzo di Gabriel, e mi deve pure essere piaciuto. Marina é diventata una scambista convinta e ha detto che mi sta preparando una sorpresa. Magari si tratta della vicina trentenne che ogni volta che la incontro sull'ascensore mi fa uscire pazzo dalla voglia.
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Aggiunto: 5 anni fa
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Sesso di gruppo
«Wuao ti invidio»