Sento Angela dopo circa una 20 di giorni, mi dice che avrebbero piacere se passassi una giornata con Gustavo, Abel, un’altra coppia di amici che non conosco e lei.
Accetto volentieri, arrivo alla loro villa vicino Amsterdam, conosco la coppia. Lei una donna sui 40, originaria delle Antille, pelle bellissima ambrata, lui classico olandese biondo. Noemi e Adrian.
Pranziamo, chiacchierando amabilmente. La villa ha un piccolo parco intorno, con una piccolissima scuderia con tre cavalli, hanno oche, e un numero imprecisato di cani.
Del gruppo, ci sono cose che non ho capito molto bene ed altre invece mi sono molto chiare. Credo di aver compreso che sono tutti medici, tranne Angela che fa la donna sposata. Sono abbastanza ricchi e influenti. Sicuramente, Gustavo e Angela sono sposati. Abel è l’amante accettato da Gustavo di Angela e gli altri due colleghi di lavoro dei maschietti. 



Angela è amante del sesso a tutto tondo, senza preclusioni ed è coinvolgente per tutti. Si struscia con tutti, allusioni chiare e senza fronzoli.
Facciamo un giro nel parco ed Angela mentre ci dirigiamo verso la scuderia, si mette davanti a tutti e muovendo la testa, mettendo in evidenza il nuovo colore dei capelli nerissimo esclama…
-    Scusatemi…voglio la vostra attenzione….chi di voi ha mai toccato l’uccello di un cavallo…?
Silenzio… ed io..
-    Mai…l’ho visto fare molto tempo fa



Noemi ride e afferma di no, i maschietti dicono di averlo visto solo in alcuni film di genere.
In realtà poi Gustavo ridendo come un matto afferma di averlo fatto su invito di Angel, Abel invece con orgoglio dice di essere lui stesso un cavallo.
-    Che dite volete entrare nella scuderia… per rilassarci…. Non saremo disturbati dal personale.
Spavaldamente tutti affermiamo di sì.



Entriamo, ci sono due cavalli neri, sono maschi e uno bianco ed è una femmina.
Angela accarezza il manto di uno dei maschietti, bloccato come gli altri nel recinto.
Matte una carota in bocca e la fa mangiare al cavallo. Poi accarezza di nuovo, altra carota e carezza. Prosegue fino ala parte posteriore, poi si china leggermente, il suo vestitino si alza leggermente, quel tanto da far capire che non porta biancheria. 



Non mi sembra strano, io non la porto mai, solo quando sono indisposta.
Angela si muove sicura, si vede che l’ha fatto più volte. Non giudico il suo comportamento, e poi vedo che mentre lei si occupa del suo godimento, anche Gustavo si occupa del suo. Non mi è sfuggita la mano sul membro di Abel. Non mi infastidisce nulla del sesso, se tutti sono consenzienti. 
Neanche partecipare ad una serata, pomeriggio o quello che è con due uomini bisessuali. Mio marito lo era come me del resto. Spesso abbiamo condiviso, esperienze di questo tipo. 
Abbiamo, condiviso varie volte e anche partecipato. Mi ha visto scopare con altri, come l’ho visto io.
Mi piaceva vederlo eccitato. Una sera si presentò con un tipo, ero al 6 mese di gravidanza. Un suo amico, Gianni, in birreria parlando di donne si erano eccitati. Mi aveva definito con lui una macchina da sesso e della mia fame sessuale insaziabile. Mi masturbavo anche dopo aver fatto l’amore con lui.
Entrano ed ero in salone, portavo una sottoveste era. Pancia già grande e seno esagerato. Ero arrivata alla sesta. Capezzoli enormi scuri. Mi alzo per salutare, per poi andarmi a vestire. Mio marito mi blocca e mi dice… Tutto ok Klimt? Domanda in codice, che significava che se gradivo avremmo fatto sesso.
La mia risposta era e lo è stata…certo tutto bene se i pennelli sono colorati…Era se pensi che ci divertiamo sono disponibile.
Mi sorride ed offre una birra al tipo. Mi avvicino a mio marito e lui…
-    Ti avevo detto Gianni, che Stefania aveva una pancia enorme, guarda…
Mi alza la sottoveste fin sopra il seno, lasciando vedere sia la pancia ovviamente che la farfalla pelosissima che avevo, che il seno enorme.
-    Dai Gianni tocca la pancia
L’uomo tocca e accarezza la pancia, ha viso eccitato e poi afferra i seni. Stringe così forte che dal seno destro esce un piccolo zampillo di latte.
-    Oddio scusami…
-    Tranquillo, non potevi sapere…sono così gonfie. Anzi ti ho sporcato maglietta e pantaloni.
Prendo un tovagliolo e lo pulisco, strofino la maglietta e i suoi pantaloni, indugiando vicino alla lampo. Sento la sua eccitazione e quella di mio marito, appoggiato dietro di me.
-    Gianni, spesso le chiedo se mi fa assaggiare il latte…strano sapore. Prova.
Mio marito, alza la sottoveste e la sfila. Senza indugiare il suo amico poggia la bocca sul seno che aveva appena schizzato, tengo con la mano la tetta e la strizzo un pochino e sento uscire il latte. Gianni rimane attaccato e succhia. Mio marito, si sfila i pantaloni e poggia la sua asta sul mio sedere. 
La mano di Gianni fruga tra le mie gambe.  Accarezzo i pantaloni, poi li sbottono e afferro l’uccello. Lo sento duro, piacevole e meritevole di un assaggio. Mi inginocchio e lo lecco, poi lecco anche mio marito. Lecco le palle e l’asta fino alla cappella di entrambi. Si aggiunge anche mio marito al pompino. Lui ha in bocca la cappella ed io lecco i coglioni. Quando mio marito spompina, vuol dire che ha voglia di guardare e di partecipare passivamente. Gianni ci tiene la testa. Sego mio marito, ma in particolar modo, inserisco un paio di dita nel suo sedere. Lui continua a pompinarlo, cerco di aprire bene il suo culetto. Ho i seni durissimi, ogni sollecitazione è un brivido lungo la schiena. Si sdraia, sul divano l’uomo, mi avvicino, ha gusto a toccare la pancia. Lo cavalco, toccandomi i seni, schizzo continuamente. Rimango sorpresa quando mio marito, avvicina il pisello alla bocca di Gianni. Noto confidenza. La stessa confidenza, che spinge mio marito a leccare il suo cazzo che mi infilza. Mi tolgo da sopra, mi siedo sul divano, sopra mio marito. Mi apre le gambe per consentire all’altro di fottermi. Godo più volte, e il mio latte è ovunque. Mi tolgo e mio marito appoggiandosi alle mie gambe, assume una posizione, inequivocabile. Si fa impalare con gusto, vedo il suo viso godere. Arriva poco dopo lo schizzo di entrambi sul mio viso.
Vengo distolta dai miei pensieri, Angela supera sé stessa. Ha afferrato il bastone del cavallo segandolo. L’animale è agitato toglie il vestito e si sfiora col il membro. Si masturba, le piace. Gli altri iniziano gli approcci, Adrian è attratto dalla prestazione di Angela, si avvicina per vedere meglio, lasciando Noemi da sola. Mi avvicino a lei. Le sorrido, ha il collo come la pelle sotto il naso lucida di sudore. Le afferro la mano la carezzo, la poggi sotto la mia gonna, si lascia guidare. Mi bagno, ci baciamo. Poco lontano Gustavo succhia Abel, Si formano coppie strane, escluso il trio di Angela, del cavallo e Adrian che palma il sedere della donna. Mi tolgo il vestito, godendomi in bocca la farfalla di Noemi, amo stare nuda. Mi distendo su un piccolo mucchio di paglia, mi faccio leccare. Angela lecca l’arnese del cavallo. Prendo per mano Noemi e la porto vicino Angela. Ridiamo e ci sediamo di fianco ad Angel, ci indirizza il membro sulle mani. È veramente grosso e strano, rugoso, ma allo stesso tempo liscio. Noemi è impaurita, ma poi lo tocca. Sentiamo le grida di Angelo è carponi con dietro Abel che lo trafigge. Si allontana Adrian, si dirige in un altro in un altro recinto, quello della cavalla, sale su uno sgabello attira l’attenzione di tutti, la penetra. Impressionante. I due maschietti li sento godere. Angela ormai sotto il cavallo carponi, si fa penetrare. Il cavallo la fotte, anche se ogni tanto esce. 
Ho bisogno di qualcosa…mi alzo e vado sul tavolo degli attrezzi…trovo quello che voglio.
Torno da Noemi, le porgo un grosso martello e girandomi chiedo alla ragazza, dalla pelle ambrata di fottermi con il manico. Entra scivolando e mi faccio fottere. Ho davanti a me i due maschi e sulla destra Adrian che fotte. Sento uno scroscio, e degli schizzi mi arrivano sul sedere e sulla schiena. Il cavallo è venuto, è una pozza. Angela ne è ricoperta. Godo con il manico. Angela grida di entrare a casa. Io e Noemi, la seguiamo. Lasciando i maschietti alle loro cose.
Attraversiamo il parchetto ed entriamo in salone. Continua il mio amore saffico con la ragazza. Siamo a 69, leccandoci e masturbandoci. Entra un labrador con Angel. Si sdraia ed ora lo spompina. Si siede su di lui. Arrivano i maschioni… Pisellini mosci. Passa il tempo, ed è buonissimo il sapore di Noemi, sedere stupendo, buchetto del sedere strettissimo, faccio fatica ad infilare la lingua. 
Finalmente, sembra tornare un minimo di normalità, Adrian viene da noi e prendendolo in giro gli dico…
-    Ami tutte le cavalle…o solo alcune…
No, dice nulla e il suo pene lo struscia sulla mia bocca. Sono accovacciata sul viso di Noemi, mi lecca profondamente, mentre spompino il suo uomo.
Angela dopo lo schizzo ricevuto, non perde tempo. È sopra il suo amante, il marito se li sega.
Ha un sapore particolare l’uccello di Adrian, come le sue palle. Sembra muschio con odore forte. 
-    Adrian stenditi sul tappeto…
Ordino con voce perentoria, voglio mostrare supremazia. Mi siedo su di lui e…
-    Noemi…infilami il cazzo di tuo marito…
Esegue docile, poi di spalle si siede sul viso del marito, lui lecca la farfalla ed io il buchetto…Intanto cavalco. Mi tiene le tette, la moglie quasi lo soffoca, gode e stringe le gambe.



Sento Angela godere con l’arnese nel sedere. Gustavo smette di segarsi, viene a leccare il mio sedere e l’uccello di Adrian. 
Sento premere il buchino, Gustavo si sente uomo. Mi fermo nel cavalcare, Gustavo spinge, entra la cappella, poi aspetto che sia dentro anche l’asta, e quando le palle mi solleticano, riprendo il movimento.



In questo periodo, ne faccio molte di doppie…anni senza farle ed ora…
Abel si sfila dal sedere di Angela, per far spazio a Noemi. Le due si baciano toccandosi, noemi ogni tanto ci guarda.
Abel arriva, mi riempie l’ultimo buco. Come direbbero nei film porno…bocca, culo e figa riempiti.



Mi eccita averli solo per me. Si scambiano Gustavo ed Abel, il secondo lo sento più grosso dietro. Due mani mi aprono il sedere, per impalarmi. Due mi strizzano il seno e altre due mi tengono la testa, con la bocca piena. Credo anche di aver schizzato, o mi sono fatta la pipì addosso. Ho orgasmi seriali.
Gustavo si svuota nella mia bocca, poi sento un calore nello sfintere…crema calda che scende e poi gli schizzi nella farfalla.



Rilassante la campagna…

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