Il Bar della Piscina 1 - 2
La prima ammucchiata
Il giorno successivo le ragazze tornarono a gironzolare intorno al bar, entrambe sembravano api in un campo fiorito.
Volevamo organizzare un’altra uscita ma loro ci risposero che avevano organizzato loro, noi dovevamo solo portare le birre, e così fu, la sera dopo la chiusura andammo a fare una doccia e tornammo al campeggio. Vennero a prenderci nel parcheggio e le seguimmo nella loro tenda, che non era niente di enorme, anzi si stava abbastanza stretti, lo spazio ricordava quello dei sedili posteriori della macchina, con la variante che qui si poteva stare stesi.
Accomodati dentro consumammo le birre ma prima di finirle le ragazze erano già con il seno libero e provocante, togliemmo le magliette anche noi.
Presi la Giulia attirandola a me, Barbara si mise in mezzo, “Questa sera i giochi li decidiamo noi, voi per il momento state solo a guardare”, così dicendo prese per la testa di Giulia e la baciò.
Avevano continuato a baciarsi e a toccarsi le tette, Giulia cominciò a spogliare Barbara e Barbara spogliava Giulia, era un groviglio di mani.
Completamente nude fu Barbara che si distese pancia in aria, Giulia si mise a cavalcioni sulla sua faccia e comincio a muovere il bacino strofinando la sua figa sulla bocca di Barbara, si appoggio con le tette sul suo bacino e affondò il viso tra le sue cosce, stavano leccandosi a vicenda.
Fu il mio collega che prese l’iniziativa e si mise a giocare con le dita nella figa di Giulia, la penetrava mentre Barbara succhiava avidamente il clitoride di Giulia, visto che il gioco era quello partecipai anche io, mi misi a giocare con la figa di Barbara, inserii un dito dentro di lei, aveva la figa completamente bagnata, un po’ dall’eccitazione un po’ per la saliva di Giulia.
Fu sempre il mio collega a cambiare il programma, per lui era più facile, nella posizione classica del 69 lui era avvantaggiato, trovandosi con la Giulia a pecora non le fu difficile posizionarsi dietro e penetrarla, il bastardo era dentro Giulia mentre Barbara continuava a succhiarle il clitoride.
Decisi che anche io avrei cercato di entrare da qualche parte, avvicinai il mio cazzo alla testa di Barbara, le presi i capelli, la tirai su e feci scivolare il mio cazzo nella sua bocca.
La bocca di Barbara era ora occupata a farmi un pompino mentre il mio collega le stava col cazzo nella sua figa, erano incredibili, Giulia si spostò lasciandoci più spazio ma tolse la testa di barbara dal mio cazzo baciandola.
Il mio collega si stese a terra e Barbara le salì sopra, con un solo affondo si inserì nella figa il cazzo del collega, Giulia prese il posto di Barbara e continuò a farmi il pompino, poi mi prese il cazzo in mano e mi invitò ad avvicinarmi al culetto di barbara, con l’altra mano obbligo Barbara ad abbassarsi di più, lubrifico con la sua saliva il buco del culo e sempre tenendolo con la mano puntò e mi spinse dentro.
Io ed il mio collega eravamo entrambi dentro Barbara, al mio entrare nel suo culo Barbara gridò, non proprio un grido di dolore, sembrava più di piacere, prontamente Giulia le chiuse la bocca baciandola, poi si guardarono e Barbara disse “E’ bellissimo” Giulia baciandola ancora disse “Lo so” Barbara venne mentre Giulia la stava ancora baciando.
Come diceva Barbara, era bellissimo, cercammo i preservativi ma fummo fermati, Giulia ci impedì di indossarli dicendo “Questa sera NO, riempitela sta troia, che tanto prende la pillola”. Lasciammo che i nostri membri godessero del momento esplodendo dentro di lei, le pulsazioni dei nostri cazzi erano percettibili, sentivo pulsare il cazzo del mio collega attraverso la parete, quella sottile parete che separa il culo dalla figa, la nostra pulsazione effetto devastante per Barbara che ebbe un altro orgasmo.
Barbara si tolse da quella posizione, e portandosi la mano sotto di lei, evito di far scendere lo sperma, prese dei fazzolettini e si asciugò.
Il mio collega era rimasto steso e Giulia si apprestò a ripulirlo, prima con un fazzolettino, poi con la bocca. Quel trattamento portò il mio collega ad avere una nuova erezione, ora che guardavo, cazzo, il mio collega aveva proprio una bella sberla, non tanto in lunghezza quanto in circonferenza.
Barbara nel frattempo aveva finito di ripulirsi, prese una salviettina umida e ripulì anche me, quando ebbe terminato si avvicinò con la testa e si infilò in bocca il mio cazzo.
Nel frattempo Giulia si era messa a cavalcare il mio collega, quello spettacolo aiutato dalla bocca di Barbara fece in modo da farmi tornare duro. Sapevo che anche Giulia aspettava lo stesso trattamento, mi avvicinai a lei, avvicinai la testa al culo e mi misi a leccarle quel fiorellino chiuso, con la lingua leccavo il suo buco penetrandola con la lingua, mi trovai a leccare anche il cazzo del mio collega, (ma si sa che in queste situazioni può capitare), inserii un dito dentro di lei continuando a leccarla, quando la sentii pronta e ben umida puntai la cappella e spinsi per entrare.
Barbara baciava Giulia, le impediva di gridare, io mi aggrappai ad una tetta di Giulia e cominciai a penetrarla, andavo avanti ed indietro assecondando anche il movimento del bacino della sua cavalcata sul cazzo del collega, dopo un po’ tirai fuori il cazzo dal culo e lo avvicinai al cazzo del collega, seguendo la sua forma spinsi e mi ritrovai dentro la figa di Giulia.
Giulia ebbe un sussulto, non poteva gridare perché aveva la bocca impegnata dalla lingua di Barbara e non poteva sfilarsi perché la tenevamo ferma.
Dopo il primo momento si rilassò, continuammo a pomparla per circa tre o quattro minuti poi ebbe un orgasmo violento mentre prima io poi il collega venimmo riempiendo la sua figa con il nostro sperma.
Ci mettemmo a cazzeggiare nudi in tenda a bere birra sino all’alba poi ci allontanammo per fare una doccia e via nuovamente al lavoro, questo gioco continuò per altri tre giorni poi loro partirono.