All’ epoca avevo 23 anni, ero già sposata ma ancora senza lavoro, quindi per arrotondare avendo appena finito gli studi decido di dare qualche ripetizione, non che fossi particolarmente brava ma per dare una mano ad uno studente che non ha solo voglia bastava.
Un bel giorno mi chiama una signora che mi dice di aver avuto il numero da una sua amica dalla quale aveva saputo che io volevo dare ripetizioni, spiegandomi che il figlio che frequenta la terza liceo non ha voglia di studiare per cui va seguito, ci accordiamo sul mio compenso e sull’ orario: una volta la settimana il mercoledì pomeriggio dalle due alle quattro.
Come da accordi mi presento il mercoledì successivo, mi apre una signora sulla cinquantina ma davvero molto bella e distinta, mi fa accomodare in cucina e mi offre un caffè: accetto volentieri, sono un briciolo tesa in fondo è il primo giorno di lavoro.
Parliamo per una quindicina di minuti del più e del meno sorseggiando il nostro caffè, ad un certo punto mi dice: “ adesso devo andare al lavoro ti chiamo mio figlio”.
Arriva un bel ragazzo di 16 anni alto , capelli biondi, occhi marroni con riflessi dorati....insomma niente male a dire il vero: l’ ho subito pensato , comunque si presenta con molta educazione e gentilezza, io gli dico: “diamoci pure del tu”
La madre ci fa accomodare al tavolo del salotto poi ci saluta ed esce raccomandando al figlio di studiare...altrimenti.....
Restiamo soli inizio chiedendogli cosa deve preparare per l’ indomani lui mi dice storia, bene iniziamo a leggere e poi mi ripeti magari prendendo qualche appunto su dei fogli per ricordarci meglio...
Voglio precisare che io mi ero preparata tutta carina per fare bella impressione: un vestito nero con gonna sopra il ginocchio e giacca, sotto una camicetta bianca coi primi bottoni slacciati, collant neri e scarpe nere con discreto tacco ma non troppo sfacciato di otto centimetri; direi che non ero affatto male.
Lui aveva indosso una tuta sportiva che evidentemente usava in casa con sotto una magliettina bianca anonima ma nell’ insieme stava bene.
Mi guardava con una certa insistenza e noto che chinato sui libri ogni tanto gira lo sguardo in basso verso le mie gambe.....sedendomi la gonna era salita e si vedevano bene le mie cosce....velate dal collant.
Passano alcuni minuti, ad un certo punto cade la matita e lui si accovaccia a raccoglierla vedo che indugia....si risolleva...dopo pochi minuti ricade e lui di nuovo, allora gli chiedo se ha trovato ciò che cercava....lui imbarazzatissimo si alza dritto sulla sedia e per quel giorno la matita non cade più......
Passano alcune settimane così ed entriamo sempre più in confidenza ormai è un classico che almeno la matita cada a terra un paio di volte d’ altro canto io per quelle lezioni mi metto sempre la gonna o vestiti coi collant, taluni giorni quando cade scavallo le gambe: la cosa mi diverte e mi piace soprattutto quando vedo le sue reazioni fisiche: attraverso la tuta si intravede un certo gonfiore!
La cosa che mi piaceva davvero era immaginare che quando io andavo via lui sarebbe andato in bagno a farsi una sega immaginando di fare con me chissà quali porcate!! Questo pensiero mi faceva morire di piacere ma tutto finiva lì.
Un bel giorno mentre stavo preparandomi per andare mi trovo in camera mia di fronte all’ armadio: “cosa mi metto oggi?” insomma la solita domanda di noi donne....guardo e vedo una bella gonnellina corta a tubino che non mettevo da un pò, di quelle che quando ti siedi pur essendo lunghe scavallando le gambe diventano inguinali...., sotto decido per un paio di autoreggenti di pizzo con la riga rigorosamente nere: a questo giro mi sarei divertita a farlo impazzire......
Ci sediamo come al solito al tavolo del salotto uno affianco all’ altra......come al solito cade la matita e io allargo un pò le gambe quel tanto che basta per fargli vedere che avevo le autoreggenti e il perizoma nero....si alza di scatto paonazzo in viso...direi che aveva visto tutto.....è soprattutto aveva avuto un’ evidente erezione....io ero molto divertita dalla cosa....; passano una decina di minuti e cade l’ intero portapenne (lui mi ha detto per distrazione: non ci ho mai creduto), gli chiedo: “vuoi una mano?” “no no grazie” risponde lui, e vorrei ben vedere l’ hai fatto apposta per guardarmi le gambe penso io! Sta di fatto che questa volta per raccogliere tutto si accovaccia sotto il tavolo io lo guardavo facendo finta di non accorgermi e ho aperto più volte le gambe sentendo il suo sguardo su di me, sentivo che era vicino e volevo fargli gustare la vista per bene di fronte e di profilo! Il tutto è durato quasi dieci minuti non si rialzava più sentivo anche che mi stavo bagnando.
Lui si rialza rossissimo in volto e io che ormai ero eccitatissima gli dico con voce autoritaria:
“ allora vogliamo studiare o no oggi! in mezz’ ora non abbiamo ancora fatto nulla se non hai voglia tanto vale che al posto di questo libro guardiamo un giornalino porno!”
Detta questa frase vedo che strabuzza gli occhi mi dice: “va bene!”
Io ormai avevo preso la parte e un pò per l’ eccitazione un pò per puntiglio ho acconsentito.
Lui arriva con tre giornaletti di cui non ricordo il nome se non del famoso “leore” (che magari non esiste neanche più) si mette seduto praticamente attaccato a me e iniziamo a sfogliare il primo giornale che assieme alle foto riportava anche una parte di storia a spiegazione .....ci mettiamo tra tutti e due a commentarle e ridiamo a volte di alcune posizioni strane (insomma di quelle che riescono solo a dei professionisti del porno) anche per sciogliere la tensione, lui allora fa scivolare la mano sinistra in basso e inavvertitamente (come no!) inizia a sfiorarmi la coscia e a toccarmi la calza; ad un certo punto gira la pagina e vediamo la foto-storia di una ragazza che mi assomigliava abbastanza (secondo me anche questa cosa era preparata appositamente, lui lo sapeva!) che riceve due idraulici e lei si fa scopare da tutti e due....Ovviamente su questa si sofferma di più e mi fa notare che la ragazza mi somiglia, mi dice: “hai visto che porca? somiglia a te!guarda come lo prende in bocca e nel culo da due sconosciuti...che troia!”
Io ormai ero bagnatissima e gli rispondo: “è vero mi somiglia! Magari sono proprio io tu che ne sai?!”
Senza ulteriori indugi gli ho posato la mano sul cazzo che era di marmo..lui si è girato verso di me mi ha baciata e messo la mano tra le cosce, mi toccava le gambe e su fino al perizoma dove sentiva la mia figa bagnata mi dice: “ sei vestita come una troia! E hai le mutande bagnate..!come sei porca!”
Allora io gli tiro fuori il cazzo dalla tuta, era un bel cazzo nella norma di lunghezza ma molto spesso,e inizio a fargli un pompino....glielo lecco tutto fino alle palle e soffermandomi sulla cappella.....ormai non avevo più freni volevo farmi scopare come una troia....dopo qualche minuto mollo il cazzo lui mi bacia con foga dicendomi che so di cazzo.....mi mette a gambe larghe senza spogliarmi sul tavolo scosta il perizoma e inizia a leccarmi la figa giù fino al culo, mi sputa sopra e spalma lo sputo con la mano , poi tira fuori dal portapenne una di quelle biro grosse a 10 colori e me la infila in figa, sembrava proprio un cazzo e inizia a scoparmi così per un pò mentre mi lecca il buco del culo.....io ero in estasi e gli dico: “ dai ficcamela in culo!” lui vista anche la sua giovane età non si aspettava che io fossi così porca comunque senza troppi indugi mi infila la biro in culo e poi mi inizia ad infilare il suo cazzo: sono tutta piena proprio come piace a me!Il suo cazzo entra con facilità sono un brodo unico mi stantufa così per alcuni minuti io guido il suo ritmo e gli dico di fermarsi per sentirlo tutto dentro mi infila le mani sotto la camicetta e mi stringe i capezzoli che sono durissimi. Gli dico di togliersi e di sedersi sulla sedia mi sfilo la biro dal culo e mi metto a cavalcioni su di lui baciandolo con la lingua mentre mi strucio sul suo cazzo gli chiedo: “mi vuoi inculare?” con un filo di voce mi risponde di si allora prendo il suo cazzo in mano e lo guido nel culo sedendomi sopra di lui, è largo e all’ inizio mi fa un pò male ma lo accolgo tutto lui mi tocca le gambe gli piacciono proprio le mie calze il contatto con la seta.....ci baciamo ancora....io sono ferma su di lui col suo cazzo in culo ma tanto basta.....mi dice che deve venire non resiste più.....io gli rispondo: “riempimi il culo di sborra calda!” e lui: “Si! Sei una troia!”
Mi ha veramente inondato non finiva più di sborrare.....quando ha finito sono rimasta ancora alcuni minuti su di lui baciandolo....mi piace sentire il cazzo che si sfloscia mentre è ancora nel mio culo.
Poi mi sono alzata colavo da tutte le parti e il suo cazzo era sporco, così l’ ho portato in bagno e fatto sedere sul bidè e gli ho pulito per bene il cazzo insaponandolo con la mano quasi a fargli una sega.....poi mi sono fatta pulire io da lui il culo e la figa...con molta delicatezza.
Era già tardi per cui abbiamo finito la lezione ma gli straordinari me li aveva già pagati in natura!
Arrivata a casa mio marito mi ha chiesto come mai ero in ritardo e gli ho risposto che il ragazzo a cui davo ripetizioni non voleva studiare per cui ho fato tardi, senza aggiungere altro mi sono inginocchiata di fronte a lui, che era seduto in poltrona, e gli ho fatto un super pompino con ingoio...mi sentivo davvero una gran porca.......
«Gran troia»
«Bellissimo racconto, bello davvero »
«Maiala ...»