Avevo circa 12 anni qundo iniziai ad esplorare la mia intimità, quando dico iniziai, intendo a masturbarmi, quando mi toccavo mi piaceva, e il primo mio orgasmo lo raggiunsi mentre mi arrampicavo su di un palo, si proprio così, ero intento a salire su di un palo per gioco e quando tentavo di salire lo sfregamento del mio pene sul palo e lo sforzo mi fece raggiungere un piacere che non avevo mai provato prima di quel momento, mi piacque così tanto che su quel palo ci salivo spesso.
A quindici anni mia madre per farmi mangiare, e respirare aria di montagna per la prima volta mi mandarono da zia Isabel ( ovviamente non è il suo vero nome ) avevo terminato con la scuola, e quindi decisero che per un mesetto potevo stare da lei così avrei potuto godere dei benefici che la montagna di solito dona ai suoi ospiti, aria pulita, nessun rumore di mezzi, solo fiori, campagne,
e Animali, e il sorriso di zia Isabel che quando mi vide la prima cosa che disse fu: ma sei diventato un bel ragazzone, mi abbraccio e mi porto in casa per farmi mettere le mie cose nella stanzetta dove avrei soggiornato per tutto il tempo, zia era una gran bella donna, e io avevo gli ormoni a palla, infatti la prima cosa che notai di zia fu il suo grosso seno che ondeggiava ad ogni suo movimento e quella visione mi porto alla mia prima masturbazione in montagna, quella stanza era particolare, era piccola molto intima, per me era un mistero perche tutte le sere che mi mettevo a letto non potevo fare a meno di masturbarmi e solo dopo riuscivo ad addormentarmi.
Una mattina all’alba sentii zia che cantava ad alta voce, lei era convinta che stessi di sopra a dormire in quanto tutte le mattine mi alzavo a tarda mattinata, ma quella mattina non riuscivo a riposare quindi ero andato in cucina a bere un pò di acqua dal frigo, zia continuava a cantare incuriosito mi avvicinai alla porta del bagno e capii che zia era sotto la doccia, vi giuro che non potetti fare a meno di curiosare dal buco della serratura lei era proprio di fronte , la vedevo per intero pensate che quella era la prima volta che vedevo una donna completamente nuda, l’erezione fu immediata, sentivo il mio cuore pulsare come una mitraglietta, quando sollevava le sue braccia per lavarsi i capelli il suo grosso seno metteva in bella mostra i suoi capezzoli enormi, il seno ondeggiava ad ogni suo movimento, e quando lei porto la sua mano sul suo pube per pulirsi, notai che l’altra sua mano titillava il capezzolo, smise di cantare e il movimento della sua mano diventava più veloce, il suo volto era strano, si mordeva il labbro e ogni tanto le fuoriuscivano dei gemiti, capii tutto quando la vidi vibrare di piacere, capii che si stava masturbando sotto la doccia, corsi velocemente nella mia stanzetta, mi sdraiai sul letto ero eccitatissimo, provai a toccarmi i miei capezzoli e li scoprii che farlo mi piaceva tantissimo, prima con dolcezza quasi sfiorandoli, poi con piu forza sino a provare dolore misto a piacere, poi quasi senza toccarmi il pene raggiunsi un orgasmo pazzesco, tanto da farmi quasi gemere come zia, mi sporcai tutte le mani di sperma, anche le lenzuola si macchiarono tanto ne venne fuori, mi addormentai rimanendo con il mio pene in mano ancora tutto sporco di sperma.
Passarono circa un paio di ore e quando mi risvegliai mi ritrovai sotto le coperte, era tutto pulito, anche sulle lenzuola non vi erano tracce di sperma, pensai di aver sognato per tutto il tempo, anche zia nuda pensai di averla sognata, passarono alcuni giorni da quell’evento e una mattina mentre ero intento ad aiutare zia con gli animali inciampai cadendo rovinosamente nel letame dei maiali, zia appena mi vide scoppio a ridere, rideva così tanto che divarico le gambe per non farsela sotto, mi aiutò ad alzarmi e mi disse che dovevo subito farmi una doccia altrimenti avrei potuto prendermi qualche infezione, no disse la doccia non va bene, devi immergerti nella vasca così posso aiutarti a toglierti il letume di dosso, no zia faccio da solo non preoccuparti, ma zia insistette disse che non dovevo aver vergogna, quando vai dal dottore ti spogli ? bene fai finta che io sia la tua dottoressa così ti vergogni meno, sono tua zia non sono una estranea, ti ho visto crescere dai entra nella vasca e spogliati mi giro di schiena cosi non ti vedo, mi spogliai velocemente e mi infilai nella vasca che coperta di schiuma non lasciava intravedere le mie parti intime, lei inizio a strofinarmi la schiena con la spugna diceva di rilassarmi avrebbe provveduto lei a pulirmi per bene, mi disse di chiudere gli occhi cosi mi rilassavo meglio, intanto la spugna la sentivo dappertutto sino ad arrivare li dove zia era molto attenta a non toccare, pensai che lo facesse per non mettermi in imbarazzo, ma dovetti ricredermi perche dopo un po zia disse che la spugna in certe parti del corpo può far male quindi andava fatto con le mani, mi disse di tenere gli occhi chiusi e di stare tranquillo, sentii la sua mano cercare il mio pene che al momento era piccolo un pò per l’emozione, e un po’ per l’acqua un po fredda, la sua mano andava in tutte le parti accarezzandomi le palle e il pene con una dolcezza indescrivibile, tieni gli occhi chiusi non aprirli e vedrai che accadrà la magia disse zia, non capii cosa volesse intendere, ma pochi minuti dopo compresi che la magia era il mio pene che si eccitava al tocco delicato e costante di quella mano che si era soffermato sul mio cazzo e lo faceva andare su e giù prima dolcemente poi più veloce, fino a farmi raggiungere un orgasmo fuori da ogni logica, facendomi contorcere nella vasca come un indemoniato, lei continuava a dirmi di tenere gli occhi chiusi e di non aprirli la sua voce era erotica sensuale, passarono dei minuti e non sentii piu ne zia ne tantomeno le sue mani, aprii gli occhi e non c’era più, mi ricomposi e raggiunsi con molto imbarazzo zia che appena mi vide mi disse che ci avevo messo un sacco di tempo a lavarmi ma che se avessi voluto lei mi avrebbe aiutata, ma tu non hai voluto, bene disse l’importante e che ora sei pulito, non potevo crederci ancora una volta avevo sognato ? quindi zia che mi masturbava e stato tutto un sogno ? mi sembrava di impazzire, forse era talmente tanto il desiderio che provavo verso zia che riuscivo a immaginarmela ? da una parte mi sentivo più tranquillo e meno imbarazzato, ma ovviamente confuso.
Quella mattina zia dovette allontanarsi per andare in città per fare degli acquisti, mi chiese di rimanere in casa perché ad una certa ora dovevo dar da mangiare agli animali, se vuoi mi disse li ci sono delle videocassette con dei film, se vuoi puoi guardarti qualche film ma non dimenticarti quello che devi fare, mi salutò, e si allontanò con la sua auto, assicuratomi che fosse lontana, la prima cosa che feci fu quella di entrare in camera sua dove dormiva, e di rovistare nella sua biancheria intima, in un cassetto aveva quasi una collezione di slip e reggiseni, e mentre stavo prendendo un reggiseno, avvertii un oggetto rigido nascosto sotto gli indumenti, in un primo momento non avevo capito di cosa si trattasse, poi azionato il pulsante l’oggetto iniziò a vibrare, e ogni volta che premevo cambiava di intensità, era un vibratore che zia usava per soddisfare le sue voglie, infatti immaginando dove lo inseriva lo annusai subito, l’odore era afrodisiaco, ero nuovamente eccitato, tirai fuori il mio cazzo, appoggiai sulla cappella il vibratore che mi fece sborrare in pochissimi secondi con un intensità impressionante, ripulii tutto e rimisi a posto.
Quella permanenza da zia mi stava regalando nuove emozioni, ma volevo di più, il fatto di trovarmi in un luogo isolato dalle altre case, distante dal paese, soli io e zia in quella casa piccola mi eccitava, comunque diedi da mangiare agli animali e poi seguii il consiglio di zia, avevo deciso di vedermi un film, rovistai tra le tante cassette e vi era una senza alcun riferimento, insomma nessuna etichetta, curioso la inserii nel videoregistratore e la feci partire, quello che vidi non lo scorderò mai, ho tutto il filmato fotogramma per fotogramma nel mio cervello, nel filmato ci stava zia con un uomo che non conoscevo, avevano messo la telecamera posizionata in un modo tale che potesse riprendere tutto quello che facevano, quello che vidi mi sconvolse….
Il seguito nella prossima puntata.
«sembri più a tuo agio con le fantasie sulla zia che con l'uso dei verbi italiani, soprattutto nel passato remoto»
«che tenero mi è piaciuto il racconto»