La Cuginetta 1 - 2
Il giorno seguente mi presentai a casa degli zii, venne ad aprirmi vestita con solo un pareo a e si vedeva che sotto non portava niente, si avvicinò baciandomi sulla bocca, odorava di buono, aveva usato lo sciampo alla mela verde e la sua pelle era ancora gocciolante della doccia appena fatta. "Hai fatto la doccia" chiesi, con un cenno annui “peccato, avremmo potuto farla insieme", si girò di scatto e con un gesto fece scivolare il pareo rispondendomi a mo’ di sfida "guarda che io non ci metto niente, sei tu che sei ancora vestito" mi prese per mano e si diresse verso il bagno, seguendola ebbi modo di guardarla da dietro in tutto il suo splendore, aveva un culo rotondo, non magra ma soda e tonica in tutto il corpo i fianchi ondeggiavano e mi venne spontaneo appoggiarle una mano sui fianchi. Arrivati nel bagno mi denudai e la raggiunsi sotto la doccia, avevo il cazzo in tiro e lo avvicinai ai suoi fianchi, lei si insapono le mani e comincio a lavarmi la schiena, con le mani scivolose accarezzava tutta la schiena scendendo sui glutei, insinuando le sue mani tra le mie natiche, passandomi le dita anche sull'ano, indugiando fece scivolare il dito medio dentro di me che complice il sapone accolse velocemente il suo dito, sobbalzai e guardandola mi misi a ridere, capivo perfettamente che era un chiaro invito.
Mi abbraccio da dietro e con le mani si mise ad armeggiare con il mio cazzo, aggiunse del bagnoschiuma sulle sue mani e insaponò abbondantemente la mia cappella. Il movimento delle sue mani simulavano sapientemente sia una sega che un pompino, aggiunsi del bagnoschiuma sulla mia mano e senza pensarci due volte insaponai abbondantemente sia la sua figa che il suo culo come a capire le mie intenzioni appoggio il seno alla parete della doccia inarcando il bacino, mi misi dietro di lei e tenendo il cazzo con la mano strofinai dall'alto in basso tra le pieghe di quel fantastico culo, accarezzavo con la cappella sia la figa che l'orifizio anale, lei ogni tanto spingeva per invitarmi ad entrare, il suo bacino assecondava il mio movimento e in una circostanza mi fermai puntandole la cappella al suo culo, come a chiedere permesso, guardandomi mi sussurrò "fai piano è la prima volta" fu lei che inarcando di più il bacino lo fece entrare lanciando sottovoce un grido di dolore.
Presi a spingere per farlo entrare di più, lo feci scivolare fuori per poi metterlo ancora dentro, ripetei l'operazione tre, quattro cinque, sei volte, ed ogni volta affondavo sempre di più, mi misi ad accarezzarle il clitoride con le dita della mano, ogni tanto scendevo giù e infilavo prima un dito e poi due nella sua figa.
Sembrava impazzita, con l'acqua che veniva giù dalla doccia la sentivo accaldarsi e guardandomi disse "Vienimi dentro".
Dopo una decina di affondi aggrappandomi ai suoi fianchi le esplosi dentro lasciandomi uscire con un filo di voce "vengoooooo" sentendomi pulsare dentro di se contrasse i muscoli e appoggiandosi con le mani alle piastrelle la sentii venire si giro sfilandosi il cazzo dal culo e si mise a baciarmi sulla bocca con tanto ardore come stesse ringraziandomi.
Siamo stati stretti in un bacio profondo per un po’, avevo i suoi capezzoli duri sul petto, lei li strusciava da destra a sinistra il mio cazzo tornò in tiro, sentendolo sulla sua pancia, lo prese in mano e guardandolo esclamo "Sto birichino, ne vuoi ancora” chiuse l'acqua e mi invitò a uscire dalla doccia, tenendomi sempre la mano sul cazzo mi passò un telo mare, ci asciugammo reciprocamente e mi invitò a seguirla nella sua stanzetta.
La cameretta non molto grande ospitava un lettino singolo, una scrivania con sedia ed un armadio, come tutte, appese alle pareti poster di cantanti che all'epoca venivano dati in omaggio con il periodico CIOE'.
Voglio farlo sul mio lettino, così ogni sera mi ricordo di te. Mi faceva tenerezza, baciandola sulla bocca la spinsi sul lettino accompagnandole la testa.
Mi misi in ginocchio affianco al lettino e le presi le caviglie sollevandole il bacino, avvicinai la bocca alla sua figa e sporsi la lingua leggermente per assaporarla, era completamente bagnata, ricordando quello che mi aveva detto prima la guardai sorridendo e le dissi "Birichina, ne vuoi ancora" scoppiammo a ridere. Mi arrampicai strofinandomi su tutto il suo corpo e senza aiutarmi con la mano scivolai dentro di lei abbracciandola e baciandola con passione.
I nostri corpi erano in piena sintonia, per poterla penetrare meglio le presi le gambe e le sollevai sino a farle appoggiare sul suo petto, lei si teneva per le ginocchia, ad ogni affondo sentivo la mia cappella toccare il fondo e lei sobbalzava, mi chiese di cambiare posizione, si sentiva scomoda, e così non riesco a tenerti dentro di me.
La riportai nella posizione del missionario, lei accavallo le sue gambe sui miei glutei e al primo affondo mi tenne stretto, "non ti muovere mi disse" fermo con il cazzo duro nel suo ventre, si percepivano i battiti cardiaci di entrambi, e ad ogni pulsazione sentivamo pulsare il cazzo e io sentivo pulsare la sua figa, era come se stessi nella sua bocca e con la lingua toccava la mia cappella. Era una sensazione stupenda. Guardandola le disii "se continui così mi fai venire", "è quello che voglio, sentirti venirmi dentro", "Vieni con me, le domandai" sii.
Muovendomi lentamente abbozzai un su e giù ma dopo pochi istanti il calore della sua figa, la sensazione che sentivo era stupenda affondai a ripetizione sino a venire nuovamente dentro di lei.
Lei mi tenne stretta dentro di lei e venne quasi piangendo, poi baciandomi mi disse "Io ti amo", la guardai rimanendo senza parole poi abbracciandola le dissi "Anche io, ma sai che non si può, siamo cugini di primo grado" lo so rispose lei ma non ci posso fare niente.
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