Ciao Mimmo, sono Svevo, ti voglio raccontare una storia strana ma nello stesso tempo eccitante.
Trattasi di due famiglie, la famiglia Rossi e la famiglia Marelli; le quali, decidono di affittare una casa in montagna per trascorrere le vacanze.
un pomeriggio, i due capi famiglia: Don Antonio Rossi e Don Gennaro Marelli, per ammazzare la controra, se ne vanno per funghi, e alla sera, le due signore della casa, preparano un gustoso risottino; ma, aimè, i funghi, contenevano delle sostanze allucinogene che provocarono degli effetti strani tra i commensali.
Assunta “figlia di don Gennaro”: buono questo risotto ai funghi! Ma, mi sto sentendo un pochettino strana!
Donna Carmela Rossi: cosa c’è, Assuntina, nun te siend bon? Chiese in dialetto napoletano, essendo loro di Napoli.
Assuntina: no, Donna Carmela; anzi, mi sento eccitata, la patacca sbroda di succhi, mi sta venendo voglia di scopare!
Frattanto, infilava la mano sotto il tavolo e tirava fuori il cazzo del fratello Salvatore, iniziando una voluttuosa sega.
Donna Carmela: in effetti, anche io mi sto sentendo accalurata! Certo che questo risottino coi funghi, si è dimostrato davvero afrodisiaco!
Don Gennaro: né Patrì, “rivolto alla moglie”m’ stà v’nen’ ò cazz’ tuost’, mò vuò fa nù bucchin’!? (mi sta venendo il cazzo duro, mi vuoi fare un pompino!?
Donna Patrizia: certo! Anzi, che ne dite di fare una bella ammucchiata!?
Donna Carmela: lasciate fare me, che song nà psicologa v’ facc’ nà propost’!
Don Gennaro: prego, Donna Carmela, fate pure!
Donna Carmela: beh, visto che la sottoscritta e il qui presente Don Antonio, nonché mio gentil consorte, siamo appassionati lettori dei racconti erotici dello scrittore Mimmo L, voglio proporvi un lesbo-show preliminare, cosa ne pensate!?
Donna Patrizia: ummm! Fantastico! A dire il vero, Donna Carmela da molto tempo, desideravo leccarvi la figa, siete una bella donna!
Donna Carmela: grazie! E io voglio confidarvi che a me piace molto vostra figlia Assuntina! Mà vulev’ chiavà da parecchiu tiemp’! mè piacciono è guaglione!
Assuntina: prego,Donna Carmela, la mia passera, è tutta vostra!
Donna Carmela: è jamm’ bell’, Assuntì, mettimmc’ a sessantanov’ accussì, ì lecc’ a patacca toia e tu la meia!
Mentre Donna Carmela e Assuntina, si leccavano le fighe vicendevolmente, Donna Patrizia, stravaccata sulla poltrona, si masturbava con una grossa zucchina; e i maschi della casa, si menavano un grosso segone, per poi alla fine incularsi e spompinarsi fra di loro.
Ma ad un certo punto, la pazienza di Donna Patrizia, si esaurì; e così, ordinò a donna Carmela di leccargliela, come Dio comanda!
Donna Patrizia: né Carmè, adesso, magg’ cacat’ ò cazz’! m’alliccat’ òfigon’ comm’ DDio cumman’! voglio sburrare’ngopp’ à lengua vost’!
Donna Carmela: ai vostri ordini, Donna Patrizia! Arapit’ è cosc’! che vi faccio una bella leccata! V’ facc’ sburrà, comm à nà troia puttan’!
Donna Patrizia: sì, sì, chiamatemi Puttana, che mio marito gode, gode, gode, come un porco, cornuto! Vero, Gennà che godi come un porco quando mi chiamano puttana!?
Don Gennaro: sì, sì, Patrì! Godo p’cchè tu sì nà vera puttan’! Fatti leccare la fregna da questa zoccola bastarda! È po' fatt’ mettr’ à checozz’ rin ò cul!
Donna Patrizia: è s’ndut’ Carmè! Faccimm’ sburrà stu curnuton’! leccatemi la fregna che già, è intrisa di sbroda; e poi, ficcatemi quella dannata zucchina nel culo!
Intanto Assuntina , stava solennemente e voluttuosamente succhiando il turgido tronco carneo del fratello Salvatore!
Salvatore: forza, Assuntì! Succhiami il cazzo, allic’m à capocchia ! che sto sburrando, come un maiale! Ahhh!! Sììì! Sborro, sborro!
Assuntina: sì, fratellone, sborrami in bocca che a me, piace ingoiare!
Salvatore: ingoia tutto, troia di una sorella!
Le voglie di palo di carne delle signore, ormai vicine alla menopausa; e quindi in preda a periodiche vampate di calore, stavano prendendo il sopravvento; Donna Patrizia, la più insaziabile di tutte, ordinò ai maschi della casa di tappare i buchi di tutte ivi compresa Assuntina.
Donna Patrizia: ehi, voi, avete finito di fare i ricchioni e incularvi fra di voi!?
Don Antonio: sì, siamo tutti spompati!
Donna Patrizia: eh, no, adesso viene il bello! Ci dovete tappare i buchi, noi abbiamo voglia di cazzi veri, vero, Carmela!?
Donna Carmela: certo! A mè, mè piace à carn’ rind’ ò cul!
Don Gennaro: né guaglù, soddisfiamo queste grandi zoccole, sfondiamole tutte!
L’orgia, si concluse con una mega sborrata in faccia e sulle tette delle signore insaziabili! Che deliziarono i loro uomini con un grande scroscio di pioggia dorata collettiva!